Pena di morte, cosa ne pensate

L

Larm

Shikamandri ha scritto:
IMHO non è irrilevante, semplicemente perchè tuttora mi sembra che sia l'ergastolo l'alternativa alla pena di morte. Se fosse possibile una rieducazione, sarei contento di spenderci. Ma non mi sembra che l'attuale sistema punti a questo.

Attenzione: ecc ecc

Edit: effettivamente, sono piuttosto ignorante sulla faccenda delle pene, visto che mi hanno sempre disgustato gli accanimenti mediatici e tutte quelle cose.

Vorrei fare un piccolo riepilogo, per esprimermi meglio:

-Devo tenerti X anni in carcere, anche tanti, per permetterti di uscire come individuo redento e buono? Ottimo, totalmente a favore.

-Devo tenerti Y anni in carcere, dove Y è superiore a quanto dovresti vivere e usciresti

a) estremamente vecchio

b) in una cassa di legno,

pagando con i miei contributi la tua esistenza reclusa, in uno stato che potrebbe usare quei soldi in molti ambiti dove servono, senza che mai questo si riveli un "investimento" ma semplicemente perchè lo stato non ti vuole uccidere, e allora ti tiene legato e ti imbocca aspettando la morte naturale? Non sene parla.
Hai ragione, lo Stato potrebbe investire gli stessi soldi ad esempio in persone che si occupano della rieducazione dei detenuti e della loro reinserzione nel contesto sociale, il che produrrebbe i seguenti benefici :

- dare un lavoro a una persona (l'educatore)

- sfollare le carceri (liberazione dei detenuti rieducati)

- ottenere un nuovo individuo (l'ex-detenuto) capace di fare qualcosa di utile alla società, di farla crescere economicamente e culturalmente.

Per fare questo bisognerebbe però uscire dalla vecchia mentalità liberale del risparmio e dell'economizzazione a tutti i costi per entrare in una politica intelligente d'investimento nel futuro. Molto difficile finché la maggior parte dei governi europei sono in mano alla destra liberale.
 

ricky

Passante
secondo me è una cosa non giusta perchè quando si uccide si è simili a colui che l'ha fatto.Tuttavia non mi piace il sistema italiano con il quale dopo 10-15 anni di galera si esce.Per me a chi uccide ed è consapevole di farlo ergastolo.Per chi non lo fa apposta 50 anni

io la penso così

arrivederci
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Lucanik-san ha scritto:
Son felice che la maggioranza della popolazione la pensi diversamente.

Anyway, l'ergastolo a occhio direi che

a) ha scopo deterrente

b) viene comminato nei casi di non correggibilità, ovvero nei casi in cui l'interesse preminente non è quello del criminale (che deve essere riportato sulla retta via), quanto dalla comunità che va protetta dai comportamenti lesivi posti in essere dal reo
 
L

Lucanik-san

Auron ha scritto:
---->Cioè, quindi mi stai dicendo che il Codice di Hammurabi deve ritornare attuale?<----

Su su, la pedofilia (ma anche l'essere serial killer o cannibale) deriva da un disturbo psicologico. Uccidiamo i "matti"? La pena deve correggere questi comportamenti, non punirli severamente e basta...
L'idea mica è malvagia, eh!

Ti contraddici paradossalmente da solo, l'effetto e' grottesco...proprio perchè in maggioranza sono i malati di mente a macchiarsi di questi atti, non c'è verso di farli ragionare e dunque su di loro il tentativo di "correggere" alcunchè sarebbe futile...Per cui, per esclusione, rimane la punizione come unica via percorribile, eliminando così un potenziale pericolo per gli altri (nemmeno dietro le sbarre sono del tutto innocui, da una mente instabile non sai mai cosa aspettarti).

Larm ha scritto:
Non sono per nulla d'accordo : tutti i cittadini (se non tutti gli esseri umani) hanno gli stessi diritti di base, indipendentemente dal fatto che poi li usino male o meno. La società ha per compito di garantire l'egualità dei diritti e delle possibilità per tutti gli individui, non di sceglierne alcuni e scartarne altri secondo il suo libero arbitrio. I casi particolari non possono e non devono essere oggetto di legge, altrimenti il sistema democratico si sgretola e si ritorna al feudalesimo dove regna solo l'interesse particolare di questo o quel principe.

Non è niente di utopistico : è l'idea che si trova alla base dei sistemi educativi moderni a partire dal XIX secolo, grazie alla quale, tra le altre cose, disponi di una lingua e di una cultura comune ad una società intera e puoi accedere agli studi universitari senza essere per forza il figlio di un ricco commerciante (unico modo per continuare gli studi fino almeno alla fine dell'Ottocento).

la pena serve per correggere e non per punire. La nuance è importante : punire significa attribuire una colpa, mentre correggere significa implicitamente riconoscere l'individuo come un essere capace di ragionare e non come una bestia da abbandonare alla selezione naturale. In breve, la pena serve a rimediare nei casi estremi in cui l'educazione è stata inefficace, essa non può e non deve divenire lo strumento per applicare la legge.
Beh, anch'io sono in disaccordo totale con te. In un primo momento sì che vengono concessi gli stessi diritti a tutti, ma a seconda dei casi e in seguito a certe azioni si può "perdere" la fiducia che lo stato ha avuto verso qualcuno e, se necessario, lo Stato dovrebbe riprendersi ciò che immeritatamente è stato conferito a quel qualcuno. Seguendo la tua proposta, lo Stato, almeno nello Stivale, ha fallito l'obbiettivo da te citato che si era prefissato: ergo, è tempo di cambiare metodo.

