mondiale germania 2006

chi vincerà il mondiale

  • brasile

    Voti: 8 17,4%
  • italia

    Voti: 29 63,0%
  • germania

    Voti: 0 0,0%
  • argentina

    Voti: 1 2,2%
  • francia

    Voti: 2 4,3%
  • olanda

    Voti: 1 2,2%
  • altro

    Voti: 5 10,9%
  • inghilterra

    Voti: 0 0,0%

  • Votatori totali
    46
Stato
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Omg, ma su Zidane ce ne sono già a dozzine? Hanno fatto pure il giochino Flash in cui devi abbattere i Materazzi! Di questo passo diventerà un cult XD
 
Larm ha scritto:
No, sono proprio due questioni completamente diverse l'esultare per una vittoria nazionale e l'esultare per una vittoria tecnicamente bella. La passione degli italiani è il calcio, e quando la nazionale vince è bello festeggiare assieme a tutti. Anche perché ripeto: se ha vinto è inutile ed insensato trattarla come una squadra che ha perso.
Beh, ma il punto é che io la tratto come una squadra che non meritava di vincere.

Il punto, probabilmente, é che il tipo di attaccamento che mi descrivi tu verso la Nazionale io non lo provo e non credo lo proverò mai.

Perché gioisco per una vittoria immeritata (entro certi limiti) solo se a vincere é il Genoa.

La Nazionale io la vedo come un qualcosa di molto, molto diverso, e non mi appassionerà mai come la mia squadra.

Ha detto bene uno che ho visto oggi dal tabacchino, "avrei barattato la Coppa del Mondo con un 4-0 per il Genoa".

Proprio per questo non riesco a gioire nemmeno un pò per la vittoria di questa Nazionale.

Larm ha scritto:
Quello che dici è poco ma sicuro, ma ci sono dei limiti anche per questo. La Juventus non è solo quella squadra che ha rubato gli ultimi 2-3 campionati, ma è quella che ha vinto gli altri 27 scudetti. Il numero è un pochino alto per pensare a tanti colpi di fortuna e ad un secolo di furti.
Purtroppo il mio "sapere" calcistico oltre un tot non va più in là.

Parlando con gente molto più vecchia di me e appassionata dall'infanzia, però, il dubbio che anche in passato ci fossero cose del genere é forte. Sopratutto verso la Juve. Ma questo é un discorso campato su "sentito dire"...

Larm ha scritto:
Demolire tutto è sbagliato a prescindere. Qua la gente ha festeggiato, ha fatto casino, ma non ha distrutto niente; poi che ci siano degli idioti è una cosa normale.
Eh, meglio per te. Da me tiravano bottiglie alla gente che passava, incendiavano cassonetti e hanno rotto il maxi schermo.

Anche volendo non sarei uscito a festeggiare per nulla al mondo.

Ci tengo ad essere distinto dagli animali.

Larm ha scritto:
Scusami Aramil, se se ne fregavano è perché queste cose con il calcio non c'entrano un beneamato cazzo. Il calcio è il gioco di squadra, quello che si fa ai Mondiali e non ai club. Ed è un fatto davvero ammirabile che nonostante tutti questi casini nel nostro campionato si sia riusciti a trovare la forza di organizzarsi e di vincere.
Beh, bella forza, la puzza di amnistia e insabbiatura si sente fin da giorni, più di tanto non credo si siano mai sentiti "in pericolo", anche perché gliene frega ben poco a loro: se le società vengono retrocesse per illecito, si liberano a parametro zero e vanno via. E la vita continua.

E' chiaro, comunque, che la vittoria del Mondiale metterà Calciopoli sotto una luce completamente diversa. E non escludo che possa essere stato anche questo il motivo per cui molti giocatori si sono impegnati di più.

Ma questi sono solo sospetti di un povero Genoano, che ne ha passate di tutti i colori nella sua vita da tifoso...

Larm ha scritto:
Se i tuoi post fossero una dimostrazione di amore per il calcio, allora dovrei rifare il mio intero concetto di amore.Il calcio non è solo tecnica, non è solo perfezione formale: è grinta, passione e coraggio. Cose che l'Italia nelle ultime due partite ha dimostrato di avere; e anche se contro la Francia poteva giocare meglio, il fatto che abbia resistito a questa squadra molto forte è già simbolo di tutto ciò che il calcio realmente è.
Io ho il mio modo di vivere il calcio. Credo che principalmente una squadra debba giocar bene, prima di pensare al risultato: é molto più facile puntare a giocare bene e ottenere così la vittoria che non il contrario.

Poi sì, é anche passione, grinta. Ma sono cose che, a me personalmente, non vengono trasmesse da una squadra che gioca in quel modo.

Tuttalpiù da gente come Gattuso e Cannavaro, e se proprio vogliamo Pirlo e Buffon.

Proprio per questo mio modo di vivere e amare il calcio non riesco a tifare questa Italia, capisci?

(Non so quanto mi sia spiegato bene)

TheGladiator ha scritto:
Bene. Ora puoi anche svestire i panni dell'eroe e cercare di trovare una sola squadra che complessivamente avrebbe meritato di vincere più degli azzurri per il "come" ed il "con chi".
E ci risiamo con il "Eh, ma lo fanno anche gli altri!". E cazzo, mica posso mettermi a criticare tutti, io parlo dell'Italia perché dovrebbe rappresentarmi. Poi ci sarà un motivo se lo definisco uno dei peggiori Mondiali della storia, no?

TheGladiator ha scritto:
Idillio illusorio? Un mondiale non si vince per caso. Nessuno di noi, a maggior ragione io, dimentica gli scandali del campionato, ma sono legati prettamente ad esso. Ma la Nazionale è la Nazionale, e non si tratta di illusione, bensì di coglioni grossi grossi (Gattuso dixit), se siamo riusciti a mettere da parte Calciopoli.
Già risposto sopra. Per me i giocatori non hanno dovuto mettere da parte una minchia. A loro gliene frega ben poco se Juve, Milan o chi altro viene retrocesso: nel caso, scappano.

