Razzismo

liuton2005

sono qui solo di passaggio
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Non c'è nessun topic a riguardo e avrei bisogno di sentire delle opinioni prima di esprimere dei giudizi..

Io non penso di essere razzista per il semplice fatto che non disprezzo assolutamente le persone di colore e in genere le persone diverse da me ma in ogni caso devo dire che una persona bianca e una persona di colore non sono e non penso saranno mai uguali perché lasciando da parte il colore della pelle ci sarà sempre un varco abissale fra le culture e fra il modo di essere e di pensare.

Ma il razzismo non sussiste solo fra uomini bianchi e uomini di colore perché esiste anche fra persone dello stesso colore ma di paese diverso ebbene sì, sto parlando proprio del difficile rapporto che c'è avolte fra italiani e extracomunitari. Razzismo significa giudicare un'intera nazione o un'intero popolo in base a dei criteri non corretti assolutamente ed esprimere il proprio giudizio con azioni che non sono assolutamente degne di esistere o di essere anche pensate da quelle che noi chiamiamo persone.

Vi dico cosa mi è successo:

Ero in ospedale (per l'intervento al petto) e proprio il giorno in cui dovevo andare a casa arriva un altro paziente abbastanza vecchio nella mia stanza tutto pieno di punti e di lividi su tutto il corpo. La testa era parzialmente rasata perché era pieno di punti anche lì. Dal drenaggio che aveva attaccato al petto era fuoriuscito moltissimo sangue e lo si vedeva nella bottiglia in cui scendeva (informatevi sul drenaggio del petto). Era proprio messo male. Dopo poco tempo dal suo arrivo c'è un suo parente che arriva e lo saluta ma noto subito che aveva un collare (quelli per il collo per tenerlo fermo, si usa in caso di incidenti). Allora io ho pensato subito che avessero avuto entrambi un incidente e chiedo al parente cos'era successo, magari un incidente in macchina. Lui mi dice di sì e dice che ha avuto un brutto incidente in macchina ma poi quando chiedo del vecchio lui mi dice che non ha avuto nessun incidente in macchina ma è stato pestato brutalmente in casa da un extracomunitario con una specie di mazza di ferro per pochi euro. Allora quello inizia a generalizzare e a dire che tutti quelli che arrivano da quei paesi dell'est sono delinquenti e che vengono in Italia soltanto per delinquere ecc. Vi immaginate la scena con tutti quelli nella stanza che sapevano che io fossi romeno mentre quello continuava a spararle grosse. Allora una signora dice che sì ma non tutti sono così e cerca di affievolire la situazione ma quello dice di no ma smette subito dopo di parlare. Dopo una mezz'oretta che era lì per aiutare il vecchio mi chiede di dove sono e quando gli rispondo che non sono italiano ma sono romeno allora subito inizia con le scuse.. e vi immaginate il resto.. una lunghissima discussione sulla delinquenza qui in Italia e in Romania..

Quello che voglio dire è che si fa poco a diventare o a comportarsi da razzisti.

Io non proteggo assolutamente i delinquenti ma voglio farvi capire la mia vergogna quando sento al telegiornale che un altro è stato pestato in casa da un romeno per poche centinaia di euro..

Di razzismo ce n'è dappertutto anche e specialmente a scuola quando la tenera età e l'invidia può dar vita a discussioni molto accese e situazioni di merda. Per fortuna non ne ho subite molte di situazioni del genere ma anche quando lontanamente sento la puzza di razz.. impazzisco. Non posso assolutamente restare fermo quando succedono cose del genere e riesco a controllare poco le mie azioni e le mie parole. A scuola prendo anche come scherzo le parole perché oramai mi conoscono da molto tempo.

