gGiova, on 10 Apr 2013 - 17:26, said:
^Ieri in tard(issim)a serata, poi proseguita discutendo dell'ending con Giova.
Non farò una recensione vera e propria, poiché quelle eccellenti di Paolo e Giovanni hanno già detto praticamente tutto; mi limiterò alle mie usuali dieci esternazioni per contribuire alla discussione.
1) La mia reazione al finale è contenuta nel nome del gioco [anche se in generale "OMG" è stata l'esclamazione più frequente per l'intera durata della storia, Paul e Giò ne sanno qualcosa].
Sarà l'ebbrezza da completamento... ma probabilmente la mia seconda miglior esperienza videoulica di sempre, inferiore soltanto al "mio" Metal Gear Solid 1; e chi mi conosce sa bene che impresa titanica è l'aver sfiorato quest'ultimo titolo nella mia personale graduatoria. Visitate la città tra le nuvole, sarà un viaggio che in ogni caso - ai sensibili come me più profondo, agli automi come Manzo [X°D] meno - lascerà un segno.
2) Semplicemente incredibile il modo in cui, alla fine, i sentimenti del giocatore verso i personaggi si invertono rispetto all'inizio.
3) Lodevole l'attenzione con cui si sono trattati temi anche delicati [razzismo, classismo, povertà, fanatismo religioso] senza mai inciampare nel cattivo gusto [le parolacce vengono usate con moderazione e intelligenza, risultando una aggiunta pepata e piacevole anziché un'esagerazione], effettuando parallelamente una serrata critica alla bigotta società statunitense di inizio ventesimo secolo e a tutte le contraddizioni/ingiustizie che storicamente si porta appresso. Da "aaaawww" una frase dell'innocente Elizabeth: "Perché due bagni separati per bianchi e neri? La trovo un'inutile complicazione!"
Chi l'ha detto che qualcosa di violento non può anche essere educativo? Infinite è impegnato nel sociale eccome, fa riflettere tanto e bene.
Tra l'altro ho anche arricchito il mio bagaglio culturale con una buona dose di storia americana, alzi la mano chi conosceva il massacro di Wounded Knee o la ribellione dei Boxer.
4) Non solo è pienamente godibile anche senza aver provato i due precedenti Bioshock [mio caso], ma paradossalmente - come faceva giustamente notare il Giova - avrebbe anche più senso cominciare dal terzo...dato che è ambientato prima [1912] della Rapture 1969.
5) Bilanciamento dei livelli di difficoltà riuscito ottimamente, secondo me. Ce n'è per tutti i gusti, dal nabbo [facile] al veterano dei first person shooters [difficile], dal plot whore [normale] all'hardcore gamer [1999].
C'è da dire che la massima difficoltà riesce nel non semplice intento di essere ardua senza essere frustrante...il gioco ti mette a disposizione - anche con una certa generosità - le risorse fondamentali, quindi sai che se muori è esclusivamente colpa tua. Estremamente appagante.
6) Il realismo [proprio in senso tecnico, al di là dei risvolti narrativi] in più di qualche caso va a farsi fottere, ma ciò se vogliamo è giustificabile con la piega fantasy che prende la trama dalla metà in poi; chi cerca simulazione estrema o gameplay rivoluzionario - che anzi è piuttosto datato - resterà inevitabilmente deluso, bisogna piuttosto fare una full immersion e lasciarsi andare al coinvolgimento emotivo nei confronti delle vicende narrate. Come se fosse un film interattivo, in parole povere.
Il realismo di cui sopra si riscatta tuttavia pienamente se si guarda al comparto audio: Columbia è viva, curata nei minimi dettagli [deliziose le musiche retrò trasmesse dai pienamente interagibili - già che ci sono, buona l'interazione con l'ambiente passando anche per lavandini e gabinetti - radio e grammofoni...respiravo davvero l'aria dell'America del primo novecento] anche grazie ad un doppiaggio ITA da standing ovation e per una volta - IMHO - superiore a quello ENG. Nella versione USA Booker sembra un malato di tubercolosi, mentre Elizabeth ha la voce di una donna stagionata, sicura, vissuta ed esperta, ossia tutto ciò che non è la stessa Liz.
