Nucleare, il ritorno

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Thunder ha scritto:
gli italiani sono già il popolo ke si ammala di + tutti gli altri di tumori, a causa di rifiuti di nature varie e sospette
Ma è vera questa statistica?

A parte che è tutta da verificare l'incidenza della presenza di una centrale nucleare sulla quantità di nuovi casi di tumori che si manifestano ogni anno (ed io non essendo medico non so cosa risponderti), che dire? Che attualmente siamo "becchi e bastonati"... "virtuosi" per il discorso nucleare e nonstante tutto "sfigati" per il discorso tumori.
 

Thunder

Amico
la statistica l'ho letta sull'Espresso di un bel pò di mesi fa (nn ricordo bene se l'Italia era proprio la prima per tumori per abitanti, ma senz'altro è tra i primi paesi), cmq era per dire ke già gli italiani hanno la loro buona dose di problemi di salute, quindi perkè aggiungere un nuovo riskio ?

però nn hai risposto a questa domanda

Thunder ha scritto:
guadagni (nel senso di risparmi)
nn è forse + importante la salute ?
 

Dark Knight

Amministratore di condominio
a mio parere il nucleare? -favorevole-

poi ho una domanda: ma veramente voi credete che gli italiani siano cosi' furbi da dire si alla costruzione di tali centrali? -io ne dubito fortemente

-

Thunder ha scritto:
cmq era per dire ke già gli italiani hanno la loro buona dose di problemi di salute, quindi perkè aggiungere un nuovo riskio ?
con questo riconfermo la mia teoria
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Thunder ha scritto:
però nn hai risposto a questa domanda

nn è forse + importante la salute ?
Pensavo fosse una domanda retorica. La mia risposta è un sì scontato.

Thunder ha scritto:
cmq era per dire ke già gli italiani hanno la loro buona dose di problemi di salute, quindi perkè aggiungere un nuovo riskio ?
Perchè per me non inciderebbe molto sull'attuale percentuale di "sfighe" varie e come ho detto resta da dimostrare o da capire da parte nostra quanto realmente pesi sulla salute pubblica quotidiana la presenza di una centrale nucleare "molto" vicina.
 

Thunder

Amico
quindi a voi nn importa se c'è il riskio ke le scorie possano venire buttate nelle fogne sotto le vostre case, o nei pressi della sorgente da cui viene l'acqua ke bevete o con cui vi lavate ? oppure dove viene allevato il bestiame ke mangiate ?

le radiazioni nn sono bruscolini, attaccano il DNA, e quindi causano problemi alla riproduzione cellulare sia la mitosi, causando la formazione di cellule "anomale" nel nostro corpo e sia la meiosi, causando la nascita di bambini malformati, ed essendo onde a frequenza elevatissima riescono ad attraversare alcuni materiali (questo detto terra terra, basandomi sulle mie conoscenze di biologia e fisica)

se vi importa + del portafoglio ke della vostra salute pensate almeno alla salute degli altri

cx! ha scritto:
Pensavo fosse una domanda retorica. La mia risposta è un sì scontato.

Perchè per me non inciderebbe molto sull'attuale percentuale di "sfighe" varie e come ho detto resta da dimostrare o da capire da parte nostra quanto realmente pesi sulla salute pubblica quotidiana la presenza di una centrale nucleare "molto" vicina.
il problema nn è l'ubicazione delle centrali, ma quella delle scorie, sai ke presso Cernobyl, Hiroshima e Nagasaki gli effetti nefasti delle radiazioni nn si tolgono ancora ? ke continuano a nascere (anke se meno di prima) ancora bambini malati ?riguardo alle malattie degli italiani, perkè cercare di risolvere i problemi ke già ci sono? è meglio crearne altri, in modo ke quelli di prima passino in secondo piano, tanto nn siamo noi la gente ke si ammala e ke muore
 

Vinicius

Passante
bah, abbastanza favorevole, almeno non si spende gran soldi a comprare energia da qualche parte. il problema scorie, è un grande impiccio, ma i danni di un deposito nucleare e un ripetitore del segnale sono più o meno gli stessi.

chissà quanti tumori ha provocato radio maria...

fate conto che quella che viene definita adesso energia nucleare deriva dal bombardamento provocato da un elettrone contro un atomo di uranio arricchito (fissione), si progetta già un energia prodotta da un meccanismo tutto simile al sole, lo scontro di atomi di idrogeno ( che si trovano per esempio nel deuterio e nel trizio) per formare atomi di elio, che al massimo possono far cambiare tonalità a qualche voce.

sperando che la ricerca vada avanti...
 

marmino

Passante
Vinicius ha scritto:
fate conto che quella che viene definita adesso energia nucleare deriva dal bombardamento provocato da un elettrone contro un atomo di uranio arricchito (fissione), si progetta già un energia prodotta da un meccanismo tutto simile al sole, lo scontro di atomi di idrogeno ( che si trovano per esempio nel deuterio e nel trizio) per formare atomi di elio, che al massimo possono far cambiare tonalità a qualche voce.

sperando che la ricerca vada avanti...
concordo con te sull'energia
 

MC5

n00b ante litteram
Il post di Pig corrisponde in toto al mio pensiero, soprattutto per la seconda parte.

Comunque -per quel che ne so- le centrali di oggi (di IV generzione se non sbaglio) sono a prova di incidente. Qualsiasi incidente. Anche aerei in mani turche.

Sono tendenzialmente a sfavore del nucleare per via delle scorie. Qualora si trovasse un modo per sbarazzarcene appoggerei al volo il nucleare.

E comunque mi fa "incazzare" chi va in giro dicendo che tanto anche se noi non abbiamo le centrali, non siamo comunque al sicuro da esplosioni perchè se esplodessero in francia sarebbe uguale.

Cazzata.

Avete presente quei corrugamenti, piuttosto grossi, coperti di bianco?

Ecco, anche se non del tutto, quei cucuzzoli ci parerebbero le chiappe e non poco.

Inoltre al di sotto del Po, finchè in Italia non ci saranno centrali nucleari, mi risulta davvero difficile come possa avvenire un disastro nucleare...

Continuo comunque a ribadire che non credo che (in centrali di nuova generazione, tenute bene) possano avvenire incidenti.
 
