Razzismo

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Se lo fai vedrai che il problema del razzismo scomparirà in automatico.
Io lo faccio ma il razzismo non scompare così facilmente..

Larm ha scritto:
L'importante è adattarsi alle consuetudini locali..
0k ma se per esempio io sono un uomo di colore e mi comporto come un santo e vado d'accordo con i miei vicini ma gli altri avranno sempre dei pregiudizi nei miei confronti proprio per il colore della mia pelle e quindi ripeto che non è una cosa facile da risolvere il razzismo una volta che si è instaurato nella vita sociale.

Larm ha scritto:
Per la cronaca, io sono diverso da te come da tutti gli altri. Nessuno è realmente uguale ad un altro, lo si è solo di fronte alla legge.
Siamo tutti essere umani.. Tu soffri allo stesso modo in cui soffro io..
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
0k ma se per esempio io sono un uomo di colore e mi comporto come un santo e vado d'accordo con i miei vicini ma gli altri avranno sempre dei pregiudizi nei miei confronti proprio per il colore della mia pelle e quindi ripeto che non è una cosa facile da risolvere il razzismo una volta che si è instaurato nella vita sociale.
Questo lo pensi tu. Se alla gente fai vedere di essere una buona persona, per loro sarai una buona persona, anche se dovessero avere pensieri razzisti verso la tua etnia; di fatto, se una persona viene accettata dal gruppo di gente con cui abita si dissiperanno anche i pregiudizi verso il suo originario gruppo di appartenenza.

Come già detto, nel quartiere dove vivo a Padova i neri sono instaurati in modo piuttosto pacifico, a riprova del fatto che se la gente dà disponibilità ad integrarsi allora questo tipo di atteggiamenti spariscono.
 
Larm ha scritto:
A me sembra che il razzismo sia proprio il timore della diversità del mondo, in cui si catalizza il nostro sentirci diversi da tutto ciò che si circonda in persone concrete la cui cultura è meno diffusa nel proprio contesto sociale. E' un comportamento che Nietzsche aveva definito come la morale del ressentiment: le persone "schiave" (non in senso letterale) hanno sempre bisogno di un Altro su cui proiettare le proprie frustrazioni e il proprio odio, necessitano di una pietra di paragone da demolire per poter affermare la propria superiorità all'interno del mondo; mentre le persone "aristocratiche", essendo essenzialmente felici e libere dai legami con il mondo, non hanno alcun bisogno di cercare qualcosa all'interno di esso attraverso cui affermarsi.

Dal momento che ognuno di noi è diverso, per non sentirsi solo cerca negli altri un qualche tipo di somiglianza culturale, derivata spesso solo da convenzioni e non da fattori intrinseci. Non è detto che le persone di uno stesso colore o di una stessa etnia abbiano tutti le stesse caratteristiche, anzi è più vero il contrario. E' logico che persone simili tenderanno a comportamenti e ad abitudini simili; al contrario, comportamenti simili potrebbero essere tenuti da persone molto diverse. Non bisogna fare l'errore di uniformare le conseguenze (i comportamenti) ad una causa (le persone), e da questo errato modo di considerare le consuetudini spesso nascono le discriminazioni.

Dal punto di vista strettamente sociologico credo di aver detto abbastanza nel precedente intervento.
Io credo che l'uomo, a livello inconscio, fra tutti i difetti e le paure che lo caratterizzano, abbia il vero e proprio terrore di ciò che lo circonda.

Si tratta di qualcosa che si manifesta in mille modi (e il razzismo ne fa parte), ma credo accomuni tutti. Ovviamente é un qualcosa di più o meno visibile, a seconda del soggetto.

Ah, bada, in questi casi il soggetto non crede di essere diverso da tutto ciò che lo circonda: secondo lui é l'esatto contrario, e se hai capito cosa voglio dire, c'é un'enorme differenza.

(Non ho capito se hai preso alla lettera quel "fuori dal mondo", comunque era inteso come un modo di dire)
 
L

Larm

Gabriel Aramil ha scritto:
Io credo che l'uomo, a livello inconscio, fra tutti i difetti e le paure che lo caratterizzano, abbia il vero e proprio terrore di ciò che lo circonda.

Si tratta di qualcosa che si manifesta in mille modi (e il razzismo ne fa parte), ma credo accomuni tutti. Ovviamente é un qualcosa di più o meno visibile, a seconda del soggetto.

