Gkx ha scritto:
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolose per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato. «Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini». L'attacco era rivolto a Giampaolo Giuliani , ricercatore dei laboratori del Gran Sasso, che aveva previsto un terremoto di proporzioni disastrose: «È stato tutto proditoriamente architettato perché io potessi essere messo a tacere, addirittura con un avviso di garanzia. E ho le prove che è falso».
io spero vivamente che quando tutto sarà finito bertolaso abbia almeno la decenza di dimettersi.
si fa presto a gridare allo scandalo per delle stronzate vero gika?
inanzitutto il ciarlatano in questione non è un fisico del cnr ma un perito elettronico che studia i neutrini e per hobby i terremoti... sicuramente più affidabile di migliaia di geologi in tutto il mondo
a sto punto credete pure alle profezie del Mago Otelma eh, tanto tra i 2 non ci vedo molta differenza a livello di conoscenza del fenomeno sismico
ma chiudendo un occhio sulle competenze (nulle) del tipo in questione si stà rasentando il ridicolo con questa storia della "previsione": questo signor. Giuliani affermava che ci sarebbe stato un terremoto a Sulmona (50km in linea d'aria dall'Aquila) e questo doveva succedere 1 settimana fa.
roba che se lo ascoltavano, spostavano tutta la gente all'Aquila, e invece di centinaia ne contavamo a migliaia di morti.
cioè questo signore ha sbagliato luogo di "solo" 50 km, e la data di "solo" 6-7 giorni, a confronto nostradamus era uno preciso.
ma se non bastasse mi permetto di quotare questo articolo(
http://www.corriere.it/scienze_e_tec...4f02aabc.shtml):
Poi c’è stata la mobilitazione degli scienziati giapponesi, che pensavano di risolvere il problema con un apparato osservativo tecnologicamente sofisticato e capillare; ma la loro ondata di studi e di monitoraggi si è infranta contro il disastro di Kobe del 1995: oltre 5.000 morti, una magnitudo di 7,3 Richter che si è fatta beffa di molte costruzioni antisismiche e, manco a dirlo, nessun precursore utile ad attenuare il disastro.
Quanto al radon e agli altri precursori, suggerisce Cocco, forse bisognerà seguire l’esempio dei giapponesi che, dopo la mazzata di Kobe, hanno deciso di rifondare il loro sistema di osservazioni, andando a caccia di altri indicatori geofisici più efficaci e affidabili
ci sono posti in cui il radon esce normalmente dal terreno...
i giapponesi sono l'elite mondiale della ricerca sui terremoti
e neanche loro ne sono venuti a capo, su come fare a prevederli
hanno preso atto che ad oggi prevedere quando avverrà un terremoto è impossibile (in abruzzo ci sono scosse da OTTOBRE)
l'unica soluzione è potenziare la loro capacità di rendere efficaci il più possibile le loro costruzioni antisismiche
poi oh sicuramente ne sa più Giuliani il perito elettronico di tutti i sismologi giapponesi (e non solo)