[Non esattamente "now", ma...TA-DAH!]
CGS - CAPITOLO 7: SPETTACOLO DI MARIONETTE
L'olfatto animalesco ancora una volta non tradì Solid Beard: trovò facilmente una scatola blu di Beretta ben nascosta dentro il vano dischi di uno dei computer, semplicemente seguendo la scia dell'odore. Soltanto dopo potè abbandonare il laboratorio soddisfatto.
O quasi. I motivi per preoccuparsi non gli mancavano.
Anzitutto l'inatteso e scioccante ritorno di Larmy Fox, sebbene profondamente trasformato, il quale fece prepotentemente riemergere ricordi che il nostro eroe credeva ormai morti e sepolti nella propria memoria...molti, troppi dei quali erano tutt'altro che piacevoli. Un deja vu di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
Come si trovava qui? E cosa voleva veramente? Perchè scappare in quel modo se il suo reale intento era effettivamente farsi ammazzare dal barbuto od ammazzarlo, stando alle parole del cyborg stesso? Mentre si autosottoponeva questi quesiti, la Barba Solida masticava nervosamente i salamini appena recuperati per aggiustare le ammaccature causate dall'eccessivo affetto del ninja.
E poi, tanto per tranquillizzarlo, il mistero Magal: non era tipa da scomparire improvvisamente senza un motivo valido, a meno che...Beard non osava completare la frase. Difficilmente l'avrebbe ammesso apertamente, ma aveva a cuore la ragazza almeno quanto la buona riuscita della missione.
In ogni caso la priorità diventava adesso trovare la nipote del colonnello: Solid decise di cominciare la ricerca nell'unico piano rimasto inesplorato in questo edificio, il primo interrato.
Uscito dall'ascensore si ritrovò in uno stretto corridoio che si estendeva dalla sua sinistra, dov'era bloccato da un muro, alla sua destra; di fronte a lui una porta che varcò senza pensarci due volte, notandone altre due nella nuova sala.
Il nostro eroe con la coda dell'occhio vide sbucare da una di esse una sentinella nemica, che imboccò di corsa l'uscita; l'agente la inseguì, per timore che potesse lanciare scomodi allarmi. La fuggitiva si infilò in una stanza a lato del vicolo cieco di prima, che si scoprì essere un bagno. Il nostro fece appena in tempo a notare degli abiti da terrorista appoggiati disordinatamente sull'ultimo gabinetto in fondo, prima che si sentisse puntare un fucile alla schiena ed una familiare voce femminile gli ordinasse: << NON MUOVERTI! >>
Si voltò e squadrò con gli occhi fuori dalle orbite la giovane: indossava una canotta smanicata nera vertiginosamente scollata, un cinturino marrone porta armi legato attorno alla vita, guanti neri con buchi per le dita e pantaloni color verdone scuro.
<< Questa è la seconda volta che riesco a sorprendere il leggendario Solid Beard >> commentò lei beffardamente.
Il ragazzo si grattò la testa con fare imbarazzato.
SB- << Tu sei Magal? Non vedo come tu possa passare a lungo per un uomo... >>
M- << Cosa vuoi dire? Ehi, ora che ci penso...gli uomini non possono entrare qui! >>
SB- << Non avevo idea che fossi così carina. >>
M- << Questo non è il momento di provarci, Beard. Ed è una perdita di tempo: mi hanno sottoposta a psicoterapia per annientare il mio interesse verso gli uomini. >>
SB- << La stessa lingua tagliente...sei davvero Magal. Sei ferita? >>
M- << Non ancora. Ricorda che ero travestita da soldato genetico. >>
SB- << E allora perchè ti sei cambiata? Meglio restare vestita come uno di loro. >>
M- << Mi sono stancata di travestirmi. Tra l'altro...quell'uniforme puzzava di sangue. >>
Il barbuto indicò il bicipite sinistro della fanciulla.