I casi particolari non possono e non devono? Peccato che le leggi speciali/particolari vigenti si occupino proprio di casi/ambiti/procedure peculiari. Generalizzare e livellare senza criterio e un briciolo di razionale distinzione porterebbe solo ad un vago, futile e dispersivo fenomeno elefantiaco.

Libero arbitrio? Prìncipi? Feudalesimo? Eh, che esasperazione anacronistica, un Leghista si esprimerebbe in questi termini... si tratta soltanto di tornare alla cara vecchia legge del taglione, all'occhio per occhio: tu privi qualcuno della SUA vita? Bene, ma ora paghi con la tua. Altro che arbitrio delle mie ghette: più equi di così.......si muore, visto che siamo in tema. Se qualcuno si prende la vita di un altro e poi gli viene risparmiata la sua, non è equità, o meglio è l'equità che piace a voi.

Appunto, proprio perchè in Italia nella maggioranza dei casi la correzione si rivela inefficace (per inadeguatezza delle strutture, per una assenza di classe dirigente appropriata, per una mancanza di soggetti adatti a recepire la correzione... per quello che vuoi, ma fatto sta che si rivela tale), in quei casi tu che fai? Rimani a girarti i pollicioni? Alzi bandiera bianca? Ovviamente no, se hai un minimo di personalità, e quindi passi al piano B. A mali estremi ci vogliono rimedi altrettanto estremi, quanto i casi che tu stesso hai citato..

Per cui lo "strumento per applicare la legge" abita da un'altra parte.
 
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Gkx

Admin
io direi di eliminare, oltre ai malati di mente, anche i negri e i ricchioni.  d'altronde, non è che si possa fare molto per correggere il loro comportamento.
 

XMandri

back from hell
Lo dice il nome... malati di mente.

Dove avrai tirato fuori che i disturbi mentali non siano curabili, questo proprio non lo so.

I serial killer, scordandosi dei telefilm. sono persone con forti disturbi causati da un trauma (solitamente). Aiutati a superare il trauma e a ristabilire la coscienza, possono diventare persone bravissime.

Se davvero vuoi attuale il codice di hammurabi, allora sei tu la vera bestia, e non io, come qualcuno mi aveva chiamato quando mi ero spiegato male.

Attenzione ecc ecc
 

Gkx

Admin
peraltro, la quasi totalità degli omicidi è dovuta a problemi di tipo psichiatrico e/o sociale (diciamo che se nasci a tor bella monaca o a scampia hai molte più probabilità di ritrovarti prima o poi con del sangue sulle mani), e spesso i secondi sono la causa dei primi.  indagare sulla psiche del singolo e sulle colpe della società, invece di giustiziare barbaricamente qualcuno che ha osato nascere in modo differente o in un luogo malfamato, è un buon passo verso un mondo più umano.
 

Iro

Amministratore di condominio
(diciamo che se nasci a tor bella monaca o a scampia hai molte più probabilità di ritrovarti prima o poi con del sangue sulle mani)
'nsomma.Dal nascere in un ambiente disagiato all'ammazzare la gente ce ne passa un po'
 

Auron

Parroco
Lucanik-san ha scritto:
L'idea mica è malvagia, eh!

Ti contraddici paradossalmente da solo, l'effetto e' grottesco...proprio perchè in maggioranza sono i malati di mente a macchiarsi di questi atti, non c'è verso di farli ragionare e dunque su di loro il tentativo di "correggere" alcunchè sarebbe futile...Per cui, per esclusione, rimane la punizione come unica via percorribile, eliminando così un potenziale pericolo per gli altri (nemmeno dietro le sbarre sono del tutto innocui, da una mente instabile non sai mai cosa aspettarti).
Dove mi sono contraddetto, di grazia?

Ah, già, le persone che soffrono di disturbi psichici non sono curabili, mea culpa.
 

Gkx

Admin
Iro ha scritto:
'nsomma.Dal nascere in un ambiente disagiato all'ammazzare la gente ce ne passa un po'
ho detto probabilità, non certezza.  fatto sta che oggettivamente le percentuali di crimine (e anche di omicidi) sono più alte in quartieri simili, dove l'età media non supera i 30 anni e il titolo di studio più popolare è la quinta elementare quando va bene.
 
L

Lucanik-san

Gkx ha scritto:
indagare sulla psiche del singolo e sulle colpe della società, invece di giustiziare barbaricamente qualcuno che ha osato nascere in modo differente o in un luogo malfamato, è un buon passo verso un mondo più umano.
Potrai indagare quanto vuoi su un Jeffrey Dahmer o Edward Theodore Gein, ma se cerchi di correggerli, finiresti col correggere l'aria fritta.

