Dio, la religione e tutto quanto

Pigkappa

Passante
Ci deve qualcosa di davvero sbagliato nella scuola se un diciottenne rampante si permette di mettere in discussione teorie che sono scientificamente riconosciute da secoli. Posso capire degli scienziati che fanno delle ricerche per dimostrare che il darwinismo è sbagliato, e posso capire che credano in quello che fanno (anche se non accetterei un tono strafottente e che dà la certezza del fatto che hanno ragione). Ma non posso capire un ragazzino che crede di avere la risposta ai grandi interrogativi della scienza perchè ha letto un paio di libri o articoli contro Darwin..
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Pigkappa ha scritto:
Ci deve qualcosa di davvero sbagliato nella scuola se un diciottenne rampante si permette di mettere in discussione teorie che sono scientificamente riconosciute da secoli.
E' proprio questo il punto. Perché non posso mettere in discussione una teoria tanto assurda? Solo adesso me ne sono accorto di quanto sia assurda.

Se qualcuno mi può aiutare con questo argomento è pregato di farlo perché non trovo proprio prove che aiutino la teoria di Darwin..

Pigkappa ha scritto:
Ma non posso capire un ragazzino che crede di avere la risposta ai grandi interrogativi della scienza perchè ha letto un paio di libri o articoli contro Darwin..
Io non ho trovato la risposta ma ho solo detto che non è valida come teoria..
 
B

Benderxxx

Larm ha scritto:
Faresti meglio ad aggiornarti un po' sugli ultimi millenni di storia della filosofia, visto che la metafisica aristotelico-medievale delle essenze, dell'essere e di Dio è stata smantellata dall'interno da Spinoza. Persino l'ultimo grande pensatore dell'essere in senso aristotelico, alias Martin Heidegger, ha ridotto il problema dell'essere al problema dell'Esserci, ovvero (un po' à la Kierkegaard) all'esistenza umana.

Ma bastava anche un Eraclito (panta rei?).
non so se lo sai,ma ho 13 anni e x miracolo so qualcosa sulla filosofia...

comunque cio che so lo so perche finito di leggere eragon,durante le vacanze natalizie ho trovato il libro"cogito ergo sum" e l'ho iniziato a leggere così per caso...e se proprio ti interessa saperlo nno sono ancora arrivato a cartesio.

comunque sul fatto di eraclito e parmenide stavo soltando dicendo che secondo me tutto resta come è e nulla scorre

ma non credo t'importi delle stupide teorie di un tredicenne

liuton2005 ha scritto:
E' proprio questo il punto. Perché non posso mettere in discussione una teoria tanto assurda? Solo adesso me ne sono accorto di quanto sia assurda.

Se qualcuno mi può aiutare con questo argomento è pregato di farlo perché non trovo proprio prove che aiutino la teoria di Darwin..

Io non ho trovato la risposta ma ho solo detto che non è valida come teoria..
liuton2005 ha scritto:
E' proprio questo il punto. Perché non posso mettere in discussione una teoria tanto assurda? Solo adesso me ne sono accorto di quanto sia assurda.

Se qualcuno mi può aiutare con questo argomento è pregato di farlo perché non trovo proprio prove che aiutino la teoria di Darwin..

Io non ho trovato la risposta ma ho solo detto che non è valida come teoria..
comunque diciamo che la penso piu o meno come te
 
L

Larm

benderxxx ha scritto:
comunque sul fatto di eraclito e parmenide stavo soltando dicendo che secondo me tutto resta come è e nulla scorre
Ne si deduce che l'acqua non esce dal tuo rubinetto, ma si materializza all'improvviso nel bicchiere.

perché non trovo proprio prove che aiutino la teoria di Darwin..
Prova a leggerti "L'evoluzione delle specie". Qualche prova la troverai.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Larm ha scritto:
Mi spieghi come fai a discutere se i dialoganti non danno la possibilità di mettere in discussione le proprie premesse? Perché se una persona crede che la propria religione sia la vera religione, l'unica possibile, allora non ha neanche alcun motivo di metterla in discussione.

Semplicemente, dare la possibilità di mettere in discussione le religioni presupporrebbe che vi sia una religione migliore di un'altra e che merita di prevaricarle tutte mediante argomentazioni razionali. Ma la religione non dà argomentazioni: dà dottrine, che tu puoi semplicemente scegliere se accettare o meno.
Secondo me, "discutere" di religione non implica automaticamente "mettere in discussione" la propria fede.

