Assolutamente no! Probabilmente tu hai conosciuto degli atei piuttosto buoni e ragionevoli per pensare questo.La differenza è proprio d'atteggiamento. L'ateo, come il cristiano dogmatico, pretende che il proprio modo di vedere le cose sia l'unico possibile, e trasforma così il suo credo in un argomento con pretese di validità assoluta. I veri credenti o non-credenti invece, quelli che sul loro credo ci hanno ragionato, sanno che discutere di religione è totalmente inutile.
Hum, no...mi attengo alla definizione di ateo comunemente accettata, per quanto erronea possa essere a chi è ferrato di filosofia come lo sei tu.
L'atteggiamento che hai descritto di atei e cristiani è assolutamente vero ma tu ne parli in termini spregiativi. Certo, non che sia totalmente biasimabile, ma ahimè è la realtà dei fatti, e bene o male lo siamo tutti così, ben fermi sulle nostre idee, per lo meno quando si parla di religione °_°
Io che sono ateo (o forse dovrei definirmi agnostico) posso dirti di aver ragionato un bel po' prima di essere arrivato a certe conclusioni, e ti dirò anche che gran parte delle idee che mi portano a non credere all'esistenza di un dio o di una qualsiasi entità del genere, nasce proprio da un'analisi il più imparziale possibile fatta sui motivi che spingono invece un credente a credere in Dio.
D'altra parte invece, un religioso (cristiano, musulmano o altro che sia) inorridirà al sentir parlare di ragione in riferimento alla propria fede. Mi sembra che abbiamo discusso tante volte su questo punto, per questo mi sembra strano sentirti parlare di credenti che ragionano, e anche per questo mi viene da pensare che semmai sei tu che hai conosciuto degli atei/non-credenti molti buoni ed aperti, non so.... :-\
Se io evidenzio questa differenza è perché evidentemente la ritengo molto importante.E le definizioni non sono certo cose da sottovalutare, visto che si fanno le guerre solo perché si ha una definizione diversa di "democrazia"..
Lo so, hai perfettamente ragione, ma quello che cercavo di dire è proprio il fatto che non tutti sono consapevoli del significato reale dei termini che usano. Non a caso ti dicevo che molto probabilmente (anzi, quasi sicuramente) non tutti sanno realmente cosa significa ateo, agnostico, religione, ecc.
Tu stesso ci hai mostrato il significato di religione con tanto di radice etimologica, che a quanto pare è molto più vasto di quanto la maggioranza delle persone possa pensare.
Questo non è voler giustificare l'ignoranza, ma volevo solo farti capire che per forza di cose non tutti possono essere a conoscenza di certi concetti così estesi, e per comodità ci si attiene alle accezioni più comuni vigenti nella società e nei dibattiti come questo.
Il senso delle idee di un ateo stando alle definizioni accademiche, è "tutt'altro", come hai ribadito tu stesso, ma nel pensiero comune della massa essere atei è qualcos'altro, per questo farebbe storcere un po' il naso sentirsi dire che anche un ateo ha una "sua religione" nel senso lato che hai riportato tu, ma non tanto per la chiusura mentale di cui parlavi, quanto più per il ben più semplice motivo che ignora quel significato.
Diciamo pure che più che ignoranza nostra, è superiore conoscenza tua, che ricordo ancora, la filosofia la studi quotidianamente ¬_¬