Slayer ha scritto:
Un nero e un bianco non saranno mai uguali.
Ma non solo per il colore della pelle, per la cultura, per la storia, per tutto!
Non è vero a priori. E comunque, anche due qualsiasi individui "cromaticamente identici", ad esempio nati e vissuti agli antipodi, non saranno mai uguali come cultura, storia, vita, universo, tutto quanto!
Per individuare un etnia ritengo che sia assai pratico e non razzista usare i colori. L'importante è cercare di non condizionare il proprio interagire con chi sta di fronte, basandosi sulla sua origine. Nel complesso, sono convinto di non avere pregiudizi, ma come già fatto osservare in precedenza, trovo alquanto fastidioso che alcune zone della città siano occupate da gente che di integrarsi sembra che non ne voglia proprio sapere. Il fastidio non è nè per l'occupazione delle zone, nè per questa gente in quanto tale, ma per il suo isolarsi dagli altri, che considerano "diversi" e che invece in massima parte sarebbero disponibili ad una partecipazione comune alla vita cittadina.
Thunder29 ha scritto:
Per gli adolescenti come la maggior parte di noi purtroppo il razzismo è motivo di vanto tra gli amici, questo l'ho potuto (purtroppo) constatare io stesso...
Leggere ed immaginare ciò nella mente, mi infonde una certa tristezza...
Per gli adulti è la paura del diverso e/o l'ignoranza, tutto qui (ma l'ignoranza c'è in tutti, tutti i casi).
Ovviamente il tutto riconduce alla generalizzazione.
Una buona dose di colpa è legata, oggi, ad una serie di circostanze riconducibili, secondo me, ad una campagna mediatica sbagliata. Ho notato che quando, ad esempio, si parla di uno che si è fatto esplodere in un mercato, o di un altro che ha sgozzato un terzo, e così via, c'è una certa tendenza ad enfatizzarne soprattutto il suo essere straniero. La miscela di questa enfasi e dell'emozione/commozione suscitata dai fatti descritti, non fa che innescare o acuire una repulsione verso chi "viene da fuori", e quindi condurre alla discriminazione.