Anzi, al massimo avranno giocato bene per mettersi in luce a livello Mondiale, nel caso di condanne severe, oppure proprio per dare motivo ai giudici per "ammorbidire" le pene - cosa che, ahimè, temo sempre di più.

TheGladiator ha scritto:
No, stai parlando di fantasia. Perché se ste cose sono realmente accadute le hai viste solo tu. Nelle intercettazioni, a parte il caso di Cannavaro, non si fa menzione di manovre mafiose in termini di calciomercato da parte di Moggi. Quello di saper scegliere i giocatori è stato il grande merito di Capello, l'unico che mi sento di riconoscergli. Fai un po' un quadro sugli acquisti dei quattordici uomini che tra campo e panchina erano in finale, e sugli undici titolari della Juventus 2005-2006, e ti renderai conto di come la tua considerazione sia frutto di un cieco pregiudizio. Nel caso in cui tu non ci sia riuscito, ne riparliamo assieme.
Mi spiace, ma la gente che accusa il sistema-Gea per avergli stroncato la carriera c'é. Mi spiace fare l'esempio di Grabbi, perché sembro di parte, però é l'emblema di tutto ciò: un ragazzo dotatissimo a cui Moggi ha impedito di giocare in Italia, mandandolo a rovinarsi all'estero. Adesso é l'ombra di ciò che poteva diventare.

E come lui ci sono altri, anche allenatori.

Ma comunque, é innegabile che per un calciatore andare a lavorare al servizio di Moggi fosse quantomeno invitante, visto che si veniva pagati, e bene, per giocare Campionati pilotati. Se ci aggiungiamo poi che con ciò aumentavano anche le loro valutazioni...

Ed é anche innegabile che chi si opponeva al sistema, come ho detto prima, faceva una brutta fine.

TheGladiator ha scritto:
Penso di averti risposto, ma mi sento di aggiungere una cosa: Vattene in Spagna a tifare Real, o a fare le pubblicità della Nike.
Spiega il tuo commento, grazie. E te lo dico anche da Moderatore.

P.s.: db, semplicemente non mi aspettavo di dovermi "difendere". E se magari usi un tono diverso mi fai anche un piacere. Grazie.

P.s.2: Le gif sono incredibilmente fighe, lo ammetto.
 
Gabriel Aramil ha scritto:
E ci risiamo con il "Eh, ma lo fanno anche gli altri!". E cazzo, mica posso mettermi a criticare tutti, io parlo dell'Italia perché dovrebbe rappresentarmi. Poi ci sarà un motivo se lo definisco uno dei peggiori Mondiali della storia, no?

Appunto. Significa che il livello del gioco si è assestato su uno standard non tanto di bellezza quanto di TIPO DI GIOCO per tutte le squadre del mondiale.

Già risposto sopra. Per me i giocatori non hanno dovuto mettere da parte una minchia. A loro gliene frega ben poco se Juve, Milan o chi altro viene retrocesso: nel caso, scappano.Anzi, al massimo avranno giocato bene per mettersi in luce a livello Mondiale, nel caso di condanne severe, oppure proprio per dare motivo ai giudici per "ammorbidire" le pene - cosa che, ahimè, temo sempre di più.

Sicuro? Hai la minima idea di cosa voglia dire veder crollare tutto il duro lavoro di anni e anni (dai due di Ibrahimovic ai tredici di Del Piero) di Juventus? Immagini cosa voglia dire veder messi in dubbio tutti i successi di un ciclo solo perché un omino piccolo piccolo parlava troppo al telefono? E non credere che, considerato l'andazzo, sia facile per tutti trovare una squadra.

Mi spiace, ma la gente che accusa il sistema-Gea per avergli stroncato la carriera c'é. Mi spiace fare l'esempio di Grabbi, perché sembro di parte, però é l'emblema di tutto ciò: un ragazzo dotatissimo a cui Moggi ha impedito di giocare in Italia, mandandolo a rovinarsi all'estero. Adesso é l'ombra di ciò che poteva diventare.E come lui ci sono altri, anche allenatori.

Ma comunque, é innegabile che per un calciatore andare a lavorare al servizio di Moggi fosse quantomeno invitante, visto che si veniva pagati, e bene, per giocare Campionati pilotati. Se ci aggiungiamo poi che con ciò aumentavano anche le loro valutazioni...

Ed é anche innegabile che chi si opponeva al sistema, come ho detto prima, faceva una brutta fine.

Metti per un attimo da parte tutta questa storia del sistema, perché è una cosa del tutto presunta. Il riferimento, mio e di Larm, era ai giocatori della Juventus, passati e presenti, non ai giocatori della GEA. Di certo i calciatori, dipendenti della società e nulla più, non erano messi al corrente delle decisioni dei dirigenti e della loro politica nei confronti degli arbitri. Chi sceglieva la Juve non sapeva cosa c'era dietro, e continuava a non saperlo pur lavorandoci!

Spiega il tuo commento, grazie. E te lo dico anche da Moderatore.
Presto fatto: la tua è un'idea di calcio ai giorni d'oggi inapplicabile. Solo i tifosi madridisti e Cantona ci credono ancora. Con l'evolversi del gioco, si evolvono anche i giocatori. E certe cose, alle velocità di oggi, non sono più possibili. Ovviamente, come vedi, non voleva essere offensivo. Spiace che tu possa averlo inteso così... :\
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Ultima modifica di un moderatore:
TheGladiator ha scritto:
Appunto. Significa che il livello del gioco si è assestato su uno standard non tanto di bellezza quanto di TIPO DI GIOCO per tutte le squadre del mondiale.
E permetti che ciò NON mi faccia piacere, e che io preferisca combattere i miei mulini a vento piuttosto che piegarmi?