Inoltre al di sotto del Po, finchè in Italia non ci saranno centrali nucleari, mi risulta davvero difficile come possa avvenire un disastro nucleare...
Le scorie di Chernobyl sono arrivate fin in Italia, non vedo perchè, essendo la Francia ben più vicina, non ci sarebbe un disastro nucleare al di sotto del Po in caso di incidente.

*sgrat sgrat*
 

Thunder

Amico
Vinicius ha scritto:
il problema scorie, è un grande impiccio, ma i danni di un deposito nucleare e un ripetitore del segnale sono più o meno gli stessi.
dove hai sentito questo ?
Vinicius ha scritto:
bah, abbastanza favorevole, almeno non si spende gran soldi a comprare energia da qualche parte
uff! co' 'sti stramaledetti soldi, nn esistono solo loro

Vinicius ha scritto:
fate conto che quella che viene definita adesso energia nucleare deriva dal bombardamento provocato da un elettrone contro un atomo di uranio arricchito (fissione), si progetta già un energia prodotta da un meccanismo tutto simile al sole, lo scontro di atomi di idrogeno ( che si trovano per esempio nel deuterio e nel trizio) per formare atomi di elio, che al massimo possono far cambiare tonalità a qualche voce.

sperando che la ricerca vada avanti...
lo speriamo con te, cmq le centrali ke hai citato sono quelle a fusione, ma ora sono praticamente inutili, perkè rikiedono + energia di quella ke producono per funzionare (basti pensare ke 2 atomi di idrogeno per fondersi in uno di elio rikiedono una temperatura di 100.000.000 K)
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Thunder ha scritto:
uff! co' 'sti stramaledetti soldi, nn esistono solo loro
Ammetti che però la nostra attuale società si basa su questo, e non si sta facendo altro che cercare un buon compromesso.
 

Thunder

Amico
certo, quando qualcuno si ammalerà o ci rimetterà la pelle sarà perkè volevamo pagare meno soldi in bolletta. C'è qualcosa di + importante della società o di qualsiasi cifra, ke si kiama "vita umana"

se il dio denaro è la cosa + importante per noi, allora siamo messi proprio male, e poi in Italia tanti soldi si sprecano per cazzatelle varie, o spariscono nelle taske di qualcuno, l'energia nucleare nn riuscirà a risolvere grankè dei nostri problemi economici, per quelo ci vogliono altri tipi di politike (redistribuzione)
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Veramente io avevo parlato di compromesso, non di soppressione.

Prova a vivere senza soldi in QUESTO mondo, in QUESTA epoca, dopo ne riparleremo.
 

Pigkappa

Passante
cx! ha scritto:
Alla gente comune cosa vuoi che importi come funzioni nel dettaglio una centrale, sia essa termoelettrica o nucleare? É sufficiente che produca quello per cui è stata costruita. Il resto è materia per fisici e ingegneri.
Come fa la gente comune a decidere se il nucleare è conveniente più o meno del petrolio, se le fonti di energia rinnovabili producono quantità effimere di energia o possono davvero sostituire i combustibili fossili, eccetera eccetera, se non sa come funzionano le centrali? Se sono cose che possono capire solo i fisici specializzati nel settore, allora devono decidere i fisici, non noi cretini che sappiamo a malapena cosa sia la vita media di un campione radioattivo (magari non sapete neppure questo, chissà)...

Rispondo ora al tizio assatanato che dice che bisogna difendere la salute prima dei soldi. I soldi sono la salute. Il benessere economico della popolazione aumenta senza alcun dubbio il tenore di vita (e quindi la "salute") della gente. D'altra parte, se si evitasse tutto ciò che può far male alla salute della gente, non si dovrebbe vivere. Penso che l'inquinamento da petrolio e da sigarette abbia ucciso più persone negli ultimi 100 anni delle radiazioni nucleari, eppure non se ne può fare a meno. Ed ho l'impressione, anche se non ne sono sicuro, che tra un po' di tempo (40 anni? 60 anni?) non si potrà fare a meno del nucleare.

Ricordati che "L'uomo è ciò che mangia" (cit.).
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Pigkappa ha scritto:
Come fa la gente comune a decidere se il nucleare è conveniente più o meno del petrolio, se le fonti di energia rinnovabili producono quantità effimere di energia o possono davvero sostituire i combustibili fossili, eccetera eccetera, se non sa come funzionano le centrali? Se sono cose che possono capire solo i fisici specializzati nel settore, allora devono decidere i fisici, non noi cretini che sappiamo a malapena cosa sia la vita media di un campione radioattivo (magari non sapete neppure questo, chissà)...
Benvenuto nella democrazia. :D
 

Thunder

Amico
LordPum ha scritto:
Veramente io avevo parlato di compromesso, non di soppressione.

Prova a vivere senza soldi in QUESTO mondo, in QUESTA epoca, dopo ne riparleremo.
se questo compromesso comporta certi riski, allora nn ci metterei la firmaio nn ho detto di vivere senza soldi ma solo con un pò di meno, e ho detto anke ke si può risparmiare in qualke altro settore

Pigkappa ha scritto:
Rispondo ora al tizio assatanato che dice che bisogna difendere la salute prima dei soldi. I soldi sono la salute. Il benessere economico della popolazione aumenta senza alcun dubbio il tenore di vita (e quindi la "salute") della gente. D'altra parte, se si evitasse tutto ciò che può far male alla salute della gente, non si dovrebbe vivere. Penso che l'inquinamento da petrolio e da sigarette abbia ucciso più persone negli ultimi 100 anni delle radiazioni nucleari, eppure non se ne può fare a meno. Ed ho l'impressione, anche se non ne sono sicuro, che tra un po' di tempo (40 anni? 60 anni?) non si potrà fare a meno del nucleare.

