Spero vi piaccia
Una volta scesi, i tre amici si guardarono attorno. Soffiolieve era una paesino piccolo: ospitava sì e no una trentina di persone. Tra le casette, ne spiccava una più grande delle altre. In lontananza si udiva il suon del mare: le onde che si infrangevano contro gli scogli e i pokèmon uccello che volavano sopra l'oceano blu.
-Bella! Mi piace questa città.- disse Vera stringendo ancora più forte la mano di Franky, che teneva da quando erano scesi dall'autobus.
-Hai chiamato il laboratorio pokèmon per avvertire del nostro arrivo?- chiese di punto in bianco Lucinda al ragazzo.
-Ehm......- Franky non voleva rispondere, era troppo imbarazzato, lo si leggeva in faccia: le guance bianche divennero rossissime. -Andiamo lì.- disse secco.
-Scusa Franky, ma il tuo pokèmon dov'è?- Chiese Lucinda incamminandosi verso la casa più grande.
-La volpe è nello zaino a dormire.- rispose il ragazzo che iniziò a seguire la ragazza dai capelli blu.
-AAHHHH!!!!!-Gridò Vera facendo voltare i due amici spaventati da quell'urlo improvviso.
-Bellino questo micio!-gridò prendendo in braccio un gattino viola con macchie bianche sulla fronte, grandi orecchie e occhi celesti e molto ammalianti.
-Vera, ma che fai? Se fosse di qualcuno?- chiese Lucinda voltandosi verso l'amica. In quel momento gli sguardi di Piplup e del micio si incrociarono. Il pokèmon di Lucinda rimase rapito da quegli occhi tanto seducenti e iniziò ad agitarsi.
-Ehi, Piplup, stai calmo!- disse Lucinda stringendolo ancora di più tra le braccia. Poco dopo il pokèmon si calmò.
-Che pokèmon è?- chiese Franky avvicinandosi al micio e iniziando ad accarezzargli la testa.
-Quello è un Purrloin, il pokèmon furbizia. Oltretutto è una femmina.- disse una voce femminile alle spalle dei ragazzi. I tre si voltarono e videro che a parlare era stata le professoressa Aralia. Era una donna alta, di carnagione chiara e occhi verdi; i capelli castani erano raccolti in un'acconciatura vecchio stile.
-Professoressa Aralia, piacere di conoscerla. Io sono Franky Birch.- Si presentò subito Franky, stringendole la mano destra. - Loro sono Vera e Lucinda.- disse indicandole mentre le due ragazze agitavano la mano in segno di saluto.
-Piacere. Potrei sapere di dove siete?- chiese Aralia
-Io e Franky veniamo da Albanova di Hoenn, Lucida viene da Duefoglie di Sinnoh.- disse Vera.
-Oh, dunque siete nuovi di qui? Bene, lasciate che vi accompagni al mio laboratorio.-
Una volta in laboratorio la professoressa diede loro i pokèdex.
-Questi sono....-
-I pokèdex con i quali potrete registrare i pokèmon che incontrerete. Lo sappiamo cos'è!- la professoressa venne interrotta da Vera e Franky. Quest'ultimo prese di mano il pokèdex alla professoressa
-Okay, volete scegliere uno dei miei pokèmon?- chiese Aralia che era rimasta stupita dalla reazione dei ragazzi.
-No grazie, io ho già il mio Piplup.- disse Lucinda.
-Non so se questo pokèmon appartiene a qualcuno......- disse Vera che teneva ancora in braccio la Purrloin incontrata poco fa -Per caso sa dirmi se è di qualcuno?- Chiese rivolta alla professoressa.
-Mmhh..... Ce l'hai una pokèball?- chiese Aralia.
-Certo.- Vera estrasse dalla borsa una palla bianca e rossa con al centro un pulsantino bianco. -Perché?- chiese la ragazza.
-Semplice: prova a catturarlo.-
-Be', non ha tutti i torti, io ci avrei provato già da un po'.- disse Lucinda.
Vera sbuffò, infastidita dalla battutina dell'amica. Appoggiò la pokèball sulla fronte di Purrloin che venne avvolto da una luce rossa ed entrò nella sfera. Dopo pochi ticchettii Purrloin apparteneva ufficialmente a Vera.
-Ok, e anche tu sei apposto. Te ragazzo...... Ma che stai facendo al mio pokèdex?- chiese arrabbiata e disperata Aralia vedendo che il ragazzo aveva smontato il pokedex e l'aveva attaccato al suo portatile.
-Non gli sto facendo niente di male: sto solo passando le informazioni del pokèdex di Unima al mio. Tutto qui.- rispose pacato Franky, che continuava a fissare lo schermo del computer.
-Spero che sappia ciò che stai facendo.-
-Certo.-
-Va bene- disse Aralia facendo un profondo respiro. -Vorresti prendere uno dei miei pokèmon?- chiese la donna.
-No, ho lui.- disse Franky tirando fuori dallo zaino, la volpe nera. Alla vista del pokèmon la professoressa sgranò gli occhi.
-QUESTO è UNO ZORUA!- Gridò facendo svegliare la volpina.
-E così tanto stupore per un pokèmon?- chiese Franky.
-Questo è un pokèmon rarissimo originario di Unima: devi sapere che si contano solo duecento esemplari in tutta la regione!-
I tre ragazzi rimasero di stucco.
-Bene, e allora?- chiese Franky.
-Come l'hai avuto?- chiese Aralia.
-Me lo ha dato un mio amico: Riley.-
-Riley? Quel Riley, quello con Lucario che vive a Sinnoh?-
-Certo perché?-