Essere vittima di una qualsiasi forma di razzismo penso sia una delle cose più brutte da provare nel campo dei rapporti sociali e perciò provate ad immaginare come si deve sentire un cittadino americano di colore onesto che paga le tasse e va in chiesa la domenica ma quando viene fermato dalla polizia viene pestato brutalmente senza nessun apparente motivo e dopo essere pestato non gli viene nemmeno data ragione. Certo, in Italia queste cose succedono di rado ma quelle che c'è nella testa delle persone non si deve per forza esprimere attraverso la violenza ma anche nei normali atti giornalieri..

Voi siete razzisti? Voi siete stati vittima di razzismo? Voi siente contro il razzismo?
 
L

Larm

In effetti il criterio con cui sembra si giudichino solitamente le altre culture è un tipico ragionamento induttivo che partendo da un certo numero di casi osservati nella propria vita (ad es. degli Albanesi che hanno avuto un comportamento incivile) arriva a concludere che tutti i casi osservati di quel tipo avranno lo stesso comportamento ("tutti gli albanesi sono incivili"). Questo ragionamento è sicuramente invalido se viene applicato ad ogni caso particolare - capiterà sicuramente di trovare una persona proveniente dall'Albania che è civile, ma non sono questi i casi a cui si applica il ragionamento. Frasi di questo tipo indicano solo che tendenzialmente la cultura albanese (o di qualsiasi altro luogo estero) porta le persone a comportarsi in un certo modo in rapporto alla nostra società.

Ora, il giudizio sugli extracomunitari varia sicuramente da luogo a luogo. Ad esempio a Padova posso notare che le varie culture extracomunitarie (turchi, cinesi, nigeriani, slavi ecc) in certe zone come l'Arcella si siano ben integrate e ormai convivono pacificamente, rispettando i reciproci spazi, mentre in zone più malfamate come via Anelli la gente vive in case abbandonate e il livello di criminalità è più alto, tanto che com'è stato sbandierato ultimamente hanno utilizzato la non brillantissima soluzione di costruire un muro per contenere il problema.

A Bolzano gli extracomunitari - prevalentemente pakistani e albanesi - hanno invece comprato una serie di locali in tutta la strada che va dal ponte principale alla stazione, praticamente colonizzando ed occupando quei luoghi con delle attività che non interessano a nessuno oltre a loro - i tipici centri per telefonare e internet point - oppure con un aspetto davvero poco igienico, e frequentati solo dalla loro comunità - vedi kebabbari (che a Padova invece sono ormai cosa comune e apprezzata). Questi luoghi sono sempre e solo occupati da gente di quelle etnie per tutto il giorno e sono praticamente diventati i loro pseudo-baretti per ritrovarsi. Come si può dunque pretendere che non vi sia razzismo nei loro confronti se sono loro stessi ad isolarsi dalla comunità locale?

Dietro a questi eventi poi soggiace un pensiero sbagliato da parte loro portatore della maggior parte dei problemi: lì si sono creati il loro spazio, dunque lì possono fare quello che vogliono. E' la tipica sindrome da turista per la quale se ti trovi in un paese che non è il tuo puoi comportarti come vuoi perché tanto la gente non ti conosce o non la vedrai più appena finito il tuo viaggio. Se si comportano da estranei, ostentando la propria cultura e mostrando di non gradire quella di casa, non si può pretendere che la gente sia sempre così comprensiva da cercare di interagire con loro.

A Padova il problema degli immigrati è tutto sommato alleviato proprio per com'è fatta la città, che essendo un grande centro universitario la sua popolazione è costituita in gran parte da persone che vi risiedono solo per il tempo di laurearsi e poi se ne tornano altrove, quindi i residenti e gli immigrati hanno già capito quali sono gli spazi altrui e come conviverci. In molte altre città però questo non accade e per questo gli extracomunitari si guadagnano una certa nomea.