Ricordati che "L'uomo è ciò che mangia" (cit.).
ci sono malattie, ke ancora oggi nn si possono curare, e puoi essere il + ricco del mondo, ma se ti bekki delle radizioni, per kissà quale incidente (magari perkè hai fatto il bagno in un tratto di mare in cui erano state sversate delle scorie, kissà...), potresti morire, o stare male per il resto della tua vita indipendentemente da tutti i luridi soldi di questo mondo (hai visto ke fine ha fatto Livtinienko per una quantità invisibile di materiale radioattivo?)se si introduce il nucleare in Italia sicuramente nn si alzerà il tenore di vita

nucleare=risparmio esiguo sulla bolletta

tenore di vita=+ equa distibuzione delle rikkezze e evitare gli spreki

e poi il tenore di vita nn ti renderà immune dalle radiazioni

sul futuro a lungo termine si vedrà, si potrebbe trovare una fonte alternativa di energia
 
Sono contrario al nucleare. Solo il fatto che se ne parli seriamente mi lascia perplesso. Come se le uniche alternative fossero a- il nucleare b- comprare elettricità dall'estero per sempre o c-dipendere dal petrolio fino alla morte

Ah dimenticavo, c'è anche d- il carbone ma questa è più lollosa che mai

Sono tutte alternative a vantaggio delle grandi industrie e dei monopoli. L'energia NON è un monopolio. A mio personalissimo parere, l'energia dovrebbe essere gestita più coscienziosamente da chi la consuma. Invece di finanziare il nucleare, il carbone e le altre porcate bisognerebbe incentivare di più l'autoproduzione, le energie rinnovabili e la ricerca ad esse relativa.

Inoltre incentivare la produzione autonoma di calore e sensibilizzare al buon isolamento termico della casa, dato che tanta energia diventa riscaldamento domestico, che a sua volta vola in gran parte via, dissipato da muri e tetti non coibentati correttamente.

Tra l'altro se sei tu che produci (gratis, peraltro!) la tua energia starai più attento a non sprecarla!

Se ognuno contribuisse attivamente a produrre energia, pensate che ci sarebbe bisogno delle centrali nucleari e dei termovalorizzatori?

Ottimizzazione e risparmio, è questo il futuro.

Non voglio credere ai petrolieri e ai politici che gli parano il culo.

Le pale eoliche deturpano il paesaggio? non saprei, ma direi che è questione di punti di vista

Il fotovoltaico ingombra? non direi, comunque mi sembra una frivolezza in confronto agli aspetti negativi delle fonti fossili/non rinnovabili/non tali (cfr. termovalorizzatori).

Pigkappa ha scritto:
Come fa la gente comune a decidere se il nucleare è conveniente più o meno del petrolio, se le fonti di energia rinnovabili producono quantità effimere di energia o possono davvero sostituire i combustibili fossili, eccetera eccetera, se non sa come funzionano le centrali? Se sono cose che possono capire solo i fisici specializzati nel settore, allora devono decidere i fisici, non noi cretini che sappiamo a malapena cosa sia la vita media di un campione radioattivo (magari non sapete neppure questo, chissà)...

Rispondo ora al tizio assatanato che dice che bisogna difendere la salute prima dei soldi. I soldi sono la salute. Il benessere economico della popolazione aumenta senza alcun dubbio il tenore di vita (e quindi la "salute") della gente. D'altra parte, se si evitasse tutto ciò che può far male alla salute della gente, non si dovrebbe vivere. Penso che l'inquinamento da petrolio e da sigarette abbia ucciso più persone negli ultimi 100 anni delle radiazioni nucleari, eppure non se ne può fare a meno. Ed ho l'impressione, anche se non ne sono sicuro, che tra un po' di tempo (40 anni? 60 anni?) non si potrà fare a meno del nucleare.

Ricordati che "L'uomo è ciò che mangia" (cit.).
Quindi è ok rimanere con il petrolio e il nucleare senza cercare e sviluppare alternative migliori?
 

Pigkappa

Passante
Ipergorilla ha scritto:
Sono contrario al nucleare. Solo il fatto che se ne parli seriamente mi lascia perplesso. Come se le uniche alternative fossero a- il nucleare b- comprare elettricità dall'estero per sempre o c-dipendere dal petrolio fino alla morte

Ah dimenticavo, c'è anche d- il carbone ma questa è più lollosa che mai

Sono tutte alternative a vantaggio delle grandi industrie e dei monopoli. L'energia NON è un monopolio. A mio personalissimo parere, l'energia dovrebbe essere gestita più coscienziosamente da chi la consuma. Invece di finanziare il nucleare, il carbone e le altre porcate bisognerebbe incentivare di più l'autoproduzione, le energie rinnovabili e la ricerca ad esse relativa.

[...]

Quindi è ok rimanere con il petrolio e il nucleare senza cercare e sviluppare alternative migliori?
Ti rispondo chiaramente: sì, è ok.

La comunità scientifica, checchè ne dicano i Verdi e tutti gli ecologisti che non sanno un accidenti di fisica, pian piano converge sempre più verso l'opinione comune che le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e l'ottimizzazione dei consumi possano contribuire solo in piccola parte alla risoluzione del problema energetico.

Pensare di ridurre in modo molto efficace i consumi (del 50%, ad esempio) è assolutamente inattuabile, con le dimostrazioni degli ultimi anni che mostrano come la propaganda ecologista abbia pochi effetti negli stati industrializzati, e soprattutto con l'avanzata di altri Stati che fino a 20 anni fa erano del Terzo Mondo. Noi possiamo anche ridurre un pochino gli sprechi, ma quando gli indiani ed i cinesi vorranno avere un tenore di vita uguale al nostro cominceranno a consumare quasi quanto noi. E sono più di tutti gli abitanti di Europa, USA e Russia messi insieme.

Le fonti rinnovabili danno pochissima energia. L'eolico ha dei punti di instabilità molto grandi e non può produrre tantissimo. L'energia che serve per la costruzione di un pannello solare non è molto maggiore dell'energia che il pannello renderà dalla sua creazione alla sua fine (non durano mai oltre i 15 o 20 anni). Le biomasse fanno pena, non producono niente. L'idroelettrica è dannosissima per l'ambiente e comunque, anche se produce più delle altre fonti rinnovabili, non è assolutamente comparabile con il nucleare, il carbone o il petrolio.

