Razzismo

L

Larm

Pyr3s, non so se sia perché vivi su un'isola gettata in mezzo al mare, ma sei sconnesso dalla situazione reale politica e sociale delle persone in un modo davvero ridicolo.

Una persona che arriva in Italia in un canotto non lo fa per divertimento o per turismo. Lo fa perché ci è costretto ed è disperato. Lo fa perché ha sentito dire che l'Italia sia un paese dove la gente vive bene e si rispettano i diritti umani, quindi sperando di trovare una situazione migliore che quella del paese dov'è cresciuto. E poi si accorge di sbagliarsi, trovandosi invece nel paese più avanzato del terzo mondo.

Ma tu sei davvero convinto che un immigrato, se avesse la possibilità di fare un lavoro onesto, non lo farebbe ? Non ti viene il più vago sospetto che gli imprenditori non hanno alcuna intenzione di assumere un nero o un maghrebino per dargli un posto fisso e lo stesso stipendio di un bianco ? Non hai il sentore che i vucumprà o i lavatori di vetri facciano quei lavori perché nessuno gliene offre uno più decente per vivere ? Chi glielo fa fare di svolgere le mansioni più umilianti e irritanti della società per avere una casa e del cibo ?

Sulla questione dei reati invece stai proprio delirando. Ma cosa me ne dovrebbe inculare se è stato un nero o un mio compaesano a uccidermi i figli ? A maggior ragione, un Italiano non avrebbe nemmeno la scusa di provenire da un paese non civilizzato ! Come fai ad avere paura dello straniero e non fartela sotto quando i criminali ce li hai già dentro casa ?

Ti ripeto, di burocrati e di contabili nella società ce ne sono anche troppi : non ne abbiamo proprio bisogno. Vota il partito indipendentista sardo, sgancia l'ancora dell'isola e lasciala alla deriva del Mediterraneo, non ne ho idea ; ma ti prego, non portare altro di questo veleno nella società civilizzata.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Pyr3s ha scritto:
Ritorni al discorso di prima. Vieni in Italia per lavorare? Bene, fallo legalmente. Se non trovi lavoro legalmente, semplicemente non lavori.
Si chiama istinto di sopravvivenza oppure semplicemente fame. Sono cose che per te potrebbero sembrare strane.

Pyr3s ha scritto:
Liuton, ad un datore di lavoro corrispondono tanti dipendenti. Da questa regola non si esime il lavoro in nero. Ipotizzando un centinaio di operai in nero per datore di lavoro, abbiamo un rapporto di 100:1 fra reati commessi da stranieri e italiani nel campo del lavoro in nero. (bada bene: ipotizzando) Era proprio il rapporto tra il numero di reati commessi dalle due parti l'oggetto del discorso, non l'innegabile e indiscussa colpevolezza del datore di lavoro italiano.
Quindi sono più colpevoli quelli che lavorano duramente per guadagnarsi da vivere e sperare in un futuro permesso di soggiorno che qualche datore di lavoro che ci guadagna, e non poco?

Il numero dei reati non conta un bel niente perché il danno lo subisce soltanto lo Stato e i lavoratori in nero (mancanza di assicurazione, versamento di contributi per la pensione, ecc.), non certo i datori di lavoro.

Pyr3s ha scritto:
Certo, poi è facile parlare. Provate a immedesimarvi nelle vittime di stupri o nella loro famiglia... deve essere proprio bello sapere di esser stata stuprata da uno stronzo che neppure poteva stare in Italia... ah beh, ma sbatterlo fuori a calci nel culo sarebbe scortese... d'altronde, "non sono mica pericolosi (cit.)"... a prescindere dal fatto che sta già commettendo un reato nello stare senza permesso, si intende.
E quindi? Io che c'entro con quelli che non hanno il permesso di soggiorno ma si permettono di fare certe cose?

Che c'entrano le persone che vivono e lavorano in Italia da anni con regolare permesso di soggiorno o con, addirittura, la cittadinanza italiana?

Mi dovrei vergognare di essere romeno perché certi zingari fanno di testa loro? Certo, mi vergogno ma non perché sono romeno ma perché loro si sono permessi di fare una cosa del genere.

Il discorso è sul razzismo e di certo non posso argomentarlo, in quanto non riesco a provare odio per qualcuno soltanto perché è di una certa etnia. Posso solo discutere e cercare di capire i sentimenti degli altri.