In ogni caso non c'è alcuna pretesa di correttezza scientifica dietro alle affermazioni razziste, sono solo delle opinioni che esprimono l'appartenenza ad una certa cultura che si fanno con quelli della propria "razza". Anche il vecchietto nel tuo esempio dev'essersene reso conto, e difatti quando ha scoperto che sei rumeno s'è scusato per la generalizzazione. Ciò in ogni caso non toglierà il dato che solo gli extracomunitari, proprio per quello che sono, tendono a certi comportamenti non allineati con la nostra civiltà, e solo pochi riescono ad integrarsi perfettamente nella comunità.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Come si può dunque pretendere che non vi sia razzismo nei loro confronti se sono loro stessi ad isolarsi dalla comunità locale?
Non si sono isolati. Io ci sono entrato in un internet point e mi sono guardato qualche sito pornazzo senza problemi (anche se un po' nascondevo la finestra del browser XD) e visitando la mia mail senza problemi. Non si sono isolati ma è la gente che non vuole e non penso che abbia necessità di entrare in uno di quei locali. Ma sei sicuro che basti per scatenare il razzismo? Soltanto perché delle persone che aprono delle attività commerciali nella città e ovviamente vengono visitate di più da persone della stessa nezionalità del fondatore con un certo sentimento di fratellanza, soltanto perché si riuniscono per divertirsi a te sembra che basti per scatenare l'odio degli altri?

Larm ha scritto:
Dietro a questi eventi poi soggiace un pensiero sbagliato da parte loro portatore della maggior parte dei problemi: lì si sono creati il loro spazio, dunque lì possono fare quello che vogliono. E' la tipica sindrome da turista per la quale se ti trovi in un paese che non è il tuo puoi comportarti come vuoi perché tanto la gente non ti conosce o non la vedrai più appena finito il tuo viaggio. Se si comportano da estranei, ostentando la propria cultura e mostrando di non gradire quella di casa, non si può pretendere che la gente sia sempre così comprensiva da cercare di interagire con loro.
Posso già dirti che nel mio caso questa cosa è sbagliata perché considero l'Italia come una pseudo-casa e ora come ora non potrei rinunciare nè alla mia casa in Romania nè alla mia casa qui.

Potrei dirti una sola cosa:

Un ospite deve essere bene accolto ma certamente anche l'ospite deve rispettare le regole della casa quindi ci deve essere un rispetto reciproco.

Larm ha scritto:
In molte altre città però questo non accade e per questo gli extracomunitari si guadagnano una certa nomea.
Questa frase è un po' ambigua perciò vorrei che tu la definissi meglio..

Larm ha scritto:
In ogni caso non c'è alcuna pretesa di correttezza scientifica dietro alle affermazioni razziste, sono solo delle opinioni che esprimono l'appartenenza ad una certa cultura che si fanno con quelli della propria "razza".
Boh! Non saprei se bastonare e pestare un uomo di colore soltanto perché è inciampato nel cavallo della polizia sia un'opinione..

Larm ha scritto:
e difatti quando ha scoperto che sei rumeno s'è scusato per la generalizzazione.
*romeno.. Non esiste la Rumania..

Larm ha scritto:
Ciò in ogni caso non toglierà il dato che solo gli extracomunitari, proprio per quello che sono, tendono a certi comportamenti non allineati con la nostra civiltà, e solo pochi riescono ad integrarsi perfettamente nella comunità.
E vorrei chiederti cosa sono?
 
L

Larm

◄']Non si sono isolati. Io ci sono entrato in un internet point e mi sono guardato qualche sito pornazzo senza problemi (anche se un po' nascondevo la finestra del browser XD) e visitando la mia mail senza problemi. Non si sono isolati ma è la gente che non vuole e non penso che abbia necessità di entrare in uno di quei locali. Ma sei sicuro che basti per scatenare il razzismo? Soltanto perché delle persone che aprono delle attività commerciali nella città e ovviamente vengono visitate di più da persone della stessa nezionalità del fondatore con un certo sentimento di fratellanza, soltanto perché si riuniscono per divertirsi a te sembra che basti per scatenare l'odio degli altri?
Se mi chiedi se effettivamente basti per scatenare il razzismo, la risposta è ovviamente sì.