Tra le persone veramente informate e competenti, sono sempre meno quelle che vivono ancora nell'utopia che si possa vivere in un mondo dove tutti risparmiano energia e comunque ne hanno a sufficienza per 6 miliardi di persone che vogliono vivere in modo dignitoso, con la macchina sempre funzionante ed il mondo libero da scorie, anidride carbonica e schifezze varie. Io non so se i pochissimi rimasti abbiano ragione, ma inizio a dubitarne parecchio.

Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no al petrolio, al nucleare, al carbone, alla schiavitù, all'uso degli animali da traino ed a qualsiasi forma di lavoro e si rifugiano nella speranza che degli scienziati occhialuti scoprano una fonte di energia rinnovabile, pulita, infinita e facile da utilizzare nel giro di pochi anni. Io non ci credo, e se devo dire la verità l'energia nucleare a me sembra assomigliare già a questo modello di energia (se ci si pensa, è quasi energia che esce dal nulla, visto che della massa di qualche neutrone in fondo non ce ne potremmo mai fare niente). Eventuali ricerche sul nucleare sono, secondo me, molto interessanti, ma non si possono fare se c'è un clima di paura e oscurantismo che si rifugia nei miti del buon Dio e dello scienziato magico che tirerà la soluzione perfetta fuori dal cappello.
 
Pigkappa ha scritto:
Ti rispondo chiaramente: sì, è ok.
No, non lo è. Era una domanda retorica la mia.

Seguendo questo ragionamento "quello che c'è già mi  sta bene, lo uso per sempre" non ci sarebbe nemmeno il petrolio, staremmo ancora nelle caverne a scaldarci coi falò.

Pigkappa ha scritto:
La comunità scientifica, checchè ne dicano i Verdi e tutti gli ecologisti che non sanno un accidenti di fisica, pian piano converge sempre più verso l'opinione comune che le fonti rinnovabili, il risparmio energetico e l'ottimizzazione dei consumi possano contribuire solo in piccola parte alla risoluzione del problema energetico.
Perdonami, ma sapere come fa una lampadina ad accendersi non ci vuole una laurea in fisica.

Pigkappa ha scritto:
Pensare di ridurre in modo molto efficace i consumi (del 50%, ad esempio) è assolutamente inattuabile, con le dimostrazioni degli ultimi anni che mostrano come la propaganda ecologista abbia pochi effetti negli stati industrializzati, e soprattutto con l'avanzata di altri Stati che fino a 20 anni fa erano del Terzo Mondo. Noi possiamo anche ridurre un pochino gli sprechi, ma quando gli indiani ed i cinesi vorranno avere un tenore di vita uguale al nostro cominceranno a consumare quasi quanto noi. E sono più di tutti gli abitanti di Europa, USA e Russia messi insieme.
Ehm.. i paesi in via di sviluppo non sono certo il miglior esempio da prendere in considerazione

Pigkappa ha scritto:
Le fonti rinnovabili danno pochissima energia. L'eolico ha dei punti di instabilità molto grandi e non può produrre tantissimo. L'energia che serve per la costruzione di un pannello solare non è molto maggiore dell'energia che il pannello renderà dalla sua creazione alla sua fine (non durano mai oltre i 15 o 20 anni). Le biomasse fanno pena, non producono niente.
Sono d'accordo in linea di massima (ammetto la mia ignoranza) sulle biomasse. Per il resto ti faccio notare che anche l'amato petrolio ai suoi albori, non era efficiente come oggi. E' con la ricerca e lo sviluppo scientifico prolungato nel tempo che si potenziano e si massimizza il reddito energetico di una fonte di energia. perciò se oggi un pannello foto voltaico rende un energia "non molto maggiore" (gradirei sapere la fonte di questa informazione) di quanta ne richieda la sua costruzione, possiamo dire che tra 10 anni questa affermazione sarà più che superata.

Qualcuno ha presente quel signore svizzero che si tappezzò il tetto della casa con pannelli fotovoltaici, e li usava per produrre elettricità E per estrarre l'idrogeno dall'acqua, da usare come gas per la cucina e carburante per l'auto? E perchè oggi il fotovoltaico è un settore di così grande sviluppo, se è una fonte tanto scarsa?

Pigkappa ha scritto:
L'idroelettrica è dannosissima per l'ambiente e comunque, anche se produce più delle altre fonti rinnovabili, non è assolutamente comparabile con il nucleare, il carbone o il petrolio.
Permettimi di girarti un osservazione del grande Asimov: Il carbone e il petrolio sono presenti su questo pianeta in quantità limitata. Noi, ne bruciamo costantemente una parte. Conclusione logica è che finiranno in un tempo definito. Questo penso si può applicare anche ai materiali fissili delle centrali nucleari di oggi. Non ho una laurea in fisica, perciò correggimi se ho detto una cosa falsa.

Ora dimmi: quando questi materiali finiranno, i nostri figli, o i nostri nipoti cosa bruceranno? stocazzo?

Pigkappa ha scritto:
Tra le persone veramente informate e competenti, sono sempre meno quelle che vivono ancora nell'utopia che si possa vivere in un mondo dove tutti risparmiano energia e comunque ne hanno a sufficienza per 6 miliardi di persone che vogliono vivere in modo dignitoso, con la macchina sempre funzionante ed il mondo libero da scorie, anidride carbonica e schifezze varie. Io non so se i pochissimi rimasti abbiano ragione, ma inizio a dubitarne parecchio.
Non capisco. la soluzione sarebbe continuare a bruciare carbone, petrolio e stare a guardare gli atomi di uranio e plutonio che si spezzano (=si consumano) e incazzarci quando saranno finiti o troppo costosi per essere estratti? e dopo?

Pigkappa ha scritto:
Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no al petrolio, al nucleare, al carbone, alla schiavitù,
Ti devi essere sbagliato sull'ultima parola. Per favore dimmi che ti sei sbagliato, non farmi prendere atto di tanta tristezza di pensiero.