TheGladiator ha scritto:
Sicuro? Hai la minima idea di cosa voglia dire veder crollare tutto il duro lavoro di anni e anni (dai due di Ibrahimovic ai tredici di Del Piero) di Juventus? Immagini cosa voglia dire veder messi in dubbio tutti i successi di un ciclo solo perché un omino piccolo piccolo parlava troppo al telefono? E non credere che, considerato l'andazzo, sia facile per tutti trovare una squadra.
Io non credo minimamente che i giocatori non sapessero.

Vatti a rivedere le dichiarazioni di Socrates, di anni fa, purtroppo finite nell'oblio.

TheGladiator ha scritto:
Metti per un attimo da parte tutta questa storia del sistema, perché è una cosa del tutto presunta. Il riferimento, mio e di Larm, era ai giocatori della Juventus, passati e presenti, non ai giocatori della GEA. Di certo i calciatori, dipendenti della società e nulla più, non erano messi al corrente delle decisioni dei dirigenti e della loro politica nei confronti degli arbitri. Chi sceglieva la Juve non sapeva cosa c'era dietro, e continuava a non saperlo pur lavorandoci!
E qui mi collego a sopra. Non riesco a credere che nessuno ne sapesse qualcosa.

Ma anche se fosse così, indubbiamente le vittorie recenti della Juve hanno fatto sì che molti giocatori forti fossero affascinati all'idea di recarvisi, più che dalla storia. E mi pare anche giusto. Ma questo dimostra come anche qui c'entri Moggi.

TheGladiator ha scritto:
Presto fatto: la tua è un'idea di calcio ai giorni d'oggi inapplicabile.
Ripeto, preferisco combattere i miei mulini a vento che rinunciare completamente e accettare la realtà di oggi.
 
Gabriel Aramil ha scritto:
E permetti che ciò NON mi faccia piacere, e che io preferisca combattere i miei mulini a vento piuttosto che piegarmi?

Libero di farlo. Ma pensi che l'idea di gioco che predichi sarebbe vincente al giorno d'oggi?

Io non credo minimamente che i giocatori non sapessero.Vatti a rivedere le dichiarazioni di Socrates, di anni fa, purtroppo finite nell'oblio.
E credi che i dirigenti sarebbero andati a mettere in piazza cose di una certa delicatezza? Col rischio poi che qualche figlio di buona donna che cambia squadra litigando con Moggi mena tutto ai quattro venti? Comunque, rinfrescami la memoria su Socrates.

E qui mi collego a sopra. Non riesco a credere che nessuno ne sapesse qualcosa.Ma anche se fosse così, indubbiamente le vittorie recenti della Juve hanno fatto sì che molti giocatori forti fossero affascinati all'idea di recarvisi, più che dalla storia. E mi pare anche giusto. Ma questo dimostra come anche qui c'entri Moggi.

Sillogisticamente parlando, sì. Ma non c'è responsabilità diretta di Moggi, come vedi. E la Storia della Juve ha un peso non certo indifferente, sicuramente più importante dei successi recenti, così come accade per tutte le grandi squadre. Che altrimenti, se entrassero in crisi di risultati, potrebbero anche chiudere i battenti, Real Madrid compreso.

Ripeto, preferisco combattere i miei mulini a vento che rinunciare completamente e accettare la realtà di oggi.
Ripeto, quel tipo di gioco sarebbe oggi altrettanto efficace, in termini di bellezza stessa di gioco e di risultati?

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L

Larm

Beh, ma il punto é che io la tratto come una squadra che non meritava di vincere.
E allora perché ha vinto? Solo per quella botta di culo dell'errore di Trezeguet?

Non sarà anche perché ha fatto un gol al volo reagendo ad un rigore inaspettato, perché ha tenuto testa e per una certa misura impaurito una squadra estremamente forte, perché non gli ha permesso di fare gol, perché nonostante tutto nelle occasioni avute è stata molto più prossima alla rete della Francia (che di tiri nello specchio della porta ne ha fatti 2-3, l'unico davvero pericoloso quello di Zidane parato magistralmente da Buffon)? Se non era per quello scivolone di Materazzi, un vero e proprio incidente dovuto alla forza d'inerzia e fatto talmente a freddo che non ha avuto praticamente nessun effetto emotivo, l'Italia ci sarebbe arrivata con un 1-0 secco ai 90 minuti.

Si sa che l'Italia non ha un calcio spettacolare come quello brasiliano o elegante come quello francese, ma ha grinta, resistenza ed esperienza, ed una difesa che si è dimostrata fin dall'inizio tra le più forti dell'intero mondiale. Il calcio è anche (e prima di tutto) passione, e proprio grazie a questa passione ha vinto.

Il punto, probabilmente, é che il tipo di attaccamento che mi descrivi tu verso la Nazionale io non lo provo e non credo lo proverò mai.Perché gioisco per una vittoria immeritata (entro certi limiti) solo se a vincere é il Genoa.

La Nazionale io la vedo come un qualcosa di molto, molto diverso, e non mi appassionerà mai come la mia squadra.

Ha detto bene uno che ho visto oggi dal tabacchino, "avrei barattato la Coppa del Mondo con un 4-0 per il Genoa".

Proprio per questo non riesco a gioire nemmeno un pò per la vittoria di questa Nazionale.
Beh, questa è una forma di campanilismo purtroppo diffusa, che spero un giorno possa scomparire del tutto. Fortunatamente c'è anche tantissima gente conscia d'essere italiana e desiderosa di festeggiare assieme agli italiani.

Eh, meglio per te. Da me tiravano bottiglie alla gente che passava, incendiavano cassonetti e hanno rotto il maxi schermo.Anche volendo non sarei uscito a festeggiare per nulla al mondo.