Ciascuna religione con il suo dogma fornisce la spiegazione sull'origine del tutto, scientificamente poco dimostrabile, e quindi da accettare con fede. Senza rinnegare il mio credo, trovo quanto meno illogico ritenere che alla base di queste differenti verità non vi sia una trama comune di cui, con i millenni, le distanze, le differenze di lingue e di culture, se ne sono sparse le tracce tra le varie dottrine.

Ammettendo questo, si può discutere di religione per cercare di recuperare, per quanto concesso dal nostro intelletto, i diversi tasselli di questa trama.

liuton2005 ha scritto:
E' proprio questo il punto. Perché non posso mettere in discussione una teoria tanto assurda? Solo adesso me ne sono accorto di quanto sia assurda.

Se qualcuno mi può aiutare con questo argomento è pregato di farlo perché non trovo proprio prove che aiutino la teoria di Darwin..
Si è liberissimi di confutare una teoria scientifica. Anzi è prassi normale del progresso del pensiero umano e della scienza.

Quello che mi lascia perplesso nel tuo discorso complessivo è l'impressione che dai di basare la tua opinione senza aver letto su Darwin nulla di differente dalla sua biografia o da un comune libro di scienze del liceo. Non è stato uno sprovveduto che un giorno si è svegliato dicendo "oggi rivoluziono il mondo". La sua teoria non ha avuto vita facile fin dall'inizio, e per essere giunta fino a noi qualche prova di supporto deve averla avuta, non trovi? Il fatto che tu non le abbia trovate, fa pensare in primis ad un'attività di documentazione condotta con apparente superficialità.
 
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Syrio

AppesitÃ
Iroquis` ha scritto:
Raga, mi sa che Galileo aveva torto..la terra è un prisma :|
Io ho sempre sostenuto che è un dodecaedro...

benderxxx ha scritto:
non so se lo sai,ma ho 13 anni e x miracolo so qualcosa sulla filosofia...

comunque cio che so lo so perche finito di leggere eragon,durante le vacanze natalizie ho trovato il libro"cogito ergo sum" e l'ho iniziato a leggere così per caso...e se proprio ti interessa saperlo nno sono ancora arrivato a cartesio.

comunque sul fatto di eraclito e parmenide stavo soltando dicendo che secondo me tutto resta come è e nulla scorre

ma non credo t'importi delle stupide teorie di un tredicenne.
Ah beh, non puoi biasimarci se non riconosciamo come attendibili che mettono in dubbio secoli di filosofia senza una argomentazione adeguata...
 
B

Benderxxx

Larm ha scritto:
Ne si deduce che l'acqua non esce dal tuo rubinetto, ma si materializza all'improvviso nel bicchiere.
dopo un po di riflessioni ho capito che quella di parmenide è una n00bbata...se volete discutere sull'evoluzione aprite un topic x quello...(era piu giusto panta rei)

Sirius ha scritto:
Ah beh, non puoi biasimarci se non riconosciamo come attendibili che mettono in dubbio secoli di filosofia senza una argomentazione adeguata...
io non avevo alcun motivo x dirti di pensarla come me io satavo solo esprimendo il mio parere
 
L

Larm

cx! ha scritto:
Secondo me, "discutere" di religione non implica automaticamente "mettere in discussione" la propria fede.

Ciascuna religione con il suo dogma fornisce la spiegazione sull'origine del tutto, scientificamente poco dimostrabile, e quindi da accettare con fede. Senza rinnegare il mio credo, trovo quanto meno illogico ritenere che alla base di queste differenti verità non vi sia una trama comune di cui, con i millenni, le distanze, le differenze di lingue e di culture, se ne sono sparse le tracce tra le varie dottrine.

Ammettendo questo, si può discutere di religione per cercare di recuperare, per quanto concesso dal nostro intelletto, i diversi tasselli di questa trama.
Questa "trama comune", purtroppo, non è rintracciabile all'interno delle singole religioni, ma è un'opera della ragione come elemento esterno alle religioni. La riflessione sulla religione è una cosa diversa dalla dottrina religiosa, è un tertium datur, una cosa che aggiungi tu in quanto essere pensante, e per quanto tu possa trovare elementi che accomunano un po' di religioni questi elementi non saranno mai esplicitamente espressi dalla religione stessa.