SB- << Cos'è quel simbolo? >>
M- << Uh? Questo? E' dipinto, non è un vero tatuaggio. Ero una fanatica della POKE-HOUND quando ne facevano parte persone come te e mio zio: nessuna terapia genetica, voi sì che eravate dei veri eroi! >>
SB- << Non ci sono eroi in guerra. Tutti quelli che ho conosciuto sono morti...o in prigione. >>
M- << Beard, ma tu sei un eroe! Non è vero? >>
SB- << Sono soltanto un uomo che sa fare bene il suo lavoro: uccidere. Un mercenario non vince e non perde, gli unici vincitori in guerra sono le persone. >>
M- << D'accordo, ma tu combatti per le persone. >>
SB- << Non ho mai combattuto per qualcuno: non ho uno scopo nella vita, nessun obiettivo finale... >>
M- << Andiamo... >>
SB- << Solo quando gioco con la morte sul campo di battaglia, solo allora mi sento davvero vivo. >>
La pulzella gli lanciò un'occhiataccia.
M- << Vedere gli altri che muoiono ti fa sentire vivo, eh? Ami la guerra e non vuoi che finisca, come tutti i grandi soldati della storia. >>
La Barba Solida, non sapendo cosa risponderle, cambiò discorso dopo alcuni interminabili attimi di silenzio.
SB- << Perchè non mi hai contattato? >>
M- << Il mio codec era rotto. >>
SB- << Non c'è altro? >>
<< Non sei contento che ci siamo incontrati in questo modo? >> chiese la soldatessa, mentre appoggiava ad uno dei gabinetti il FA-MAL puntato contro l'omaccione. Ed ancora:
M- << Comunque...come hai fatto a riconoscermi? >>
SB- << Non dimentico mai una signora. >>
M- << Allora in me c'è qualcosa che ti piace, eh? >>
SB- << Sì, hai un gran bel sedere. >>
M- << SEDERE? Oh, ma certo: prima gli occhi, poi il sedere, e dopo? >>
SB- << In battaglia non bisogna mai pensare a cosa verrà dopo. >>
M- << Piuttosto, Beard...come procedono le trattative? >>
Lui scosse il capo.
SB- << Non procedono. >>
M- << Tutto quanto è sulle tue spalle, dunque? >>
SB- << Qualcuno deve impedirgli di lanciare un missile nucleare. >>
M- << Ci sono due modi: o distruggere il Central Gear o... >>
SB- << ...annullare il codice di detonazione. Hai le chiavi che ti ha dato Zagor? >>
La ragazza cadde dalle nuvole.
M- << Chiavi? >>
Dopodichè tirò fuori una tessera giallonera dalla scollatura e la consegnò all'agente.
M- << Intendi questa? >>
SB- << Dove sono le altre? Ce ne dovrebbero essere tre. >>
<< Questa è l'unica che ho >> ribattè Magal facendo spallucce.
SB- << Dove saranno le altre due? >>
M- << Non ne ho idea, ma da qualche parte saranno; se non riusciremo a trovarle, non avremo altra scelta che distruggere il Central Gear. >>
SB- << E' in una base sotterranea a nord. >>
M- << Portami con te, conosco questo posto alla perfezione! >>
SB- << Mi rallenteresti e basta, non hai esperienza in battaglia. >>
M- << Non ti rallenterò, te lo prometto! >>
SB- << E se lo farai? >>
La giovane esitò qualche istante, poi chiosò: << Allora potrai spararmi. >>
Solid incrociò le braccia.
SB- << Non mi piace sprecare munizioni. >>
M- << Ho capito, starò attenta >> disse dirigendosi verso gli specchi ed appoggiandosi successivamente ad un lavandino. Osservò con gli occhi lucidi per alcuni secondi la sua immagine riflessa, poi riprese a parlare.
M- << Sai, non uso il trucco come le altre donne...capita di rado persino che mi guardi allo specchio. Ho sempre disprezzato quel genere di donna. Credevo che il mio sogno fosse diventare un soldato, ma mi sbagliavo: non era davvero mio quel sogno...mio padre è stato ucciso in azione quando ero piccola. >>
SB- << Volevi seguire le sue orme? >>
M- << Non esattamente: pensavo che, diventando un soldato, lo avrei compreso meglio. >>
SB- << E sei riuscita a diventarlo? >>
M- << Fino ad oggi ero convinta di sì, ma ora ho capito...la verità è che ho semplicemente paura di me stessa, di prendere decisioni che riguardino la mia vita. >>
Si asciugò una lacrima con la mano.