Ci tengo ad essere distinto dagli animali.
Se esistono gli incivili prenditela con gli incivili, non con gli appassionati di calcio. Le tue invettive, per quanto corrette, hanno un bersaglio decisamente sbagliato.

Beh, bella forza, la puzza di amnistia e insabbiatura si sente fin da giorni, più di tanto non credo si siano mai sentiti "in pericolo", anche perché gliene frega ben poco a loro: se le società vengono retrocesse per illecito, si liberano a parametro zero e vanno via. E la vita continua.E' chiaro, comunque, che la vittoria del Mondiale metterà Calciopoli sotto una luce completamente diversa. E non escludo che possa essere stato anche questo il motivo per cui molti giocatori si sono impegnati di più.

Ma questi sono solo sospetti di un povero Genoano, che ne ha passate di tutti i colori nella sua vita da tifoso...
Qui siamo praticamente nell'assurdo. I giocatori dell'Italia non erano giocatori della Juventus o del Milan messi assieme a casaccio per cercare di raggiungere un traguardo di salvezza. Nessun giocatore nasce juventino o milanista: nasce italiano e nella nazionale gioca assieme ad italiani. Si è vista raramente per quanto riguarda la nostra nazionale una squadra così coesa e comunicativa, unita solamente dalla voglia di farcela.

Io ho il mio modo di vivere il calcio. Credo che principalmente una squadra debba giocar bene, prima di pensare al risultato: é molto più facile puntare a giocare bene e ottenere così la vittoria che non il contrario.Poi sì, é anche passione, grinta. Ma sono cose che, a me personalmente, non vengono trasmesse da una squadra che gioca in quel modo.

Tuttalpiù da gente come Gattuso e Cannavaro, e se proprio vogliamo Pirlo e Buffon.

Proprio per questo mio modo di vivere e amare il calcio non riesco a tifare questa Italia, capisci?
Appunto, a te piace il gioco tecnico: vuoi vedere il passaggio perfetto, vuoi vedere il contropiede fulmineo che finisce sempre in gol, vuoi vedere il possesso di palla che mette in difficoltà ogni difesa. Questo è solo una parte del calcio, quella di puro sfoggio di abilità, come se in una qualsiasi competizione si giocasse solo perché l'importante è partecipare e mettersi in mostra. Se io mi alleno per mesi su una cosa e do tutto me stesso per una gara non è certo per fare presenza, ma per vincerla; e se alla fine si vince, vuol dire che la propria strategia di preparazione è stata valida.

Poi ci sarà un motivo se lo definisco uno dei peggiori Mondiali della storia, no?
Perché ne hai visti sì e no due?
 
TheGladiator ha scritto:
Libero di farlo. Ma pensi che l'idea di gioco che predichi sarebbe vincente al giorno d'oggi?
Mi chiedi un giudizio troppo difficile.

TheGladiator ha scritto:
E credi che i dirigenti sarebbero andati a mettere in piazza cose di una certa delicatezza? Col rischio poi che qualche figlio di buona donna che cambia squadra litigando con Moggi mena tutto ai quattro venti? Comunque, rinfrescami la memoria su Socrates.
Ma secondo te, vista l'importanza di Moggi e visto che molti altri personaggi hanno "smascherato" Moggi per poi finire nel dimenticatoio (e non in un bel modo), quanti giocatori avrebbero avuto voglia di rovinarsi la carriera? E poi non dico che sapessero come funzionasse l'intero sistema, dico che mi sembra praticamente impossibile che non sapessero che esistesse.

"Perchè non dite ai vostri lettori -aveva detto Socrates al giornalista che lo intervistava- che pagano per vedere partite finte?"

E poi spiergava come, negli spogliatoi, venivano truccate le partite.

Si parla comunque di anni fa, segno che il calcio italiano non é stato "infettato" di recente.

TheGladiator ha scritto:
Sillogisticamente parlando, sì. Ma non c'è responsabilità diretta di Moggi, come vedi. E la Storia della Juve ha un peso non certo indifferente, sicuramente più importante dei successi recenti, così come accade per tutte le grandi squadre. Che altrimenti, se entrassero in crisi di risultati, potrebbero anche chiudere i battenti, Real Madrid compreso.
Se la Storia della Juve avesse un peso, allora anche il Genoa potrebbe aspirare a Trezeguet.

Quello che conta é la situazione della squadra di adesso, non del passato. Un giocatore non sceglierà mai una squadra per la sua Storia.

Seguendo questo discorso, comunque, si capisce come l'operato di Moggi abbia permesso alla Juventus di avere tutti questi giocatori nazionali. E non credo che questo sia un "danno collaterale", un qualcosa di non calcolato.

Larm ha scritto:
E allora perché ha vinto? Solo per quella botta di culo dell'errore di Trezeguet?

Non sarà anche perché ha fatto un gol al volo reagendo ad un rigore inaspettato, perché ha tenuto testa e per una certa misura impaurito una squadra estremamente forte, perché non gli ha permesso di fare gol, perché nonostante tutto nelle occasioni avute è stata molto più prossima alla rete della Francia (che di tiri nello specchio della porta ne ha fatti 2-3, l'unico davvero pericoloso quello di Zidane parato magistralmente da Buffon)? Se non era per quello scivolone di Materazzi, un vero e proprio incidente dovuto alla forza d'inerzia e fatto talmente a freddo che non ha avuto praticamente nessun effetto emotivo, l'Italia ci sarebbe arrivata con un 1-0 secco ai 90 minuti.

Si sa che l'Italia non ha un calcio spettacolare come quello brasiliano o elegante come quello francese, ma ha grinta, resistenza ed esperienza, ed una difesa che si è dimostrata fin dall'inizio tra le più forti dell'intero mondiale. Il calcio è anche (e prima di tutto) passione, e proprio grazie a questa passione ha vinto.
Ha vinto perché ha puntato tutto sul difendersi, per poi ripartire (e lo ha fatto quasi sempre malissimo, con Toni completamente solo a cercare di far miracoli contro la difesa della Francia).