Pigkappa ha scritto:
all'uso degli animali da traino ed a qualsiasi forma di lavoro e si rifugiano nella speranza che degli scienziati occhialuti scoprano una fonte di energia rinnovabile, pulita, infinita e facile da utilizzare nel giro di pochi anni. Io non ci credo, e se devo dire la verità l'energia nucleare a me sembra assomigliare già a questo modello di energia (se ci si pensa, è quasi energia che esce dal nulla, visto che della massa di qualche neutrone in fondo non ce ne potremmo mai fare niente). Eventuali ricerche sul nucleare sono, secondo me, molto interessanti, ma non si possono fare se c'è un clima di paura e oscurantismo che si rifugia nei miti del buon Dio e dello scienziato magico che tirerà la soluzione perfetta fuori dal cappello.
Guarda, sarebbe davvero bello se il controllo stesse agli scienziati, come auspichi tu. Purtoppo oggi, perlomeno in Italia, a decidere il nostro piano energetico sono i petrolieri settantenni&i relativi lacchè in parlamento che come obiettivo non hanno certo quello di risolvere la questione energetica. La ricerca scientifica -anche del nucleare, la fusione però. Quella sì che è interresate- è SGRADITA e NON DESIDERABILE, in favore di profitti più immediati nella costruzione di megaimpianti da miliardi di euro, che quando e se saranno a regime saranno superati da un pezzo.
 
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Thunder

Amico
cx! ha scritto:
Iroquis` ha scritto:
le scorie immagino che ce le mandate qui a napoli, no?
...per me non inciderebbe molto sull'attuale percentuale di "sfighe" varie...
posto un link per gli scettici, c'è ancora speranza, anke senza il petrolio o il nucleare

vi consiglio di leggerlo attentamente prima di criticare, o di gettare merda sull'ambientalismo, vi accorgerete ke se la ricerca nn va avanti è solo per colpa di quei luridi soldi ke voi santificate e di cui nn vedrete nemmeno lo 0,000000000001% nella vostra vita

poi se l'idrogeno solare nn avrà futuro, meglio una nuova età della pietra di un mondo pieno di scorie e "surriscaldato", in cui si riskia l'estinzione da un momento all'altro
 

MC5

n00b ante litteram
Sarò stupido, ma non ho capito in cosa consiste sto idrogeno solare...

Pigkappa ha scritto:
Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no al petrolio, al nucleare, al carbone, alla schiavitù, all'uso degli animali da traino ed a qualsiasi forma di lavoro e si rifugiano nella speranza che degli scienziati occhialuti scoprano una fonte di energia rinnovabile, pulita, infinita e facile da utilizzare nel giro di pochi anni. Io non ci credo, e se devo dire la verità l'energia nucleare a me sembra assomigliare già a questo modello di energia (se ci si pensa, è quasi energia che esce dal nulla, visto che della massa di qualche neutrone in fondo non ce ne potremmo mai fare niente). Eventuali ricerche sul nucleare sono, secondo me, molto interessanti, ma non si possono fare se c'è un clima di paura e oscurantismo che si rifugia nei miti del buon Dio e dello scienziato magico che tirerà la soluzione perfetta fuori dal cappello.
Mito dello scienziato magico???

Hai ragione a dire che la gente aspetta che qualcuno inventi qualcosa, ma bisogna anche sottolineare che nel frattempo questa figura stenta ad arrivare a fine mese, mentre corona fa il pieno coi soldi falsi e i capelli laccati. E si crede un gran figo. E la gente lo crede un gran figo. Fanculo.

PS: Secondo me le pale eoliche rullano!!! Altro che deturpare.

(parlo in senso estetico)
 
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Pigkappa

Passante
Ipergorilla ha scritto:
No, non lo è. Era una domanda retorica la mia.

Seguendo questo ragionamento "quello che c'è già mi  sta bene, lo uso per sempre" non ci sarebbe nemmeno il petrolio, staremmo ancora nelle caverne a scaldarci coi falò.
Mi ero accorto che era una domanda retorica, e ti ho dato apposta l'altra risposta. Non ho detto che "quello che c'è va sempre bene", e non dico che bisogna fermare la ricerca su energie pulite (anzi, andrebbe ampliata), ma il problema è che il petrolio finirà tra qualche decennio e non si può aspettare all'infinito. Bisogna muoversi prima di dover tirare troppo la cinghia.

Ipergorilla ha scritto:
Perdonami, ma sapere come fa una lampadina ad accendersi non ci vuole una laurea in fisica.
Se vuoi capire da dove l'energia elettrica che la accende, che è stata prodotta da una centrale nucleare, che si basa sull'energia di legame che si libera quando un neutrone decade, e se si vuole capire il ciclo che c'è nelle centrali nucleari e soprattutto come funzionino esattamente le scorie radioattive per poter dare un giudizio informato sulla possibilità di conviverci o meno, la laurea in fisica fa comodo. Probabilmente non è necessaria, ma comunque ci vuole un grado di approfondimento molto maggiore di quello che si può anche solo sperare di dare a tutte le persone italiane.

Ipergorilla ha scritto:
Ehm.. i paesi in via di sviluppo non sono certo il miglior esempio da prendere in considerazione
Non hai capito cosa volevo dire. Tra 10/20/30 anni, quando i paesi in via di sviluppo saranno ormai sviluppati e il tenore di vita dei 2 miliardi di persone di India + Cina sarà forse uguale a quello degli Americani e degli Europei, i consumi di energia saranno molto più alti di ora perchè queste persone consumeranno quanto noi. Quindi sperare di ridurre i consumi dell'umanità è irrealizzabile.

Ipergorilla ha scritto:
Sono d'accordo in linea di massima (ammetto la mia ignoranza) sulle biomasse. Per il resto ti faccio notare che anche l'amato petrolio ai suoi albori, non era efficiente come oggi. E' con la ricerca e lo sviluppo scientifico prolungato nel tempo che si potenziano e si massimizza il reddito energetico di una fonte di energia. perciò se oggi un pannello foto voltaico rende un energia "non molto maggiore" (gradirei sapere la fonte di questa informazione) di quanta ne richieda la sua costruzione, possiamo dire che tra 10 anni questa affermazione sarà più che superata.
La fonte non esiste, non è una informazione di cui sono certo perchè mi è stata riferita da mio babbo (che anche essendo un ingegnere, non è che sia proprio un esperto del settore, anche se qualcosa ci capisce). Ad ogni modo non credo che potremo mai avere "macchine a pannelli solari".

