Hai ragione, lo Stato potrebbe investire gli stessi soldi ad esempio in persone che si occupano della rieducazione dei detenuti e della loro reinserzione nel contesto sociale, il che produrrebbe i seguenti benefici :Shikamandri ha scritto:IMHO non è irrilevante, semplicemente perchè tuttora mi sembra che sia l'ergastolo l'alternativa alla pena di morte. Se fosse possibile una rieducazione, sarei contento di spenderci. Ma non mi sembra che l'attuale sistema punti a questo.
Attenzione: ecc ecc
Edit: effettivamente, sono piuttosto ignorante sulla faccenda delle pene, visto che mi hanno sempre disgustato gli accanimenti mediatici e tutte quelle cose.
Vorrei fare un piccolo riepilogo, per esprimermi meglio:
-Devo tenerti X anni in carcere, anche tanti, per permetterti di uscire come individuo redento e buono? Ottimo, totalmente a favore.
-Devo tenerti Y anni in carcere, dove Y è superiore a quanto dovresti vivere e usciresti
a) estremamente vecchio
b) in una cassa di legno,
pagando con i miei contributi la tua esistenza reclusa, in uno stato che potrebbe usare quei soldi in molti ambiti dove servono, senza che mai questo si riveli un "investimento" ma semplicemente perchè lo stato non ti vuole uccidere, e allora ti tiene legato e ti imbocca aspettando la morte naturale? Non sene parla.
Ora mi spieghi come si fa ad uccidere senza farlo apposta.ricky ha scritto:Per chi non lo fa apposta
Ti do' un suggerimento: questi casi sono addirittura contemplati dal codice!Seby_Guà ha scritto:Ora mi spieghi come si fa ad uccidere senza farlo apposta.
mai sentito parlare di omicidio colposo?Seby_Guà ha scritto:Ora mi spieghi come si fa ad uccidere senza farlo apposta.
Son felice che la maggioranza della popolazione la pensi diversamente.Lucanik-san ha scritto:
L'idea mica è malvagia, eh!Auron ha scritto:---->Cioè, quindi mi stai dicendo che il Codice di Hammurabi deve ritornare attuale?<----
Su su, la pedofilia (ma anche l'essere serial killer o cannibale) deriva da un disturbo psicologico. Uccidiamo i "matti"? La pena deve correggere questi comportamenti, non punirli severamente e basta...
Beh, anch'io sono in disaccordo totale con te. In un primo momento sì che vengono concessi gli stessi diritti a tutti, ma a seconda dei casi e in seguito a certe azioni si può "perdere" la fiducia che lo stato ha avuto verso qualcuno e, se necessario, lo Stato dovrebbe riprendersi ciò che immeritatamente è stato conferito a quel qualcuno. Seguendo la tua proposta, lo Stato, almeno nello Stivale, ha fallito l'obbiettivo da te citato che si era prefissato: ergo, è tempo di cambiare metodo.Larm ha scritto:Non sono per nulla d'accordo : tutti i cittadini (se non tutti gli esseri umani) hanno gli stessi diritti di base, indipendentemente dal fatto che poi li usino male o meno. La società ha per compito di garantire l'egualità dei diritti e delle possibilità per tutti gli individui, non di sceglierne alcuni e scartarne altri secondo il suo libero arbitrio. I casi particolari non possono e non devono essere oggetto di legge, altrimenti il sistema democratico si sgretola e si ritorna al feudalesimo dove regna solo l'interesse particolare di questo o quel principe.
Non è niente di utopistico : è l'idea che si trova alla base dei sistemi educativi moderni a partire dal XIX secolo, grazie alla quale, tra le altre cose, disponi di una lingua e di una cultura comune ad una società intera e puoi accedere agli studi universitari senza essere per forza il figlio di un ricco commerciante (unico modo per continuare gli studi fino almeno alla fine dell'Ottocento).
la pena serve per correggere e non per punire. La nuance è importante : punire significa attribuire una colpa, mentre correggere significa implicitamente riconoscere l'individuo come un essere capace di ragionare e non come una bestia da abbandonare alla selezione naturale. In breve, la pena serve a rimediare nei casi estremi in cui l'educazione è stata inefficace, essa non può e non deve divenire lo strumento per applicare la legge.
'nsomma.Dal nascere in un ambiente disagiato all'ammazzare la gente ce ne passa un po'(diciamo che se nasci a tor bella monaca o a scampia hai molte più probabilità di ritrovarti prima o poi con del sangue sulle mani)
Dove mi sono contraddetto, di grazia?Lucanik-san ha scritto:L'idea mica è malvagia, eh!