Gkx ha scritto:
io direi di eliminare, oltre ai malati di mente, anche i negri e i ricchioni.  d'altronde, non è che si possa fare molto per correggere il loro comportamento.
Ironia fuorviante e di cattivo gusto. Peccato che gli individui di colore e gli omosessuali (te ne prego evita quei 2 termini anche se per scherzo, perchè mi danno un fastidio terrificante) non arrecano proprio alcun danno a nessuno e non fanno nulla che necessiti di una correzione, mentre gli psicolabili credo siano un tantino più pericolosi (la colpa non sarà loro in molti casi, certo, ma non è un buon motivo per lasciarli fare) se trucidano lo sventurato di turno.

Auron ha scritto:
Dove mi sono contraddetto, di grazia?

Ah, già, le persone che soffrono di disturbi psichici non sono curabili, mea culpa.
Esatto.

Perlomeno nei casi più gravi; neppure Freud in persona sarebbe stato in grado di comprendere e/o (ri?)portare al raziocinio uno come Albert Fish.

Shikamandri ha scritto:
Lo dice il nome... malati di mente.

Dove avrai tirato fuori che i disturbi mentali non siano curabili, questo proprio non lo so.

I serial killer, scordandosi dei telefilm. sono persone con forti disturbi causati da un trauma (solitamente). Aiutati a superare il trauma e a ristabilire la coscienza, possono diventare persone bravissime.

Se davvero vuoi attuale il codice di hammurabi, allora sei tu la vera bestia, e non io, come qualcuno mi aveva chiamato quando mi ero spiegato male.
Dove l'ho tirato fuori? Cerca su Wikipedia una voce a scelta fra Jeffrey Dahmer, Albert Fish o Ed Gein ed avrai la risposta. Questi sono realmente esistiti, e non usciti da telefilm. Aiutare? Superare? Ristabilire? Con LORO? Fantascienza alla stregua di Star Wars...

Può darsi che io lo sia, perchè gli unici modi per farsi capire dalle bestie (quelle vere) sono, manco a dirlo, quelli bestiali.

Pyr3s ha scritto:
Son felice che la maggioranza della popolazione la pensi diversamente.

Anyway, l'ergastolo a occhio direi che

a) ha scopo deterrente

b) viene comminato nei casi di non correggibilità, ovvero nei casi in cui l'interesse preminente non è quello del criminale (che deve essere riportato sulla retta via), quanto dalla comunità che va protetta dai comportamenti lesivi posti in essere dal reo
Io invece son contento che più di quanti credi non la pensino come te, altrimenti vivremmo circondati da assassini seriali...

a) Scopo deterrente? Ceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerto! E allora perchè, anzichè diminuire, i crimini peggiori sono in costante aumento? I malintenzionati di oggi non si spaventano certo per vitto e alloggio gratis nelle nostre carceri a 5 stelle.

b) Coi tempi che corrono nemmeno sbattendoli al fresco puoi dormire sonni tranquilli...ce lo insegna la storia recente. Se si vuol davvero dormire fra due guanciali, si può soltanto mandarli al Creatore: se proprio debbono sparger sangue, che lo facciano almeno all'altro mondo.
 
Ultima modifica:

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
La pena di morte è, a mio avviso:

- inutile (una morte non cancella niente)

- retrograda (non siamo più nell'età delle clave in testa, dai)

- non più deterrente (non fa più paura a nessuno)

- portatrice di altra violenza e morte.

Invece, se la si sostituisse coi lavori socialmente utili:

- c'è l'effetto deterrente / umiliante (il bambino che passa per la strada e vede queste persone capisce che dovrà evitare certi comportamenti per non finire così)

- il condannato è posto in grado di rimborsare in qualche misura il danno da lui creato.

Le carceri, così come sono fatte ora, sono obsolete, costose e non servono a nulla di positivo per l'individuo. Qualche detenuto l'ha raccontato chiaro e tondo: il carcere crea solo altro carcere.

O, al contrario, certe strutture risultano così confortevoli che d'inverno certi personaggi che la sanno lunga aumentano la frequenza dei crimini proprio per l'intento di farsi arrestare e poter quindi starsene al caldo e con la

pancia piena.
 

Gkx

Admin
Lucanik-san ha scritto:
Potrai indagare quanto vuoi su un Jeffrey Dahmer o Edward Theodore Gein, ma se cerchi di correggerli, finiresti col correggere l'aria fritta.
ti svelo un segreto: non esistono solo i serial killer.  per ogni omicidio effettuato da uno di questi individui ce ne sono milioni compiuti da individui di cui i libri e i telegiornali non parlano se non nei trafiletti di cronaca nera, e sui quali si può lavorare più facilmente.

Lucanik-san ha scritto:
Ironia fuorviante e di cattivo gusto. Peccato che gli individui di colore e gli omosessuali (te ne prego evita quei 2 termini anche se per scherzo, perchè mi danno un fastidio terrificante)
fidati, era molto più offensiva la tua argomentazione (purtroppo seria) del mio post di sarcasmo.

Lucanik-san ha scritto:
non arrecano proprio alcun danno a nessuno e non fanno nulla che necessiti di una correzione, mentre gli psicolabili credo siano un tantino più pericolosi (la colpa non sarà loro in molti casi, certo, ma non è un buon motivo per lasciarli fare) se trucidano lo sventurato di turno.
non vedo chi abbia detto di lasciarli fare.  o forse c'è stato un malinteso; d'altronde, capisco che per te "curarli e seguirli" e "permettere che vadano in giro ad accoltellare familiari e sconosciuti" rappresentino concetti simili.