M- << Ma non ho più intenzione di mentire a me stessa, è tempo di guardarmi dentro in profondità: voglio capire chi sono e cosa posso fare, comprendere perchè finora ho vissuto come ho vissuto. >>
SB- << Ecco, guarda bene, perchè per un pò di tempo non potrai più farlo; dovresti anche lavarti la faccia. >>
M- << Già... >>
SB- << Questa non è un'esercitazione, sono in gioco le nostre vite. Non ci sono eroi: se perdi, sei cibo per vermi. >>
M- << Sì... >>
SB- << Quel FA-MAL funziona? >>
M- << Purtroppo non ci sono le munizioni, ma chi se ne frega? Io ho questo gioiellino >> rivelò, estraendo una semi-automatica dal fodero della cintura.
SB- << Dove hai preso quella Desert Hawk? >>
M- << L'ho trovata nell'armeria, è una Action Express calibro 50; c'era pure una POCOM ma ho preferito questa >> spiegò orgogliosamente, accarezzando la pistola.
SB- << Ah! Allora io uso uno scarto, eh? Quel cannone...non è un pò troppo grosso per una ragazza? >>
M- << Non ti preoccupare, riesco a maneggiarlo. >>
<< Avanti, usa la mia 45 >> insistette lui, porgendole la sua POCOM.
M- << Senti, uso questo tipo di arma da quando avevo otto anni: mi sento più a mio agio con questa che con il mio reggiseno. >>
E così dicendo ricaricò la Hawk.
M- << Se dobbiamo andare a nord dovremo passare per la stanza del comandante, su questo piano. Il percorso all'esterno è bloccato dal ghiaccio. La porta in fondo al corridoio è del quinto livello di sicurezza...tieni, questa tessera l'aprirà: l'ho trovata nel taschino dell'uniforme che indossavo. >>
SB- << Pare che appartenesse al guardiano di qualcosa d'importante... >>
La nipote del colonnello si sciacquò il viso, dopodichè sollecitò la nostra barba preferita: << Okay Beard, andiamo! Ti guiderò io, seguimi. >>
Prima di proseguire, però, il nostro eroe volle fare un paio di chiamate per aggiornare la gang sulla situazione. Cominciando, naturalmente, dal colonnello Ombrall.
SB- << Colonnello, sua nipote sta bene. >>
O- << Grazie ad Arceus >> esclamò sollevato, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
SB- << Non è ancora il momento di rilassarsi. >>
O- << Lo so, Beard. >>
SB- << E' una donna forte. >>
O- << Come comandante di quest'operazione, non posso chiederti di badare a Magal. Ma... >>
SB- << Prima il dovere? >>
O- << Forse ho sbagliato: inviare la carne della mia carne in battaglia... >>
SB- << Magal ha il senso del dovere. >>
O- << So anche questo. >>
SB- << Ma voglio sapere quale era il vero scopo di questa esercitazione militare. >>
O- << Non saprei: come ti ho già detto, non sono niente più che un intermediario. >>
SB- << Questa trasmissione è monitorata dai militari? >>
O- << Naturalmente. >>
SB- << Ho capito: tutto il mondo è un palcoscenico e noi siamo semplici attori, giusto? >>
O- << Già, ma ogni attore può influenzare la commedia. >>
SB- << Spero solo che riusciremo ad evitare un finale tragico per questo spettacolo... >>
Quindi fu la volta del dottor Mercedich.
SB- << Biafcon, Magal è con me sana e salva. >>
B- << Ha davvero la pelle dura la ragazza! Anche se, guardandola, è difficile crederlo... >>
SB- << Dev'essere il modo di sculettare. >>
Il dottore ridacchiò.
B- << Comunque, sono felice che stia bene. >>
SB- << Mi ha dato anche una scheda; credo di poterla usare per impedire ai terroristi di lanciare un missile nucleare. >>
B- << In tal caso, raggiungi la base di manutenzione sotterranea del Central Gear: il sistema di immissione dei codici di detonazione si trova lì. >>
Uscendo dal bagno, notò la giovinetta guardarsi attorno sospettosamente.