Il razzismo non è dare del negro a un negro, perché il negro lo sa già. Il razzismo è considerare un negro sporco, delinquente e violento in quanto di colore diverso.

La stessa cosa vale per i zingari, filippini, tunisini, marocchini, romeni, albanesi, ecc.

Certo, tutti avranno un'educazione abbastanza simile tra di loro ma oguno è diverso in quanto essere umano.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Larm ha scritto:
Pyr3s, non so se sia perché vivi su un'isola gettata in mezzo al mare, ma sei sconnesso dalla situazione reale politica e sociale delle persone in un modo davvero ridicolo.
A tuo modo, con questa frase mi stai discriminando. Potrei anche sentirmi offeso, visto il buonismo che dilaga.

Buffo, nevvero?
 

Cerb

Parroco
Squall91 ha scritto:
Libero di Vittorio Feltri titolò "Strano ma nero", ti riferisci a quello?
il giornale era sicuramente libero. il titolo era qualcosa tipo "strano ma nero". libero sbatte il cattivo gusto in prima pagina tutti i giorni comunque' date=' è sparare sulla croce rossa.[/quote']Non vorrei giurarci ma credo fosse un altro, bho, non che questo sia da meno eh.

Gkx ha scritto:
mah, sì, tendenzialmente d'accordo, non vedo una tragedia in quel commento (che non mi ha fatto ridere), però sai com'è, quando sei una delle massime cariche dello stato dovresti avere un filtro tra cervello e bocca. è la diplomazia. se vuoi lo fai a casa tua con i tuoi amici o i tuoi parenti, ma non lo fai in una conferenza stampa ufficiale in qualità di presidente del consiglio dei ministri.
Bhé sì, un leader si stato (o qualsivoglia figura autorevole) farebbe meglio a evitare certe cose.

Ma comunque mi riferivo solamente alla frase a sé stante.

così come non puoi fare battute di cattivo gusto sui desaparecidos o sui morti di aids' date=' o dare del kapò nazista a un socialista tedesco, quando i socialisti sono stati tra i primi perseguitati dal regime. il prossimo passo qual è, "quanti ebrei ci stanno in una 500?". è semplice buon senso, qualcosa che a berlusconi manca totalmente - o forse più semplicemente non gliene frega niente.
Queste perle però non penso siano da mettere allo stesso livello della frase di cui sopra, secondo me sono fin troppo[i/] allucinanti.
 

AMD

Amministratore di condominio
- liuton2005 - ha scritto:
né|gro

agg., s.m.

AD

1 agg., s.m., che, chi appartiene alle diverse razze del ceppo negride, originarie del continente africano, caratterizzate da pelle scura, naso largo e schiacciato, capelli crespi, labbra pronunciate (il termine talvolta è avvertito o usato con valore spreg. e sostituito da nero)

c'è quel talvolta di mezzo che ti frega ;__(
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Esattamente quello che dicevo io. Parole di per sé affatto offensive, che vogliono essere interpretate come tali unicamente per rivendicare diritti.
 
L

Larm

Pyr3s ha scritto:
Esattamente quello che dicevo io. Parole di per sé affatto offensive, che vogliono essere interpretate come tali unicamente per rivendicare diritti.
L'articolo di « negro » definisce una razza umana, idea che è stata introdotta solo a partire della fine del 19esimo secolo, in concomitanza con l'anti-semitismo e il positivismo. Ti basta aprire una pagina di Wikipedia a caso in qualsiasi lingua per capire che il termine si riferisce in modo quasi assoluto agli animali.

Allora, se parlare di un essere umano come di un animale non è offensivo...
 

Gkx

Admin
pyres, nessuna parola di per sé è offensiva: è evidente che parolacce, offese, bestemmie ecc. non sono niente più che costrutti sociali.  non rapportare le parole alla realtà sociale in cui vengono pronunciate è però semplicemente da imbecilli, e lo è anche di più cercare di sovvertire i costrutti stessi pronunciando le parole in contesti in cui potrebbero offendere qualcuno.  non è conveniente dare del negro a un nero per lo stesso motivo per il quale non è conveniente andare a bestemmiare in chiesa: nessuno lo vieta, ma è maleducato e di pessimo gusto. 
 