Lucanik-san ha scritto:
Esatto. Perlomeno nei casi più gravi; neppure Freud in persona sarebbe stato in grado di comprendere e/o (ri?)portare al raziocinio uno come Albert Fish.Dove l'ho tirato fuori? Cerca su Wikipedia una voce a scelta fra Jeffrey Dahmer, Albert Fish o Ed Gein ed avrai la risposta. Questi sono realmente esistiti, e non usciti da telefilm. Aiutare? Superare? Ristabilire? Con LORO? Fantascienza alla stregua di Star Wars...
a parte il namedropping spinto (come ho già detto, quei casi rappresentano una percentuale trascurabile rispetto agli "altri" omicidi), c'è una vasta gamma di soluzioni intermedie tra "riportare al raziocinio" e "ucciderli".

Io invece son contento che più di quanti credi non la pensino come te, altrimenti vivremmo circondati da assassini seriali...
quindi il non supportare la pena di morte equivale al supportare gli assassini?

a) Scopo deterrente? Ceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeerto! E allora perchè, anzichè diminuire, i crimini peggiori sono in costante aumento? I malintenzionati di oggi non si spaventano certo per vitto e alloggio gratis nelle nostre carceri a 5 stelle.
se ti fossi guardato qualche statistica (anche solo su wikipedia) avresti potuto notare che, per esempio, gli stati americani più violenti sono quelli dov'è in vigore la pena di morte - allo stesso, modo, i paesi più civili, dove gli standard di vita sono più alti e la democrazia è più sviluppata, hanno sempre meno crimini e oltre alla pena di morte troviamo spesso abolito anche l'ergastolo.

inoltre ti invito a guardare meno death note.
 
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L

Lucanik-san

Carmageddon ha scritto:
La pena di morte è, a mio avviso:

- inutile (una morte non cancella niente)

- retrograda (non siamo più nell'età delle clave in testa, dai)

- non più deterrente (non fa più paura a nessuno)

- portatrice di altra violenza e morte.

Invece, se la si sostituisse coi lavori socialmente utili:

- c'è l'effetto deterrente / umiliante (il bambino che passa per la strada e vede queste persone capisce che dovrà evitare certi comportamenti per non finire così)

- il condannato è posto in grado di rimborsare in qualche misura il danno da lui creato.

Le carceri, così come sono fatte ora, sono obsolete, costose e non servono a nulla di positivo per l'individuo. Qualche detenuto l'ha raccontato chiaro e tondo: il carcere crea solo altro carcere.

O, al contrario, certe strutture risultano così confortevoli che d'inverno certi personaggi che la sanno lunga aumentano la frequenza dei crimini proprio per l'intento di farsi arrestare e poter quindi starsene al caldo e con la pancia piena.
- Cancella un potenziale pericolo per sempre e non temporaneamente.

- Bisogna imparare dal passato, o altrimenti non si capisce il presente.

- Paura o meno, intanto nel dubbio spazzi via ogni rischio, sempre in agguato, di reiterazione del crimine. Fidati che se non tutti, molti ci penserebbero due volte ad ammazzare se fossero certi di non vedere poi più la luce del sole.

- Punti di vista: io non la vedo così, bensi come garante dell'incolumità dei cittadini onesti nonchè della vera equità sociale----> vita in cambio di vita.

Gkx ha scritto:
ti svelo un segreto: non esistono solo i serial killer.  per ogni omicidio effettuato da uno di questi individui ce ne sono milioni compiuti da individui di cui i libri e i telegiornali non parlano se non nei trafiletti di cronaca nera, e sui quali si può lavorare più facilmente.

fidati, era molto più offensiva la tua argomentazione (purtroppo seria) del mio post di sarcasmo.

non vedo chi abbia detto di lasciarli fare.  o forse c'è stato un malinteso; d'altronde, capisco che per te "curarli e seguirli" e "permettere che vadano in giro ad accoltellare familiari e sconosciuti" rappresentino concetti simili.

a parte il namedropping spinto (come ho già detto, quei casi rappresentano una percentuale trascurabile rispetto agli "altri" omicidi), c'è una vasta gamma di soluzioni intermedie tra "riportare al raziocinio" e "ucciderli".

quindi il non supportare la pena di morte equivale al supportare gli assassini?

se ti fossi guardato qualche statistica (anche solo su wikipedia) avresti potuto notare che, per esempio, gli stati americani più violenti sono quelli dov'è in vigore la pena di morte - allo stesso, modo, i paesi più civili, dove gli standard di vita sono più alti e la democrazia è più sviluppata, hanno sempre meno crimini e oltre alla pena di morte troviamo spesso abolito anche l'ergastolo.

inoltre ti invito a guardare meno death note.
Sì, come no, il segreto di Pulcinella.....Si tratta pur sempre di vita tolta, e dunque vita da pagare. Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime? Tu, col tuo discorso di pseudo-illuminista ispirazione? Vallo a raccontare ai genitori delle vittime, e poi vedi dove ti mandano. Io mi metto nei loro panni e non li biasimerei se lo facessero.

Mai offensivo quanto paragonare uno di colore/omosessuale ad un omicida, ironicamente o meno non ha importanza. Su certe cose non si scherza.