M- << Strano, non ci sono guardie. >>
SB- << Evidentemente qua non avranno nulla da proteggere. Hai già ispezionato la sala da cui sei fuggita in precedenza? >>
M- << Sì, conteneva soltanto questo paio di granate stordenti. A proposito, è meglio che le tenga tu; saprai sicuramente sfruttarle meglio di me. >>
E così i due ragazzi si misero in marcia verso la stanza del comandante.
Frattanto la
cantilena, che Biafcon aveva udito sin dal laboratorio, si faceva sempre più intensa man mano che si avvicinavano all'obiettivo...fino a diventare assordante non appena giunsero davanti all'ingresso. In quell'identico momento la giovane all'improvviso si accasciò al suolo, tenendosi la fronte con le mani.
M- << La mia testa! Ah, che dolore! >>
SB- << Ehi, che hai? >>
M-<< Non ti avvicinare, Beard! AAHH! AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH! >>
SB- << Stai bene? Cosa ti è preso? >>
La fanciulla tacque per qualche secondo; si rialzò con gli occhi vuoti, completamente bianchi e privi di pupille, esibendo una voce sdoppiata...quasi fosse posseduta da qualcuno o qualcosa.
M- << Oh, nessun problema. Prego, signor POKE-HOUND, il comandante la sta aspettando >>.
Con un cenno di mano invitò la Barba Solida ad entrare; l'omaccione per tutta risposta le diede le spalle e, per non farsi sentire, parlò a bassa voce al codec.
SB- << Colonnello, Magal si comporta in maniera strana. >>
O- << Forse è solo lo stress della situazione, sarà stanca? >>
La dottoressa Carma Hunteron si intromise nella conversazione.
C- << Beard, senti qualcosa che assomiglia ad un canto? >>
SB- << Eccome, questa lagna sta spaccando i miei preziozissimi timpani. Che cosa può essere? >>
O- << Fai in fretta, Beard. La base sotterranea è a nord, giusto? >>
Insoddisfatto, cercò altre delucidazioni da Frappusha Cinenko.
F- << Potrebbe essere lo stress da battaglia. Avevo un amico affetto da sindrome Cecena: cadde in depressione sei mesi dopo essere tornato dalla Cecenia, poi si suicidò...era stato obbligato a combattere gente che parlava la sua lingua, gente della sua stessa cultura. Il rimorso non lo lasciava vivere. >>
SB- << Come il DSPT, disturbo da stress post traumatico. Molti veterani sopravvissuti al Vietnam ne soffrivano; in effetti, molti ne soffrono ancora... >>
F- << Sì, somiglia anche alla sindrome Afgana. Nel caso di Magal, è probabile che si tratti d'una situazione temporanea: cerca di farle forza, ne uscirà fuori. >>
Alla fine, seguito a ruota dalla pulzella, entrò nella camera: era tappezzata di quadri e trofei di caccia sulle pareti nonchè splendidamente arredata con mobili antichi, tra cui un'elegante scrivania al centro.
M- << UH! >>
L'agente si girò di scatto e vide la soldatessa che gli puntava contro la sua Desert Hawk, mentre avanzava lentamente verso di lui trascinando di peso i piedi senza sollevarli...come uno zombie.
M- << Beard, dimmi...io ti piaccio? >>
SB- << Ma che... >>
M- << Ti piaccio? >>
Solid indietreggiò impaurito, non sapendo bene cosa fare.
M- << Stringimi, Beard! >>
SB- << Ma cosa dici? Cosa fai? >>
M- << Avanti...fammi tua! Beard, ti voglio! >>
Una voce misteriosa risuonò nell'ambiente: << Beh? Non ti piacciono le ragazze? >>
In quella, il codec squillò: era un visibilmente agitato Roy Ombrall.
O- << Beard, Magal non è in sè: non usare armi mortali! >>
C- << E' Psycho Mosqtis, sta controllando Magal! Quel suono è la sua musica di controllo mentale. >>
O- << Non farle del male, prova a stordirla! >>
Ironia della sorte, fu la stessa ragazza a consegnargli poco prima due bombe accecanti.
SB- << Perdonami, Magal... >>
L'ordigno esplose all'impatto, scaraventando sul pavimento la giovane priva di sensi.
?- << Donna inutile! >>
SB- << Mimetizzazione ottica, eh? Spero che non sia il tuo unico trucco! >> ruggì in tono di sfida.