Nei dialoghi [e nelle scritte in-game] sono anche impiegate alcune forme grammaticali arcaiche inglesi come "thou" ----> "you"; sono piccole chicche apparentemente insignificanti, ma in realtà piacevoli da riscontrare.
Parlando di lingue, ho trovato molto carina l'idea delle traduzioni inglese ----> italiano in tempo reale su schermo delle scritte in-game [manifesti, targhe, ecc.], alla Simpsons per intenderci...in un buon 95% dei casi io non ne avevo bisogno, ma per chi non mastica l'english è sicuramente una feature da fap.
7) Non ho notato difetti propriamente detti, a dire il vero: le cose che mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca sono soltanto tre, di cui però le prime due sono comuni a quasi ogni FPS mentre la terza è peculiare della PS3.
7A) La mancanza poco meno che totale di boss in senso stretto: sì, ci sono nemici [parecchio] più forti di altri, ma almeno per quanto mi riguarda non ho mai avuto la sensazione di una vera boss fight...al massimo di ondate nemiche più impegnative del solito.
7B) Il protagonista gode di una caratterizzazione psicologica STRATOSFERICA, ma non si può dire altrettanto circa quella fisica: se si escludono poche fotografie in-game e i teaser trailer, non viene di fatto mai mostrato. Avrei gradito qualche cutscene, perlomeno quelle più importanti, con visuale in terza persona...altrimenti dopo i titoli di coda si rischia di non ricordarne neppure la faccia, ciò che rimane impresso di lui - fisicamente parlando - è la mano destra con l'incisione "AD" e poco altro.
7C) Trofei buggati: magari il classico casualone non se ne accorgerà nemmeno, ma per un trophy hunter come me è una sbavatura assai fastidiosa...anche se fortunatamente nulla di irreparabile, in conclusione dovrei comunque poter mettere le mani sul mio bellissimo e sudatissimo platino.
8) So che è una banalità, visto che tipo il 90% dei videogiocatori maschi lo è, ma voglio ugualmente gridarlo al mondo: sono follemente innamorato di Elizabeth, abituarmi alle assistenti dei futuri giochi sarà durà. Ed è una questione utilitaristica [ha salvato il mio prezioso culo più volte] e soprattutto caratteriale [mai prima d'ora avevo incontrato, in un videogioco, una ragazza tanto simile ad una persona reale coi suoi sbalzi d'umore correlati ad altrettante animazioni...IA avanzatissima] prima ancora che estetica: durante svariate scene ho praticamente abbracciato il televisore.
9) Io penso, al contrario di molti, che la narrazione non lineare ed a tratti confusa sia un pregio: contribuisce a rendere più interessante la vicenda, circondarla di mistero, stimolare la curiosità, nonché lasciare spiragli aperti per eventuali seguiti chiarificatori. Credo fossero questi gli intenti dei programmatori, personalmente troverei noioso che mi venga spiegato tutto per filo e per segno...con la pappa pronta non c'è gusto o ce n'è poco, il bello è anche arrivare da soli a certe conclusioni radunando indizi qua e là.
10) Controverso capitolo longevità: beh, tutto è relativo. Qualunque vg durerà poco se si pensa ossessivamente soltanto a raggiungere la conclusione il prima possibile. Infinite è in verità zeppo di cose da fare, obiettivi da sbloccare, collezionabili da...collezionare [ma và?] e posti segreti da esplorare: la prima run l'ho conclusa a livello difficile in una settimana esatta NERDando mattina e pomeriggio, ma per completarlo al 100% mi ci vorrà ancora una o due. Aggiungeteci che è pure in arrivo un DLC e gg; giocandolo di fretta non si comprende il suo autentico spirito, è un'opera d'arte che va gustata e scoperta lentamente.
VOTO: 10/10
Ero partito volendo aggiungere giusto qualcosina agli interventi di Shikamandri e gGiova, ma ho finito per parlare più di loro...lol capitemi, sono un fiume in piena.
Ed ora un paio di extra:
----> Fun facts: a causa dei bug citati nel punto 7, ho ottenuto prima il trofeo dell'ending che quello di metà campagna. TIME PARADOX!!11111
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