In molti (troppi) casi le due cose combaciano perfettamente, ma non ho mai parlato di totalità.

Bisogna capire il momento ed il modo di metterle in pratica; col degrado che abbiamo in Italia non è proprio il momento per le sperimentazioni. Serve un rimedio efficace ed immediato.

Esattamente.

Non portare il discorso altrove: non ho parlato di America o Europa in generale, parlo di NOI, che siamo notoriamente un caso a parte. Se tu ti fossi guardato un qualsiasi quotidiano o tg, invece, avresti potuto notare senza troppo sforzo che il numero di crimini d'ogni tipo (furti,rapimenti,omicidi,stupri,frodi,truffe e quant'altro) qui da noi nell'ultimo ventennio si è decuplicato, se non centuplicato.

E comunque, stiamo rischiando di andare avanti a oltranza...Il punto è: non siete d'accordo con me? Benissimo, allora se mai un giorno sarò candidato alla presidenza del consiglio sarete liberi di non votarmi, e altrettanto farò io con voi. Stop.
 
Ultima modifica:

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Ok ammazzi uno perché omicida. Poi si scopre che non era lui, quindi io ammazzo te in quanto assassino. Poi un terzo ammazza me in quanto ho ammazzato te. E così via.

/italia
 
L

Lucanik-san

Pyr3s ha scritto:
Ok ammazzi uno perché omicida. Poi si scopre che non era lui, quindi io ammazzo te in quanto assassino. Poi un terzo ammazza me in quanto ho ammazzato te. E così via.

/italia
No di certo, bensì ammazzare con lucidità/criterio (non indistintamente) ma soprattutto certezza che la vittima sia colpevole, altrimenti è ovvio che si regredisce al Leviatano di Tommy (chi afferra la citazione si guadagna tutta la mia stima).
 

Gkx

Admin
Lucanik-san ha scritto:
- Bisogna imparare dal passato, o altrimenti non si capisce il presente.
il passato ci dice che la pena di morte non è mai stata un deterrente, e il fatto che le democrazie la stiano tutte abolendo dovrebbe farti pensare.

Fidati che se non tutti, molti ci penserebbero due volte ad ammazzare se fossero certi di non vedere poi più la luce del sole.
la grandissima parte degli omicidi avviene per motivi passionali, e viene eseguita in momenti non propriamente di lucidità.  chi uccide, a meno che non sia un mafioso o un sicario, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni se non dopo il delitto.  peraltro questa tesi è già stata confutata secoli fa da beccaria e non vedo come possa trovare un qualsiasi tipo di posto nel 2011.

Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime? Tu, col tuo discorso di pseudo-illuminista ispirazione? Vallo a raccontare ai genitori delle vittime, e poi vedi dove ti mandano. Io mi metto nei loro panni e non li biasimerei se lo facessero.
tralasciando l'ovvio (neanche l'uccisione dell'assassino ripaga i familiari delle vittime né resuscita l'assassinato) la legge non può e non deve seguire l'emotività delle persone, altrimenti dovremmo anche avere pene più o meno severe a seconda di quanto sono arrabbiati i familiari.  la legge si basa, per quanto possibile umanamente*, sull'oggettività dei fatti, sulla rieducazione del condannato e sulla reintegrazione dello stesso nella società civile.  altrimenti il paese collassa.

Mai offensivo quanto paragonare uno di colore/omosessuale ad un omicida, ironicamente o meno non ha importanza. Su certe cose non si scherza.
non sono stato io a proporre lo sterminio di una minoranza.

Non portare il discorso altrove: non ho parlato di America o Europa in generale, parlo di NOI, che siamo notoriamente un caso a parte. Se tu ti fossi guardato un qualsiasi quotidiano o tg, invece, avresti potuto notare senza troppo sforzo che il numero di crimini d'ogni tipo (furti,rapimenti,omicidi,stupri,frodi,truffe e quant'altro) qui da noi nell'ultimo ventennio si è decuplicato, se non centuplicato.
come ha già detto larm parecchi post fa, un sistema come quello attuale, sintetizzato dalle posizioni della destra liberale, per definizione non porta all'educazione delle classi disagiate, ma solo alla punizione.  che abbia fallito mi sembra evidente e lo ammetti anche tu.  inoltre non ho statistiche in merito, ma credo anche che la percentuali di omicidi non sia variata tanto quanto la rilevanza che i tg e i media danno a casi di cronaca nera (vedi sarah scazzi e simili) per spettacolarizzazioni e altre sciacallate varie.  inoltre dubito fortemente che le dinamiche socio-psichiche che portano all'omicidio siano tanto diverse in italia rispetto al resto dell'europa.
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Lucanik-san, io ho scritto ciò non certo per motivi filantropici, tutt'altro: la pena di morte è una scappatoia troppo comoda per il criminale. Tieni inoltre conto che molti di loro sono talmente scoppiati con la testa che vedono la morte come un saluto finale liberatorio.

No, è troppo comodo per lui.