?- << TU! Tu osi dubitare del mio potere? >>
Il nostro non gli dette retta e corse a sincerarsi delle condizioni della nipote di Ombrall.
?- << Ora ti mostrerò cos'è in grado di fare il più potente praticante di psicocinesi e telepatia del mondo! >>
Dal nulla comparve una figura umana fluttuante a mezz'aria, la medesima che tempo fa si manifestò a Solid Beard durante quella specie di allucinazione. Il tizio era alto ed esile, con la faccia coperta da una maschera antigas; il corpo invece, ad eccezione di spalle mignoli e indici, era stretto nelle cinghie d'una attillatissima tuta grigia integrata da stivali analoghi.
P- << Non c'è bisogno di parole, Beard: sono Psycho Mosqtis! Non è un trucco, è tutto vero...è il mio potere. >>
Il nostro eroe, per nulla intimorito, assunse una posa difensiva sguainando il FA-MAL.
P- << E' inutile, te l'ho detto: riesco a leggere tutti i tuoi pensieri. Ora lascia che ti legga la mente...no, forse dovrei dire il tuo passato. Uhm, salvi spesso la fic; sei prudente. E hai messo uno sfondo sexy di Manami Tamura sul tuo personal computer, vero? Ah, vedo che ci sai fare con i Pokèmon dato che hai vinto un torneo Challenge Cup. C'è da dire però che non sei altrettanto bravo con le donne: a quanto pare, non sei mai stato sentimentalmente legato a qualcuna. >>
Il diretto interessato nè negò nè annuì, rimanendo impassibile.
P- << Ancora non credi al mio potere? Aspetta, leggerò più in profondità nella tua anima! >>
Per concentrarsi meglio appoggiò una mano, tremolante, sulla maschera.
P- << Oh, ma guarda un pò! Pure tu sei passato attraverso il disonore della cancellazione di account, poco più d'un annetto fa. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH! Ti posso leggere come un libro aperto, ma adesso...la dimostrazione è finita! >>
Il barbuto le provò tutte per colpire il nemico: dalle armi da fuoco, passando per le granate, al corpo a corpo. Fu tutto inutile. L'assassino cerebrale schivava qualsiasi cosa e per difendersi scagliava oggetti sfruttando la cinesi; in questo modo centrò Solid Beard in pieno naso, che si ruppe, con un quadro.
A turno, gli alleati di quest'ultimo lo contattarono per fornirgli supporto. Il consiglio più rapido fu quello di Biafcon.
B- << La mimetica ottica curva la luce attorno a chi la indossa, in modo da renderlo quasi invisibile. Ma questo mostro è pur sempre umano, nel senso che dovrà per forza esserci calore al suo interno: col visore termico non dovresti avere problemi ad individuarlo nemmeno quando si mimetizza. >>
A seguire, si fece sentire la Cinenko.
F- << Un soldato con poteri psichici...sì. Anche se non lo ammettono, molti paesi hanno programmi di studio del paranormale e utilizzano dei telepati nelle operazioni speciali. I poteri psichici variano: esistono individui in grado di piegare i cucchiaini e altri che possono provocare catastrofi naturali...ma Psycho Mosqtis è uno dei più potenti. Stai in guardia. >>
Ma il suggerimento migliore, per il momento, fu un altro.
C- << E' Psycho Mosqtis. Ha lavorato come telepate nel KGB; è dotato di grandi poteri mentali. Una volta scomparsa l'Unione Sovietica, è venuto in America in cerca d'un lavoro; ha collaborato con l'FBI in molti casi, come realizzatore di profili psichici. Cinque anni fa, però, mentre lavorava sul caso di un serial killer...si è spinto troppo in profondità nella mente dell'assassino, con il risultato di diventare esattamente uguale a lui. >>
O- << Vuoi dire che è stato in qualche modo contaminato dai pensieri dell'assassino? >>
C- << Qualunque cosa sia successa, si è trasformato in una specie di spia psichica pronta a vendersi al miglior offerente; ha svolto azioni in tutto il mondo ed infine è stato reclutato dalla POKE-HOUND. Può leggere nella mente delle persone, conosce in anticipo tutte le tue mosse! >>
SB- << Cosa posso fare, allora? Non ho nessuna possibilità di sconfiggerlo! >>
O- << Pensa! Deve esistere un modo! >>
C- << Non tutto quello che vedi coi tuoi occhi è reale: è più importante distruggere il suo spirito che il suo corpo. Vedi delle cose che sembrano statue su entrambi i lati del locale? >>
SB- << Sì, se intendi quei cosi con i visi tutti avvolti in strisce di pelle. >>
C- << Proprio quelle: sciogli i nodi fino a scoprire i loro volti, disturberai i suoi poteri psichici! >>
SB- << Perchè? >> domandò strabuzzando gli occhi.