Come del resto ha fatto per tutto il Mondiale, anche contro avversari inguardabili.

La Francia, un pò nel primo tempo (comunque abbastanza equilibrato), ma sopratutto per tutto il resto della partita ha preso l'Italia a pallonate, la stessa Italia che si difendeva in 8 e che, recuperata palla, faceva lanci lunghi quasi a caso (lanci lunghi completamente inutili la maggior parte delle volte).

Difatti siamo stati pericolosi praticamente solo su calcio da fermo.

E il brutto é che, come ho detto prima, abbiamo avuto lo stesso atteggiamento per tutto il Mondiale, inspiegabilmente tralaltro: con gli avversari che ci sono capitati fino alle semifinali, bastava poco per convincere un pò di più.

Invece siamo arrivati a vincere, per esempio, contro l'Australia (gente che da noi giocherebbe in C1, a parte due o tre) solo grazie a un rigore inventato al 93'. Roba da Grecia, se permetti.

La passione é una componente del calcio, ma non ne é la base. Il calcio dovrebbe sopratutto divertire, oltre che appassionarti.

Riconosco che il gruppo di Lippi aveva forti motivazioni (a prescindere da quali siano, perché tu hai il tuo modo di vedere la cosa, io ho il mio), ma so anche che queste non bastano per essere nominati Campioni del Mondo: serve vincere e convincere di essere i più forti e di essere arrivati lì per merito proprio, non per fortuna o per altro. Cosa, secondo me, non avvenuta.

Larm ha scritto:
Beh, questa è una forma di campanilismo purtroppo diffusa, che spero un giorno possa scomparire del tutto. Fortunatamente c'è anche tantissima gente conscia d'essere italiana e desiderosa di festeggiare assieme agli italiani.
No, queste sono emozioni. Io mi emoziono vedendo giocare il Genoa, sopratutto, ma non ho mai detto che nessun'altra squadra sortisca su di me questo effetto. Per esempio, in questi Mondiali, ho seguito (purtroppo per poco) la Spagna.

Purtroppo, quando vedo l'Italia (e i motivi non te li sto a dire), non riesco a gioire o ad appassionarmi più di tanto.

Quest'anno quel poco é completamente mancato per vari motivi, primo fra tutti il gioco e la mentalità espressa, e subito dopo lo scandalo calciopoli, che non sono mai riuscito a dimenticare completamente, mentre seguivo le partite.

Larm ha scritto:
Se esistono gli incivili prenditela con gli incivili, non con gli appassionati di calcio. Le tue invettive, per quanto corrette, hanno un bersaglio decisamente sbagliato.
Beh, se vogliamo parlare di coloro che non demolivano tutto, ti posso dire che, secondo me (prendilo pure come un pregiudizio) la maggior parte di coloro che era in piazza non sa quasi nulla di calcio. Alcuni probabilmente hanno iniziato a vedere l'Italia solo dalle semifinali.

Io non ho visto una Nazione in festa per la vittoria del Mondiale, ho visto una Nazione trovare un buon pretesto per festeggiare.

Cosa nemmeno sbagliata, ma che sinceramente non mi attrae.

Larm ha scritto:
Qui siamo praticamente nell'assurdo. I giocatori dell'Italia non erano giocatori della Juventus o del Milan messi assieme a casaccio per cercare di raggiungere un traguardo di salvezza. Nessun giocatore nasce juventino o milanista: nasce italiano e nella nazionale gioca assieme ad italiani. Si è vista raramente per quanto riguarda la nostra nazionale una squadra così coesa e comunicativa, unita solamente dalla voglia di farcela.
Sì, il gruppo era unito, e sicuramente la voglia di vincere c'era.

Ma secondo me non era l'unico motivo trascinante, anche se forse il più importante. Ma questi sono solo miei sospetti, probabilmente dovuti anche agli atteggiamenti dei Media, che tendono a convincere la gente che sia un delitto costringere i giocatori di Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio, facenti parte della Nazionale vincitrice, ad andare all'estero per colpa del processo di Calciopoli.

Ed é una cosa che mi ha condizionato tantissimo, perché io l'anno scorso mi sono visto il Genoa retrocesso in C1, dopo aver conquistato la A, per "aver normalizzato una partita", dopo essere stato massacrato dai media in maniera indegna e dopo aver subìto processi scandalosi.

Quest'anno invece la situazione (per ovvi motivi, ma non certo validi, dal mio punto di vista) é completamente rovesciata: chi l'anno scorso invocava punizioni esemplari, quest'anno invoca una amnistia per "meriti sportivi dei singoli giocatori". Tutto ciò non ha fatto altro che peggiorare il mio "rapporto" con la Nazionale, già non buono di suo, oltre a farmi credere che i giocatori fossero spinti anche da questo.

Larm ha scritto:
Appunto, a te piace il gioco tecnico: vuoi vedere il passaggio perfetto, vuoi vedere il contropiede fulmineo che finisce sempre in gol, vuoi vedere il possesso di palla che mette in difficoltà ogni difesa. Questo è solo una parte del calcio, quella di puro sfoggio di abilità, come se in una qualsiasi competizione si giocasse solo perché l'importante è partecipare e mettersi in mostra. Se io mi alleno per mesi su una cosa e do tutto me stesso per una gara non è certo per fare presenza, ma per vincerla; e se alla fine si vince, vuol dire che la propria strategia di preparazione è stata valida.
Ma in una competizione, oltre a vincere, devi anche dare l'impressione di essere il più forte.

A te piacerebbe, come si suol dire, vincere ma non convincere? A me no, e secondo me é quello che é successo.

