Hai fatto esperienze sbagliate, non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Non puoi dire che chi è tatuato è sicuramente un delinquente.Non le giudico dall'aspetto fisico "per principio", ma per esperienza.
Hai fatto esperienze sbagliate, non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Non puoi dire che chi è tatuato è sicuramente un delinquente.Non le giudico dall'aspetto fisico "per principio", ma per esperienza.
Oddio stai un po' complicando tutto...La rabbia non è detto che venga. Se non avviene, chiamare terzi per porre fine è giusto purché i terzi siano persone decenti (e che quindi diano ragione a te (poi, oh, se uno è masochista e vuole chiamarle in qualsiasi caso fatti suoi, però ha tutto il diritto di non farlo se le terze parti sono stronze)). Se la rabbia non viene, o se la si riesce a controllare, è normale che ci si debba limitare a restituire pari pari senza niente di più. Quello che sto dicendo è che, se questa rabbia invece viene, sarebbe giusto aumentare le dosi, se fosse fattibile cioè se fosse possibile farlo senza instaurare alcuna catena. Questo intendevo.
Il primo tizio, sorridente e incravattato, è un norvegese con la passione della cultura cristiana protestante e tendenzialmente conservatore. Si esprime in maniera molto formale ma decisa, non approva la posizione della chiesa cattolica e pare che da ragazzo proteggesse i compagni dai bulli. Però venne scoperto a graffittare sui muri!Non avendo la televisione né altri modi per informarmi non so chi siano le due persone che hai indicato, può essere che le conosco di nome ma di vista no. Allora, per la prima: la faccia non è certo l'unico fattore da considerare, va considerato anche l'atteggiamento che usa quando parla, ciò che dice, ciò che pensa e molti altri fattori. Se lasci intendere che sia una persona molto molto violenta, pertanto, ci sta benissimo che la sia. La seconda: dall'aspetto, è evidente che, anche avesse salvato migliaia di persone (che si meritino di venir salvate), è pressoché impossibile che sia una persona perbene.
Era una battuta, per dire che avevi scoperto l'acqua calda ma ora dovevi dire come usarla...Ovviamente il mio era un esempio come un altro, un esempio di ipotetica soluzione come mille altre, la prima che mi è venuta in mente.
Spe'.No. Nell'esempio, sempre ideale e non realizzabile facilmente, che ho proposto, dovrebbe influire nell'effettuazione delle leggi, cioè la loro creazione dovrebbe dipendere, in parte o del tutto, da loro.
Perché in certe situazioni tutte le terze parti disponibili hanno una mentalità sballata. Nell'esempio del buttafuori: anche se ovviamente è raro, potrebbe capitare che se non ha assistito alla scena ti dia del bugiardo perché fraintende ciò che dici solo perché ti esprimi in un modo per lui incomprensibile quando magari è un modo chiarissimo e lui fraintende perché parlando di chi ti ha attaccato dici una parolaccia che il buttafuori interpreta come un'offesa volontaria quando una persona normale lo capisce subito che l'hai detta puramente proprio per ciò che ti ha fatto oppure senza volerla attaccare. A me personalmente cose tipo questa capitano abbastanza di frequente.Oddio stai un po' complicando tutto...
Comunque non vedo perché uno dovrebbe chiamare uno stronzo per sbrogliare certe situazioni. Se un tizio mi da uno spintone in un club io chiamo il buttafuori, mica qualcuno nascosto dietro al vicolo con la bottiglia di birra in mano...
Il punto è che basta pochissimo per capire che una persona ha una mentalità da cani, mentre ci vuole più tempo per capire che è buona. Se uno si riempie di tatuaggi quasi sicuramente ha molti difetti, se non se li fa e non si hanno altri elementi è troppo poco per dire che non ne abbia su di un determinato argomento.Mi pare singolare che per il primo dici che ci può stare se è violento a prescindere dall'aspetto ordinato, liscio e sorridente, per via dell'atteggiamento, del modo di esprimersi e delle sue idee (oppure chissà, sospettando io abbia messo apposta un rissaiolo dall'aspetto lindo inizi a riconsiderare) mentre per il secondo bastano i tatuaggi ed il piercing al naso per concludere che non è certo uno che non ha mai fatto male ad una mosca, mi pare un po' incoerente.