C- << Quei busti sono stati scolpiti usando per modello il vero volto di Mosqtis, e Mosqtis non sopporta la vista del proprio volto! Si troverà repentinamente dinanzi alla sua immagine sfigurata, dovrebbe avere un calo di concentrazione almeno momentaneo...approfittane! >>
O- << Impediscigli di leggerti dentro: non pensare a niente, okay? Libera la tua mente! E' un maestro nel controllare le persone...Beard! Non lasciare che ci riesca con te! >>
L'agente eseguì alla lettera, ma il telepate essendo tutt'altro che sprovveduto non restò a guardare: cercò di ostacolarlo mandandogli contro ogni oggetto contundente possibile ed immaginabile. Addirittura una sedia volò talmente vicino a Solid, mancandolo per un pelo in tutti i sensi, che gli tagliò via un capello.
Ciononostante, tuttavia, riuscì nel suo intento e costrinse Mosqtis a focalizzare l'attenzione sui suoi ritratti con una sfera di energia psicocinetica; mentre mirava al secondo l'eroe gli sferrò un devastante diretto sinistro sul petto, con tutta la forza e la rabbia che serbava nel braccio. Il mascherato era talmente magro che avvertì distintamente le nocche penetrare nella cassa toracica del malcapitato.
Psycho accusò seriamente il colpo, rendendosi conto di aver sottovalutato l'avversario; ripresosi, lo incalzò. Ormai era diventata una guerra di nervi.
P- << Devo ammettere che sei potente...ma io conosco il tuo punto debole. Magal! Mettiti dove lui ti possa vedere bene e fatti saltare le cervella >> le ordinò, muovendo le mani come se stesse manovrando i fili d'una marionetta; la poveretta obbedì e si puntò la pistola alla tempia.
SB- << FERMATI IMMEDIATAMENTE, MAGAL!!!! >>
Non potendo raggiungerla abbastanza celermente, essendo dalla parte opposta della sala, doveva farsi venire una buona idea e pure in fretta; con un movimento fulmineo, ad una rapidità sovrumana, afferrò la POCOM e sparò senza neppure mirare. Il proiettile fece volare la Hawk dalle dita della proprietaria, la quale scampò così alla morte appena in tempo.
In tale lasso di tempo avrebbe potuto sferrare il secondo e probabilmente mortale colpo all'antagonista ma, mostrando un grande altruismo, preferì salvare una giovane vita; nel frattempo, infatti, lo psicopatico aveva furbamente approfittato del diversivo per buttar giù anche la seconda ed ultima statua. Il combattimento riprese con uguali modalità se non peggiori, in quanto il cattivo aveva preso la pessima abitudine di lanciare sfere energetiche a tutto spiano: la Barba Solida dovette fare gli straordinari per scansarle, contribuendo sostanzialmente a ridurre le pareti circostanti a delle gigantesche fette di formaggio groviera.
Quand'ecco che, via codec, giunse l'aiuto decisivo dalla persona meno attesa.
D- << Sei in difficoltà, Beard? >>
SB- << Lei, Dxser? Che sorpresa, non la aspettavo! >>
Senza fornire spiegazioni, Miller passò subito al sodo.