Insomma, tra due religioni diverse non si può discutere sulla religione: si può al massimo discutere su fatti di vita a partire dalle reciproche posizioni religiose, poiché entrambe le religioni considerano quantomeno il proprio punto di vista come inviolabile e indiscutibile.

Quello che mi lascia perplesso nel tuo discorso complessivo è l'impressione che dai di basare la tua opinione senza aver letto su Darwin nulla di differente dalla sua biografia o da un comune libro di scienze del liceo. Non è stato uno sprovveduto che un giorno si è svegliato dicendo "oggi rivoluziono il mondo". La sua teoria non ha avuto vita facile fin dall'inizio, e per essere giunta fino a noi qualche prova di supporto deve averla avuta, non trovi?
Peraltro questa di liuton è una diminuzione a mio avviso piuttosto irrispettosa del lavoro di Darwin, che prima di scrivere la sua teoria evoluzionistica ha passato un'intera vita attraverso il globo terrestre a osservare, prendere appunti e con un mastodontico lavoro induttivo trovare delle leggi generali che regolassero la vita terrestre.

Per quanto alcune obiezioni (come quelle presentate in precedenza) possano mostrare parti non spiegate nella teoria evoluzionistica, queste singole annotazioni non sminuiscono affatto la potenza e la validità della teoria presentata. Chi si oppone ora all'evoluzionismo non lo fa in un'ottica creazionista, poiché sarebbe un ritorno all'indietro nel progresso scientifico, bensì lo fa per migliorarla e/o cercare dei punti non chiari da cui ricavare nuove e più complete teorie biologiche.

In breve liuton, se vuoi contestare la teoria evoluzionistica puoi farlo. Ma tieniti pronto a scrivere almeno 600 pagine, giusto per rispondere a qualsiasi singolo interrogativo posto da Charles Darwin nel suo "L'evoluzione delle specie".
 
L

Larm

Pigkappa ha scritto:
Purtroppo c'è anche chi lo fa in un'ottica creazionista...
Uè, io stavo parlando di scienziati..

Comunque, in che senso Spinoza ha "smantellato Dio"?
Ha accettato gli stessi assunti della filosofia cartesiana riguardanti la sostanza (che erano considerati concordanti con la teologia cristiana) e dimostrato che l'unica sostanza a cui si potevano dare quegli attributi era Dio. Così facendo ha totalmente spersonalizzato la divinità dalle stesse premesse che venivano utilizzate per affermarne la personalità, e quindi aperto sostanzialmente la strada alla teologia e alla filosofia moderna e contemporanea.

Non c'è da stupirsi che con Spinoza si siano confrontati praticamente tutti i grandi pensatori a lui contemporanei e successivi, da Leibniz fino ai giorni nostri, passando specialmente per Kant, Hegel (che affermava addirittura "filosofare è spinozare (spinozieren)!") e Nietzsche: il pensiero dell'olandese è talmente libero e vitale da non permettere a nessuno di ignorarne il passaggio.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Spiegami in brevissimo con quale coraggio Darwin ha dato al caso la complessità del cervello umano, delle cellule, del DNA e di tutte le specie sulla Terra?

Voglio sapere come si fa a passare da materia inorganica a materia organica e come siamo passati da dei batteri agli esseri umani..
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
liuton2005 ha scritto:
Spiegami in brevissimo con quale coraggio Darwin ha dato al caso la complessità del cervello umano, delle cellule, del DNA e di tutte le specie sulla Terra?

Voglio sapere come si fa a passare da materia inorganica a materia organica e come siamo passati da dei batteri agli esseri umani..
Con il coraggio di uno scienziato, che conduce anni ed anni di studio e di osservazioni e raccoglie numerose prove a documentare le sue affermazioni.

Mi viene piuttosto da chiedere a te con quale coraggio te ne esci con certe sparate! La tua ultima richiesta dimostra senza restante ombra di dubbio che non hai avuto la seppur minima curiosità di documentarti. Hai preso per oro colato alcuni articoli che "smonterebbero" la teoria di Darwin, ti hanno colpito molto ed è finita lì. Questo ci può stare, assai meno l'arrogante presunzione dei tuoi post al riguardo.

Non ti chiedo di prendere per oro colato anche l'opera di Darwin, ma almeno di leggere qualcosa in più per avere in mano qualcosa di concreto da confutare. Lo scritto suggerito da Larm è quello giusto, il titolo esatto potrebbe anche essere "Sull'origine della specie" e dovresti riuscire a trovarlo in qualsiasi biblioteca della tua città. Buona lettura.
 