Comunque, è possibile che con gli anni si potenzi l'energia dalle fonti rinnovabili fino ad arrivare a livelli comparabili con quelli del petrolio, ma è sicuramente molto improbabile. E, come ho già detto, non penso che possiamo permetterci di aspettare 20 anni sperando che qualcuno riesca a trovare il modo di sfruttare ogni singolo joule di energia solare che arriva sulla Terra... Il petrolio sta finendo ora, e bisogna trovare un rimedio a breve.

Ipergorilla ha scritto:
Qualcuno ha presente quel signore svizzero che si tappezzò il tetto della casa con pannelli fotovoltaici, e li usava per produrre elettricità E per estrarre l'idrogeno dall'acqua, da usare come gas per la cucina e carburante per l'auto? E perchè oggi il fotovoltaico è un settore di così grande sviluppo, se è una fonte tanto scarsa?
Non ce l'ho presente, ma non so se possiamo lasciarci impressionare da singoli casi come questo. Quel signore probabilmente disponeva dei soldi per riempirsi la casa di costosi pannelli fotovoltaici, e non tutti li hanno. Secondo Wikipedia (so che non è certo una fonte molto autorevole, ma pazienza), l'uso dei pannelli fotovoltaici non è molto conveniente:

Indicativamente' date=' se si volesse produrre con sistemi fotovoltaici il 10% dell'energia elettrica consumata in Italia, bisognerebbe investire 240 miliardi di euro solo per l'acquisto e la messa in opera dei pannelli (la stessa energia verrebbe erogata da 4 reattori nucleari che richiedono, invece, un investimento di meno di 10 miliardi di euro).[...']

la Germania è al primo posto in Europa per la potenza elettrica prodotta da energia solare: tale quantità però soddisfa solamente meno dello 0,1% del fabbisogno nazionale tedesco ed è del tutto insufficiente a sostenere il trend crescente della domanda energetica.

Ho tralasciato il fatto che l'energia solare è molto difficile da accumulare. Non ho trovato informazioni su quanto consumi una automobile in moto in watt, ma non credo che si possano creare automobili che fanno seriamente ad energia solare in modo costante.

Ipergorilla ha scritto:
Il carbone e il petrolio sono presenti su questo pianeta in quantità limitata. Noi, ne bruciamo costantemente una parte. Conclusione logica è che finiranno in un tempo definito. Questo penso si può applicare anche ai materiali fissili delle centrali nucleari di oggi. Non ho una laurea in fisica, perciò correggimi se ho detto una cosa falsa.
Non ho mai sentito dire che il materiale fissile rischi di finire. L'unica cosa che ho sentito è un tale di Gamesradar che sta studiando Fisica all'università che diceva che questo problema non c'è al momento, perchè il materiale è al momento in quantità più che sufficiente per lunghi periodi. So che non è una fonte seria, ma vabbè. Comunque, dovrebbe durare più del petrolio.

Ipergorilla ha scritto:
Ora dimmi: quando questi materiali finiranno, i nostri figli, o i nostri nipoti cosa bruceranno? stocazzo?

Non capisco. la soluzione sarebbe continuare a bruciare carbone, petrolio e stare a guardare gli atomi di uranio e plutonio che si spezzano (=si consumano) e incazzarci quando saranno finiti o troppo costosi per essere estratti? e dopo?
E dopo si arrangeranno. L'umanità ha sempre avuto problemi con l'energia e continuerà ad averli. Nella preistoria gli uomini dovevano usare solo l'energia delle proprie braccia, e crepavano giovani. Più tardi, le classi dominanti si sono servite della schiavitù, che è una cosa alquanto disgustosa ed ingiusta ed anche quella finiva (se non fai le guerre, hai pochi schiavi), e così i nobili romani della fine dell'impero avevano problemi a trovare schiavi a costi accessibili. Poi, millenni dopo, si è arrivati al carbone, e quando è iniziato a finire ci si è arrangiati col petrolio. Ora che ci sono problemi con il petrolio bisognerà trovare un altro rimedio.

L'umanità ha questo problema da un tempo lunghissimo, se riusciamo a risolverlo per i prossimi 100 o 200 anni mi sembra un ottimo risultato, non vedo perchè dobbiamo metterci in testa di risolvere per sempre i problemi dell'umanità. A meno che tu non voglia criticare i padri dei tuoi padri dei tuoi padri dei tuoi padri per avere iniziato ad usare il petrolio, lasciandoci nei guai, invece di cercare già una soluzione che funzionasse per l'eternità...

Ipergorilla ha scritto:
Ti devi essere sbagliato sull'ultima parola. Per favore dimmi che ti sei sbagliato, non farmi prendere atto di tanta tristezza di pensiero.
Non mi sono sbagliato o_O. La schiavitù è stata una fonte di energia per millenni. Adesso ci siamo evoluti socialmente e civilmente e per fortuna non è più tollerabile, ma non vedo perchè negare che è stata una fonte di energia.

Ipergorilla ha scritto:
Guarda, sarebbe davvero bello se il controllo stesse agli scienziati, come auspichi tu. Purtoppo oggi, perlomeno in Italia, a decidere il nostro piano energetico sono i petrolieri settantenni&i relativi lacchè in parlamento che come obiettivo non hanno certo quello di risolvere la questione energetica. La ricerca scientifica -anche del nucleare, la fusione però. Quella sì che è interresate- è SGRADITA e NON DESIDERABILE, in favore di profitti più immediati nella costruzione di megaimpianti da miliardi di euro, che quando e se saranno a regime saranno superati da un pezzo.
Quello che il cittadino democratico e intelligente deve fare è dire: "Io mi astengo, perchè non ho le competenze per capire bene il nucleare e allora non posso decidere. Che decidano gli scienziati.". Se in tanti facessero così, magari questa opinione verrebbe un po' più sentita, mentre ora che non c'è nessuno a pensarla così è chiaro che non ci può essere nessun partito in Parlamento a portare avanti questa idea.

Sicuramente Berlusconi e Veltroni non sono persone proprio per bene e mi fanno anche un po' schifo, e sono alleati dei petrolieri e di tutti gli sfruttatori d'Italia, ma non per questo, se propongono il nucleare, vuol dire che il nucleare fa solo gli interessi dei ricchi.

