Però non è l'interpretazione dell'imam che arriva ai fedeli come messaggio? Cioè, ci dev'essere un motivo per cui non esiste una figura tipo Papa nella religione musulmana e per lo stesso motivo probabilmente per quello esistono estremisti e praticanti assolutamente normali. Parlo sempre da abbastanza ignorante in materia, almeno quelle due cose che so vorrei capirle bene ecco.
Allora, il problema è che non tutti i musulmani credono in un ordinamento religioso, quindi non hanno una chiesa che li raggruppa e che riforma la religione a seconda delle esigenze sociali moderne e tendono a seguire interpretazioni più letterali possibili delle sacre scritture, comunque per farla breve, si, è più o meno come dici tu, l'interpretazione delle scritture non è libera, quindi è vincolata all'interpretazione che arriva al popolo, che sia quella dell'imam o anche solo chi governa lo stato, visto che stato e religione sono vincolate tra loro anche soprattutto in materia giuridica.
Se però vuoi una risposta un po' più approfondita bisogna far presente che come nella religione cristiana esistono diversi rami, cattolici, protestanti e ortodossi, anche la religione musulmana si divide, principalmente, in
sciiti che sono la parte minoritaria nel complesso (circa il 20%), ma che sono predominanti in alcuni stati quali Iraq, Libano e soprattutto in Iran, e
sunniti (circa l'80%), che ad esempio sono maggioritari in Siria, nonostante ci siano sciiti al governo da tipo 40 anni, e ci sono differenza tra questi due rami. Faccio presente che sia nel ramo sunnita, sia nel ramo sciita, la politica e quindi le leggi dello stato, sono molto interconnesse con la religione, cosa che non vale per tutti i paesi a maggioranza islamica, come ad esempio per la Turchia, dove la religione è separata completamente dalla politica.
Inutile starlo a dire, in pratica le differenze tra sciiti e sunniti sono principalmente politiche, nate da conflitti per chi doveva stare al potere, perché poi nella religione vera e propria le differenze sono minime, ma riguardano anche il clero.
Comunque una delle differenze tra sciiti e sunniti sono gli imam che hai appunto citato, non tanto in se, ma per come vengono visti.
Per gli sciiti gli imam sono guide sia in senso temporale che spirituale, inoltre i primi 12 imam, così come il profeta Maometto, sono considerati infallibili, cioè non gli sono ammessi errori nel trasmettere la rivelazione. Questo potrebbe portare all'errore di concludere che non permettano l'interpretazione del testo sacro, ma non è così, l'interpretazione è ammessa, almeno per alcune parti del corano e ovviamente solo da una cerchia ristretta di persone appartenenti al clero sciita, ma è ammessa.
Per i sunniti invece gli imam non hanno la stessa valenza, sono visti semplicemente come persone molto colte, che possono guidare il popolo in preghiera, ma non hanno una vera e propria autorità e quindi non sono vere e proprie guide, infatti i sunniti sono la parte meno aperta all'interpretazione del corano, prediligono quindi l'applicazione letterale delle sacre scritture quando possibile, o quanto meno si basano sulle regole di comportamento adottate negli anni dai califfi e non credono in una struttura clericale come gli sciiti, penso che sia proprio per questo che seguono alla lettera il corano e hanno atteggiamenti più fondamentalisti, la mancanza di un clero. Quando si parla di sunniti di solito si parla di califfato, anche se ormai il califfato non è più presente nei paesi islamici ed è sostenuto solo da pochi fondamentrlisti, di solito sono repubbliche islamiche, l'ISIS però, ad esempio, è un gruppo iracheno sunnita e adotta la forma di governo del califfato.
Ok, chiarito cosa sono gli imam e le differenze tra sciiti e sunniti andiamo a parlare dei semplici credenti come persone, l'interpretazione del corano, come quella della bibbia nella fede cattolica, non è concessa alle persone che non fanno parte dell'ordine religioso, se un cattolico legge la bibbia, non può interpretarla come vuole, può leggerla, ma per trarne conclusioni deve seguire l'interpretazione della chiesa (cosa diversa per esempio per i protestanti, per i quali anche il semplice individuo può trarre la propria interpretazione dal testo sacro) e così un musulmano che legge il corano, non può interpretarlo, gli serve una guida, come abbiamo detto prima, per gli sciiti è il clero, che comprende come massima autorità l'imam e poi altre figure, come gli ayatollah, che sono più di uno e che anche loro hanno la funzione di guide del popolo, più che altro per quello che riguarda la giurisprudenza e l'etica, infatti chiunque venga nominato ayatollah può rendere pubblica la propria interpretazione delle leggi religiose ed essere seguito, per i sunniti invece non c'è un clero, quindi seguono le dottrine tradizionali seguendo più letteralmente possibile il corano e la sunna, più varie interpretazioni date dai califfi del passato ormai diventate tradizione. Da questo punto di vista gli sciiti sarebbero anche avvantaggiati, perché grazie a una struttura clericale e a diverse interpretazioni dei membri che ne fanno parte, potrbbero riuscire a riformare la religione per adattarla alle esigenze contemporanee, ma non sembrano volerlo fare, perché rifacendosi alla tradizione è più facile mantenere il controllo su una popolazione che tra l'altro è in gran parte sunnita, anche in stati con repubbliche sciite, che poi alla fine non sono altro che teocrazie.