Visto senza saperne nulla prima, se non che fosse candidato a quattro Oscar e che il regista fosse italiano, lo stesso che ha girato "Vamos a Bailar" di Paola & Chiara.
Poster rigorosamente in inglese perché visto in lingua originale con sottotitoli.
Dal titolo mi aspettavo uno di quei film melensi sulle storie d'amore che incontrano problemi e poi finiscono con un classico e banale lieto fine, stile Federico Moccia, ma questa impressione cozzava con le candidature all'Oscar, così mi sono detto di dargli una chance. Ho fatto bene.
La storia d'amore c'è ma non è affatto resa banale: ricorda un po' quella di Brokeback Mountain, anche se è molto diversa. La trama in sé in realtà non è chissà che, quello che rende molto bello questo film è tutto il resto: la recitazione, superba, soprattutto quella dei due personaggi principali (in particolare del giovane dei due), la fotografia fantastica, che in molte scene è quasi protagonista assoluta, la ottima colonna sonora... e i
feels, soprattutto sul finale. I più deboli di cuore piangeranno, ad altri scenderà solo una lacrimuccia, altri faranno della dura scorza da uomo scudo per un cuore in lacrime che vuole rimanere nascosto. Molti lo elevano già a film cult, io invece ci vado piano, indubbiamente è un film che ti lascia qualcosa dentro.
Un bel
8/10 se lo merita, non so invece pronunciarmi sugli Oscar perché non ho visto gli altri film concorrenti. Per gli utenti di questo forum, da sempre in prima linea per i diritti LGBT, questo film è straconsigliato, così come consigliato a tutti tranne agli omofobi: ho già letto di gente alzatasi e uscita dalla sala alle scene d'amore omosessuali, ma vi garantisco che il film NON è incentrato sull'amore gay e, per quanto presente, viene raccontato in maniera del tutto originale.
Unico appunto: tutti quelli che si inorgogliscono per avere un film italiano candidato agli Oscar... beh, c'è poco da inorgorglirsi. Il regista è italiano, ma il cast mi è parso tutto fuoché italiano (a parte un paio di persone) e lo si può intuire dagli acccenti degli attori che, parlando in italiano, tutto sembravano tranne che figli di Roma; tra l'altro poi mi sono anche informato meglio, scoprendo che l'intero team di produzione è americano: motivo per cui Chiamami col tuo nome è candidato come Miglior film, non come Miglior film straniero come ci si aspetterebbe.
Se potrò, andrò a vederlo al cinema in italiano: merita un rewatch e i miei soldi. Solo non nutro grandi speranze per un doppiaggio e adattamento soddisfacente, per tanti motivi.