Al momento non mi viene in mente nessuna legge penale che io conosca nel dettaglio né in cui ci sia né in cui non ci sia (lo so, sembra impossibile; il punto è che a quest'ora i miei neuroni sono nel mondo dei sogni), però ti faccio un esempio come un'altro: serve la psicologia in qualsiasi tribunale per capire se il torto è stato effettuato intenzionalmente o meno. La legge non dovrebbe mai e poi mai permettere, direttamente o indirettamente, che si verifichino delle condizioni tali da impedirlo.C'è nel diritto penale qualche legge che andrebbe rivista da tal psicologo di stato, secondo te?
scusami, e questo perché...?Se uno si riempie di tatuaggi quasi sicuramente ha molti difetti,
Carmageddon è tatuata, quindi secondo il tuo ragionamento...Lo so per esperienza: quasi sempre succede così.
e in che modo la tua esperienza sarebbe rappresentativa per tutte le persone tatuate? o ci sono degli studi (di stampo lombrosiano, immagino) che dimostrano che avere tatuaggi implica essere dei delinquenti? perché per farti un esempio egualmente irrilevante, io conosco moltissime persone tatuate perfettamente incensurate...Lo so per esperienza: quasi sempre succede così.
Sicuro che non sia lo stesso "tatuarsi" ad essere valutato dalla tua psiche e dal tuo pregiudizio come "atteggiamento moralmente sbagliato"?le altre, tutte e quante, sono pressappoco come ero sicuro che fossero. Il fatto poi che non vadano in galera non significa che non abbiano difetti minori (io non ho mai parlato di galera, ma solo di atteggiamento moralmente sbagliato).
Il tattoo o piercing di turno non è e non sarà MAI indicativo delle qualità di una persona; essi sono semplicemente degli accessori estetici come tanti altri, nè più nè meno. Sarebbe come voler etichettare "puttana" a priori una ragazza che faccia uso di smalto e/o mascara.Se uno si riempie di tatuaggi quasi sicuramente ha molti difetti
Ciò per la TUA esperienza...Lo so per esperienza: quasi sempre succede così.
Che ne dici di un bagno d'umiltà?penso di aver capito perfettamente come funziona il mondo
so che sbaglio pochissime volte.
Ho diviso in punti:1- Il punto è che, magari sbaglierò, ma penso di aver capito perfettamente come funziona il mondo. Mi possono bastare pochissime esperienze dirette (nel caso estremo: zero) per capire quale sia, secondo me, il carattere di una persona, e per esperienza so che sbaglio pochissime volte.
2 - Di gente tatuata ne ho vista pochissimo (anche perché sto ben distante dai luoghi in cui probabilmente ne troverò di più, cioè ad esempio in discoteca specie se si tratta di ragazzi), ma di coloro che conosco una persona sembra abbastanza buona (ma potrei benissimo sbagliarmi, come ho detto prima di essere sicuri che una persona sia buona ce ne passa), le altre, tutte e quante, sono pressappoco come ero sicuro che fossero.
3- Il fatto poi che non vadano in galera non significa che non abbiano difetti minori (io non ho mai parlato di galera, ma solo di atteggiamento moralmente sbagliato).
Scopri l'acqua calda, eh.Il fatto poi che non vadano in galera non significa che non abbiano difetti minori.
Bisogna vedere se il modo per te "comprensibile" è realmente tale, magari senza accorgertene stai sbraitando nervoso, eventuali sproloqui potrebbero farti sembrare ancora più agitato e inaffidabile, facendoti perdere credibilità. Fra uno che espone le cose tranquillamente, con assertività, ed uno che lascia trasparire ansia e nervosismo, c'è differenza, e quasi ogni responsabile ascolta molto di più il primo.Perché in certe situazioni tutte le terze parti disponibili hanno una mentalità sballata. Nell'esempio del buttafuori: anche se ovviamente è raro, potrebbe capitare che se non ha assistito alla scena ti dia del bugiardo perché fraintende ciò che dici solo perché ti esprimi in un modo per lui incomprensibile quando magari è un modo chiarissimo e lui fraintende perché parlando di chi ti ha attaccato dici una parolaccia che il buttafuori interpreta come un'offesa volontaria quando una persona normale lo capisce subito che l'hai detta puramente proprio per ciò che ti ha fatto oppure senza volerla attaccare. A me personalmente cose tipo questa capitano abbastanza di frequente.