Ah, bada, in questi casi il soggetto non crede di essere diverso da tutto ciò che lo circonda: secondo lui é l'esatto contrario, e se hai capito cosa voglio dire, c'é un'enorme differenza.
Difatti se si comprendesse profondamente la differenza tra gli esseri umani, accettandola come costituzione primaria, implicitamente si comprenderebbe anche cos'è l'uguaglianza che li lega. Nel mondo sociale si cerca un'uguaglianza che non si potrà mai trovare, poiché seppure io possa trovare qualcosa in comune tra me e una persona, la totalità della mia persona e la totalità della sua rimarranno sempre differenti. Questo tipo di ricerca provoca frustrazione proprio perché si percepisce sempre un qualcosa che sfugge in qualsiasi cosa trovata; frustrazione che, quando accumulata, può contribuire a fornire la base per tensioni che sfociano nel razzismo. Gli esseri umani sono tutti uguali solo nel senso che la loro vita è articolata dagli stessi movimenti della volontà, anche se poi nella società questi movimenti hanno espressioni diverse a seconda della cultura.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Gabriel Aramil ha scritto:
Io credo che l'uomo, a livello inconscio, fra tutti i difetti e le paure che lo caratterizzano, abbia il vero e proprio terrore di ciò che lo circonda.

Si tratta di qualcosa che si manifesta in mille modi (e il razzismo ne fa parte), ma credo accomuni tutti. Ovviamente é un qualcosa di più o meno visibile, a seconda del soggetto.
Il tuo discorso è troppo generale..

Il razzismo è la paura di perdere quello che si ha (in tutti i sensi) quando un'etnia diversa dalla propria arriva a convivere nello stesso spazio..
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Thug Life ha scritto:
Il termine Xenofobia spiega alla perfezione cosa sia il razzismo, secondo me.
xenofobia = avversione indiscriminata nei confronti degli stranieri e di tutto ciò che proviene dall’estero
La xenofobia potrebbe anche essere una causa del razzismo ma non è solo questo..

Penso che l'argomento sia ben più vasto..
 
Larm ha scritto:
Difatti se si comprendesse profondamente la differenza tra gli esseri umani, accettandola come costituzione primaria, implicitamente si comprenderebbe anche cos'è l'uguaglianza che li lega. Nel mondo sociale si cerca un'uguaglianza che non si potrà mai trovare, poiché seppure io possa trovare qualcosa in comune tra me e una persona, la totalità della mia persona e la totalità della sua rimarranno sempre differenti. Questo tipo di ricerca provoca frustrazione proprio perché si percepisce sempre un qualcosa che sfugge in qualsiasi cosa trovata; frustrazione che, quando accumulata, può contribuire a fornire la base per tensioni che sfociano nel razzismo. Gli esseri umani sono tutti uguali solo nel senso che la loro vita è articolata dagli stessi movimenti della volontà, anche se poi nella società questi movimenti hanno espressioni diverse a seconda della cultura.
Potrebbe non essere così semplice. Anche ammesso che l'uomo riesca a capire che non vi può essere uguaglianza assoluta fra lui stesso e qualsiasi altra persona, e che questo é tanto normale quanto logico, avrebbe comunque il terrore di vedersi sopraffatto da altri. E' insita in ognuno la paura di finire a fare l'ultima ruota del carro, ed é una cosa strettamente legata al nostro istintivo egoismo, se capisci cosa voglio dire.
 
Grazio ha scritto:
Si, puo' essere, ma dipende cosa significa per l'individuo ''razzismo''...
Il razzismo è discriminazione. L'uomo punta ad avvicinare a sè tutto quanto può, secondo il suo giudizio, procurargli bene; dunque, se l'uomo allontana altri uomini, discriminandoli (razzismo, appunto), lo fa perché teme per la propria felicità e per la propria incolumità, che può essere alterata da qualcosa di esterno. E torniamo alla xenofobia...
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Io sto notando che il razzismo al contrario è più subdolo e pericoloso del razzismo stesso. Un esempio per tutti: nella mia città (ma anche in altre) i soliti politicanti assegnano gratuitamente case ai nomadi (nullafacenti e sanissimi) negandole a pensionati e/o disabili (che hanno lavorato una vita e spesso sono vecchi e malati).
 

