Sono tornato nel mio periodo di attiva lettura (finalmente). Ho appena cominciato/finito il penultimo libro uscito di Zafòn, Le luci di settembre. In sostanza, una famiglia parigina benestante, in seguito alla morte del capofamiglia, cade in miseria e viene abbandonata da tutti coloro che prima di allora si erano definiti "amici". Tranne uno: un certo Lazarus Jann. Quest'uomo offre alla madre Simone e ai due figli Irene e Damian l'opportunità di lavorare per lui nel paese in cui abita, occupandosi di faccende e commissioni della propria reggia. È un uomo solo e bizzarro, la sua unica compagnia sono le centinaia di marchingegni di sua invenzione sparse per la casa, oltre una moglie relegata nelle sue stanze in uno stato vegetativo in seguito ad un incidente. Nel corso della storia verranno a galla i misteri celati dietro a questa enigmatica figura.
Deluso. Dopo un capolavoro come l'Ombra del vento, mi ha lasciato abbastanza in disappunto il seguito Il gioco dell'angelo, e ora questo. Rileggendo questa sintesi in effetti la trama ha qualcosa di interessante, ma il tutto è stato sviluppato in maniera poco coinvolgente.
Ora mi aspettano 1984, Il maestro e Margherita e un altro libro che mi son preso oggi in libreria: Q, di.. Wu Ming (tutti e 5)