Se mi chiedi se è normale che lo scateni, la risposta è di nuovo sì: se fanno attività che interessano solo i loro connazionali non è solo questione di fratellanza, perché si può essere fratelli anche senza isolarsi dal contesto sociale: le loro attività mirano proprio a creare uno spazio per un nucleo di persone dove all'interno della nostra società possano comportarsi più liberamente. Se queste cose avvengono in delle case ovviamente non interessano perché ognuno all'interno delle proprie mura può fare quello che vuole senza disturbare gli altri, ma loro aprono attività pubbliche e occupano strade pubbliche, esponendosi propriamente come gruppo etnico che non vuole rinunciare nemmeno in parte alle proprie antiche tradizioni. Tutto questo non apre per niente la strada all'integrazione dei gruppi culturali.

In molte altre città però questo non accade e per questo gli extracomunitari si guadagnano una certa nomea.
Questa frase è un po' ambigua perciò vorrei che tu la definissi meglio..
A Bolzano ad esempio, come mostrato, non c'è una cultura d'integrazione così aperta e dunque i gruppi etnici rimangono divisi.

Boh! Non saprei se bastonare e pestare un uomo di colore soltanto perché è inciampato nel cavallo della polizia sia un'opinione..
Quelle sono azioni stupide fatte da gente stupida. Purtroppo per questo male non c'è rimedio se non evitare che gli idioti in questione possano avere del potere giuridico.

*romeno.. Non esiste la Rumania..
In italiano sono equivalenti e rumeno è anche più diffuso, probabilmente perché abbastanza differente da "romano" da non confondere le due parole.

E vorrei chiederti cosa sono?
Ehm.. extracomunitari?

Nel resto del post ho già spiegato perché essendo tali tendono a comportarsi così.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Se mi chiedi se è normale che lo scateni, la risposta è di nuovo sì: se fanno attività che interessano solo i loro connazionali non è solo questione di fratellanza, perché si può essere fratelli anche senza isolarsi dal contesto sociale: le loro attività mirano proprio a creare uno spazio per un nucleo di persone dove all'interno della nostra società possano comportarsi più liberamente. Se queste cose avvengono in delle case ovviamente non interessano perché ognuno all'interno delle proprie mura può fare quello che vuole senza disturbare gli altri, ma loro aprono attività pubbliche e occupano strade pubbliche, esponendosi propriamente come gruppo etnico che non vuole rinunciare nemmeno in parte alle proprie antiche tradizioni. Tutto questo non apre per niente la strada all'integrazione dei gruppi culturali.
Ma non capisco perché dovrebbero rinunciare alle loro tradizioni se non vanno contro la legge.. Quelli che hanno aperto questo tipo di locali si guadagnano da vivere assecondando i bisogni di gente del suo stesso popolo e secondo il tuo ragionamento loro dovrebbero chiudere questi locali per integrarsi nella società. Ed è questo che ancora maggiormente non capisco. In che modo la chiusura di questi locali dovrebbe aiutare la loro integrazione nella società?

Larm ha scritto:
A Bolzano ad esempio, come mostrato, non c'è una cultura d'integrazione così aperta e dunque i gruppi etnici rimangono divisi.
No, ma io vorrei sapere che tipo di nomea dovrebbero guadagnare?

Tu hai detto:

Larm ha scritto:
In molte altre città però questo non accade e per questo gli extracomunitari si guadagnano una certa nomea.
Larm ha scritto:
Quelle sono azioni stupide fatte da gente stupida. Purtroppo per questo male non c'è rimedio se non evitare che gli idioti in questione possano avere del potere giuridico.
Sarà anche gente stupida ma le loro azioni vengono etichettate come di idealismo razzista e i razzisti sono solamente gente stupida e invidiosa.

Larm ha scritto:
In italiano sono equivalenti e rumeno è anche più diffuso, probabilmente perché abbastanza differente da "romano" da non confondere le due parole.
Se io ti chiamo "macaroni" non penso che sia di tuo gradimento.

Larm ha scritto:
Ehm.. extracomunitari?

