I Soliti Sospetti
«La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente... sparisce»
Ricomincia la mia maratona di film estivi con "I Soliti Sospetti", di Bryan Singer.
L'ho voluto vedere perché protagonista della vicenda è Kevin Spacey, attore che ho adorato in
American Beauty ma soprattutto perché è il protagonista assoluto di
House Of Cards, dove interpreta un ferocissimo politico alle prese con gli intrighi (spesso orditi da lui) per ottenere sempre più potere.
Sì, okay, tutto molto bello, ma passiamo a questo film.
POSSIBILI SPOILER.
Devo dire che il film mi ha un attimino sconvolto. Ecco, sì, perché questo film è una gigantesca presa per il culo. In senso buono, s'intende.
Lo spettatore vede la vicenda mediante il racconto di un semplice truffatore "stupido e storpio". Perché noi, non vediamo il film con gli occhi del protagonista, noi lo vediamo con gli occhi di quel commissario di polizia violento che pensa di essere furbo, che pensa di essere intelligente e invece si fa gabbare dallo stupido e storpio.
E così, quando pensiamo di essere giunti alla soluzione (Anche se in realtà sentiamo la puzza di presa per il culo, un po' come quando guardiamo il TG4 o il TG5) ecco che capiamo perché Verbal osservava con tanta attenzione la bacheca del poliziotto, perché osservando nomi vari lui mette in piedi la sua grande balla che gli permette di esser scagionato.
Il motivo principale per cui questo film rimarrà nella storia non è tanto per la trama (una banda che vuole fare un colpo e viene fottuta da uno dei membri dell'interno, "Le Iene" anyone?), quanto per le dimensioni dell'inganno che viene perpretato per tutto il tempo. Perché il tutto non ci viene semplicemente raccontato, no, ci viene addirittura mostrato, e lo spettatore è sempre propenso a credere a quello che vede.
Sì, e poi insomma, siamo sempre pronti a familiarizzare con il povero stupido e storpio dei film. Ci piace, lo sentiamo più vicini a noi. Ci viene più facili sentirci come l'anello debole piuttosto che come il "diavolo". Ecco, poi però vediamo che il diavolo si nasconde e ci frega e ce lo mette in quel posto.