Gkx

Admin
Qualcuno disse che il razzismo sarà finito quando potremo dire che un nero è stronzo come un bianco.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Gika ha scritto:
Qualcuno disse che il razzismo sarà finito quando potremo dire che un nero è stronzo come un bianco.
La frase stessa è razzista..

Carmageddon ha scritto:
Io sto notando che il razzismo al contrario è più subdolo e pericoloso del razzismo stesso. Un esempio per tutti: nella mia città (ma anche in altre) i soliti politicanti assegnano gratuitamente case ai nomadi (nullafacenti e sanissimi) negandole a pensionati e/o disabili (che hanno lavorato una vita e spesso sono vecchi e malati).
Penso che questo problema dovrebbe essere analizzato più a fondo prima di dare dei giudizzi..
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Gika ha scritto:
dove esattamente?
Gika ha scritto:
Qualcuno disse che il razzismo sarà finito quando potremo dire che un nero è stronzo come un bianco.
Forse ho sbagliato io (e tanto non risolvo nulla se edito il messaggio  :D ) ma io considero il razzismo come un insieme di comportamenti che non solo affermano che una razza è superiore ad un'altra ma anche solo il fatto di mettere in risalto la diversità tra "razze" quindi forse non è proprio "pulita" al 100% quella frase..

Alla fin fine penso di aver detto una cazzata perché non c'è un altro modo per riferirsi a un uomo di colore senza riferirti al fatto che il colore della sua pelle è nero..
 

Gkx

Admin
Le razze esistono e per questo non si può fare niente: se parlo di neri e bianchi e gialli (orientali) non lo dico per "mettere in risalto la diversità", ma solo per rendere chiaro quello di cui sto parlando. Se non lo trovi abbastanza politicamente corretto, affari tuoi. Mica posso scrivere "il razzismo sarà finito quando potremo dire che due persone cromaticamente diverse possono essere stronze alla stessa maniera".
 

Thunder29

Passante
Attenzione: credo sia più giusto continuare questo topic che aprirne un altro sempre sul razzismo, quindi vi prego, non aggreditemi solo perché questo topic è vecchio di mesi ;)

Quel che posso dire per adesso è che i motivi che portano al razzismo variano anche e forse soprattutto in base all'età.

Per gli adolescenti come la maggior parte di noi purtroppo il razzismo è motivo di vanto tra gli amici, questo l'ho potuto (purtroppo) constatare io stesso...

Per gli adulti è la paura del diverso e/o l'ignoranza, tutto qui (ma l'ignoranza c'è in tutti, tutti i casi).

Ovviamente il tutto riconduce alla generalizzazione.
 

Slayer

Rappresentante di classe
liuton2005 ha scritto:
Gkx ha scritto:
dove esattamente?
Gkx ha scritto:
Qualcuno disse che il razzismo sarà finito quando potremo dire che un nero è stronzo come un bianco.
Forse ho sbagliato io (e tanto non risolvo nulla se edito il messaggio  :D ) ma io considero il razzismo come un insieme di comportamenti che non solo affermano che una razza è superiore ad un'altra ma anche solo il fatto di mettere in risalto la diversità tra "razze" quindi forse non è proprio "pulita" al 100% quella frase..

Alla fin fine penso di aver detto una cazzata perché non c'è un altro modo per riferirsi a un uomo di colore senza riferirti al fatto che il colore della sua pelle è nero..
Se non fosse stato per il ripescaggio non mi sarei accorto di questo topic.

Non voglio star qui a scrivere pagine di topic sull'argomento.

Voglio solo rispondere a Liuton in questa sua affermazione.

Tu dici che il solo fatto di mettere in risalto la differenza tra razze non rende "pulita" quella frase.

Come dovremmo comportarci?

Dire che un nero è diverso da un bianco è razzista, ma dire che un nero e un bianco sono uguali è ipocrita.

Un nero e un bianco non saranno mai uguali.

Ma non solo per il colore della pelle, per la cultura, per la storia, per tutto!
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Slayer ha scritto:
Un nero e un bianco non saranno mai uguali.

Ma non solo per il colore della pelle, per la cultura, per la storia, per tutto!
Non è vero a priori. E comunque, anche due qualsiasi individui "cromaticamente identici", ad esempio nati e vissuti agli antipodi, non saranno mai uguali come cultura, storia, vita, universo, tutto quanto!