Perché?Se uno si riempie di tatuaggi quasi sicuramente ha molti difetti, se non se li fa e non si hanno altri elementi è troppo poco per dire che non ne abbia su di un determinato argomento.
Ovvio che rispondo in maniera agitata: col nervoso che ho addosso... Senza contare che io se parlo di persona (cioè non postando in forum tipo questo) mi agito di mio contrariamente alla mia volontà. E anche se non fosse così, resta il fatto che decidere in base a quanto uno è agitato è sbagliatissimo.Bisogna vedere se il modo per te "comprensibile" è realmente tale, magari senza accorgertene stai sbraitando nervoso, eventuali sproloqui potrebbero farti sembrare ancora più agitato e inaffidabile, facendoti perdere credibilità. Fra uno che espone le cose tranquillamente, con assertività, ed uno che lascia trasparire ansia e nervosismo, c'è differenza, e quasi ogni responsabile ascolta molto di più il primo.Con gente tipo i buttafuori, che per motivi legali preferiscono evitare possibili grane (praticamente non possono alzare una mano che se no rischiano che piovino subito una valanga di casini fra percosse, lesioni, rissa, eccesso colposo ecc.), è essenziale spiegare le cose con calma e ordine, altrimenti l'invito ad inviarsi verso l'uscita sarà rivolto sia a te che all'altro coatto in quanto state creando problemi. Fra l'altro nei loro corsi di formazione vengono infarinati di diritto penale e psicologia comportamentale; unitamente all'esperienza, sanno riconoscere quando capita qualche rogna e tendono a non fidarsi troppo di chi sembra esagitato per via di qualche eccesso di testosterone.
Lo stesso accade per i vari tutori dell'ordine chiamati ad intervenire per risolvere qualche faccenda, ed in generale per chiunque sta osservando/giudicando/moderando l'episodio del conflitto: magari tu sei stato provocato ed hai reagito, ma basta poco per essere equiparato all'altro. Se a scuola un compagno ti spintona a terra, tu fai altrettanto e poi venite separati prima che iniziate a picchiarvi, tu non vieni assolto, ricevi il richiamo disciplinare comunque (e se poi con gli insegnanti ti agiti e contesti aggressivamente "è stato quello stronzo che mi ha buttato a terra!" non ti esprimeranno solidarietà, ma ti considereranno un po' isterico, ed entrambi sarete il problema del momento).
Di sicuro non mi mette nelle migliori condizioni, però questo non è certo il motivo per cui lo dico. Cioè, la causa per cui lo ritengo sbagliato a priori è perché so a posteriori che cose di questo tipo sono stupide ergo sbagliate.Sicuro che non sia lo stesso "tatuarsi" ad essere valutato dalla tua psiche e dal tuo pregiudizio come "atteggiamento moralmente sbagliato"?
Per il resto, credo che conoscere a malapena pochissime persone tatuate non sia abbastanza per avere la presunzione di "capire perfettamente come va il mondo". Ridimensiònati, grazie.
Il "magari sbaglierò" significava: "non prendetelo come un vanto. Se la ritenete una pretesa mettiamo pure che sia sbagliata, ci mancherebbe altro. Resta il fatto che, in buona fede, ritengo che sia così, corretto o sbagliato che sia".magari sbaglierò, ma penso di aver capito perfettamente come funziona il mondo
Cosa c'entra? Quand'ero al liceo c'era un tizio che prendeva sempre voti alti e si spacciava per il primo della classe quando poi ho saputo che ha creato un sito Internet che solo dal nome fa ridere (non oso pensare ad entrarci).2- Guarda che di gente con i tatuaggi ne trovi anche che lavora in uffici e banche. Mica solo nei luoghi di perdizione come le discoteche.
Come ho già detto in un altro topic: per me una cosa giusta o sbagliata umanamente, per definizione, la è anche scientificamente o moralmente.che hai trovato umanamente (non scomodare la morale, per favore)
Certo. Ciò che intendo dire è che chi ha tatuaggi o simili dimostra di averne un tipo particolare, e cioè di voler essere trasgressiva o di contestare la società. Altre persone avranno altri difetti, queste hanno sicuramente questo e gli altri potrebbero averli come no.Ti ricordo che QUALSIASI persona al mondo ha difetti minori, perchè come ben sai la perfezione non esiste.