D- << Sta usando il suo potere psichico per anticipare le mosse della tua tastiera...è in questo modo che riesce ad evitare i tuoi attacchi. Di conseguenza, ti rimane una sola contromossa fattibile: cambiare quel vecchio catorcio. Sostituisci l'attuale a presa USB con una moderna tastiera wireless; senza fili neppure Arceus sceso in Terra riuscirebbe più a penetrare nella tua mente. >>
SB- << Cambiare...MA CERTO! Dxser, l'ho sempre sostenuto che lei fosse un fottuto genio! >>
Attuando la nuova strategia, il resto della lotta fu una mera formalità: il povero Mosqtis, ora totalmente indifeso, venne completamente sbranato dalla furia omicida del rivale, che infierì senza pietà. In primis lo buttò a terra, lo immobilizzò sedendosi sopra e lo massacrò con una selvaggia raffica di pugni.
Ci mise una tale violenza che, quando ebbe finito, aveva i polsi slogati; il nemico fu ovviamente ridotto ai meno che minimi termini e venne risparmiato solo all'ultimo pugno. Ma l'inevitabile era soltanto rimandato.
SB- << Colonnello! Presto sua nipote starà bene. >>
O- << Grazie Beard, sono in debito con te. >>
SB- << Adesso che ho sconfitto Mosqtis, il controllo mentale su Magal dovrebbe svanire...giusto, Carma? >>
C- << Sì. Ma...perchè per salvarla hai trascurato la tua missione? Per affetto verso Ombrall o forse perchè ti piace lei? >>
SB- << Non voglio vedere una donna morire davanti ai miei occhi. >>
C- << Ah, davvero? E da quando la morte degli altri ti importa così tanto? >>
O- << Carma! E' vero che Beard ha ucciso molte persone, ma questo non significa che non abbia un cuore! >>
SB- << Va tutto bene, colonnello...ha ragione lei. >>
La chiusura della chiamata fu preceduta da un lungo silenzio. Intanto Psycho stava esalando a fatica gli ultimi respiri.
P- << Allora...hai camb...COFF! COUGH! Io...non sono riuscito a leggere nel futuro... >>
SB- << Un vero uomo non ha bisogno di leggere il suo futuro: se lo crea da sè. >>
P- << Forse è...COUGH!...così. Ti...COFF!...svelerò il tuo di futuro. Per raggiungere la base di manutenzione sotterranea del Central Gear dovrai passare quella porta nascosta: c'è un passaggio segreto dietro alla libreria. Il percorso all'esterno è bloccato dai ghiacciai; vai oltre la torre di comunicazione, poi usa i camminamenti della torre. >>
SB- << Perchè mi stai rivelando tutto ciò? >>
P- << Io posso leggere nella mente delle persone. Nella mia vita ho visto il passato, il presente ed il futuro di migliaia e migliaia di uomini e donne... >>
Il nostro eroe gli slacciò via la maschera, che celava uno spettacolo raccapricciante: il viso, già deformato e sfigurato di suo, era reso ancor più irriconoscibile dalle tremende percosse appena subìte...gli unici aspetti ancora distinguibili erano gli inconfondibili piercing su narice destra orecchio sinistro e labbro inferiore. Magal, che nel mentre si era ripresa ed avvicinata, non potè trattenere un: << Bleah! Che orrore! >>
Incurante del disprezzo, Mosq proseguì come un fiume in piena.
