Calimero
Coccò, Coccò!
Mi ci dovrei applicare troppo. Poi sono affezionato ai nomi italiani, anche se questa versione molti sono cambiati.La mia ragazza lo sta leggendo ora in inglese (le ho regalato il cofanetto per natale)
Mi ci dovrei applicare troppo. Poi sono affezionato ai nomi italiani, anche se questa versione molti sono cambiati.La mia ragazza lo sta leggendo ora in inglese (le ho regalato il cofanetto per natale)
Il ragazzo che tutte dovrebbero avere...La mia ragazza lo sta leggendo ora in inglese (le ho regalato il cofanetto per natale)
Ti consiglio di leggere pane e tempesta, imho il migliore. Oppure anche "l'ultima lacrima" o "il bar sotto il mare" se ti piace lo stile delle storie brevi (pane e tempesta è sempre composto da storie brevi ma hanno una trama di fondo e sono "unite" tramite essa)Bar Sport 2000, di Stefano Benni. Il primo è insuperabile, ma anche questo fa morire dalle risate.
Io consiglio di non leggere Stefano Benni, ma vabbè, quando la gente capirà che è in grado di scrivere solo i testi dei servizi di studio aperto sarà troppo tardi.
Maria di Nabokov.
come mai pensi questo? mi puoi spiegare? mi interessa.Io consiglio di non leggere Stefano Benni, ma vabbè, quando la gente capirà che è in grado di scrivere solo i testi dei servizi di studio aperto sarà troppo tardi.
Ho cominciato leggendo il primo Bar Sport: carino, fa venire in mente amici miei/fantozzicome mai pensi questo? mi puoi spiegare? mi interessa.
sicuramente esistono autori migliori di benni, molto migliori, ma da qui a dire che sa scrivere solo i testi dei servizi di studio aperto...purtroppo per ora non ho letto molto di lui, leggerò gli stessi titoli che tu hai letto, e vedrò.Ho cominciato leggendo il primo Bar Sport: carino, fa venire in mente amici miei/fantozzi
Poi ho continuato con Margherita Dolcevita: luoghi comuni, battute fatte e rifatte, personaggi stereotipati (l'hippy con la moglie con la piantagione d'erba), blablabla il montanaro isolato che quasi odia il mondo moderno, blabla, finale meh.
Fosse stato un altro autore avrei già smesso.
Vado di Saltatempo: che meraviglia l'inizio, sembra il Maestro e Margherita, solo che invece di incontrare il diavolo lui incontra Dio. Poi si perde lol, mi aspettavo davvero un Maestro e Margherita italiano; droppato a metà.
Riconosco che sono stronzo io: comincio Achille piè Veloce. Pure questo ricorda a metà Sostiene Pereira e Il gioco dell'angelo... ma meh, non mi piace per nulla, droppo a metà pure questo.
Poi mi faccio delle domande: perché si perde completamente con l'andare avanti coi libri?
Altri con i suoi soggetti avrebbero fatto un lavoro migliore per me.
Immaginavo chissà cosa fosse 'sto Benni, visto che tanti ne parlano bene, ma purtroppo esistono libri molto più belli. E mi quasi incazzo a pensare che lui sia uno dei migliori scrittori italiani a come ne parla la gente, e vedere Maurensig e Tabucchi ignorati.
Magari sarò testa di kaz io a non apprezzare Benni.
bhe è il mio scrittore preferito in assoluto quindi come minimo una critica come la tua è ben poco accetta visto che hai portato come tesi... il nulla. A prescindere da quanti libri tu abbia letto, ciò che dici è altamente soggettivo e non potrei essere più in disaccordo con te.Lol sparate a caso, ho letto metà dei libri da lui scritti, ora gli mando una mail e mi trasferisco a casa sua così lo conosco e posso fare una critica più costruttiva.
È davvero un peccato che la gente si soffermi così tanto su di lui quando l'universo letterario è così vasto.
Il vecchio e il mare è uno schifo perché Hemingway ha scritto cose 150 volte meglio, non è da lui quel libro.Ho letto il Vecchio e il Mare per la scuola, una schifezza di libro, davvero.
Per i conti miei sto leggendo Allegiant, molto carino. E' l'ultimo della saga di Divergent.
Appunto perché ho letto tanto la penso così. È normale che soffermandosi sull'italia Benni è un genio perché gli stampano i libri. Capisco che Benni come qualsiasi autore sia odiato/amato, ho un amico che legge Tolstoj e Benni e li ama, la più strana accoppiata letteraria mai vista. Ecco perché esiste una cosa chiamata gusto soggettivo.bhe è il mio scrittore preferito in assoluto quindi come minimo una critica come la tua è ben poco accetta visto che hai portato come tesi... il nulla. A prescindere da quanti libri tu abbia letto, ciò che dici è altamente soggettivo e non potrei essere più in disaccordo con te.
Sinceramente, è il primo libro che leggo di Hemingway e mi sembra davvero noioso, ma che cappero hai da dire su quel pesce? Puoi dire che muoiono entrambi e amen. Non lo trovo un capolavoro, indipendetemente da chi l'abbia scritto dato che non ho letto altri libri di HemingwayIl vecchio e il mare è uno schifo perché Hemingway ha scritto cose 150 volte meglio, non è da lui quel libro.