Per individuare un etnia ritengo che sia assai pratico e non razzista usare i colori. L'importante è cercare di non condizionare il proprio interagire con chi sta di fronte, basandosi sulla sua origine. Nel complesso, sono convinto di non avere pregiudizi, ma come già fatto osservare in precedenza, trovo alquanto fastidioso che alcune zone della città siano occupate da gente che di integrarsi sembra che non ne voglia proprio sapere. Il fastidio non è nè per l'occupazione delle zone, nè per questa gente in quanto tale, ma per il suo isolarsi dagli altri, che considerano "diversi" e che invece in massima parte sarebbero disponibili ad una partecipazione comune alla vita cittadina.

Thunder29 ha scritto:
Per gli adolescenti come la maggior parte di noi purtroppo il razzismo è motivo di vanto tra gli amici, questo l'ho potuto (purtroppo) constatare io stesso...
Leggere ed immaginare ciò nella mente, mi infonde una certa tristezza...

Per gli adulti è la paura del diverso e/o l'ignoranza, tutto qui (ma l'ignoranza c'è in tutti, tutti i casi).

Ovviamente il tutto riconduce alla generalizzazione.
Una buona dose di colpa è legata, oggi, ad una serie di circostanze riconducibili, secondo me, ad una campagna mediatica sbagliata. Ho notato che quando, ad esempio, si parla di uno che si è fatto esplodere in un mercato, o di un altro che ha sgozzato un terzo, e così via, c'è una certa tendenza ad enfatizzarne soprattutto il suo essere straniero. La miscela di questa enfasi e dell'emozione/commozione suscitata dai fatti descritti, non fa che innescare o acuire una repulsione verso chi "viene da fuori", e quindi condurre alla discriminazione.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Thunder29

Passante
cx! ha scritto:
Una buona dose di colpa è legata, oggi, ad una serie di circostanze riconducibili, secondo me, ad una campagna mediatica sbagliata. Ho notato che quando, ad esempio, si parla di uno che si è fatto esplodere in un mercato, o di un altro che ha sgozzato un terzo, e così via, c'è una certa tendenza ad enfatizzarne soprattutto il suo essere straniero. La miscela di questa enfasi e dell'emozione/commozione suscitata dai fatti descritti, non fa che innescare o acuire una repulsione verso chi "viene da fuori", e quindi condurre alla discriminazione.
Totalmente d'accordo con te. Ai telegiornali, per esempio, quando danno le notizie sono sempre in questo formato: "Tizio uccide caio per soldi, era rumeno" (tanto per fare un esempio). Quando sento cose dette così (ovvero tutti i giorni) mi dà un fastidio enorme.
 

Steph

Great Teacher
Mod
A scuola si studia la storia dell'uomo, non dell'uomo bianco o dell'uomo nero cattivo che mangia bambini. Se parliamo di cultura, io che "sono bianco" posso benissimo avere una cultura diversa da un altro "bianco", così come un "nero" può avercela identica alla mia.

E' nella natura dell'uomo cercare punti in comune e differenze in tutto, il razzismo esiste per questo. Se poi vogliamo anche parlare di pregiudizi e di luoghi comuni... andiamo, quanti "bianchi" appena vedono un "nero" non pensano subito qualcosa di male? Pochissimi, e sono ancora più pochi quelli che coi "neri" ci stringono legami di amicizia, di amore, ecc.
 

Thunder29

Passante
IRDG ha scritto:
andiamo, quanti "bianchi" appena vedono un "nero" non pensano subito qualcosa di male?
Ma che cosa vorresti dire? Scusa ma questa non l'ho capita.

E' per la gente come te che negli anni 2000 continua ad esistere il razzismo... tu stai dando per scontato che uno bianco pensi subito qualcosa di male appena vede un nero? Ti rendi conto? Perché dovrebbe, scusa?
 
Ultima modifica di un moderatore:

Steph

Great Teacher
Mod
Perché l'uomo appena inizia a parlare con una donna non pensa subito a portarsela a letto? Perché un uomo affamato non pensa subito al cibo? Perché è così? Se ti sto sul cazzo dillo apertamente, perché la cosa è reciproca, MA NON DARE DEL RAZZISTA A CHI NON CONOSCI.
 