P- << ...ed ogni singola mente che ho penetrato era colma di un unico oggetto del desiderio: il desiderio atavico ed egoistico di disperdere il proprio seme. Una cosa che mi disgustava. Qualunque essere vivente di questo pianeta esiste solo allo scopo trasmettere il proprio DNA: siamo stati creati per questo e per questo è nata la guerra. Ma tu...tu sei diverso...tu sei uguale a noi: non abbiamo passato, non abbiamo futuro...viviamo alla giornata e questo è il nostro unico obiettivo. Gli esseri umani non sono in grado di darsi la felicità reciproca. Dal momento in cui siamo stati confinati su questo mondo, al prossimo non regaliamo altro che dolore e miseria. La prima persona alla quale ho letto la mente è stato mio padre: nel suo cuore non trovai che odio e disgusto verso di me...mia madre era morta dandomi alla luce e lui mi incolpava di ciò. Credevo che mio padre mi avrebbe ucciso...è stato allora che il mio futuro è scomparso, come il mio passato. Quando sono rinvenuto, il villaggio era avvolto dalle fiamme. >>
SB- << Stai dicendo che hai incendiato il tuo villaggio per dimenticare il passato? >>
P- << Vedo che hai sofferto dello stesso mio trauma...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAH! Siamo davvero simili, io e te; il mondo è un posto più interessante grazie a persone come te. Non sono mai stato d'accordo con la rivoluzione del capo; i suoi sogni di conquista del mondo non mi interessavano...volevo solo una scusa per uccidere più gente possibile. >>
M- << MOSTRO! >>
SB- << Lascialo parlare. Non gli è rimasto molto tempo. >>
P- << Ma ora ho visto il vero male. Tu, Beard...sei come il capo; anzi, sei peggiore! In confronto a te, io non sono poi così cattivo. Ho letto anche la sua mente. >>
SB- << Quella di Magal? >>
P- << Ti ho visto, lì dentro: hai un posto importante nel suo cuore. >>
SB- << Importante? >>
P- << Esatto. Molto importante. Ma non so se i vostri futuri si uniranno. Ho un'ultima richiesta... >>
SB- << Dimmi. >>
P- << La mia maschera. Rimettimela. Così...i pensieri degli altri si fanno strada nella mia mente. Prima di morire, voglio restare solo; desidero essere lasciato solo col mio dolore. >>
L'omaccione lo accontentò.
P- << Vi spianerò la strada; attraversatela e andate incontro al vostro futuro. >>
Lo scaffale zeppo di libri si fece a lato, svelando un cunicolo.
P- << Questa è stata la prima volta che ho usato il mio potere per aiutare qualcuno. E' strano: sembra...COUGH!...quasi...COUGH!...bello... >>
Furono le sue ultime parole.
SB- << Andiamo, Magal. >>
M- << Mi dispiace... >>
SB- << Magal? >>
M- << Come ho potuto lasciare che Mosqtis controllasse la mia mente? >>
SB- << Se stai perdendo autostima, ti lascio qua. >>
M- << Scusa. >>
SB- << Non dubitare mai di te stessa! Impara dai tuoi errori, diventa più forte! >>
M- << Hai ragione. Non succederà più. Ma...Beard? Posso chiederti una cosa? >>
SB- << Cioè? >>
M- << Riguardo a quello che ha detto Mosqtis...mi stavo domandando... >>
SB- << Che cosa? Che altro c'è, adesso? >>
M- << Oh, no...niente. Ma dimmi, Beard...qual è il tuo nome? Il tuo vero nome? >>
SB- << Un nome non ha significato in battaglia. >>
M- << Quanti anni hai? >>
SB- << Abbastanza da conoscere la morte. >>
M- << E la famiglia? >>
SB- << Nessuna, ma sono molte le persone che mi hanno fatto crescere. >>
M- << C'è qualche persona speciale? >>
SB- << Non mi sono mai interessato alla vita di nessun altro. >>
M- << Allora sei solo...proprio come ha detto Mosqtis... >>
SB- << Le altre persone mi complicano la vita e basta. Non voglio avere problemi. >>
M- << Sei un uomo triste e solo... >>
SB- << Muoviamoci, su! >>
Solid si infilò due salamini Beretta nelle narici per tamponare la copiosa emorragia; durante l'operazione intervenne Biafcon, desideroso di esprimere via codec la sua opinione sullo scontro conclusosi di recente.
B- << Un soldato psichico...che spreco...scommetto che gli hanno insegnato solamente a combattere. >>
SB- << Ti dispiace per lui? >>
B- << Mosqtis aveva un potere incredibile, fantastico: forse avrebbe potuto utilizzarlo per fare felice qualcuno. E' oltremodo triste vederlo usato esclusivamente per scopi bellici. >>
Dxser Miller gli fece più o meno eco.
D- << Psycho Mosqtis...un personaggio patetico. E' nato con un magnifico dono, ma non ha mai imparato ad usarlo. >>
Prima di salvare la fic, financo fr°A° Ling contribuì alla discussione col proprio parere: << Le parole dei moribondi catturano l'attenzione, come toccanti melodie. Di solito le persone non mentono quando stanno per morire, Beard: penso che fosse sincero. Magari dovresti credergli. >>
*continua*
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NEL PROSSIMO CAPITOLO:
<< La guerra è orrenda. Non c'è niente di bello nella guerra. >>