Ti contraddici paradossalmente da solo, l'effetto e' grottesco...proprio perchè in maggioranza sono i malati di mente a macchiarsi di questi atti, non c'è verso di farli ragionare e dunque su di loro il tentativo di "correggere" alcunchè sarebbe futile...Per cui, per esclusione, rimane la punizione come unica via percorribile, eliminando così un potenziale pericolo per gli altri (nemmeno dietro le sbarre sono del tutto innocui, da una mente instabile non sai mai cosa aspettarti).
ho detto probabilità, non certezza. fatto sta che oggettivamente le percentuali di crimine (e anche di omicidi) sono più alte in quartieri simili, dove l'età media non supera i 30 anni e il titolo di studio più popolare è la quinta elementare quando va bene.Iro ha scritto:'nsomma.Dal nascere in un ambiente disagiato all'ammazzare la gente ce ne passa un po'
Potrai indagare quanto vuoi su un Jeffrey Dahmer o Edward Theodore Gein, ma se cerchi di correggerli, finiresti col correggere l'aria fritta.Gkx ha scritto:indagare sulla psiche del singolo e sulle colpe della società, invece di giustiziare barbaricamente qualcuno che ha osato nascere in modo differente o in un luogo malfamato, è un buon passo verso un mondo più umano.
Ironia fuorviante e di cattivo gusto. Peccato che gli individui di colore e gli omosessuali (te ne prego evita quei 2 termini anche se per scherzo, perchè mi danno un fastidio terrificante) non arrecano proprio alcun danno a nessuno e non fanno nulla che necessiti di una correzione, mentre gli psicolabili credo siano un tantino più pericolosi (la colpa non sarà loro in molti casi, certo, ma non è un buon motivo per lasciarli fare) se trucidano lo sventurato di turno.Gkx ha scritto:io direi di eliminare, oltre ai malati di mente, anche i negri e i ricchioni. d'altronde, non è che si possa fare molto per correggere il loro comportamento.
Esatto.Auron ha scritto:Dove mi sono contraddetto, di grazia?
Ah, già, le persone che soffrono di disturbi psichici non sono curabili, mea culpa.
Dove l'ho tirato fuori? Cerca su Wikipedia una voce a scelta fra Jeffrey Dahmer, Albert Fish o Ed Gein ed avrai la risposta. Questi sono realmente esistiti, e non usciti da telefilm. Aiutare? Superare? Ristabilire? Con LORO? Fantascienza alla stregua di Star Wars...Shikamandri ha scritto:Lo dice il nome... malati di mente.
Dove avrai tirato fuori che i disturbi mentali non siano curabili, questo proprio non lo so.
I serial killer, scordandosi dei telefilm. sono persone con forti disturbi causati da un trauma (solitamente). Aiutati a superare il trauma e a ristabilire la coscienza, possono diventare persone bravissime.
Se davvero vuoi attuale il codice di hammurabi, allora sei tu la vera bestia, e non io, come qualcuno mi aveva chiamato quando mi ero spiegato male.
Io invece son contento che più di quanti credi non la pensino come te, altrimenti vivremmo circondati da assassini seriali...Pyr3s ha scritto:Son felice che la maggioranza della popolazione la pensi diversamente.
Anyway, l'ergastolo a occhio direi che
a) ha scopo deterrente
b) viene comminato nei casi di non correggibilità, ovvero nei casi in cui l'interesse preminente non è quello del criminale (che deve essere riportato sulla retta via), quanto dalla comunità che va protetta dai comportamenti lesivi posti in essere dal reo
ti svelo un segreto: non esistono solo i serial killer. per ogni omicidio effettuato da uno di questi individui ce ne sono milioni compiuti da individui di cui i libri e i telegiornali non parlano se non nei trafiletti di cronaca nera, e sui quali si può lavorare più facilmente.Lucanik-san ha scritto:Potrai indagare quanto vuoi su un Jeffrey Dahmer o Edward Theodore Gein, ma se cerchi di correggerli, finiresti col correggere l'aria fritta.