[/QUOTE]
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Voi non avete capito niente: lui sì che è riuscito a comprendere il vero meccanismo della natura. :|
 
Pigkappa ha scritto:
Mi ero accorto che era una domanda retorica, e ti ho dato apposta l'altra risposta. Non ho detto che "quello che c'è va sempre bene", e non dico che bisogna fermare la ricerca su energie pulite (anzi, andrebbe ampliata), ma il problema è che il petrolio finirà tra qualche decennio e non si può aspettare all'infinito. Bisogna muoversi prima di dover tirare troppo la cinghia.
d'accordissimo

Pigkappa ha scritto:
Se vuoi capire da dove l'energia elettrica che la accende, che è stata prodotta da una centrale nucleare, che si basa sull'energia di legame che si libera quando un neutrone decade, e se si vuole capire il ciclo che c'è nelle centrali nucleari e soprattutto come funzionino esattamente le scorie radioattive per poter dare un giudizio informato sulla possibilità di conviverci o meno, la laurea in fisica fa comodo. Probabilmente non è necessaria, ma comunque ci vuole un grado di approfondimento molto maggiore di quello che si può anche solo sperare di dare a tutte le persone italiane.Quello che il cittadino democratico e intelligente deve fare è dire: "Io mi astengo, perchè non ho le competenze per capire bene il nucleare e allora non posso decidere. Che decidano gli scienziati.". Se in tanti facessero così, magari questa opinione verrebbe un po' più sentita, mentre ora che non c'è nessuno a pensarla così è chiaro che non ci può essere nessun partito in Parlamento a portare avanti questa idea.

Sicuramente Berlusconi e Veltroni non sono persone proprio per bene e mi fanno anche un po' schifo, e sono alleati dei petrolieri e di tutti gli sfruttatori d'Italia, ma non per questo, se propongono il nucleare, vuol dire che il nucleare fa solo gli interessi dei ricchi.
Le decisioni energetiche NON DEVONO essere relegate agli scienziati. Scherziamo? E' come dire "non so come si coltiva una pianta, perciò lascio decidere agli agronomi quali verdure posso comprare al supermercato".

Senza contare che in questo modo denaturi il ruolo dello scienziato, mettendogli in mano una scelta politico-economica che non c'entra niente col suo lavoro di ricerca. Nessuno scienziato serio si presterebbe.

Un cittadino intelligente e democratico dovrebbe essere libero di informarsi e fare la propria scelta. Lui vuole solo vedere accesa la lampadina, ma se per farlo gli vogliono potenzialmente avvelenare la terra e l'acqua, allora che dica che NON VA BENE è più che naturale.

Delegarla ad altri è un atto di menefreghismo e di incoscienza se mi permetti. Gli scienziati non sono infallibili e quando si tratta di questi argomenti dove TU potresti morire per un cancro, affidare la decisione agli altri è, appunto, incosciente.

Pigkappa ha scritto:
Non hai capito cosa volevo dire. Tra 10/20/30 anni, quando i paesi in via di sviluppo saranno ormai sviluppati e il tenore di vita dei 2 miliardi di persone di India + Cina sarà forse uguale a quello degli Americani e degli Europei, i consumi di energia saranno molto più alti di ora perchè queste persone consumeranno quanto noi. Quindi sperare di ridurre i consumi dell'umanità è irrealizzabile.
Non si tratta di ridurre il fabbisogno energetico del mondo. Si tratta di soddisfarlo senza distruggerlo, il mondo.

Non è che dobbiamo risolvere la questione energetica tutta in una volta. Stiamo parlando delle scelte del nostro paese e sarei orgoglioso se potessimo dare l'esempio almeno in questo.

Pigkappa ha scritto:
Non ce l'ho presente, ma non so se possiamo lasciarci impressionare da singoli casi come questo. Quel signore probabilmente disponeva dei soldi per riempirsi la casa di costosi pannelli fotovoltaici, e non tutti li hanno bla bla bla
Gli incentivi per produrre energia solare già ci sono pure in italia. Continuare su questa strada, continuando ad investire sull'autoproduzione e promuovendo lo sviluppo di questa ed altre fonti pulite sarebbe l'ideale. Ma L'idea che il cittadino possa tenersi soldi non sta bene a tanti, tra i nostri dirigenti.

Non che sia troppo fiducioso.. si sa come vengono trattato i fondi pubblici in Italia (motivo in più per promuovere megafinanziamenti a opere di dubbia urgenza/validità).

Pigkappa ha scritto:
L'umanità ha questo problema da un tempo lunghissimo, se riusciamo a risolverlo per i prossimi 100 o 200 anni mi sembra un ottimo risultato, non vedo perchè dobbiamo metterci in testa di risolvere per sempre i problemi dell'umanità.
Perchè no? Oggi i mezzi ce li abbiamo. nel 1856 in pennsylvania non ce li avevano.

Pigkappa ha scritto:
Non mi sono sbagliato o_O. La schiavitù è stata una fonte di energia per millenni. Adesso ci siamo evoluti socialmente e civilmente e per fortuna non è più tollerabile, ma non vedo perchè negare che è stata una fonte di energia.
tu hai detto: Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no [...] alla schiavitu

La deduzione è che le persone che tu consideri normali dicono di sì alla schiavitù
 

Pigkappa

Passante
Le decisioni energetiche NON DEVONO essere relegate agli scienziati. Scherziamo? E' come dire "non so come si coltiva una pianta, perciò lascio decidere agli agronomi quali verdure posso comprare al supermercato".Senza contare che in questo modo denaturi il ruolo dello scienziato, mettendogli in mano una scelta politico-economica che non c'entra niente col suo lavoro di ricerca. Nessuno scienziato serio si presterebbe.

Un cittadino intelligente e democratico dovrebbe essere libero di informarsi e fare la propria scelta. Lui vuole solo vedere accesa la lampadina, ma se per farlo gli vogliono potenzialmente avvelenare la terra e l'acqua, allora che dica che NON VA BENE è più che naturale.

Delegarla ad altri è un atto di menefreghismo e di incoscienza se mi permetti. Gli scienziati non sono infallibili e quando si tratta di questi argomenti dove TU potresti morire per un cancro, affidare la decisione agli altri è, appunto, incosciente.
Ok, forse ho un po' esagerato. Devono essere relegate agli scienziati e agli economisti ed ai politici. Sarebbe meglio se ci fosse una categoria di persone in grado di capire il problema per itnero, comunque.