Pigkappa

Passante
liuton2005 ha scritto:
Spiegami in brevissimo con quale coraggio Darwin ha dato al caso la complessità del cervello umano, delle cellule, del DNA e di tutte le specie sulla Terra?
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Fai domande difficili e complesse, che Darwin si è posto per anni e anni, chiedendo di risponderti "in brevissimo". E, per di più, non hai neanche capito troppo della teoria.
 

PR3DAT

Zoidberg
Noi siamo stati e lo saremo in continua evoluzione, che c'entra?

Sennò tutti quanti avremmo le stesse facce e lo stesso aspetto fisico... però col tempo il corpo si abitua a seconda del tipo di vita.

Comunque è vero, c'è un bel progresso della scienza, però non c'è un progresso dei valori.
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Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Un tipico esempio di evoluzione, ho sentito, sono gli stessi denti del giudizio..

Per quanto riguarda Darwin, il suo lavoro non è certo frutto di un delirio notturno, eh o.ò

Ah, non è che chiedi le argomentazioni di Darwin, le leggi e fai prima, eh. :°D
 

XMandri

back from hell
Notare che non solo questo non è il luogo adatto per parlarne, non lo voglio proprio avere questo discorso.

Edit: Ok, libertà di scelta zero...

@Liuton: per il sottoscritto non esiste, sono un evoluzionista, se vuoi davvero avere questo discorso con me dovresti cominciare degnandoti almeno di spiegare cos'è dio per te motivando quell'anonima riga che hai scritto.
 
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LordRebelExtravaganza

Rappresentante di classe
Il problema è che anche alcuni stessi scienzati appoggiano la teoria evoluzionistica.

Quello che non sopporto è la storica strafottenza Cristiana,(es dare del delirante a Darwin,a cui tutti dobbiamo molto)quello che semplicemente penso e che dissero molto Cristiani prima che c'arrivassi io è che la Bibbia è un insegnamento di vita,giusto o sbagliato,ma è un pessimo libro di scienza.

Bisognerebbe fare lo sforzo di separare le due cose senza instaurare un confronto che assolutamente non regge.

Ah,non credo.
 

XMandri

back from hell
Abbiamo già appurato che la bibbia non è attendibile come fonte di informazioni su queste cose con l'universo terracentrico. Solo che ragionare coi Cristiani è come parlare col muro di solito, anzi, io penso che prima o poi diventerà un modo di dire.

"Parlare con te è come ragionare di scienza con un cristiano!"
 

LordRebelExtravaganza

Rappresentante di classe
Esatto,con tutto il rispetto possibile che si possa avere alcuni sono troppo accecati dalla fede,che spesso gli bloccano il cervello.

Sono il primo a cercare confronti con molti amici cristiani,c'ho provato mille e ho sempre fallito,ed è un peccato precludersi di discutere e confrontarsi sul più grande "problema"(non visto in senso negativo obbligatoriamente,sia chiaro)della storia dell'umanità.

Per non parlare dello schifo e la violenza che da sempre esercita l'istituzione papale sui fedeli e soprattutto non,se una volta si limitavano a sterminare pagani e in seguito a esercitare le torture più raccapriccianti della storia,fortuna ora si è un pò evoluta,si è messa le mani in tasca e ha cominciato a fare violenza verbale.

Oh,contenti loro.
 

Connacht

:.::
Ma veramente non c'è da stupirsi se la Bibbia non è un ottimo libro di scienza (al massimo di... fantascienza
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), anzi, non capisco come la si possa cercare di intendere come tale.

Che poi, persino rispettabili autori greci, apprezzati per il loro lavoro in cui cercavano l'oggettività, la storicità e l'attendibilità, riuscivano a tirare fuori le formiche giganti che vivevano in India/Africa/Iperborea o le urla di gioia dopo la prima guerra macedonica che facevano cadere stecchito uno stormo di corvi al suolo... figuriamoci pensare di trovare rigore e metodo scientifici nella Bibbia.

La Bibbia alla fine è un insieme di codici etici e morali adatti alla cultura ebraica del tempo e all'ambiente in cui era inserito, miti religiosi, metafore atte a spiegare la natura umana secondo una certa interpretazione o legittimare certi modus vivendi, leggi e soprattutto caratteri, messaggi e dettami nazional-identificatori della cultura di un popolo, quello ebraico.