fidati, era molto più offensiva la tua argomentazione (purtroppo seria) del mio post di sarcasmo.Lucanik-san ha scritto:Ironia fuorviante e di cattivo gusto. Peccato che gli individui di colore e gli omosessuali (te ne prego evita quei 2 termini anche se per scherzo, perchè mi danno un fastidio terrificante)
non vedo chi abbia detto di lasciarli fare. o forse c'è stato un malinteso; d'altronde, capisco che per te "curarli e seguirli" e "permettere che vadano in giro ad accoltellare familiari e sconosciuti" rappresentino concetti simili.Lucanik-san ha scritto:non arrecano proprio alcun danno a nessuno e non fanno nulla che necessiti di una correzione, mentre gli psicolabili credo siano un tantino più pericolosi (la colpa non sarà loro in molti casi, certo, ma non è un buon motivo per lasciarli fare) se trucidano lo sventurato di turno.
a parte il namedropping spinto (come ho già detto, quei casi rappresentano una percentuale trascurabile rispetto agli "altri" omicidi), c'è una vasta gamma di soluzioni intermedie tra "riportare al raziocinio" e "ucciderli".Lucanik-san ha scritto:Esatto. Perlomeno nei casi più gravi; neppure Freud in persona sarebbe stato in grado di comprendere e/o (ri?)portare al raziocinio uno come Albert Fish.Dove l'ho tirato fuori? Cerca su Wikipedia una voce a scelta fra Jeffrey Dahmer, Albert Fish o Ed Gein ed avrai la risposta. Questi sono realmente esistiti, e non usciti da telefilm. Aiutare? Superare? Ristabilire? Con LORO? Fantascienza alla stregua di Star Wars...
quindi il non supportare la pena di morte equivale al supportare gli assassini?Io invece son contento che più di quanti credi non la pensino come te, altrimenti vivremmo circondati da assassini seriali...
se ti fossi guardato qualche statistica (anche solo su wikipedia) avresti potuto notare che, per esempio, gli stati americani più violenti sono quelli dov'è in vigore la pena di morte - allo stesso, modo, i paesi più civili, dove gli standard di vita sono più alti e la democrazia è più sviluppata, hanno sempre meno crimini e oltre alla pena di morte troviamo spesso abolito anche l'ergastolo.a) Scopo deterrente? Ceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerto! E allora perchè, anzichè diminuire, i crimini peggiori sono in costante aumento? I malintenzionati di oggi non si spaventano certo per vitto e alloggio gratis nelle nostre carceri a 5 stelle.
- Cancella un potenziale pericolo per sempre e non temporaneamente.Carmageddon ha scritto:La pena di morte è, a mio avviso:
- inutile (una morte non cancella niente)
- retrograda (non siamo più nell'età delle clave in testa, dai)
- non più deterrente (non fa più paura a nessuno)
- portatrice di altra violenza e morte.
Invece, se la si sostituisse coi lavori socialmente utili:
- c'è l'effetto deterrente / umiliante (il bambino che passa per la strada e vede queste persone capisce che dovrà evitare certi comportamenti per non finire così)
- il condannato è posto in grado di rimborsare in qualche misura il danno da lui creato.
Le carceri, così come sono fatte ora, sono obsolete, costose e non servono a nulla di positivo per l'individuo. Qualche detenuto l'ha raccontato chiaro e tondo: il carcere crea solo altro carcere.
O, al contrario, certe strutture risultano così confortevoli che d'inverno certi personaggi che la sanno lunga aumentano la frequenza dei crimini proprio per l'intento di farsi arrestare e poter quindi starsene al caldo e con la pancia piena.
Sì, come no, il segreto di Pulcinella.....Si tratta pur sempre di vita tolta, e dunque vita da pagare. Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime? Tu, col tuo discorso di pseudo-illuminista ispirazione? Vallo a raccontare ai genitori delle vittime, e poi vedi dove ti mandano. Io mi metto nei loro panni e non li biasimerei se lo facessero.Gkx ha scritto:ti svelo un segreto: non esistono solo i serial killer. per ogni omicidio effettuato da uno di questi individui ce ne sono milioni compiuti da individui di cui i libri e i telegiornali non parlano se non nei trafiletti di cronaca nera, e sui quali si può lavorare più facilmente.
fidati, era molto più offensiva la tua argomentazione (purtroppo seria) del mio post di sarcasmo.
non vedo chi abbia detto di lasciarli fare. o forse c'è stato un malinteso; d'altronde, capisco che per te "curarli e seguirli" e "permettere che vadano in giro ad accoltellare familiari e sconosciuti" rappresentino concetti simili.
a parte il namedropping spinto (come ho già detto, quei casi rappresentano una percentuale trascurabile rispetto agli "altri" omicidi), c'è una vasta gamma di soluzioni intermedie tra "riportare al raziocinio" e "ucciderli".
quindi il non supportare la pena di morte equivale al supportare gli assassini?
se ti fossi guardato qualche statistica (anche solo su wikipedia) avresti potuto notare che, per esempio, gli stati americani più violenti sono quelli dov'è in vigore la pena di morte - allo stesso, modo, i paesi più civili, dove gli standard di vita sono più alti e la democrazia è più sviluppata, hanno sempre meno crimini e oltre alla pena di morte troviamo spesso abolito anche l'ergastolo.
inoltre ti invito a guardare meno death note.