Per me sarebbe meglio morire piuttosto che stare ai lavori forzati a vita, senza stipendio e senza ferie. Ergastolo nel suo vero significato. Niente sconti, niente indulti. Uno si becca 8 anni? Si fa 8 anni sul serio, 8x365 giorni dentro. E a lavorare, no che si sta tutto il giorno a fare un cazzo. Lo ripeto: molti si fanno arrestare apposta quando viene l'inverno, perché anche le loro menti bruciate dall'alcool arrivano a capire che dormire su un letto vero, al caldo e coi pasti assicurati è molto meglio che dormire in mezzo alle cacche dei piccioni.

Ce ne sarebbe, di lavoro...! Per me si potrebbe benissimo cominciare da tutte le cacche di cane sparse per le vie.
 

Auron

Parroco
(ero ironico, io, eh)

- Punti di vista: io non la vedo così, bensi come garante dell'incolumità dei cittadini onesti nonchè della vera equità sociale----> vita in cambio di vita.
Garante dell'incolumità?! Ma ci rendiamo conto, che le pene vengono applicate DOPO l'aver commesso il reato? Che garanzia ti porta, la pena di morte? La garanzia che i famigliari sono felici e contenti?

Inoltre, seguendo il tuo ragionamento, è morte in cambio di morte.

Altrimenti chi ripaga i familiari delle vittime?
La legge non ha l'obiettivo di ripagare i famigliari delle vittime, ma di punire il colpevole. Se poi tu auspichi una giustizia "morale", Don Quixote contro i mulini era una persona molto realista.

- Bisogna imparare dal passato, o altrimenti non si capisce il presente.
Ok.

Allora... 1) gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari e i portatori di handicap vanno sterminati; 2) gli scienziati sono stregoni; 3) la Terra è piatta... devo continuare? Il passato dev'essere preso con le pinze ed in questo caso ancora di più, perché si parla dell'ammazzare una persona (serial killer o salcazzo ti pare, ma l'ammazzi).
 

Razile

Rappresentante di classe
Carmageddon ha scritto:
Lucanik-san, io ho scritto ciò non certo per motivi filantropici, tutt'altro: la pena di morte è una scappatoia troppo comoda per il criminale. Tieni inoltre conto che molti di loro sono talmente scoppiati con la testa che vedono la morte come un saluto finale liberatorio.

No, è troppo comodo per lui.

Per me sarebbe meglio morire piuttosto che stare ai lavori forzati a vita, senza stipendio e senza ferie. Ergastolo nel suo vero significato. Niente sconti, niente indulti. Uno si becca 8 anni? Si fa 8 anni sul serio, 8x365 giorni dentro. E a lavorare, no che si sta tutto il giorno a fare un cazzo. Lo ripeto: molti si fanno arrestare apposta quando viene l'inverno, perché anche le loro menti bruciate dall'alcool arrivano a capire che dormire su un letto vero, al caldo e coi pasti assicurati è molto meglio che dormire in mezzo alle cacche dei piccioni.

Ce ne sarebbe, di lavoro...! Per me si potrebbe benissimo cominciare da tutte le cacche di cane sparse per le vie.
Quoto, abbiamo una forza lavoro immensa rinchiusa nelle prigioni, e ci sono molti cessi pubblici da pulire
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Lucanik-san ha scritto:
No di certo, bensì ammazzare con lucidità/criterio (non indistintamente)
Allora il giorno della memoria non serve proprio a nulla.

Ciò che ha generato tanto clamore riguardo all'olocausto sono la lucidità, il criterio e il metodo con cui venivano uccise le persone. Ecco cosa bisogna ricordare in quel giorno! La possibilità che l'uomo possa uccidere non per rabbia ma attraverso il ragionamento, attraverso una metodologia. Dobbiamo ripudiare ciò perché ci rende peggiori di qualsiasi omicida. Diventiamo come dei serial killer.

Lucanik-san ha scritto:
ma soprattutto certezza che la vittima sia colpevole
La giustizia umana non potrà mai essere certa. L'uomo è fatto per sbagliare. E' nella nostra natura.

Questa discussione si sta trasformando in una discussione per convincere i rimanenti a capire perché la pena di morte dovrebbe essere abolita e perché l'abolizione è un passo avanti per una società.

La pena di morte serve quando non si hanno le risorse necessarie per provvedere all'incarceramento per lungo tempo di certi criminali che si sono macchiati di crimini particolarmente gravi. Più la società avanza, più i reati vengono puniti con la carcerazione invece della pena di morte.

E' la stessa cosa con i bambini. Un bambino lo punisci con la violenza fisica quando i genitori sono ignoranti. Quando mai un genitore educato, intelligente, saggio si mette a picchiare i suoi figli peggio degli animali?
 
L

Larm

Lucanik-san ha scritto:
E comunque, stiamo rischiando di andare avanti a oltranza...Il punto è: non siete d'accordo con me? Benissimo, allora se mai un giorno sarò candidato alla presidenza del consiglio sarete liberi di non votarmi, e altrettanto farò io con voi. Stop.
Hai capito che qui stai discutendo con altre persone e non facendo una campagna elettorale per vincere le elezioni ?

Che tu lo abbia capito o meno, Pokémon Central è un forum di discussione e non di propaganda politica, quindi sei invitato a discutere sul soggetto generale del topic e ad evitare queste sparate. Grazie.
 