Nel resto del post ho già spiegato perché essendo tali tendono a comportarsi così.
Tu hai detto

Larm ha scritto:
Ciò in ogni caso non toglierà il dato che solo gli extracomunitari, proprio per quello che sono, tendono a certi comportamenti non allineati con la nostra civiltà, e solo pochi riescono ad integrarsi perfettamente nella comunità.
E perciò tu dici che rinunciando alle loro abitudini e alle loro tradizioni loro dovrebbero riuscire a integrarsi nella comunità.

Facendo un esempio:

Un uomo di colore, musulmano dovrebbe rinunciare a tutto quello che gli è stato insegnato da piccolo, dovrebbe dimenticare le sue tradizioni, la sua lingua, la sua religione e tutta la sua cultura soltanto per fare finta di essere un italiano per poi sentirsi dare del vous cumpra??
 
L

Larm

◄']Ma non capisco perché dovrebbero rinunciare alle loro tradizioni se non vanno contro la legge.. Quelli che hanno aperto questo tipo di locali si guadagnano da vivere assecondando i bisogni di gente del suo stesso popolo e secondo il tuo ragionamento loro dovrebbero chiudere questi locali per integrarsi nella società. Ed è questo che ancora maggiormente non capisco. In che modo la chiusura di questi locali dovrebbe aiutare la loro integrazione nella società?
Chi ha parlato di rinunciare alle tradizioni? Si tratta di adattarsi al luogo in cui si vive, perlomeno per quanto riguarda il comportamento pubblico. Se tu vai in un altro paese è normale adattarti alle sue leggi e regole sociali.

No, ma io vorrei sapere che tipo di nomea dovrebbero guadagnare?
Quella di gente incivile (dal latino civitate = città, dunque gente che non è adatta a quella città).

Sarà anche gente stupida ma le loro azioni vengono etichettate come di idealismo razzista e i razzisti sono solamente gente stupida e invidiosa.
Decisamente sì.

Se io ti chiamo "macaroni" non penso che sia di tuo gradimento.
Macaroni non è una variante della lingua italiana prevista per dire "italiano", bensì un dispregiativo usato all'estero. Rumeno non ha niente di dispregiativo, ed è pure ampiamente previsto dal vocabolario della lingua italiana.

E perciò tu dici che rinunciando alle loro abitudini e alle loro tradizioni loro dovrebbero riuscire a integrarsi nella comunità.Facendo un esempio:

Un uomo di colore, musulmano dovrebbe rinunciare a tutto quello che gli è stato insegnato da piccolo, dovrebbe dimenticare le sue tradizioni, la sua lingua, la sua religione e tutta la sua cultura soltanto per fare finta di essere un italiano per poi sentirsi dare del vous cumpra??
No, ma dovrebbe anche imparare la cultura del luogo in cui vive ed imparare a non ostentare la propria. Come è inutile parlare cinese ad un tedesco, è altrettanto poco fruttifero dimostrare una cultura che va troppo in contrasto con quella locale. Si può mantenere lingua, tradizioni e religione senza per questo minare l'abitudine comune di un certo luogo.
 

The King

Amministratore di condominio
Il razzismo, una brutta cosa. Ormai il razzismo è dappertutto e vengono presi di mira persone straniere che vengono in Italia in cerca di aiuto. Molti Teenagers sono razzisti perchè seguono le orme del Duce (Benito Mussolini); diffondo le sue ideae anche se non sanno quello che fanno. Loro sono "fascist"i così si fanno chiamare (anche se non sanno nemmeno il significato), e vanno in giro a scrivere sui muri robe del genere "DUX MEA LUX" e robe discrimanti. Molta gente si basa sulla personalità del Duce e non conosce minimamente la storia passata e quello che è successo a causa del Fascismo. Ora come diceva anche Liuton il razzismo è dappertutto, la scuola, il lavoro e altre cose.