No di certo, bensì ammazzare con lucidità/criterio (non indistintamente) ma soprattutto certezza che la vittima sia colpevole, altrimenti è ovvio che si regredisce al Leviatano di Tommy (chi afferra la citazione si guadagna tutta la mia stima).Pyr3s ha scritto:Ok ammazzi uno perché omicida. Poi si scopre che non era lui, quindi io ammazzo te in quanto assassino. Poi un terzo ammazza me in quanto ho ammazzato te. E così via.
/italia
il passato ci dice che la pena di morte non è mai stata un deterrente, e il fatto che le democrazie la stiano tutte abolendo dovrebbe farti pensare.Lucanik-san ha scritto:- Bisogna imparare dal passato, o altrimenti non si capisce il presente.
la grandissima parte degli omicidi avviene per motivi passionali, e viene eseguita in momenti non propriamente di lucidità. chi uccide, a meno che non sia un mafioso o un sicario, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni se non dopo il delitto. peraltro questa tesi è già stata confutata secoli fa da beccaria e non vedo come possa trovare un qualsiasi tipo di posto nel 2011.Fidati che se non tutti, molti ci penserebbero due volte ad ammazzare se fossero certi di non vedere poi più la luce del sole.
tralasciando l'ovvio (neanche l'uccisione dell'assassino ripaga i familiari delle vittime né resuscita l'assassinato) la legge non può e non deve seguire l'emotività delle persone, altrimenti dovremmo anche avere pene più o meno severe a seconda di quanto sono arrabbiati i familiari. la legge si basa, per quanto possibile umanamente*, sull'oggettività dei fatti, sulla rieducazione del condannato e sulla reintegrazione dello stesso nella società civile. altrimenti il paese collassa.Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime? Tu, col tuo discorso di pseudo-illuminista ispirazione? Vallo a raccontare ai genitori delle vittime, e poi vedi dove ti mandano. Io mi metto nei loro panni e non li biasimerei se lo facessero.
non sono stato io a proporre lo sterminio di una minoranza.Mai offensivo quanto paragonare uno di colore/omosessuale ad un omicida, ironicamente o meno non ha importanza. Su certe cose non si scherza.
come ha già detto larm parecchi post fa, un sistema come quello attuale, sintetizzato dalle posizioni della destra liberale, per definizione non porta all'educazione delle classi disagiate, ma solo alla punizione. che abbia fallito mi sembra evidente e lo ammetti anche tu. inoltre non ho statistiche in merito, ma credo anche che la percentuali di omicidi non sia variata tanto quanto la rilevanza che i tg e i media danno a casi di cronaca nera (vedi sarah scazzi e simili) per spettacolarizzazioni e altre sciacallate varie. inoltre dubito fortemente che le dinamiche socio-psichiche che portano all'omicidio siano tanto diverse in italia rispetto al resto dell'europa.Non portare il discorso altrove: non ho parlato di America o Europa in generale, parlo di NOI, che siamo notoriamente un caso a parte. Se tu ti fossi guardato un qualsiasi quotidiano o tg, invece, avresti potuto notare senza troppo sforzo che il numero di crimini d'ogni tipo (furti,rapimenti,omicidi,stupri,frodi,truffe e quant'altro) qui da noi nell'ultimo ventennio si è decuplicato, se non centuplicato.
Ah sì?Ah, già, le persone che soffrono di disturbi psichici non sono curabili, mea culpa.
(ero ironico, io, eh)Ah sì?
Garante dell'incolumità?! Ma ci rendiamo conto, che le pene vengono applicate DOPO l'aver commesso il reato? Che garanzia ti porta, la pena di morte? La garanzia che i famigliari sono felici e contenti?- Punti di vista: io non la vedo così, bensi come garante dell'incolumità dei cittadini onesti nonchè della vera equità sociale----> vita in cambio di vita.
La legge non ha l'obiettivo di ripagare i famigliari delle vittime, ma di punire il colpevole. Se poi tu auspichi una giustizia "morale", Don Quixote contro i mulini era una persona molto realista.Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime?