L

Lucanik-san

Gkx ha scritto:
il passato ci dice che la pena di morte non è mai stata un deterrente, e il fatto che le democrazie la stiano tutte abolendo dovrebbe farti pensare.

la grandissima parte degli omicidi avviene per motivi passionali, e viene eseguita in momenti non propriamente di lucidità.  chi uccide, a meno che non sia un mafioso o un sicario, non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni se non dopo il delitto.  peraltro questa tesi è già stata confutata secoli fa da beccaria e non vedo come possa trovare un qualsiasi tipo di posto nel 2011.

tralasciando l'ovvio (neanche l'uccisione dell'assassino ripaga i familiari delle vittime né resuscita l'assassinato) la legge non può e non deve seguire l'emotività delle persone, altrimenti dovremmo anche avere pene più o meno severe a seconda di quanto sono arrabbiati i familiari.  la legge si basa, per quanto possibile umanamente*, sull'oggettività dei fatti, sulla rieducazione del condannato e sulla reintegrazione dello stesso nella società civile.  altrimenti il paese collassa.

non sono stato io a proporre lo sterminio di una minoranza.

come ha già detto larm parecchi post fa, un sistema come quello attuale, sintetizzato dalle posizioni della destra liberale, per definizione non porta all'educazione delle classi disagiate, ma solo alla punizione.  che abbia fallito mi sembra evidente e lo ammetti anche tu.  inoltre non ho statistiche in merito, ma credo anche che la percentuali di omicidi non sia variata tanto quanto la rilevanza che i tg e i media danno a casi di cronaca nera (vedi sarah scazzi e simili) per spettacolarizzazioni e altre sciacallate varie.  inoltre dubito fortemente che le dinamiche socio-psichiche che portano all'omicidio siano tanto diverse in italia rispetto al resto dell'europa.
A me invece dice che è sempre servita a garantire un minimo di ordine sociale che oggi manca...e il fatto che tutte le democrazie (tranne rarissime eccezioni) che la stiano abolendo siano oggi in uno stato di degrado senza precedenti, dovrebbe far riflettere anche te.

Andiamo su, non me la dai a bere, anche nel raptus più incontrollabile si mettono comunque un minimo in conto le conseguenze che scaturirebbero dopo il folle gesto...semplicemente le si considerano meno prioritarie/rilevanti rispetto al delitto che si intende commettere. Il marito che scopre l'amante della moglie nell'armadio perde il controllo e, anche se sa benissimo a cosa andrà incontro, preferisce vendicare il suo onore facendolo fuori, piuttosto che preoccuparsi della conseguente pena.

Non è questione di emotività o di quanto siano arrabbiati - Si tratta soltanto di scambio paritario: vita in cambio di un'altra vita; la vita presa come risarcimento rimane sempre uguale a prescindere dalla rabbia dei familiari. I genitori non sopporterebbero di vedere l'assassino del proprio figliuolo ancora in vita, e la sua morte li ripagherebbe e tranquillizzerebbe più di quanto tu pensi. Tanto se non ci pensa la legge, molto spesso finiscono col farsi giustizia da sè, quindi a quel punto meglio legalizzare la pena capitale. La verità è che non si può capire un dolore del genere se non ci si trova coinvolti personalmente, e ti auguro di tutto cuore di non trovartici mai, altrimenti ti assicuro non avresti la lucidità di far tanto il filosofuncolo. E comunque qualsiasi manuale di diritto costituzionale ti dirà che non sempre----> legge=giustizia. Nella fattispecie trovo infatti che l'attuale legge al riguardo sia ingiusta, nonchè umanamente deplorevole, dunque bisognosa di cambiamento.

Neppure io, dato che non parlavo di alcun sterminio, ma solo di soluzioni forzate nel caso in cui tutti gli altri piani siano miseramente falliti, anzichè continuare inutilmente a applicarli ad oltranza. Tu invece hai proposto un paragone veramente empio, (e il fatto che tu scherzassi su queste delicate questioni è un'aggravante, non scusante) della cui gravità non ti rendi ancora conto.

Che la destra liberal-capitalista abbia fallito, siamo d'accordo, ma non perchè faccia della punizione il suo credo, al contrario: il suo male è proprio l'eccessivo permissivismo, la filosofia del "goditi la vita, fottitene di chi sta peggio, vivi e lascia vivere" tanto cara al premier. L'Italia è divenuto il paese dei balocchi proprio perchè ormai quasi tutto è concesso, la certezza della pena viene calpestata, ed è proprio questo che ci rende casi tristemente unici in Europa e forse nel mondo, che porta di conseguenza a commettere illeciti più spesso e più a cuor leggero "tanto non mi fanno comunque niente", e anzi come giustamente diceva Carma il carcere è spesso visto come un cambiamento in meglio. La visibilità che i media offrono a determinati casi sono soltanto una nicchia di una casistica infinitamente più ampia, sia in numero che in gravità.

Carmageddon ha scritto:
Lucanik-san, io ho scritto ciò non certo per motivi filantropici, tutt'altro: la pena di morte è una scappatoia troppo comoda per il criminale. Tieni inoltre conto che molti di loro sono talmente scoppiati con la testa che vedono la morte come un saluto finale liberatorio.