Ultima modifica di un moderatore:
L

Larm

Gkx ha scritto:
pyres, nessuna parola di per sé è offensiva: è evidente che parolacce, offese, bestemmie ecc. non sono niente più che costrutti sociali.  non rapportare le parole alla realtà sociale in cui vengono pronunciate è però semplicemente da imbecilli, e lo è anche di più cercare di sovvertire i costrutti stessi pronunciando le parole in contesti in cui potrebbero offendere qualcuno.  non è conveniente dare del negro a un nero per lo stesso motivo per il quale non è conveniente andare a bestemmiare in chiesa: nessuno lo vieta, ma è maleducato e di pessimo gusto.

Vi sono già una marea di parole nella lingua italiana sostituibili a « negro » o « frocio » per un discorso un po' più educato : nero, di colore, di carnagione nera ; gay, omosessuale. Tutto questo sempre che sia necessario dare uno di questi attributi ad una persona all'interno di un discorso.
« negro » e « frocio », come una marea d'altri termini simili, sono nati come offese, e non possono perdere questa caratteristica. Possono perdere il loro senso, al limite, solo se li si attribuisce a degli amici, ovvero a delle persone che sanno già per certo che le tue parole rivolte a loro non sono offese.
Ma in sincerità, basta prendersi il proprio tempo per discutere con civiltà, e probabilmente la necessità di ricorrere a termini offensivi scomparirà da sé.
 
Ultima modifica:

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Gkx ha scritto:
non è conveniente dare del negro a un nero per lo stesso motivo per il quale non è conveniente andare a bestemmiare in chiesa: nessuno lo vieta, ma è maleducato e di pessimo gusto.
Ma in pratica stai dicendo che dare del "negro" a un nero non è razzismo ma è maleducazione. Certe persone non lo fanno per maleducazione ma per tutta intenzione di offendere.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Per quanto mi riguarda è solo ipocrisia. Paragonabile alla nuova moda del diversamente abile e simili. Handicappato sei e ci rimani, sia che tu ti faccia chiamare diversamente abile, sia che tu ti faccia chiamare handicappato o portatore di handicap. Sono semplicemente delle convenzioni stucchevoli che han bellamente rotto.
 
L

Larm

Pyr3s, ti giuro che ti spezzerei una gamba per farti godere di questa ipocrisia.
 

MC5

n00b ante litteram
Sarà anche esagerato nell'esprimersi...(Pyres)

però dare del "diversamente abile" invece che del "portatore di handicap" pare eccessivo anche a me...

diversamente abile vuol dire che è abile a fare qualcos'altro...

se mi spezzo una gamba non è che magicamente divento strabravo in qualcos'altro :D
 
L

Larm

MC5 ha scritto:
Sarà anche esagerato nell'esprimersi...(Pyres)

però dare del "diversamente abile" invece che del "portatore di handicap" pare eccessivo anche a me...

diversamente abile vuol dire che è abile a fare qualcos'altro...

se mi spezzo una gamba non è che magicamente divento strabravo in qualcos'altro :D
Queste annotazioni sarebbero sensate, se non sapessimo tutti abbastanza bene di quanto in Italia vi sia la tendenza a sovraccaricare termini come « handicappato » o « gay » delle connotazioni di « sfigato », « anormale », « mostruoso », tant'è che si usa entrambi i termini come offese correnti. Nel caso dell'handicappato la cosa diventa piuttosto grave, poiché evidentemente un paralitico o un ragazzo affetto da sindrome di Down non hanno scelto di essere malformati, e uno svolgimento il più regolare possibile della loro esistenza non dovrebbe essergli ostacolato.

Poi ripeto, chiunque tra i propri amici può chiamarsi a vicenda « culattone » o « impedito » ; l'importante è imparare a distinguere quello che si può fare in privato e quello che si può fare in pubblico.
 

MC5

n00b ante litteram
Larm ha scritto:
Queste annotazioni sarebbero sensate, se non sapessimo tutti abbastanza bene di quanto in Italia vi sia la tendenza a sovraccaricare termini come « handicappato » o « gay » delle connotazioni di « sfigato », « anormale », « mostruoso », tant'è che si usa entrambi i termini come offese correnti.
Ok, ma di questo passo si finirà per non chiamare più "patata" il tubero perchè quella parola viene usata per indicare volgarmente anche altro...
 