Intendevo dire: conosco per esperienza un gruppo di persone. Se so che il gruppo nel suo insieme è sballato, presumibilmente anche un suo sottinsieme qualsiasi (in questo caso quello di chi si mette tatuaggi) lo è.Hai ragione, con zero esperienze si capisce come funziona il mondo. Si si, hai proprio ragione
Invece no, devi cercare di mantenere la calma.Ovvio che rispondo in maniera agitata: col nervoso che ho addosso... Senza contare che io se parlo di persona (cioè non postando in forum tipo questo) mi agito di mio contrariamente alla mia volontà. E anche se non fosse così, resta il fatto che decidere in base a quanto uno è agitato è sbagliatissimo.
Non vedo perché sarebbe sistematicamente stupido a priori farsi un tatuaggio.Di sicuro non mi mette nelle migliori condizioni, però questo non è certo il motivo per cui lo dico. Cioè, la causa per cui lo ritengo sbagliato a priori è perché so a posteriori che cose di questo tipo sono stupide ergo sbagliate.
In teoria se prendeva voti altissimi non vedo perché non dovrebbe essere il primo della classe (se poi nella vita reale è un pirla e sapeva solo prendere bei voti è un altro discorso). Che sito è per curiosità?Cosa c'entra? Quand'ero al liceo c'era un tizio che prendeva sempre voti alti e si spacciava per il primo della classe quando poi ho saputo che ha creato un sito Internet che solo dal nome fa ridere (non oso pensare ad entrarci).
Non è proprio così.Come ho già detto in un altro topic: per me una cosa giusta o sbagliata umanamente, per definizione, la è anche scientificamente o moralmente.
Per le popolazioni antiche è un altro discorso, per loro non so se fosse sintomo di qualcosa di sbagliato o no. Per quelle attuali, l'ho già detto, lo so per esperienza: so a posteriori che le persone che fanno certe cose hanno certi difetti, quindi deduco a priori che appena ne vedo una quasi certamente ce li avrà. Poi, ci mancherebbe altro, ci sono sempre le eccezioni e ci mancherebbe altro, ma se si chiamano eccezioni è perché sono cose eccezionali, cioè rarissime.Non vedo perché sarebbe sistematicamente stupido a priori farsi un tatuaggio.Tutte le popolazioni primitive che allora si tatuavano o dipingevano per motivi tribali (per esempio per celebrare un guerriero o una festività religiosa) erano una massa di coglioni?
A me piacerebbe avere sulla spalla un falcone o un dragone stilizzato perché mi piace il simbolo (non lo faccio poiché non ho la pecunia), non mi ritengo un drogato balordo teppista (anzi, faccio pure l'esatto opposto) ma se per te allora sarei alla stregua di un delinquente...
1) Non era il primo della classe ma il terzo, c'erano due compagne di classe che prendevano voti ancora più alti; 2) Per "primo della classe" intendevo che si riteneva chissacché; 3) Il sito mi mette a disagio persino dirlo da quanto è assurdo il nome, comunque faccio lo sforzo e te lo dico: si chiama "Aria fritta". Non ci sono mai andato e non ci voglio andare, non so nemmeno di che cosa parli di preciso.In teoria se prendeva voti altissimi non vedo perché non dovrebbe essere il primo della classe (se poi nella vita reale è un pirla e sapeva solo prendere bei voti è un altro discorso). Che sito è per curiosità?
L'ho già detto credo in un altro topic: un tatuaggio in sé non è niente di sbagliato. Il punto è che è un sintomo di un atteggiamento caratteriale. In ogni caso, spiegami, perché mai per il solo fatto di avere vent'anni devo avere una mentalità uguale a quella dei giovani d'oggi?Non so tu quali esperienze abbia fatto, ma tutto quello che dici è sbagliato. Non puoi fare di tutta l' erba un fascio.. Non significa niente "Le persone che fanno certe cose hanno certi difetti". Vorrei capire cosa c'è di male in un tatuaggio. Capisco le persone come mia madre, mia nonna che sono di altre generazioni e non capiranno mai queste cose, ma un ventenne che vive nella società d'oggi, come puo' pensare che un tatuaggio possa rappresentare una persona?
