Cerb ha scritto:
Ora non per prendere le parti di Berlusconi visto oltretutto che la maggioranza di quello che fa non mi concerne, ma in quel periodo in cui Obama era appena diventato il presidente eletto e i media di tutto il mondo puntavano più sul colore della sua pelle che dei suoi piani futuri, chi da addosso a Berlusconi per questo mi fa sorridere.
Un commento ironico, nulla più.
mah, sì, tendenzialmente d'accordo, non vedo una tragedia in quel commento (che non mi ha fatto ridere), però sai com'è, quando sei una delle massime cariche dello stato dovresti avere un filtro tra cervello e bocca. è la diplomazia. se vuoi lo fai a casa tua con i tuoi amici o i tuoi parenti, ma non lo fai in una conferenza stampa ufficiale in qualità di presidente del consiglio dei ministri. così come
non puoi fare battute di cattivo gusto sui desaparecidos o
sui morti di aids, o
dare del kapò nazista a un socialista tedesco, quando i socialisti sono stati tra i primi perseguitati dal regime. il prossimo passo qual è, "quanti ebrei ci stanno in una 500?". è semplice buon senso, qualcosa che a berlusconi manca totalmente - o forse più semplicemente non gliene frega niente.
Cerb ha scritto:
Che poi mi pare allora ci fu un misto di "smerdiamo Berlusconi" e "non apostrofare il negro che ti prendon per razzista" pauroso.Tutto questo poi con un titolo di un giornale la mattina dopo le elezioni che era un monumento al pessimo gusto, che però se lo son filato in pochi. (purtroppo non ricordo né il titolo né il giornale)
il giornale era sicuramente libero. il titolo era qualcosa tipo "strano ma nero". libero sbatte il cattivo gusto in prima pagina tutti i giorni comunque, è sparare sulla croce rossa.
Pyr3s ha scritto:
Bel racconto, tocca le corde giuste del sentire comune. Adesso puoi darmi qualche prova un tantino più obiettiva di una scritta e un occhio nero?
Non dico che non siano tangibili, dico solo che sono di dubbia provenienza. Chiunque avrebbe potuto scrivere "emanuel negro" sulla busta del comune e dargli un cazzotto per montare la faccenda, suvvia.
Quasi quasi allora mi faccio fermare, poi sul foglio di rilascio ci scrivo "frocione incallito" e mi faccio dare un bel cazzotto in faccia. Sfido io a dimostrare il contrario... :/
testimoni oculari? emmanuel è stato aggredito dai poliziotti in un parco pubblico. ma a parte questo, perché dubiti che possa essere successo? in italia c'è gente capace di questo e altro.
Pyr3s ha scritto:
Quello che mi gira le palle è il vittimismo e la presunzione che, essendo considerato "inferiore", allora tutto gli sia dovuto. In primis, sono loro stessi che si subordinano in tale modo.
tu vivi in sardegna se non sbaglio. non so quanta immigrazione ci sia lì; credo che per motivi geografici sia molta meno di quella nella penisola. io abito al confine tra lombardia, emilia e veneto, che sono praticamente i tre epicentri dell'immigrazione. mi basta salire su un autobus o fare un giro per strada e
sentire il razzismo, non è questione di "loro che si subordinano", la gente li tiene a distanza,
percepisce il diverso e lo scansa. davvero, tu non puoi capire una situazione del genere. e il fatto è che la maggior parte di chi subisce sta zitto per non avere problemi, quelli che parlano e si lamentano sono davvero una percentuale minima. sono casi isolati.
Pyr3s ha scritto:
In secundis, è un gran giramento di palle. E non nascondiamoci dietro al buonismo, se si dà del coglione a un bianco non succede niente (al massimo una querela dal diretto interessato). Se lo si dà un nero si beccano denunce da destra e manca, con tanto di costituzione come parte civile delle varie associazioni rompipalle.
beh, no, se gli dai del coglione non succede niente. se gli dai del negro forse potresti giustamente avere qualche problema.
Pyr3s ha scritto:
(e per gli extracomunitari, aggiungerei, nessuno vi obbliga a rimanere in Italia. Vi sentite maltrattati? Discriminati? Bene, quella è la frontiera. Non si può pretendere di emigrare in un paese e cambiarlo a proprio piacimento. Tanto più che nel processo inverso, cioé quando è l'italiano a emigrare, viene puntualmente trattato come una merda. E allora un bel vafff ci sta tutto, imho.)
non è che adesso aboliamo i diritti civili per gli immigrati e diciamo "se non vi sta bene andatevene". se andare a vivere in un altro paese e pretendere di essere trattati civilmente, senza insulti e sputi, è "cambiarlo a proprio piacimento", direi che l'italia di questo cambiamento ha un bisogno immenso.
(sul "ma loro non lo fanno a noi" non commento)