Larm ha scritto:
Perché ne hai visti sì e no due?
Naturalmente. E' ovviamente un'esagerazione per far capire che non é stata solo l'Italia a giocare in maniera orribile.
 
L

Larm

Dai tuoi post, Aramil, emerge una visione del calcio estremamente sterile che nemmeno si avvicina vagamente a quello che è davvero questa competizione, soprattutto perché è fondata su una visione del calcio solo come sfida tra squadre. Le squadre di calcio, viste in questa maniera, altro non sono che il prodotto della tecnica degli allenatori e dei singoli giocatori che sanno svilupparla. In questa visione non esiste alcun gioco di squadra, è come se i giocatori stessi non facessero nessuno sforzo per gli altri, ma lo fanno solo per emergere e diventare famosi. Questo può avvenire (ed è la norma) solo per i campionati interni alle nazioni. Quando tifi Juventus non stai tifando la tradizione dei giocatori di calcio di Torino, bensì quella dei tecnici, poiché la quasi totalità dei giocatori delle squadre delle prime due divisioni provengono da tutt'altra zona rispetto a quella del club. Quando si tratta di competizioni internazionali però i parametri devono necessariamente cambiare, ed è lì che si capisce la vera essenza di una competizione, legata in primo luogo dalla passione e non da interessi economici (come invece tu sostieni, come se Pirlo quando va a tirare in porta lo faccia pensando a quanti soldi gli potranno arrivare da quel gol). Anche se credo che una squadra vincitrice ai mondiali prenda dei soldi, è assurdo pensare che ognuno giocasse per quelli, specie perché il vincolo economico è qualcosa di troppo individuale perché possa spingere a giocare come squadra. In una competizione così grande e storica il denaro passa decisamente in secondo piano, e i giocatori cercano di emergere nei campionati proprio per riuscire ad arrivare a qualcosa di così bello ed intenso negli ideali come i campionati mondiali.

Ad una competizione dove le tue azioni non vengono quantificate in denaro l'obiettivo di tutte le squadre è vincere per l'onore di essere nella storia. Con i soldi nella storia non ci entri: lo fai solo impegnandoti al meglio nel gioco.

Il calcio non è prima di tutto un divertimento per la gente che lo guarda, ma è la passione dei giocatori nel riuscire a tenere duro per vincere. Chiamarlo divertimento significherebbe paragonarlo ad un'opera d'arte come un film, quando è chiaro che il calcio non ha le caratteristiche di un'opera d'arte. Nel calcio nulla è deciso a priori, dipende tutto da una quantità di fattori enorme come la preparazione atletica e l'umore delle squadre, le condizioni fisico-climatiche del luogo, il modo in cui viene gestita la partita dai giudici di gara e dagli allenatori, e infinite altre cose ancora. Ci si prepara per affrontare avversari sempre più grandi e per superarli, non certo perché si vuole far vedere al pubblico cose tecnicamente spettacolari: quello lo fa il Brasile, e si è visto quanto è servita la loro spettacolare tecnica quando mancava uno spirito di squadra coeso.

E' chiaro che se offri anche un bello spettacolo tecnico mostri una vittoria più meritata, ma non si può pretendere perfezione e aggressività da ogni match. La partita contro la Germania è stata intensamente combattuta da entrambe le parti, ma avendo noi una tecnica superiore alla fine l'Italia ha prevalso ed è stato offerto anche un bello spettacolo tecnico.

La Francia contro di noi ha offerto un perfetto spettacolo tecnico, ma non ha vinto: questo dimostra abbastanza eloquentemente come la tecnica in sé non rappresenti per niente lo spirito di una competizione.

L'Italia a parte alcuni membri (leggasi Del Piero) sono stati partecipi di un fortissimo spirito di squadra che ha attraversato qualsiasi campanilismo da campionato di calcio, e ha vinto; perché nessuno lì dentro ha giocato da juventino, da milanista o da interista, ma hanno giocato da italiani quali tutti sono.

Quel modo di vedere il calcio come uno spettacolo è evidentemente da persona a cui non è mai piaciuto giocare a calcio, o che non ha mai apprezzato lo spirito di gruppo; per questo è praticamente impossibile capire cosa significhi gioire insieme ai tuoi connazionali per una vittoria dei tuoi connazionali.
 

God

Zoidberg
Dio benedica il buon Calcio, perché è proprio quello che fomenta il patriottismo calcistico.

Dio benedica l'Italia.
 
Larm ha scritto:
Dai tuoi post, Aramil, emerge una visione del calcio estremamente sterile che nemmeno si avvicina vagamente a quello che è davvero questa competizione, soprattutto perché è fondata su una visione del calcio solo come sfida tra squadre. Le squadre di calcio, viste in questa maniera, altro non sono che il prodotto della tecnica degli allenatori e dei singoli giocatori che sanno svilupparla. In questa visione non esiste alcun gioco di squadra, è come se i giocatori stessi non facessero nessuno sforzo per gli altri, ma lo fanno solo per emergere e diventare famosi. Questo può avvenire (ed è la norma) solo per i campionati interni alle nazioni. Quando tifi Juventus non stai tifando la tradizione dei giocatori di calcio di Torino, bensì quella dei tecnici, poiché la quasi totalità dei giocatori delle squadre delle prime due divisioni provengono da tutt'altra zona rispetto a quella del club. Quando si tratta di competizioni internazionali però i parametri devono necessariamente cambiare, ed è lì che si capisce la vera essenza di una competizione, legata in primo luogo dalla passione e non da interessi economici (come invece tu sostieni, come se Pirlo quando va a tirare in porta lo faccia pensando a quanti soldi gli potranno arrivare da quel gol). Anche se credo che una squadra vincitrice ai mondiali prenda dei soldi, è assurdo pensare che ognuno giocasse per quelli, specie perché il vincolo economico è qualcosa di troppo individuale perché possa spingere a giocare come squadra. In una competizione così grande e storica il denaro passa decisamente in secondo piano, e i giocatori cercano di emergere nei campionati proprio per riuscire ad arrivare a qualcosa di così bello ed intenso negli ideali come i campionati mondiali.