Ok.- Bisogna imparare dal passato, o altrimenti non si capisce il presente.
Quoto, abbiamo una forza lavoro immensa rinchiusa nelle prigioni, e ci sono molti cessi pubblici da pulireCarmageddon ha scritto:Lucanik-san, io ho scritto ciò non certo per motivi filantropici, tutt'altro: la pena di morte è una scappatoia troppo comoda per il criminale. Tieni inoltre conto che molti di loro sono talmente scoppiati con la testa che vedono la morte come un saluto finale liberatorio.
No, è troppo comodo per lui.
Per me sarebbe meglio morire piuttosto che stare ai lavori forzati a vita, senza stipendio e senza ferie. Ergastolo nel suo vero significato. Niente sconti, niente indulti. Uno si becca 8 anni? Si fa 8 anni sul serio, 8x365 giorni dentro. E a lavorare, no che si sta tutto il giorno a fare un cazzo. Lo ripeto: molti si fanno arrestare apposta quando viene l'inverno, perché anche le loro menti bruciate dall'alcool arrivano a capire che dormire su un letto vero, al caldo e coi pasti assicurati è molto meglio che dormire in mezzo alle cacche dei piccioni.
Ce ne sarebbe, di lavoro...! Per me si potrebbe benissimo cominciare da tutte le cacche di cane sparse per le vie.
Allora il giorno della memoria non serve proprio a nulla.Lucanik-san ha scritto:No di certo, bensì ammazzare con lucidità/criterio (non indistintamente)
La giustizia umana non potrà mai essere certa. L'uomo è fatto per sbagliare. E' nella nostra natura.Lucanik-san ha scritto:ma soprattutto certezza che la vittima sia colpevole
Hai capito che qui stai discutendo con altre persone e non facendo una campagna elettorale per vincere le elezioni ?Lucanik-san ha scritto:E comunque, stiamo rischiando di andare avanti a oltranza...Il punto è: non siete d'accordo con me? Benissimo, allora se mai un giorno sarò candidato alla presidenza del consiglio sarete liberi di non votarmi, e altrettanto farò io con voi. Stop.
A me invece dice che è sempre servita a garantire un minimo di ordine sociale che oggi manca...e il fatto che tutte le democrazie (tranne rarissime eccezioni) che la stiano abolendo siano oggi in uno stato di degrado senza precedenti, dovrebbe far riflettere anche te.Gkx ha scritto:il passato ci dice che la pena di morte non è mai stata un deterrente, e il fatto che le democrazie la stiano tutte abolendo dovrebbe farti pensare.
la grandissima parte degli omicidi avviene per motivi passionali, e viene eseguita in momenti non propriamente di lucidità. chi uccide, a meno che non sia un mafioso o un sicario, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni se non dopo il delitto. peraltro questa tesi è già stata confutata secoli fa da beccaria e non vedo come possa trovare un qualsiasi tipo di posto nel 2011.
tralasciando l'ovvio (neanche l'uccisione dell'assassino ripaga i familiari delle vittime né resuscita l'assassinato) la legge non può e non deve seguire l'emotività delle persone, altrimenti dovremmo anche avere pene più o meno severe a seconda di quanto sono arrabbiati i familiari. la legge si basa, per quanto possibile umanamente*, sull'oggettività dei fatti, sulla rieducazione del condannato e sulla reintegrazione dello stesso nella società civile. altrimenti il paese collassa.
non sono stato io a proporre lo sterminio di una minoranza.
come ha già detto larm parecchi post fa, un sistema come quello attuale, sintetizzato dalle posizioni della destra liberale, per definizione non porta all'educazione delle classi disagiate, ma solo alla punizione. che abbia fallito mi sembra evidente e lo ammetti anche tu. inoltre non ho statistiche in merito, ma credo anche che la percentuali di omicidi non sia variata tanto quanto la rilevanza che i tg e i media danno a casi di cronaca nera (vedi sarah scazzi e simili) per spettacolarizzazioni e altre sciacallate varie. inoltre dubito fortemente che le dinamiche socio-psichiche che portano all'omicidio siano tanto diverse in italia rispetto al resto dell'europa.