Fosse stato scritto da chiunque altro sarebbe stato capolavoro vero. Tanti (in primis lolBukowski) hanno questa tesi che condivido.
Appunto perché ho letto tanto la penso così. È normale che soffermandosi sull'italia Benni è un genio perché gli stampano i libri. Capisco che Benni come qualsiasi autore sia odiato/amato, ho un amico che legge Tolstoj e Benni e li ama, la più strana accoppiata letteraria mai vista. Ecco perché esiste una cosa chiamata gusto soggettivo.
E poi c'è chi compra i libri di Benedetta Parodi.
Che guarda caso ho visto in una libreria quest'estate, comprato, letto e goduto completamente nel giro di una giornata scarsa. Non ho intenzione di sollevare alcun argomento o commento critico ma al livello di pura risata viscerale mi è bastato.Bar Sport 2000, di Stefano Benni. Il primo è insuperabile, ma anche questo fa morire dalle risate.
Quando lo lessi otto anni fa mi piacque moltissimo. Otto anni fa, e in effetti guardando indietro almeno a livello di trama suppongo di poter concordare a proposito di una certa/forte banalità di fondo (famiglia più o meno problematica ma più o meno felice che vede l'intrusione di nuovi vicini che portano con sé modernità, vanità, conformismo, oppressione e alla fine fondamentalismo religioso portando alla tragedia). Anche se ammetto di ricordare abbastanza poco dello stile vero e proprio e dei dettagli. (Di Benni oltre a questo e ai tre Bar non ho letto altro.)Poi ho continuato con Margherita Dolcevita: luoghi comuni, battute fatte e rifatte, personaggi stereotipati (l'hippy con la moglie con la piantagione d'erba), blablabla il montanaro isolato che quasi odia il mondo moderno, blabla, finale meh.
Sì (era in giro sui dieci anni fa, mi auguro seriamente sia ancora reperibile). A quanto ricordo lo stile è più o meno lo stesso degli adattamenti cinematografici, leggero e anche fortemente umoristico ma non per questo vacuo.Per completare il giro cito Io sono leggenda di Richard Matheson che descrive benissimo la solitudine e tratta i "morti viventi" in modo sorprendentemente originale per essere del '54, quel mattone della raccolta completa della narrativa di Lovecraft che avevo in sospeso da anni (caro, vecchio orrore cosmico), e il Gödel, Escher, Bach (non finito) che mi conferma che, per quanto ben fatta, non sono personalmente in grado di apprezzare la saggistica di ampio respiro.Vai di Giovannino Guareschi.(tutti i libri di Don Camillo).
Condivido tutto quello che hai dettoChe guarda caso ho visto in una libreria quest'estate, comprato, letto e goduto completamente nel giro di una giornata scarsa. Non ho intenzione di sollevare alcun argomento o commento critico ma al livello di pura risata viscerale mi è bastato.
Quando lo lessi otto anni fa mi piacque moltissimo. Otto anni fa, e in effetti guardando indietro almeno a livello di trama suppongo di poter concordare a proposito di una certa/forte banalità di fondo (famiglia più o meno problematica ma più o meno felice che vede l'intrusione di nuovi vicini che portano con sé modernità, vanità, conformismo, oppressione e alla fine fondamentalismo religioso portando alla tragedia). Anche se ammetto di ricordare abbastanza poco dello stile vero e proprio e dei dettagli. (Di Benni oltre a questo e ai tre Bar non ho letto altro.)
Sì (era in giro sui dieci anni fa, mi auguro seriamente sia ancora reperibile). A quanto ricordo lo stile è più o meno lo stesso degli adattamenti cinematografici, leggero e anche fortemente umoristico ma non per questo vacuo.
Per completare il giro cito Io sono leggenda di Richard Matheson che descrive benissimo la solitudine e tratta i "morti viventi" in modo sorprendentemente originale per essere del '54, quel mattone della raccolta completa della narrativa di Lovecraft che avevo in sospeso da anni (caro, vecchio orrore cosmico), e il Gödel, Escher, Bach (non finito) che mi conferma che, per quanto ben fatta, non sono personalmente in grado di apprezzare la saggistica di ampio respiro.
bellissimo. se ti piace il genere ti consiglio "incubo a undicimila piedi", sempre di Matheson, una serie di racconti, molto belli, alcuni davvero inquietanti, altro che creepypasta. questi racconti hanno poi dato via alla famosa serie fantascientifica "ai confini della realtà", nome originale: "The twilight zone". é in onda su rai tre ogni sera alle 20:10. Nonostante sia fatta negli anni cinquanta/sessanta, è molto ben fatta. se ti va guardati un episodio.Per completare il giro cito Io sono leggenda di Richard Matheson che descrive benissimo la solitudine e tratta i "morti viventi" in modo sorprendentemente originale per essere del '54
La seguo già quando posso/ho voglia/mi ricordo/non ho di meglio da fare e ho già notato il suo nome come autore di una puntata (non ho presente il titolo, c'era una macchinetta che sembrava prevedere davvero il futuro e William Shatner come attore protagonista). Per quanto riguarda i suoi racconti se non sbaglio esistono delle raccolte complete in volume (come è già successo per quelli di Dick), vedrò se e quando valutarli considerando tutto.questi racconti hanno poi dato via alla famosa serie fantascientifica "ai confini della realtà"