Ad una competizione dove le tue azioni non vengono quantificate in denaro l'obiettivo di tutte le squadre è vincere per l'onore di essere nella storia. Con i soldi nella storia non ci entri: lo fai solo impegnandoti al meglio nel gioco.

Il calcio non è prima di tutto un divertimento per la gente che lo guarda, ma è la passione dei giocatori nel riuscire a tenere duro per vincere. Chiamarlo divertimento significherebbe paragonarlo ad un'opera d'arte come un film, quando è chiaro che il calcio non ha le caratteristiche di un'opera d'arte. Nel calcio nulla è deciso a priori, dipende tutto da una quantità di fattori enorme come la preparazione atletica e l'umore delle squadre, le condizioni fisico-climatiche del luogo, il modo in cui viene gestita la partita dai giudici di gara e dagli allenatori, e infinite altre cose ancora. Ci si prepara per affrontare avversari sempre più grandi e per superarli, non certo perché si vuole far vedere al pubblico cose tecnicamente spettacolari: quello lo fa il Brasile, e si è visto quanto è servita la loro spettacolare tecnica quando mancava uno spirito di squadra coeso.

E' chiaro che se offri anche un bello spettacolo tecnico mostri una vittoria più meritata, ma non si può pretendere perfezione e aggressività da ogni match. La partita contro la Germania è stata intensamente combattuta da entrambe le parti, ma avendo noi una tecnica superiore alla fine l'Italia ha prevalso ed è stato offerto anche un bello spettacolo tecnico.

La Francia contro di noi ha offerto un perfetto spettacolo tecnico, ma non ha vinto: questo dimostra abbastanza eloquentemente come la tecnica in sé non rappresenti per niente lo spirito di una competizione.

L'Italia a parte alcuni membri (leggasi Del Piero) sono stati partecipi di un fortissimo spirito di squadra che ha attraversato qualsiasi campanilismo da campionato di calcio, e ha vinto; perché nessuno lì dentro ha giocato da juventino, da milanista o da interista, ma hanno giocato da italiani quali tutti sono.

Quel modo di vedere il calcio come uno spettacolo è evidentemente da persona a cui non è mai piaciuto giocare a calcio, o che non ha mai apprezzato lo spirito di gruppo; per questo è praticamente impossibile capire cosa significhi gioire insieme ai tuoi connazionali per una vittoria dei tuoi connazionali.
Mi spiace, ma oltre a non aver capito come io vivo il calcio, hai anche fatto un discorso basato su cose che io non ho mai contestato.

Il gioco di squadra e il gruppo SONO FONDAMENTALI, e proprio io che chiedo un bel gioco lo so! Perché senza un gruppo, o senza un gioco di squadra (che poi sono quasi due sinonimi), dove vai? Da nessuna parte! Il calcio E' una sport di squadra, e questo lo so benissimo.

Ma questo, spiegami, che accidenti c'entra? Dovrei forse sorvolare sul gioco dell'Italia, a mio parere orribile, per tessere invece le lodi di "questo gruppo staordinario di ragazzi che remando tutti (o quasi) nella stessa direzione hanno raggiunto l'obiettivo finale"?

No, non ha senso.

Io so benissimo che il punto di forza dell'Italia, oltre alla difesa, é stato il gioco di squadra.

Ma so anche che il gioco espresso, causa mentalità difensiva, é stato dei peggiori.

E questo é un giudizio personale, che tu puoi anche contraddire come ti pare, ma che non c'entra nulla con lo spirito di squadra.

Tu mi dici che i giocatori, messi da parte i propri club, hanno giocato in quanto Italiani e si sono prefissi l'obiettivo di vincere il Mondiale per portare l'Italia sul tetto del mondo. Io ti dico che é vero solo in parte, perché a mio parere vi sono stati altri obiettivi. Prima di tutto, i singoli giocatori hanno capito che, con Calciopoli, era necessario vincere, sia per ristabilire in parte la nostra immagine all'estero, sia perché, con una vittoria, avrebbero ottenuto A) maggior visibilità all'estero, in caso di condanne severe B) un atteggiamento diverso dei giudici nei confronti dei loro club.

Poi ti dico anche che non apprezzo il gruppo in sè perché é il risultato del sistema Moggi e degli altri loschi figuri di Lega, FIGC, Caf eccetera.

Perché é così: questa Nazionale é il frutto di anni di irregolarità nascoste, di campionati falsati.

E non apprezzo questo gruppo anche perché formato da persone (attenzione, persone, non calciatori) che, con certi loro atteggiamenti, mi schifano: vedi Cannavaro che difende Moggi, vedi Gattuso che oltre a negare qualsiasi sistema-Milan in maniera che definirei ridicola, dichiara senza troppi giri di parole che lo scandalo Calciopoli é stato fondamentale per questa vittoria.

Ora, ci sono due modi di leggerla: o in loro é venuta forte la voglia di ristabilire il calcio italiano e di creare un punto di inizio da cui ripartire, oppure mi ricollego al discorso di prima. E ci aggiungo anche che non mi piace l'idea che un gruppo si impegni solo se viene messo in discussione. E la domanda sorge spontanea: senza Calciopoli avremmo vinto? E se no, perché?

(Evito di parlarti anche di come i giocatori sono immischiati in Calciopoli, perché l'ho già fatto prima, e rischierei di ripetermi)

E a questo punto, si ritorna al gioco. Già, perché é da lì che io sono partito: criticando il gioco espresso e le scelte di Lippi.