Per me sarebbe meglio morire piuttosto che stare ai lavori forzati a vita, senza stipendio e senza ferie. Ergastolo nel suo vero significato. Niente sconti, niente indulti. Uno si becca 8 anni? Si fa 8 anni sul serio, 8x365 giorni dentro. E a lavorare, no che si sta tutto il giorno a fare un cazzo. Lo ripeto: molti si fanno arrestare apposta quando viene l'inverno, perché anche le loro menti bruciate dall'alcool arrivano a capire che dormire su un letto vero, al caldo e coi pasti assicurati è molto meglio che dormire in mezzo alle cacche dei piccioni.

Ce ne sarebbe, di lavoro...! Per me si potrebbe benissimo cominciare da tutte le cacche di cane sparse per le vie.
Guarda, per me no! Per quanto mi riguarda l'attaccamento alla vita è superiore alla dignità. Sarei terrorizzato all'idea di non poter guardare più in faccia il sole, o dei volti umani, amici o meno che siano, soprattutto dal momento che non so con certezza cosa mi aspetta dopo la vita terrena. E se dopo la morte ci fossero davvero le fiamme eterne di un girone infernale ad attenderli a braccia, anzi, vampate aperte? Direi molto peggio rispetto ad una pseudo-punizione che alla fine non si distingue poi molto da una banale occupazione di netturbino. Quindi sì, tra le due opzioni preferirei perfino ripulire le strade dagli escrementi canini, anche con la lingua se necessario: toglietemi tutto, anche la dignità se volete, ma NON la vita.

Auron ha scritto:
Garante dell'incolumità?! Ma ci rendiamo conto, che le pene vengono applicate DOPO l'aver commesso il reato? Che garanzia ti porta, la pena di morte? La garanzia che i famigliari sono felici e contenti?

Inoltre, seguendo il tuo ragionamento, è morte in cambio di morte.

La legge non ha l'obiettivo di ripagare i famigliari delle vittime, ma di punire il colpevole. Se poi tu auspichi una giustizia "morale", Don Quixote contro i mulini era una persona molto realista.

Allora... 1) gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari e i portatori di handicap vanno sterminati; 2) gli scienziati sono stregoni; 3) la Terra è piatta... devo continuare? Il passato dev'essere preso con le pinze ed in questo caso ancora di più, perché si parla dell'ammazzare una persona (serial killer o salcazzo ti pare, ma l'ammazzi).
Certo che vengono commesse dopo il reato, ma il reato prima bisogna commetterlo...e avendo la certezza che come conseguenza dell'uccisione si paga con la propria vita, la stragrande maggioranza dei criminali, prima di attuare l'omicidio, se la farebbe sotto anche alla sola ipotetica eventualità di doversi trovare faccia a faccia con Satana e rispondere direttamente al Maledetto delle sue azioni, e non a qualche guardiano bonaccione nelle nostre pseudo-carceri extralusso. L'obbiettivo è punire il colpevole? Appunto: tra fiamme eterne e vitto/alloggio gratis direi che la prima è una punizione quantomeno più deterrente rispetto alla seconda.

Comunque parla per te, è questione di punti di vista: io la vedo invece come vita in cambio di vita, cioè ribalto il tuo (morte<---->morte) come un calzino. Mi spiace deluderti, ma morale e giustizia dovrebbero (occhio al condizionale!) essere inscindibili... Se non è giusta non è morale, e se non è morale non è giustizia.

P.S. Ma non era "Chisciotte"?

Spiritoso...è chiaro che esasperi il concetto per tentare di aver ragione ad ogni costo, ma non è così che funziona: quando ho detto che bisogna imparare dal passato non dovevate prendermi troppo alla lettera. E' chiaro che, come ogni cosa anche il passato ha i suoi contro, ma anche i pro, ed è proprio a questi ultimi che dobbiamo appellarci. Come sempre, è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, ma è opportuno applicare una razionale distinzione/selezione.

Larm ha scritto:
Hai capito che qui stai discutendo con altre persone e non facendo una campagna elettorale per vincere le elezioni ?

Che tu lo abbia capito o meno, Pokémon Central è un forum di discussione e non di propaganda politica, quindi sei invitato a discutere sul soggetto generale del topic e ad evitare queste sparate. Grazie.
Dovrei ricordare io a te che questa è una discussione civildemocratica, dal momento che sei stato tu a dire che non te/ve ne fotte un fico delle opinioni altrui (nella fattispecie la mia), per quanto discordanti, mentre il buon senso suggerisce sempre di ascoltare il prossimo anzichè fregarsene in partenza; per cui sparata (e pure bella grossa) mi sembra la tua e non la mia, che invece era solo un modo come un altro, niente affatto propagandistico, per dire che mai nessuno convincerà l'altro della propria idea, anche se proseguissimo all'infinito, e che allo stesso modo ognuno è libero, qualora lo creda opportuno, di prendere le distanze dai pareri altrui, concetto espresso con la metafora del voto. Non mi risulta questa frase nascondi un pregante significato politico...

Io posso non condividere la tua idea, ma darei la mia vita affinchè tu possa esprimerla: evidentemente qualcun altro non la pensa ugualmente.

Larm ha scritto:
Sì ma del tuo punto di vista personale onestamente non ce ne frega una mazza, se mi permetti.
Se però ti sei solo espresso male, basta che la prossima volta adoperi "non sono d'accordo con te" piuttosto che "Non me ne frega del tuo parere": daresti luogo a pericolosi fraintendimenti.
 
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