MC5 ha scritto:
Ok, ma di questo passo si finirà per non chiamare più "patata" il tubero perchè quella parola viene usata per indicare volgarmente anche altro...
Sì, ma solo se tieni veramente ai sentimenti delle patate
 
M

Makonik-san

In questo topic ho scoperto uno spiacevole lato di Pyr3s che non conoscevo e che avrei preferito non conoscere... '_'

Btw a pensarci bene anch'io sono un pochettino razzista, lo ammetto: verso chi nel 2013 non conosce l'inglese e/o non prova ad impararlo/non è interessato a farlo.
 

YuseiFudo100000

Amministratore di condominio
N.B. Questo messaggio che sto per mettere è un copia incolla di un vecchio messaggio messo in un Foro, quindi è probabile che ci sia scritta qualche cazzata.

Razzismo! Una delle cose che ci sono da sempre! E il maggiore è quello verso i neri. Sinceramente non ho mai capito bene il perché di questo razzismo verso i neri, ho chiesto a tutti i miei compagni, che ormai ho capito che sono l'adolescente tipo di questa generazione, il perché, e tutti mi hanno risposto "Perché sono neri". Che intendevano? Perché hanno la pelle nera
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e non sto scherzando. E non solo i miei compagni mi hanno risposto così.
Suddividiamo il razzismo in quattro categorie: il razzismo per colore di pelle, il razzismo per lingua, cultura, religione, il razzismo per il passato e il razzismo per stereotipo e avvenimento.

1) Il Razzismo per colore di pelle: il razzismo più insensato che ci sia. Ve lo spiego subito, partendo proprio dall'inizio.
L'uomo, si sa, che è un'evoluzione della scimmia. L'uomo si è evoluto sempre di più, fino ad arrivare a essere l'uomo che c'è oggi. Andiamo indietro, di preciso all'Homo Sapiens. Dove si trovava all'inizio? In Africa (come conferma Wikipedia)! E in Africa c'è un sole fortissimo, e il sole fortissimo, come si sa, ti fa abbronzare. Con il tempo poi l'Homo Sapiens è migrato in altri posti, e in molti degli altri posti non c'era il sole fortissimo che c'era in Africa. Risultato? Niente abbronzatura e pelle bianca. L'Homo Sapiens in Africa, di pelle nera, si è accoppiato e i figli avevano ereditato la pelle nera (la pelle nera è dominante su quella bianca, come dice la cara genetica), e questi figli si accoppiarono, creando altri figli neri, e così via, fino ai nostri giorni, dove ci sono ormai miliardi di individui neri. Stessa cosa è accaduta all'Homo Sapiens bianco, solo che i figli avevano ereditato la pelle bianca, e così via fino ad miliardi di individui bianchi.
Per farla breve? Dire che si è razzisti dei neri per via del colore della pelle è come dire che razzista di tutte le persone che ci sono nel mondo.
2) Il Razzismo per lingua, cultura, religione ed etnia: anche questo razzismo è un po' senza senso. Iniziamo con la lingua (non la parte del corpo, cosa pensavi :asd: ). Non ha senso essere razzisti perché si odia una lingua, non mi pare ci sia altro da dire. Razzismo per cultura e religone, questo sinceramente è l'unico razzismo sensato secondo me. Odiare un popolo per una cultura che non ti piace ha un senso. Prendiamo ad esempio i Conquistadores: le truppe di nomecheoranonmivieneinmente, e nomecheoranonmivieneinmente stesso, odiavano gli Atzechi/Maya (non ricordo di preciso) perché, in cima alle piramidi, sacrificavano persone comuni, ne estraevano il cuore, e poi facevano rotolare il corpo giù per la piramide, e le carni venivano mangiate dai guerrieri, il tutto perché credevano che così diventavano invincibili e immortali.
3) Il Razzismo per il passato: questa è la forma di razzisto più stupida che ci sia. Il passato è passato, punto. Non è che devi essere razzista dei bianchi perchè hanno maltrattato i neri per un sacco di anni. Il passato è il passato, punto.
4) Il Razzismo per stereotipo e avvenimento: per razzismo per stereotipo intendo quella persona che diventa razzista perchè "Gli altri dicono che quella          "razza" fa questo, quest'altro e tocca odiarli". Pensare per la propria testa e provare a conoscerli no?