Ad ogni modo il cittadino democratico e intelligente è un'utopia. In media il cittadino democratico è troppo svogliato per studiarsi come funzionano le centrali nucleari, per studiarsi quali possibili altre soluzioni ci siano e per studiarsi le conseguenze politico/economiche di una scelta del genere.

Secondo me delegare agli scienziati quest'argomento potrebbe essere leggermente pericoloso, perchè gli scienziati possono sbagliare. Ma delegarla a 50 milioni di persone che non ci capiscono niente è peggio. Molti di questi 50 milioni ragionando così:

se per farlo gli vogliono potenzialmente avvelenare la terra e l'acqua, allora che dica che NON VA BENE è più che naturale.
Tuttavia non sanno quanto siano praticabili le strade alternative e non lo potranno mai capire, perchè è chiaro che non puoi far laureare su un argomento 50 milioni di persone, è assolutamente normale. Perciò queste 50 milioni di persone sapranno elencarti i difetti del nucleare che hanno sentito dire (quindi non hanno neanche fonti affidabili), ma non sapranno mai se ci sono alternative sensate e si getteranno sul fotovoltaico e su altre forme di energia alle quali non crede nessuno dei competenti.

Non si tratta di ridurre il fabbisogno energetico del mondo. Si tratta di soddisfarlo senza distruggerlo, il mondo.Non è che dobbiamo risolvere la questione energetica tutta in una volta. Stiamo parlando delle scelte del nostro paese e sarei orgoglioso se potessimo dare l'esempio almeno in questo.
Non voglio parlare dell'orgoglio nazionale, perchè lo ritengo insensato. Comunque bisogna vedere se è possibile soddisfarlo senza distruggerlo. Se non è possibile, allora dobbiamo rassegnarci e cercare di distruggerlo il meno possibile.

Gli incentivi per produrre energia solare già ci sono pure in italia. Continuare su questa strada, continuando ad investire sull'autoproduzione e promuovendo lo sviluppo di questa ed altre fonti pulite sarebbe l'ideale. Ma L'idea che il cittadino possa tenersi soldi non sta bene a tanti, tra i nostri dirigenti.Non che sia troppo fiducioso.. si sa come vengono trattato i fondi pubblici in Italia (motivo in più per promuovere megafinanziamenti a opere di dubbia urgenza/validità).
Non hai ancora afferrato cosa sto dicendo... L'energia solare, affiancando il petrolio, può dare un piccolo contributo. Ma non può risolvere il problema. Non possiamo andare avanti a parlare di incrementare le fonti rinnovabili. È vero che devono essere sfruttate di più, ma non possono risolvere il problema, punto e fine. È una realtà atroce, ma bisogna abituarsi.

La Germania è il paese che più fa uso dell'energia solare, elogiata dagli altri stati europei eccetera eccetera. E il solare costituisce solo lo 0,1% dell'energia che la Germania produce. Si potrà anche cercare di aumentarla, ma non credo che potrà mai avere un ruolo di primo piano.

Perchè no? Oggi i mezzi ce li abbiamo. nel 1856 in pennsylvania non ce li avevano.
I mezzi ce li abbiamo? Ma dove? Ti riferisci ancora alle effimerissime fonti rinnovabili?

tu hai detto: Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no [...] alla schiavituLa deduzione è che le persone che tu consideri normali dicono di sì alla schiavitù
Mi quoto:

Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no al petrolio, al nucleare, al carbone, alla schiavitù, all'uso degli animali da traino ed a qualsiasi forma di lavoro
Intendevo che sono matti quelli che dicono di no al petrolio, al nucleare, al carbone, alla schiavitù, all'uso degli animali da traino e contemporaneamente a qualsiasi forma di lavoro, cioè quelli che dicono di no a tutto insieme, non solo alla schiavitù.
 

marmino

Passante
Ipergorilla ha scritto:
d'accordissimo

Le decisioni energetiche NON DEVONO essere relegate agli scienziati. Scherziamo? E' come dire "non so come si coltiva una pianta, perciò lascio decidere agli agronomi quali verdure posso comprare al supermercato".

Senza contare che in questo modo denaturi il ruolo dello scienziato, mettendogli in mano una scelta politico-economica che non c'entra niente col suo lavoro di ricerca. Nessuno scienziato serio si presterebbe.

Un cittadino intelligente e democratico dovrebbe essere libero di informarsi e fare la propria scelta. Lui vuole solo vedere accesa la lampadina, ma se per farlo gli vogliono potenzialmente avvelenare la terra e l'acqua, allora che dica che NON VA BENE è più che naturale.

Delegarla ad altri è un atto di menefreghismo e di incoscienza se mi permetti. Gli scienziati non sono infallibili e quando si tratta di questi argomenti dove TU potresti morire per un cancro, affidare la decisione agli altri è, appunto, incosciente.

Non si tratta di ridurre il fabbisogno energetico del mondo. Si tratta di soddisfarlo senza distruggerlo, il mondo.

Non è che dobbiamo risolvere la questione energetica tutta in una volta. Stiamo parlando delle scelte del nostro paese e sarei orgoglioso se potessimo dare l'esempio almeno in questo.Gli incentivi per produrre energia solare già ci sono pure in italia. Continuare su questa strada, continuando ad investire sull'autoproduzione e promuovendo lo sviluppo di questa ed altre fonti pulite sarebbe l'ideale. Ma L'idea che il cittadino possa tenersi soldi non sta bene a tanti, tra i nostri dirigenti.

Non che sia troppo fiducioso.. si sa come vengono trattato i fondi pubblici in Italia (motivo in più per promuovere megafinanziamenti a opere di dubbia urgenza/validità).

Perchè no? Oggi i mezzi ce li abbiamo. nel 1856 in pennsylvania non ce li avevano.tu hai detto: Ci sono quelli, che secondo me sono semplicemente matti, che dicono di no [...] alla schiavitu

La deduzione è che le persone che tu consideri normali dicono di sì alla schiavitù
confermo se si aspettesero gli scienzati per ogni invenzione ci vorebbe un secolo
 
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