Non si diventa delinquenti per un tatuaggio. Un tatuaggio è come un cosmetico, un qualcosa che non puo' minimamente influenzare una persona. O sei una normale persona che come tutti vive e respira, o sei un delinquente, a prescindere dal fatto che hai o meno un tatuaggio.
Possibile che un ragazzo, al giorno d'oggi, non possa tatuarsi il braccio, che debba ricevere insulti su insulti? Ma che ragionamenti sono?
Appunto, tu conosci un gruppo di persone. E giudichi tutti in base a quello che fa percentuale insignificante (nel senso che è una percentuale troppo piccola per tenerne conto) di persone.Intendevo dire: conosco per esperienza un gruppo di persone. Se so che il gruppo nel suo insieme è sballato, presumibilmente anche un suo sottinsieme qualsiasi (in questo caso quello di chi si mette tatuaggi) lo è.
E' questa la tua esperienza che ti fa capire come va il mondo? Non sapere di cosa parla un argomento e dire che fa schifo? Ora capisco i tuoi ragionamenti.Per le popolazioni antiche è un altro discorso, per loro non so se fosse sintomo di qualcosa di sbagliato o no. Per quelle attuali, l'ho già detto, lo so per esperienza: so a posteriori che le persone che fanno certe cose hanno certi difetti, quindi deduco a priori che appena ne vedo una quasi certamente ce li avrà. Poi, ci mancherebbe altro, ci sono sempre le eccezioni e ci mancherebbe altro, ma se si chiamano eccezioni è perché sono cose eccezionali, cioè rarissime.
3) Il sito mi mette a disagio persino dirlo da quanto è assurdo il nome, comunque faccio lo sforzo e te lo dico: si chiama "Aria fritta". Non ci sono mai andato e non ci voglio andare, non so nemmeno di che cosa parli di preciso.
E ciò è sbagliato? L'atteggiamento caratteriale di chi si fa un tatuaggio è sbagliato? Perchè è questo che stai dicendo.L'ho già detto credo in un altro topic: un tatuaggio in sé non è niente di sbagliato. Il punto è che è un sintomo di un atteggiamento caratteriale.
Nessuno dice che devi avere la stessa mentalità (e visti certi ventenni ci mancherebbe ancora), ma almeno lo stesso tipo di apertura mentale. Da cosa scrivi, dimostri di ragionare come un ottantenne che si lamenta delle generazioni attuali.In ogni caso, spiegami, perché mai per il solo fatto di avere vent'anni devo avere una mentalità uguale a quella dei giovani d'oggi?
Questa perla mi stava sfuggendo: a parte che i gruppi si fanno e si disfano, ma cosa fai, speculazioni di tipo logico-matematico su degli individui? LOL, ma lo sai che nella vita reale i cosiddetti gruppi di sballati possono essere formati da individui che singolarmente non sono sballati? Poi ricaschi sempre nello stesso errore: tu conosci un gruppo, quindi hai esperienza per dire che gli altri gruppi sono così e che ogni individuo è fatto alla tal maniera? Ma per favore, poi non lamentarti se anche un tredicenne ti smonta.Intendevo dire: conosco per esperienza un gruppo di persone. Se so che il gruppo nel suo insieme è sballato, presumibilmente anche un suo sottinsieme qualsiasi (in questo caso quello di chi si mette tatuaggi) lo è.
Pensate quello che volete...Ho invece la sensazione che tu in realtà ti stia scagliando contro i tatuaggi perché ne vorresti anche tu, ma la mamma non vuole.Dai, hai un'invidia pazzesca nei confronti di chi ha avuto la libertà di potersene fare addirittura più di uno e tu stai palesemente rosicando. Raccogli i soldini ed esaudisci i tuoi sogni, ma non raccontarci le favole.
Il mio precedente post non cambia, imho considererebbe lo stesso tatuarsi un gesto criminale. Certo però che è una mentalità abbastanza chiusa... Ma che dico abbastanza, chiusissima! Paolo sei un under '60?Ignora pure il messagio sopra Paolo e rispondimi a questa domanda: se tu incontrassi una persona per bene che più in là si facesse un tatuaggio, tu la reputeresti una delinquente ?