Thunder29

Passante
IRDG ha scritto:
Perché l'uomo appena inizia a parlare con una donna non pensa subito a portarsela a letto? Perché un uomo affamato non pensa subito al cibo? Perché è così?
Se mi spieghi cosa c'entra tutto ciò con quel che ho detto allora ti rispondo.

IRDG ha scritto:
Se ti sto sul cazzo dillo apertamente, perché la cosa è reciproca, MA NON DARE DEL RAZZISTA A CHI NON CONOSCI.
1) leggi bene il mio post, non ti ho dato del razzista ma ho detto una cosa diversa. Però, ripensandoci bene, uno che pensa male di uno che ha la colpa di avere la pelle più scura... boh, non so trovare un altro termine.

2) ti sto sul cazzo? Non ci dormirò la notte... la cosa non è reciproca, non mi stai sul cazzo, in effetti non penso nulla di te.. penso solo che possiamo avere delle idee diverse, in questo caso totalmente opposte... ma se una persona mi sta sul cazzo vuol dire che l'ho conosciuta, ma ti conosco solo in base a delle tue opinioni.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Da quanto ho letto e riletto, ho tratto l'impressione personale che sul razzismo sia tu che IRDG la pensiate allo stesso modo. C'è stato, secondo me, un equivoco (come possono capitare nei forum e ne so qualcosa), nell'interpretare la frase-domanda che hai riportato ieri notte ed alla quale IRDG stesso (subito dopo che se l'è posta) si era dato risposta con "Pochissimi".
 

Steph

Great Teacher
Mod
Thunder29 ha scritto:
Se mi spieghi cosa c'entra tutto ciò con quel che ho detto allora ti rispondo.
Luoghi comuni, già citati da me in precedenza.

leggi bene il mio post, non ti ho dato del razzista ma ho detto una cosa diversa.
Thunder29 ha scritto:
E' per la gente come te che negli anni 2000 continua ad esistere il razzismo...
Però, ripensandoci bene, uno che pensa male di uno che ha la colpa di avere la pelle più scura... boh, non so trovare un altro termine.
Colpa? In ogni caso, forse i post dovresti leggerli meglio tu... e non solo i miei ma anche i tuoi...
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Tornando al discorso in oggetto, stavo or ora pensando che ci siamo focalizzati molto sul razzismo inteso come discriminazione legata ad una diversità cromatica, forse perchè più evidente e/o forse perchè più a livello mondiale.

Trovo non di meno razzisti anche gli apprezzamenti che spesso ci si scambia, non sempre amichevolmente, entro i nostri confini, fra gli abitanti di diverse zone d'Italia (ad esempio Nord e Sud o tra paesi/città limitrofe). Non so spiegarmi bene il perchè, ma quando si parla di razzismo sembra venire spontaneo pensare a bianchi e neri, mentre trovo che invece siano più frequenti, e passino più inosservate quasi come fossero la normalità, queste manifestazioni locali.

Ammetto, in alcuni casi di non essere stato scevro di qualche pensiero poco fine al riguardo, ma ero piccino e troppo influenzato da alcuni rami della mia parentela.
 
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liuton2005

sono qui solo di passaggio
Quello non è razzismo ma soltanto disprezzo verso il vicino. Non si può parlare di razzismo in quanto non si posso distinguere due razze all'interno del cerchio di cui stai parlando te..
 

Slayer

Rappresentante di classe
cx! ha scritto:
Tornando al discorso in oggetto, stavo or ora pensando che ci siamo focalizzati molto sul razzismo inteso come discriminazione legata ad una diversità cromatica, forse perchè più evidente e/o forse perchè più a livello mondiale.

Trovo non di meno razzisti anche gli apprezzamenti che spesso ci si scambia, non sempre amichevolmente, entro i nostri confini, fra gli abitanti di diverse zone d'Italia (ad esempio Nord e Sud o tra paesi/città limitrofe). Non so spiegarmi bene il perchè, ma quando si parla di razzismo sembra venire spontaneo pensare a bianchi e neri, mentre trovo che invece siano più frequenti, e passino più inosservate quasi come fossero la normalità, queste manifestazioni locali.

Ammetto, in alcuni casi di non essere stato scevro di qualche pensiero poco fine al riguardo, ma ero piccino e troppo influenzato da alcuni rami della mia parentela.
Tipo chiamare un contadino "Servo della gleba" o chiamare uno del sud "Terrone"? °°
 
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