Prima di tutto perché trovo VERGOGNOSO che Lippi abbia anteposto le proprie simpatie/antipatie alle scelte tattiche.

E poi perché trovo illogico aver tenuto un atteggiamento degno della Grecia. Perché io ero davvero convinto che l'Italia potesse vincere, ed ero convinto della forza del suo organico, anche se le scelte di Lippi al momento delle convocazioni hanno abbassato (e di molto) la "potenza" di quest'ultimo.

Ed ero convinto, perciò, che pensare a difendere, per poi ripartire veloci, fosse inutile, oltre che palloso.

Perché con i singoli che l'Italia aveva, e sopratutto con gli avversari che si é ritrovata, poteva benissimo dominare tutte le partite, vincendole meritando e senza ridursi all'ultimo, magari con qualche "regalo". Ed é una cosa che mi fa davvero rabbia, perché avevo in me la speranza di poter, a tratti, dimenticare Calciopoli e calmare la mia "antipatia" verso la maglia azzurra.

Detto fatto, Lippi si é completamente rimangiato ciò che disse al momento della sua venuta ("Schiererò sempre il tridente", "Vedrete un bel calcio"), schierando un prudentissimo 4-5-1, che sì creava un muro difensivo quasi impossibile da superare (sia per il numero di giocatori disposti a difendere, sia per la qualità di questi, sopratutto se paragonata alla qualità effettiva degli avversari), ma rendeva le manovre offensive ridicole, tra lanci lunghi dall'esito improbabile e ripartenze solo a volte pericolose.

E se andiamo a vedere la Finale tutto ciò risulta ancor di più: siamo stati pericolosi praticamente solo su calcio da fermo, vedi i colpi di testa di Materazzi in occasione degli angoli, vedi la punizione di Pirlo del secondo tempo, vedi la vittoria arrivata ai rigori.

In conclusione, una squadra che poteva giocare un calcio magari non spettacolare ma preciso e implacabile, costretta a giocare alla stregua di una squadretta.

Riguardo all'ultima parte del tuo post, io considero il calcio come un divertimento, una passione, uno spettacolo... Lo considero tante cose, però quando giudico una squadra, lo faccio da spettatore, senza preoccuparmi dei singoli e dei motivi per cui loro possono aver giocato male (perché sennò ci sarebbero miliardi di scuse plausibili, anche se nessuna di esse sarebbe una valida giustificazione). Per cui, ti posso dire che a livello di gruppo l'Italia merita ciò che ha vinto (non soffermandomi ad analizzare il gruppo, ovviamente), ma ti dico anche che a livello di gioco non é stato così.

Poi scusa, secondo te io non riesco a giore dell'Italia con i miei connazionali perché non considero lo spirito di gruppo?

Ma non é vero, é ciò che faccio sempre quando gioca il Genoa.

Il punto é che, come ti ho già detto, la passione che ci metto e le emozioni che ricevo quando gioca il Genoa, non le ho quando gioca l'Italia. Per questo mi soffermo molto di più sul gioco e non sul gruppo.

Chiamalo campanilismo, chiamalo come ti pare, ma queste sono cose che non decido io, e delle quali non sono responsabile.

Sono emozioni.
 
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CURSELAX 88

Bah, dicono abbia insultato la madre e la sorella di Zidane, ma non si è ancora capito bene. La madre di Zidane, tra l'altro, ha dichiarato in intervista di voler vedere i testicoli di Materazzi su un piatto d'argento...non so se ridere o piangere.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
CURSELAX 88 ha scritto:
Bah, dicono abbia insultato la madre e la sorella di Zidane, ma non si è ancora capito bene. La madre di Zidane, tra l'altro, ha dichiarato in intervista di voler vedere i testicoli di Materazzi su un piatto d'argento...non so se ridere o piangere.
Sai quali e quante se ne dicono in campo in uno sport a squadre? Se ogni volta si dovesse passare alle vie di fatto, sarebbe una perenne rissa.

Mi spiace per tutti noi per la scena a cui si è assistito; mi spiace (meno) per Zidane che non si rende conto che, invece di zittirsi, così facendo sarà ricordato più per questo episodio che per tutto quello che ha fatto nel resto della sua carriera sportiva.

Con tutto questo casino, oltralpe stanno dimostrando di non saper perdere.
 
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CURSELAX 88

Comunque, la reazione della madre di Zidane mi pare esagerata. Posso capire rimanerne rammaricati, ma arrivare a queste conclusioni del cazzo mi sembra davvero fuori di testa. Comunque Materazzi rischia una squalifica di due turni, mentre Zidane, ritiratosi dall'attività agonistica, ovviamente non rischia nulla. A parte di essere menato da qualche tifoso italiano.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
CURSELAX 88 ha scritto:
Comunque, la reazione della madre di Zidane mi pare esagerata. Posso capire rimanerne rammaricati, ma arrivare a queste conclusioni del cazzo mi sembra davvero fuori di testa. Comunque Materazzi rischia una squalifica di due turni, mentre Zidane, ritiratosi dall'attività agonistica, ovviamente non rischia nulla. A parte di essere menato da qualche tifoso italiano.
Penso che rischi la revoca del Pallone d'Oro.
 
CURSELAX 88 ha scritto:
Comunque, la reazione della madre di Zidane mi pare esagerata. Posso capire rimanerne rammaricati, ma arrivare a queste conclusioni del cazzo mi sembra davvero fuori di testa. Comunque Materazzi rischia una squalifica di due turni, mentre Zidane, ritiratosi dall'attività agonistica, ovviamente non rischia nulla. A parte di essere menato da qualche tifoso italiano.
Da quando i tabloid inglesi sono affidabili? ;)
 
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CURSELAX 88

Sì, a 'sto punto sarebbe d'uopo aprire un thread sui prossimi europei in Austria e in Svizzera nel 2008...
 
Stato
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