Condivido in pieno e approvo totalmente la linea guida che sta praticando Drew.
I piccoli paesini Siciliani hanno una forte influenza cattolica, dichiararsi non cattolico o addirittura non credente è considerato follia. Regna in pratica l'ipocrisia: a parole c'è amore per tutti, rispetto per tutti, libertà di pensiero e di azione per tutti; in realtà però la lingua è veloce, soprattutto quelle maligne che conducono gossip a velocità supersoniche dato anche che le chiese, oltre ad essere luoghi di culto, prima e soprattutto dopo la messa sono dei veri e propri salotti, dove si può parlare di tutto.
Anche chi la pensa in maniera positiva riguardo omosessualità, divorzio, aborto rimane a tacere, perché poi correrebbe il rischio di essere emarginato: se un ragazzino si dichiarasse ai genitori, il primo consiglio di mamma e papà sarebbe quello di non sbandierare la storia ai quattro venti e nel frattempo rifletterci bene finché non si è sicuri della cosa. La cosa migliore da fare è appunto quella che sta attuando Drew: dire la verità, se si vuole, a quei pochi amici di cui ti fidi e, quando sarà necessario, dirlo ai propri familiari, ma solo ed esclusivamente ad emancipazione ed indipendenza totale ottenuta.
È in realtà la stessa filosofia che applico io stesso: a 16 ho smesso di avere fede (sempre che io l'abbia mai avuta) e da costante messaro sono passato di botto a non metterci piede per intervalli di tempo gigantenormi (ci vado giusto per matrimoni e funerali). Per la mia famiglia io non vado più in chiesa per pigrizia, ma figuratevi se vado a dire loro la verità: è una lite sinceramente evitabile e rimandabile ad un futuro da destinarsi. Steph diceva che l'italia è rimasta indietro: beh, se il nord è l'Ottocento, il sud è il Medioevo, mi stupisco del fatto che non ci sia ancora in giro la Santa Inquisizione (quella fisica dico, perché quella di pensiero è radicatissima). Non possiamo fare nulla, solo sperare che le nuove generazioni aprano a poco a poco gli occhi e che educhino al rispetto i propri figli (e per fortuna è già in larga parte così), mentre le generazioni bigotte muoiono e lasciano spazio ai giovani.
Forse sono andato un po' OT, ma ci tenevo a dare in toto il mio punto di vista. Rimango comunque del parere che essere credenti abbia i suoi vantaggi nella vita, rammaricandomi di non esserlo io stesso (ma è un'altra storia).