Oltre che anche un documento storico per quanto riguarda gli usi e costumi degli ebrei, la loro società, gli avvenimenti che hanno affrontato e, pur con qualche condimento un po' fantasioso, la loro storia in generale (a volte con la necessità di interpretare, riconsiderare e "tradurre" certi fatti, come nell'Esodo; a volte con più un'attendibilità più veritiera, come nei Maccabei).

Per i nostri tempi e la nostra società, al di là del credere o meno in Dio, l'Antico testamento è chiaramente inadatto, obsoleto se volete.

Nel Vangelo però il messaggio è uno solo, Quello, non si immischia troppo con disquisizioni di carattere filosofico/morale/culturale/ideologico/scientifico e, secondo me, è una buona cosa su cui discutere, con i suoi pregi e i suoi difetti.

(secondo me è anche molto interessante il dibattito storico sul cristianesimo per quanto riguarda quel che è successo dopo, però è una cosa lunga, pesante, ansiosa, aperta a facili flame e che richiederebbe qualcuno appassionato e un po' ferrato in storia per evitare faziosismi da l'una e l'altra parte)
 
L

Larm

Il fatto è che l'Antico Testamento non ha mai voluto essere un racconto scientifico delle origini dell'umanità, semplicemente perché il problema della scientificità o meno (adeguazione della teoria ai fatti) non esiste proprio prima dell'invenzione della scienza moderna tra il XV e il XVII secolo della nostra era. La distinzione stessa tra scienza e mito non aveva nessun senso né per i Greci, né per gli Ebrei : ha cominciato ad affiorare nei testi di Platone durante la lotta dei "filosofi" contro i "sofisti" per essere poi istituzionalizzata da Aristotele e passare tale e quale nel cristianesimo, dove è rimasta conservata fino a quando Bacon, Galileo, Descartes e un manipolo di altri scienziati non hanno deciso di fare piazza pulita delle vecchie istituzioni per instaurare quella che diventerà poi la scienza moderna.

Di fatto - questo i moderni l'hanno capito benissimo - pure nei testi di Aristotele stesso l'osservazione dei fatti era in realtà sottomessa a una cosmologia antica che aveva degli scopi più morali che strettamente scientifici, questo non perché Aristotele fosse un cattivo scienziato, ma semplicemente perché ancora alla sua epoca non si poneva nessuna necessità generalizzata di separare l'etica dalla scienza, mentre invece i moderni dovevano affermare radicalmente questa distinzione al fine di privare la Chiesa cattolica del potere temporale di cui si era impadronita nel corso dei secoli passati (separare la morale dalla scienza empirica equivaleva a privare i teologi della possibilità esclusiva di legiferare a proposito della vita sulla Terra e a restituire all'uomo le chiavi del suo proprio destino).

L'Antico Testamento contiene in compenso delle indicazioni molto importanti sulla psiche umana che non hanno potuto essere studiate a fondo finché un medico viennese ebreo di fine Ottocento e di inizio Novecento non decidette di studiare la psicologia a partire dalla biologia, mescolando così una volta per tutte le discipline delle scienze naturali e dell'antropologia che la modernità si era impegnata duramente a tenir separate e creando scandali sia nelle prime che nelle ultime. Parlo ovviamente di Freud e della psicanalisi, la quale ha mostrato ampiamente le tendenze psico-fisiologiche che hanno portato l'uomo a concepire tutti i miti della creazione, dai Greci fino alle fiabe dei giorni nostri.

Onestamente penso che l'umanità al giorno d'oggi sia diventata abbastanza matura da non aver più bisogno delle Scritture per darsi una morale ; se i Testamenti hanno perduto buona parte della loro necessità non è perché siamo diventati tutti atei, ma perché già da tempo ci siamo presi carico noi stessi della responsabilità nei confronti di questo mondo, e abbiamo imparato a cavarcela da soli senza aver bisogno di obbedire costantemente all'autorità di un Dio onnipotente. Del resto si sa benissimo che il cristianesimo e in particolare il cattolicesimo non è mai stato granché efficace per salvaguardare la moralità della popolazione : basta guardare le indulgenze o, per essere più vicini a noi, gli scandali per la pedofilia. Praticamente tutti i paesi a forte tradizione cattolica dall'Italia al Brasile o all'Argentina sono pure quelli la cui cultura è più associata alla "passione" e alla sessualità lussuriosa, nessuno escluso.
 
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