Guarda, per me no! Per quanto mi riguarda l'attaccamento alla vita è superiore alla dignità. Sarei terrorizzato all'idea di non poter guardare più in faccia il sole, o dei volti umani, amici o meno che siano, soprattutto dal momento che non so con certezza cosa mi aspetta dopo la vita terrena. E se dopo la morte ci fossero davvero le fiamme eterne di un girone infernale ad attenderli a braccia, anzi, vampate aperte? Direi molto peggio rispetto ad una pseudo-punizione che alla fine non si distingue poi molto da una banale occupazione di netturbino. Quindi sì, tra le due opzioni preferirei perfino ripulire le strade dagli escrementi canini, anche con la lingua se necessario: toglietemi tutto, anche la dignità se volete, ma NON la vita.Carmageddon ha scritto:Lucanik-san, io ho scritto ciò non certo per motivi filantropici, tutt'altro: la pena di morte è una scappatoia troppo comoda per il criminale. Tieni inoltre conto che molti di loro sono talmente scoppiati con la testa che vedono la morte come un saluto finale liberatorio.
Per me sarebbe meglio morire piuttosto che stare ai lavori forzati a vita, senza stipendio e senza ferie. Ergastolo nel suo vero significato. Niente sconti, niente indulti. Uno si becca 8 anni? Si fa 8 anni sul serio, 8x365 giorni dentro. E a lavorare, no che si sta tutto il giorno a fare un cazzo. Lo ripeto: molti si fanno arrestare apposta quando viene l'inverno, perché anche le loro menti bruciate dall'alcool arrivano a capire che dormire su un letto vero, al caldo e coi pasti assicurati è molto meglio che dormire in mezzo alle cacche dei piccioni.
Ce ne sarebbe, di lavoro...! Per me si potrebbe benissimo cominciare da tutte le cacche di cane sparse per le vie.
Certo che vengono commesse dopo il reato, ma il reato prima bisogna commetterlo...e avendo la certezza che come conseguenza dell'uccisione si paga con la propria vita, la stragrande maggioranza dei criminali, prima di attuare l'omicidio, se la farebbe sotto anche alla sola ipotetica eventualità di doversi trovare faccia a faccia con Satana e rispondere direttamente al Maledetto delle sue azioni, e non a qualche guardiano bonaccione nelle nostre pseudo-carceri extralusso. L'obbiettivo è punire il colpevole? Appunto: tra fiamme eterne e vitto/alloggio gratis direi che la prima è una punizione quantomeno più deterrente rispetto alla seconda.Auron ha scritto:Garante dell'incolumità?! Ma ci rendiamo conto, che le pene vengono applicate DOPO l'aver commesso il reato? Che garanzia ti porta, la pena di morte? La garanzia che i famigliari sono felici e contenti?
Inoltre, seguendo il tuo ragionamento, è morte in cambio di morte.
La legge non ha l'obiettivo di ripagare i famigliari delle vittime, ma di punire il colpevole. Se poi tu auspichi una giustizia "morale", Don Quixote contro i mulini era una persona molto realista.
Allora... 1) gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari e i portatori di handicap vanno sterminati; 2) gli scienziati sono stregoni; 3) la Terra è piatta... devo continuare? Il passato dev'essere preso con le pinze ed in questo caso ancora di più, perché si parla dell'ammazzare una persona (serial killer o salcazzo ti pare, ma l'ammazzi).
Dovrei ricordare io a te che questa è una discussione civildemocratica, dal momento che sei stato tu a dire che non te/ve ne fotte un fico delle opinioni altrui (nella fattispecie la mia), per quanto discordanti, mentre il buon senso suggerisce sempre di ascoltare il prossimo anzichè fregarsene in partenza; per cui sparata (e pure bella grossa) mi sembra la tua e non la mia, che invece era solo un modo come un altro, niente affatto propagandistico, per dire che mai nessuno convincerà l'altro della propria idea, anche se proseguissimo all'infinito, e che allo stesso modo ognuno è libero, qualora lo creda opportuno, di prendere le distanze dai pareri altrui, concetto espresso con la metafora del voto. Non mi risulta questa frase nascondi un pregante significato politico...Larm ha scritto:Hai capito che qui stai discutendo con altre persone e non facendo una campagna elettorale per vincere le elezioni ?
Che tu lo abbia capito o meno, Pokémon Central è un forum di discussione e non di propaganda politica, quindi sei invitato a discutere sul soggetto generale del topic e ad evitare queste sparate. Grazie.
Se però ti sei solo espresso male, basta che la prossima volta adoperi "non sono d'accordo con te" piuttosto che "Non me ne frega del tuo parere": daresti luogo a pericolosi fraintendimenti.Larm ha scritto:Sì ma del tuo punto di vista personale onestamente non ce ne frega una mazza, se mi permetti.