Dopo aver letto il libro, ho guardato Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola. E...l'ho trovato orrido. Il regista ha messo fin da subito in chiaro il fatto di non voler seguire in maniera dettagliata la trama dell'opera di riferimento, ma, a mio parere, si è preso una libertà talmente eccessiva nel ricucire insieme gli eventi del romanzo da travisare gran parte dell'opera; alcune cose non stanno nè in cielo nè in terra, non si parla più di semplice licenza registica. So che come regista Coppola è stimato e idolatrato, e che questo stesso film è stato accolto positivamente dalla critica, ma per me è qualcosa di irrispettoso nei confronti dell'opera di Stoker (che non avrebbe voluto, secondo me, vedere il suo nome nel titolo di questa pellicola). Non sono un esperto di cinema, epppure la sceneggiatura mi è sembrata particolarmente raffazzonata e d'un ritmo troppo serrato (chi non avesse letto il libro capirebbe ben poco di cosa stia effettivamente succedendo), mentre i personaggi (anche a causa di questa velocità narrativa che brucia letteralmente le tappe del racconto) sono troppo poco caratterizzati (come nel caso di Lucy e dei suoi amanti) o caratterizzati male (come nel caso del dottor Van Helsing, completamente diverso da come appare nel libro; e non si tratta di libera interpretazione, ma di una completa e inadatta revisione del personaggio, a mio parere). Di questa impietosa miscellanea di stralci del capolavoro di Stoker salvo solo l'interpretazione di Gary Oldman (che, tuttavia, interpreta un Conte inedito e non perfettamente stokeriano anch'esso). Forse sono eccessivo, ma non voglio apparire come il radicale che, se un'opera non è al 100 % fedele all'originale, la bolla immediatamete come poco ispirata. Voglio che sia chiara la differenza che intercorre tra l'interpretazione e il travisamento di un'opera. Qui, fin troppi elementi spingono la pellicola nella seconda direzione.