Per razzismo per avvenimento intendo quella persona che diventa razzismo solo perchè UNA o un piccolo gruppo di una "razza" ha combinato un casino. Ma si può diventare razzisti verso una "razza" solo per un branco di deficenti che non capiscono niente?
 
N.B. Questo messaggio che sto per mettere è un copia incolla di un vecchio messaggio messo in un Foro, quindi è probabile che ci sia scritta qualche cazzata.

Razzismo! Una delle cose che ci sono da sempre! E il maggiore è quello verso i neri. Sinceramente non ho mai capito bene il perché di questo razzismo verso i neri, ho chiesto a tutti i miei compagni, che ormai ho capito che sono l'adolescente tipo di questa generazione, il perché, e tutti mi hanno risposto "Perché sono neri". Che intendevano? Perché hanno la pelle nera
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e non sto scherzando. E non solo i miei compagni mi hanno risposto così.

Suddividiamo il razzismo in quattro categorie: il razzismo per colore di pelle, il razzismo per lingua, cultura, religione, il razzismo per il passato e il razzismo per stereotipo e avvenimento.

1) Il Razzismo per colore di pelle: il razzismo più insensato che ci sia. Ve lo spiego subito, partendo proprio dall'inizio.

L'uomo, si sa, che è un'evoluzione della scimmia. L'uomo si è evoluto sempre di più, fino ad arrivare a essere l'uomo che c'è oggi. Andiamo indietro, di preciso all'Homo Sapiens. Dove si trovava all'inizio? In Africa (come conferma Wikipedia)! E in Africa c'è un sole fortissimo, e il sole fortissimo, come si sa, ti fa abbronzare. Con il tempo poi l'Homo Sapiens è migrato in altri posti, e in molti degli altri posti non c'era il sole fortissimo che c'era in Africa. Risultato? Niente abbronzatura e pelle bianca. L'Homo Sapiens in Africa, di pelle nera, si è accoppiato e i figli avevano ereditato la pelle nera (la pelle nera è dominante su quella bianca, come dice la cara genetica), e questi figli si accoppiarono, creando altri figli neri, e così via, fino ai nostri giorni, dove ci sono ormai miliardi di individui neri. Stessa cosa è accaduta all'Homo Sapiens bianco, solo che i figli avevano ereditato la pelle bianca, e così via fino ad miliardi di individui bianchi.

Per farla breve? Dire che si è razzisti dei neri per via del colore della pelle è come dire che razzista di tutte le persone che ci sono nel mondo.

2) Il Razzismo per lingua, cultura, religione ed etnia: anche questo razzismo è un po' senza senso. Iniziamo con la lingua (non la parte del corpo, cosa pensavi :asd: ). Non ha senso essere razzisti perché si odia una lingua, non mi pare ci sia altro da dire. Razzismo per cultura e religone, questo sinceramente è l'unico razzismo sensato secondo me. Odiare un popolo per una cultura che non ti piace ha un senso. Prendiamo ad esempio i Conquistadores: le truppe di nomecheoranonmivieneinmente, e nomecheoranonmivieneinmente stesso, odiavano gli Atzechi/Maya (non ricordo di preciso) perché, in cima alle piramidi, sacrificavano persone comuni, ne estraevano il cuore, e poi facevano rotolare il corpo giù per la piramide, e le carni venivano mangiate dai guerrieri, il tutto perché credevano che così diventavano invincibili e immortali.

3) Il Razzismo per il passato: questa è la forma di razzisto più stupida che ci sia. Il passato è passato, punto. Non è che devi essere razzista dei bianchi perchè hanno maltrattato i neri per un sacco di anni. Il passato è il passato, punto.

4) Il Razzismo per stereotipo e avvenimento: per razzismo per stereotipo intendo quella persona che diventa razzista perchè "Gli altri dicono che quella          "razza" fa questo, quest'altro e tocca odiarli". Pensare per la propria testa e provare a conoscerli no?

Per razzismo per avvenimento intendo quella persona che diventa razzismo solo perchè UNA o un piccolo gruppo di una "razza" ha combinato un casino. Ma si può diventare razzisti verso una "razza" solo per un branco di deficenti che non capiscono niente?
Cosa diavolo ho letto. Tralasciando la scorrettezza grammaticale, il passato è passato. Certo, quindi hitler è passato, il genocidio degli armeni è passato, la schiavitù tra 1500 e 1900 è passato e via con la samba vero?
 
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