Io Penso che bisonga dare opportunità a tutti di provare ad ambientarsi nel nostro territorio, con le nostre leggi e con i nostri usi e costumi. Un' ultima cosa io non sono razzista ma lo divento quando delle persone vengono dall'estero e vengono solo a far danni o a uccidere per 4 soldi, forse  la causa siamo noi che li costringiamo a fargli fare questo non dandongli molto spazio nella nostra società ma anche loro si devono guadagnare il nostro rispetto.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Chi ha parlato di rinunciare alle tradizioni? Si tratta di adattarsi al luogo in cui si vive, perlomeno per quanto riguarda il comportamento pubblico. Se tu vai in un altro paese è normale adattarti alle sue leggi e regole sociali.
Infatti quelli che non rispettano le leggi vanno in galera ed è lì che devono stare..

Larm ha scritto:
Quella di gente incivile (dal latino civitate = città, dunque gente che non è adatta a quella città).
Mi sembra un ragionamento corretto.

Larm ha scritto:
No, ma dovrebbe anche imparare la cultura del luogo in cui vive ed imparare a non ostentare la propria. Come è inutile parlare cinese ad un tedesco, è altrettanto poco fruttifero dimostrare una cultura che va troppo in contrasto con quella locale. Si può mantenere lingua, tradizioni e religione senza per questo minare l'abitudine comune di un certo luogo.
Parlare cinese ad un tedesco non è prova della propria cultura ma è un vera e propria mancanza di rispetto. Non penso che un cinese manchi di rispetto a un tedesco se parla in cinese con un altro suo connazionale e di certo non mina l'abitudine dei tedeschi di parlare tedesco.

The King ha scritto:
Molti Teenagers sono razzisti perchè seguono le orme del Duce (Benito Mussolini); diffondo le sue ideae anche se non sanno quello che fanno.
Il fascismo è soltanto un nazionalismo più forte e in pratica enfatizza l'Italia e il suo popolo ma non per questo dovrebbe dare origine al razzismo. E' soltanto una cattiva interpretazione anche se in pratica il fascismo è un razzismo al contrario perché considera il popolo italiano superiore agli altri perciò sì.. E' un modello di razzismo anch'esso e soltanto per colpa della cattiva interpretazione..
 

Gkx

Admin
King, scusami, ma non eri tu che avevi in firma un banner di Mussolini prima che te lo togliessi...?
 

The King

Amministratore di condominio
Gika ha scritto:
King, scusami, ma non eri tu che avevi in firma un banner di Mussolini prima che te lo togliessi...?
Si, le cose cambiano Gika quello era un periodo dove si sentivano solo notizie su omicidi procurati da gente straniera allora ho messo quel banner ma sono contro il razzismo.
 
The King ha scritto:
Si, le cose cambiano Gika quello era un periodo dove si sentivano solo notizie su omicidi procurati da gente straniera allora ho messo quel banner ma sono contro il razzismo.
Beh, quindi neppure tu avevi una grande idea di cosa fosse il fascismo...
 

Nemes

Passante
I teenagers fascisti (suona davvero male, ma non conosco un termine più appropriato) diffondono tutto tranne che le idee di Mussolini. Pensano più che altro a stendere il braccino destro quando si incontrano tra di loro e a far bordello nei momenti di noia.

Hm...

Vale ancora la frase "sono razzista contro i razzisti"?
 

Le0nheart

Passante
Io posso dire che nn sono razzista, ma odio le persone che si credono chissà chi. Perchè dobbiamo essere razzisti, nn ci cambia niente, magari ci toglie solo la possibilità di allargare le nostre conoscenze con culture diverse e persone che possono insegnarci qualcosa o farci capire qualcosa.

Io credo che tutto questo sia inutile, magari perchè se ne vedono molti in giro e molti sono a scuola o al lavoro e in qualsiasi altro posto dove ci sono comunicazioni sociali.

Io conoscendo persone straniere ho anche imparato cose nuove e usanze interessanti.

Chiudo qui il post.

