L
Lucanik-san
2) No pal, col senno di prima: se ne avessi la possibilità rifarei altre centinaia di volte la stessa scelta. Sentivo fin dall'inizio che fare privatamente senza un motivo valido (come può essere appunto una grande occasione alla Scala) sarebbe equivalso ad un inutile suicidio. Quindi sì, è valsa la pena di sopportare quell'abominio di classe pur di togliermi buona parte del lavoro a casa già in aula.Pyr3s ha scritto:2) col senno di poi..
3) non mi facevo il mazzo 2 giorni e mi sbattevo altamente il resto, mi organizzavo semplicemente il lavoro..
4) ti dico solo che io ho ancora i cartellini con la prima giustificazione "motivi di salute" e tutte quelle sotto -tante- con le virgolette e basta.. anche lì, basta tener conto delle assenze e non superare con quelle scoperte da certificato la % massima.. ah, comunque non ho il medico parente/amico, ma parlo per esperienza per via di numerose tonsilliti da 2-3 settimane ciascuna... se non esistesse la regola dello scomputo di quelle assenze sarei ancora in prima elementare
/post
3) Ho capito, ma se non avessi avuto professori così clementi da accettare i volontari, cosa organizzavi? I fagioli? Saresti stato costretto a studiare sempre tutto indistintamente...Alla fine si tratta di beccare il corpo docenti buono, prima ancora che esser capaci di ottimizzare i tempi/il lavoro.
4) Mah. Da me si sentivano (imo giustamente) presi per i fondelli se nemmeno mi scomodavo a riempire le virgolette, indipendentemente dal limite massimo consentito...di fatto sì, è solo una formalità, tuttavia ignorarla è in qualche modo mancanza di rispetto verso il docente.
Quando l'intera classe doveva giustificarsi in seguito a scioperi o cose del genere era il momento delle grasse risate.
Poi beh, se erano tutte autentiche e non simulate, probabilmente avevi le difese immunitarie graciline: ma tu avevi parlato di certificati-sotterfugio, o sbaglio? Perchè in quel caso il medico curante esterno non è così propenso a coprirti come in caso di malattia reale seppur reiterata.
In ogni caso nessuno metteva in dubbio l'esistenza di quella regola: si sottolineava soltanto che a differenza della scuola, in università puoi permetterti di prendere all'anno tutte le tonsilliti vere, presunte e finte che vuoi, senza preoccuparti di mantenerti entro dati limiti.
Ultima modifica: