Ultimo libro letto

Maxime Chattam, La Conjuration Primitive (letto in lingua originale)

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Un'indagine che ruota attorno a degli omicidi seriali che presentano diversi modi operandi, ma sono accomunati dal fatto che tutte le vittime presentano inciso sul proprio corpo il simbolo *e. Presto l'affare, dalla Francia, assumerà scala europea.

Ho molto apprezzato la lettura, soprattutto i diversi colpi di scena. Una pecca l'ho trovata nel finale: sebbene presenti anch'esso un'inaspettata sorpresa, l'ho trovato un po' forzato e per certi sensi ovvio. Il mio giudizio resta comunque positivo.
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
, e il Gödel, Escher, Bach (non finito) che mi conferma che, per quanto ben fatta, non sono personalmente in grado di apprezzare la saggistica di ampio respiro.
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Credevo di essere caduta solo io in quella trappola mortale di libro.
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Due libri non sono riuscita a finire nella mia vita.

Quello, e Guerra e Pace.
 

YuseiFudo100000

Amministratore di condominio
La Capanna dello Zio Tom: il libro che mi ha aperto alla lettura dei romanzi, troppo bello per esistere.

Marcovaldo: libro letto perchè obbligato dal prof, carino.
 

Tentacruel91

Passante
Il cavaliere inesistente.

Carino, mi è piaciuto un sacco, ma il finale fa schifo.
Io ho letto un anno sull'altipiano... di Rigoni Stern...

Yusei, ti suggerisco di rileggerlo tra qualche tempo, magari dopo il "visconte dimezzato" e "il barone rampante" della trilogia di Calvino sull'epica cavalleresca... penso che sia uno dei libri più carini sotto quest'aspetto della persona umana e dell'intelletto.
 

Semeru

Passante
Per tutti quelli che condividono con me la passione per i libri ed in particolare per il genere fantasy (oltre a quella per i pokemon, ovviamente) segnalo la mia recente fatica:

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Se vi va, potrete anche scaricare un'anteprima gratuita, anche dal sito dedicato (che non linko per motivi ovvi).

Se non lo trovate potete sempre mandarmi un MP.
 
"Il Giardino dei FInzi-Contini"

Letto, inizialmente, per la scuola (non solo lettura, ma anche analisi), mi ha poi preso, lasciandomi un giudizio molto positivo.

Non è sicuramente né una lettura facile né che possa attirare immediatamente, ma può certamente piacere.
 
D

Dream

L'ultimo libro terminato è stato House Of Cards, di Dobbs.

Diciamo che il libro è interessante ma non bellissimo. Le descrizioni sono scarne così come la narrazione, non entra mai nello specifico. Deludente se è paragonato alla serie tv tratta da questo libro.

Non sono sicuro di voler leggere i due sequel.
 

Dxs

Mod
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Sono una persona che legge tanto, ma in genere non mi soffermo in questo topic a postare regolarmente le mie letture.
Questa volta voglio farlo, con un romanzo giallo di J.K. Rowling, l'autrice della saga di Harry Potter, sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith.
Il Richiamo Del Cuculo è il primo di una serie di romanzi dedicati all'investigatore privato Cormoran Strike, a cui è già seguito il Baco Da Seta e seguirà, prossimamente, Career Of Evil.
Questo libro è il secondo romanzo per adulti della Rowling, dopo la tragicommedia Il Seggio Vacante, che è un buon libro ma che, a livello di ritmo, impallidisce contro questo.
È un libro ambientato a Londra, un giallo dalla costruzione davvero notevole, abbinata, come al solito, al fantastico stile di J.K. Rowling. Il personaggio di Cormoran Strike mi è piaciuto molto, ha un potenziale fantastico, a mio parere, come il suo rapporto con la sua segreteria, Robin, un altro bel personaggio.
Consiglio a tutti la lettura, specie se amanti dei gialli: vi lascerà a bocca aperta fino alla fine, ed è davvero notevole come le indagini di Strike mutino impercettibilmente con l'andare nel romanzo, maturando nel lettore e nel protagonista, senza che però venga mai esplicitamente fatto capire, che ormai è evidente:

si è trattato di un omicidio e non di un suicidio.
Non sto nella pelle per l'adattamento a serie TV, già annunciato!

In ultimo, seppur avessi già ampiamente l'intenzione di leggerlo, ringrazio Morbuen che mi ha fornito recensioni a dir poco positive, spronandomi ancora di più. E ora mi butto su Il Baco Da Seta.
 
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bulbarevolution

Fantallenatrice.
Spiega:

È scritto male?

Non cattura l'attenzione?

È pesante?
Non ho scritto nulla per evitare spoiler vari! E' un libro bellissimo! Amo lo stile della Roth e ho amato la trilogia, nulla toglie che sono molto emotiva e quel libro mi ha fatto vivere un sacco di emozioni, sia positive che negative, consiglio la lettura!
 
D

Dream

Oriana Fallaci - Niente e così sia​
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L'ho cominciato perché ero curioso di come si scrivesse un reportage di guerra. Che cosa si raccontava, che cosa si diceva. Quello che ho trovato è il mio libro preferito, scalzando i due Harry Potter che occupavano il podio.

E' un libro vero, reale, perché ti illustra cos'è la guerra. Te la fa proprio provare sulla tua pelle.

Oriana da piccola aveva vissuto la Seconda Guerra Mondiale. I suoi genitori erano partigiani, e lo era anche lei. Ma era lontana dalle linee del fronte e certo, Firenze era stata colpita, ma l'orrore di quella guerra, fatta di attacco e resistenza era diversa dalla guerra illogica del Vietnam. E soprattutto, nel Sud-Est Asiatico non era più una bambina, era una reporter.

E fu così che viene raccontata prima la battaglia di Dak To, con i suoi morti. E tu sei sull'orlo del pianto perché non ti sembra giusto, non ti sembra vero. E invece è tutto vero, quelle persone sono realmente esistite e quelle persone sono realmente morte a causa di un colpo di fucile nel loro cuore, nella loro testa.

Ma poi la guerra diventa altro. Ti abitui e smetti di piangere, anzi, ne diventi dipendente. Diceva così lei. E io son diventato dipendente da questo libro. E così il povero soldato che ha paura di morire esplodendo, muore esplodendo e non ci fai più caso.

E anche il ragazzino con la scimmietta, se ne va anche lui.

E il tutto nasce da una considerazione, cos'è la vita? E per spiegarlo, e per capirlo, ecco che si usa la storia di un popolo, quello Vietnamita, e ci si rende conto di che grande popolo è stato.

Solo alla fine del libro, dopo che si passa attraverso un tunnel fatto di paura, di terrore, di rabbia, di indifferenza, la codardia, si capisce cosa è la vita. E la spiegazione, non arriva dalla Fallaci direttamente, ma dall'uomo più importante per la sua vita di allora, François Pelou. E quando leggevo la descrizione posta sulla copertina del retro "Un romanzo di guerra che è un inno alla vita", non mi rendevo conto di cosa significasse, pensavo che fossero le classiche frasi fatte per far colpo su un possibile acquirente. E invece no. E se magari sono giovane e ancora dovrò trovarla la mia definizione di vita, in questo momento così particolare per le mie giornate, la definizione che Pelou mi da, mi sta bene e magari me la ritaglierò addosso.

Ed ecco, io ci vorrei andare in Vietnam. Vorrei andare nelle strade della fu Saigon (oggi Ho Chi Min City, dal nome del Presidente del Vietnam del Nord). Io sarei curioso di camminarci a Dak To, a Hue, A Khen San e vedere come sono quei posti e fare un pellegrinaggio di morte, tentando di ricordare coloro che sono morti in maniera illogica, ingiusta, coloro che la loro vita, l'hanno dovuta riempire combattendo per ciò in cui credevano. Degli eroi. E non può esistere la vita senza eroismi. E non ci può essere l'eroismo senza la morte.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Cum să uiți o femeie (Come dimenticare una donna)

di Dan Lungu

L'ho letto in lingua originale, romeno. Il libro parla effettivamente proprio di quello: come dimenticare una donna, con ai lati degli avvenimenti che avvicinano il personaggio principale a Dio.

Andi, il nostro protagonista, giornalista di un'agenzia giornalistica in una città non menzionata della Romania, un bel giorno torna a casa e trova un pezzetto di carta in casa con su scritto, circa: "Sono andata via. Lo capirai perché."

La ragazza con cui stava da circa un anno se n'è andata senza spiegazioni. È sparita. Trovandosi in una situazione precaria per via dei soldi che mancano, il nostro protagonista viene obbligato a lasciare il monolocale in cui stava e a trovarsi una nuova sistemazione. Dopo qualche avvenimento e un incontro con un vecchio amico, si ritrova in casa con un signore, Set, più anziano di lui che come lavoro fa il professore di matematica e il resto del tempo libero lo dedica alla chiesa protestante di cui è un pastore.

Il valore di questo libro per me è stato nei piccoli dettagli che mi hanno riportato al modo di vivere, allo stile di vita, della Romania post-comunista, ai problemi della vita di "giovani adulti" che si sbattono per cercare di capire come risolvere i problemi pragmatici della vita come casa e lavoro, i problemi del cuore e cercare di capire Dio e il rapporto che ha con il cuore degli uomini.

Quello che non mi è piaciuto molto è la tecnica narrativa adottata: ogni capitolo passa da un personaggio a un altro e viene adottato il punto di vista in prima persona o terza persona. A metà del libro ti ritrovi che non ci capisci più un cazzo e verso la fine tutto diventa più o meno chiaro.

http://www.amazon.it/CUM-SA-UITI-FEMEIE-TOP/dp/9734619365
 
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La Ragazzo Drago - I primi tre libri

L'ho iniziato tempo fa e portato avanti un po' a singhiozzo, nonostante la storia sia scorrevole e semplice. E' ambientato più o meno ai giorni nostri e tratta delle avventure dei Draconiani (ragazzi nel cui corpo dimora lo spirito di un Drago) che si battono per evitare il ritorno delle Viverne sulla terra.

Il taglio narrativo sembra rivolto a un pubblico giovane e questo aspetto è molto più marcato rispetto agli altri libri della Troisi.

Sicuramente i libri del mondo emerso mi sono piaciuti molto di più, soprattutto per questo ultimo motivo.

Vedrò se recuperare gli altri due libri, giusto per sapere come va a finire la storia.
 
D

Dream

Oriana Fallaci - Intervista con la Storia​
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«Mi lasciai andare a un gioco crudele. Gli chiesi di cantarmi ciò che cantano per la Messa funebre. Me lo cantò. E io, sempre scherzando, gli dissi: «Non mi piacciono certe parole. E quando canterai per me, alla Messa funebre, non dovrai dre certe parole. Per esempio non dovrai chiamarmi servo-del-Signore. Nessun uomo è servo di nessuno. Nessuno uomo dev'essere servo di nessuno. Nemmeno del Signore».
E lui promise che per me non avrebbe cantato quelle parole, non mi avrebbe chiamato servo del Signore.»
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(Alessandro "Alekos" Panagulis, 1973)
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Il primo libro dell'autrice che ho comprato e il secondo che ho finito.​
Intervista con la Storia si tratta di una raccolta di interviste fatte a cavallo tra gli anni '60 e gli anni '70. Le personalità intervistate, 28, sono figure centrali nella politica globale del tempo.​
Del tempo, sì. Oggi non passa giorno in cui i leader non siano intervistati. Oggi la Camusso, domani Renzi, poi la Boschi, poi Alfano, e così via. Ai tempi le interviste non erano così comuni, anzi erano piuttosto rare.​
Ecco perché un ragazzo di vent'anni, forse, non può apprezzare al massimo questo libro. Perché risulta anacronistico ai suoi occhi. Così come risultano anacronistiche (e in alcuni casi proprio noiose) alcuni passi. Ad esempio la questione Portoghese dopo la fine del regime di Salazar in cui figurano le due interviste a Mario Soares e quella ad un fuori di testa Alvaro Cunhal.​
Altri passi, al contrario, sono molto più interessanti. E' il caso di parlare forse di William Colby la cui intervista mi ha fatto rabbrividire facendomi venire un senso di angoscia? La maniera candida con cui si afferma che gli Stati Uniti appoggiano regimi di estrema destra nel caso alle libere elezioni vinca la sinistra mi ha fatto proprio pensare a che razza di clima si avesse in quegli anni. Ai tanti che rivogliono la prima repubblica io gliela farei proprio leggere quest'intervista.​
Altra intervista interessante è quella ad Andreotti, il Frank Underwood nostrano. Ma se Kevin Spacey nella serie Netflix è una persona con carisma che non teme le interviste, il Divo Giulio invece sfugge alle domande e si mostra in tutta il suo becero conservatorismo democristiano. O ancora, Hailé Selassié, un uomo ridicolo in tutto e per tutto.​
Eppure, tra interviste noiose e alcune interessanti, ce ne sono anche di attuali. Pietro Nenni, per esempio, che ci da la sua visione dell'Europa, un'Europa che non si è vista all'epoca e che lui prevedeva che non si sarebbe fatta. 1971. E guardiamola ora la nostra Unione Europea, che litiga su punti decimali per il Trattato di Maastricht e si litiga chi deve tenersi i migranti, come se fossero un sacco dell'immondizia. O ancora, l'intervista a Golda Meir, ad Arafat, George Habash o Mohammad Reza Pahlavi, l'uomo che ha praticamente aperto le porte alla teocrazia iraniana con la sua politica genuflessa all'Occidente.​
Tutto questo è Intervista con la Storia. Un libro che forse un ventenne nato nel 1994 può non capire - tanti sono i riferimenti al comunismo, socialismo, fascismo - che visti oggi sono solo uno scontro ideologico del passato ma su cui ai tempi si combattevano guerre civili. E Intervista con la Storia, forse, è anche un libro che non va letto come un libro qualsiasi. Le interviste vanno lette e ricercate studiando un dato periodo storico, viceversa rischiano di perdere valore e intensità.​
Non a caso, quando mi deciderò di tornare con la mente al Vietnam (con la lettura di Saigon e Così Sia) sarò molto felice di riprendere in mano questo libro di quasi 900 pagine per leggermi l'intervista a Kissinger, a Von Thieu e a Giap.​
E magari la stessa cosa farò con la lettura di Un Uomo o di tutto il ciclo sull'Islam, con Insciallah e la Triologia di Oriana Fallaci che ne è seguita dopo gli attacchi del 11 Settembre.​
 

Echoes

Interplay
Recentemente letto per scuola:

- Il Giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani; c'è voluto un bel po' prima che mi prendesse, la prima parte è piuttosto soporifera. M'è parso un po' pesante, e non mi è piaciuto particolarmente a livello di trama, però è scritto veramente bene. Il dialogo finale tra il padre e il protagonista è davvero stupendo.

- Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino; l'ho letto un po' di fretta, però mi è piaciuto, anche se nel complesso l'ho trovato un po'didascalico,

- A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia; di suo avevo già letto Il Giorno della Civetta. Altrettanto carino e anche piuttosto leggero anche questo, mi piace il suo stile di scrittura.

Per svago:

- Come diventare buoni di Nick Hornby; N.B.: è un romanzo, non una qualche sorta di guida. Bello, e nient'affatto pesante come pensavo, anzi molto scorrevole. Forse un po'caotico nella successione dei fatti, ma tutto qua. Mi è piaciuto parecchio e mi ha anche lasciato un po' a cui pensare.
 

ThunderShock

Meow cat, please meow back
Mod
Ho finito qualche giorno fa C'era una volta l'URSS, di Dominique Lapierre.

Parla di un viaggio in auto fatto da quattro francesi (accompagnati da due russi) in terra sovietica nel 1956. E' più un diario di viaggio che un accurato resoconto storico, ma mi è piaciuto abbastanza.

E l'ultima pagina è tristissima.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
La vita davanti a sé

di Romain Gary

Il libro mi è piaciuto fin dalle prime pagine. Mi ha attratto anche la storia personale dell'autore e del suo suicidio. Il libro dovrebbe essere una specie di racconto scritto da un bambino cresciuto nella casa di una ex prostituta che ha deciso di allevare i figli di altre sue ex colleghe. Il giovane Mohammed, il protagonista e autore fittizio del racconto, è un bambino molto intelligente e sensibile, e, come gli altri bambini della casa dove viene cresciuto, è un figlio di puttana. La straordinaria profondità delle parole accoppiata alla leggerezza d'animo con cui tutto viene raccontato è molto apprezzabile.

Consiglio vivamente la lettura.
 

Pariston

马 炎 凯
Admin
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Ovvero: il libro del mio coinquilino, che è stato anche così gentile da prestarmi la sua copia personale. Si tratta di un romanzo di formazione che alterna capitoli di narrazione alle riflessioni del protagonista, che è inevitabilmente l'alter ego del mio compagno d'appartamento.
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L'intreccio è tutto sommato semplice: Un giovane scrittore logorroico appassionato di mitologia e ossessionato dalla morte torna al suo paese natale. In piena crisi creativa fa una gita al cimitero, si innamora di una defunta, poi di una donna viva, che lascia per la defunta. Fra ricordi, leggende e allucinazioni compie un percorso tortuoso che lo conduce a un’insperata illuminazione, il cui risultato è proprio questo libro.

Mentirei se dicessi che questa premessa mi aveva discretamente allarmato, ma posso garantire che il romanzo risulta scorrevole, e presenta diversi spunti di riflessione interessanti. L'ho praticamente divorato, e non solo perché avevo gli occhi dell'autore puntati addosso; dopotutto sono appena 200 pagine, e nemmeno gli farei pubblicità gratuita se il libro non mi avesse impressionato.

Credo proprio che uno di questi giorni recupererò una copia da farmi autografare. :D

(e ora vediamo se mi sgama su un forum di Pokémon).


 
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CiaobyDany

あなたと見る絶望は あなた無しの希望など霞むほど輝くから
Wiki
Capisco voler mettere la formattazione figa, ma la tabella sminchia la versione mobile, non si legge nulla, ho dovuto quotare il messaggio per leggere il post.

Io trovo inquietante che tu abbia un coinquilino che ha mollato una ragazza per mettersi con un cadavere anyway...
 

Echoes

Interplay
Tutti giù per terra di Giuseppe Culicchia, l'edizione del '94. Carino, anche se parecchio triste, da un'idea della società di qualche decennio fa. Leggero, l'ho letto in un paio d'ore. 
 
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