Liuton, tu sei razzista nn puoi vedere i n00b.XD, anche loro come quelli di colore e gli stranieri sono persone che hanno una dignità. Basta perseguitarli... (Parlo per tutti quelli che si credono i + grandi.. e prendono in giro i n00b.)
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Grazio ha scritto:
Perchè dobbiamo essere razzisti, nn ci cambia niente..
Il razzismo viene anche dall'invidia, ci sono anche altri motivi ma questo sarebbe il motivo principale..

Grazio ha scritto:
Liuton, tu sei razzista nn puoi vedere i n00b.XD, anche loro come quelli di colore e gli stranieri sono persone che hanno una dignità. Basta perseguitarli... (Parlo per tutti quelli che si credono i + grandi.. e prendono in giro i n00b.)
I n00b non hanno dignità e non li prendo in giro ma si pigliano per il culo da soli..
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
I n00b non hanno dignità e non li prendo in giro ma si pigliano per il culo da soli..
Ricordati: qualsiasi cosa tu faccia, sarai sempre il n00b di Dio.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Ricordati: qualsiasi cosa tu faccia, sarai sempre il n00b di Dio.
La grandezza di Dio è infinita quindi anche la mia n00bbagine sarebbe infinita..

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:D

LOL.. Non è stato un ragionamento a mio favore.. X°°°D

Se questo è vero come faccio ad odiare i miei stessi simili allora?

Sapete che questo mi ricorda tanto un video di Chapelle.. ENJOY..

E' totalmente basato sull'assurdità del razzismo..
 

Le0nheart

Passante
Gabriel Aramil ha scritto:
Il razzismo non é altro che il risultato concreto e logicamente del tutto fuori dal mondo delle principali paure dell'essere umano.
E allora se il razzismo aumenta nessuno avrà più un amico, poichè ha paura che l'altro diventi superiore...
 
Grazio ha scritto:
E allora se il razzismo aumenta nessuno avrà più un amico, poichè ha paura che l'altro diventi superiore...
Non si chiamerebbe più razzismo, però.

Se si palesassero tutte le paure dell'uomo, credo che la situazione sarebbe ben peggiore di quella da te descritta.
 
Ultima modifica di un moderatore:
L

Larm

Gabriel Aramil ha scritto:
Il razzismo non é altro che il risultato concreto e logicamente del tutto fuori dal mondo delle principali paure dell'essere umano.
A me sembra che il razzismo sia proprio il timore della diversità del mondo, in cui si catalizza il nostro sentirci diversi da tutto ciò che si circonda in persone concrete la cui cultura è meno diffusa nel proprio contesto sociale. E' un comportamento che Nietzsche aveva definito come la morale del ressentiment: le persone "schiave" (non in senso letterale) hanno sempre bisogno di un Altro su cui proiettare le proprie frustrazioni e il proprio odio, necessitano di una pietra di paragone da demolire per poter affermare la propria superiorità all'interno del mondo; mentre le persone "aristocratiche", essendo essenzialmente felici e libere dai legami con il mondo, non hanno alcun bisogno di cercare qualcosa all'interno di esso attraverso cui affermarsi.

Dal momento che ognuno di noi è diverso, per non sentirsi solo cerca negli altri un qualche tipo di somiglianza culturale, derivata spesso solo da convenzioni e non da fattori intrinseci. Non è detto che le persone di uno stesso colore o di una stessa etnia abbiano tutti le stesse caratteristiche, anzi è più vero il contrario. E' logico che persone simili tenderanno a comportamenti e ad abitudini simili; al contrario, comportamenti simili potrebbero essere tenuti da persone molto diverse. Non bisogna fare l'errore di uniformare le conseguenze (i comportamenti) ad una causa (le persone), e da questo errato modo di considerare le consuetudini spesso nascono le discriminazioni.

Dal punto di vista strettamente sociologico credo di aver detto abbastanza nel precedente intervento.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
E' un comportamento che Nietzsche aveva definito come la morale del ressentiment: le persone "schiave" (non in senso letterale) hanno sempre bisogno di un Altro su cui proiettare le proprie frustrazioni e il proprio odio, necessitano di una pietra di paragone da demolire per poter affermare la propria superiorità all'interno del mondo; mentre le persone "aristocratiche", essendo essenzialmente felici e libere dai legami con il mondo, non hanno alcun bisogno di cercare qualcosa all'interno di esso attraverso cui affermarsi.
Questa è soltanto la situazione iniziale perché nel caso del razzismo sono gli "aristocratici" ad attaccare e ad aver timore degli "schiavi" proprio perché sentono che le proprie abitudini siano a rischio..
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
Questa è soltanto la situazione iniziale perché nel caso del razzismo sono gli "aristocratici" ad attaccare e ad aver timore degli "schiavi" proprio perché sentono che le proprie abitudini siano a rischio..
Credo tu non abbia capito granché. Non ho parlato degli aristocratici in senso storico (difatti ho messo "aristocratico" tra virgolette), bensì come quell'atteggiamento morale di libertà dai vincoli mondani che sono la causa scatenante del razzismo.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Non ho parlato degli aristocratici in senso storico (difatti ho messo "aristocratico" tra virgolette)
Ma anche no..

Larm ha scritto:
bensì come quell'atteggiamento morale di libertà dai vincoli mondani che sono la causa scatenante del razzismo.
Io volevo ripresentare questo modello interpretativo per la situazione in Italia in cui gli immigrati (che io ho interpretato come "schiavi") vengono trattati in un certo modo senza meritarlo da parte di certii italiani (che io ho interpretato come "aristocratici")..

P.S. Anch'io ho messo le due parole sotto virgolette..
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
Io volevo ripresentare questo modello interpretativo per la situazione in Italia in cui gli immigrati (che io ho interpretato come "schiavi") vengono trattati in un certo modo senza meritarlo da parte di certii italiani (che io ho interpretato come "aristocratici")..
Ho già esposto ampiamente sopra i motivi per cui gli immigrati vengono trattati in quel modo dagli autoctoni, non c'è bisogno di ritrattare il discorso utilizzando categorie che non gli appartengono. Tra l'altro mi dispiace per te, ma fare solo del vittimismo sfrenato non è un modo di ragionare sulle cause di questo fenomeno: gli immigrati in Italia sono oggettivamente trattati un migliaio di volte meglio rispetto ad altri paesi anche avanzati (vedi la Francia), per non parlare delle nazioni del Medioriente. Ho quotato Aramil proprio per analizzare il razzismo da un altro punto di vista, cioè quelli inerenti alla natura umana.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Larm ha scritto:
Tra l'altro mi dispiace per te, ma fare solo del vittimismo sfrenato non è un modo di ragionare sulle cause di questo fenomeno: gli immigrati in Italia sono oggettivamente trattati un migliaio di volte meglio rispetto ad altri paesi anche avanzati (vedi la Francia), per non parlare delle nazioni del Medioriente.
Quindi dovrei dire "grazie" quando mi insultano?

Io sono italiano, io sono senegalese, io sono musulmano e io sono buddista.. Io sono come te e tu sei come me..
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
Quindi dovrei dire "grazie" quando mi insultano?

Io sono italiano, io sono senegalese, io sono musulmano e io sono buddista.. Io sono come te e tu sei come me..
No, ma non devi nemmeno far pesare agli altri di essere immigrato - se non nei casi in cui vieni davvero maltrattato solo per questo (e il caso esposto da te nel topic dimostra l'esatto contrario). Cosa dovrebbe fregare alla gente se tu sei nato in Italia o in Zimbabwe? L'importante è adattarsi alle consuetudini locali, cosa che non cancella in alcun modo la propria identità. Se lo fai vedrai che il problema del razzismo scomparirà in automatico.

Per la cronaca, io sono diverso da te come da tutti gli altri. Nessuno è realmente uguale ad un altro, lo si è solo di fronte alla legge.
 
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