O_o Non me ne rendevo conto, cercherò di vederli normalmente :SSì ma il fatto è che tu hai paura solo degli stranieri, dunque li discrimini pensando che loro possano essere più pericolosi di un italiano. Anche questa è una forma di razzismo!
O_o Non me ne rendevo conto, cercherò di vederli normalmente :SSì ma il fatto è che tu hai paura solo degli stranieri, dunque li discrimini pensando che loro possano essere più pericolosi di un italiano. Anche questa è una forma di razzismo!
Ok, allora mi definisco razzista involontario u_uNon è che se sei razzista arriva una banda di stupratori neri... se hai paura per via di quelle esperienze, continuerai a vederli così (anche se probabilmente ti passerà tutto tra qualche anno, quando sarai più grande).
Questi discorsi sono però validi solo per una persona di una certa età. La paura di ciò che non è familiare è del tutto comprensibile e naturale quando si è giovani per svariati motivi (tra i quali i genitori che dicono di non accettare le caramelle dagli sconosciuti), ma a quell'età non si è ancora tramutata in odio durevole e volontario nei confronti degli stranieri.Sì ma il fatto è che tu hai paura solo degli stranieri, dunque li discrimini pensando che loro possano essere più pericolosi di un italiano. Anche questa è una forma di razzismo!
Stai dicendo in poche parole che un adulto cambia le sue abitudini e la sua mentalità con molta più difficoltà di un giovane. Da questo punto di vista stai dicendo un'evidenza che riguarda l'insieme degli esseri umani indipendentemente dall'origine.Ok Larm, ma infatti se si mettono a lavorare nei ristoranti non c'è alcun problema, al massimo non ci si entra a mangiare e amen; il problema è che, mentre i nostri avi immigrati almeno un lavoro lo cercavano, fosse anche il più umile, molti ma molti stranieri di oggi nella nostra Italia di oggi non si mettono a cercare alcunché, o, peggio ancora, trovano lavoro ma si fanno malvolere da tutti per il loro cattivo approccio con le persone e la disciplina, a prescindere dal loro livello di padroneggiamento della lingua italiana.
In autoscuola dove insegno teoria oramai la maggior parte degli allievi è straniera, ma io tratto tutti alla stessa maniera se stanno buoni e attenti; non è mai successo nulla in aula. Ma loro sono ragazzi, son giovani, più flessibili con la mente e ben consapevoli che se si mettono a dar filo da torcere, ricevono un analogo trattamento.
Lol, io mi tengo a distanza dagli stranieri ma non li odio, quindi non mi definisco razzista.
Ti giuro, sei la tenerezza! È anche simpatica la tua definizione tutta personale di razzismo, che però ahimÈ È sbagliata. Per fortuna che esistono tanti dizionari e enciclopedie nel mondo!"più genericamente, complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori"Io sto lontano da loro perché ho paura D:
Provate a proporre ad un italiano di andare a raccogliere le olive alle 5 del mattino per 100 € al mese, come minimo vi sputerà in faccia; proponete la stessa cosa ad un immigrato, vi salterà al collo riempiendovi di baci. Perchè mai dare posti di lavoro ai forestieri se abbiamo migliaia di giovani nostrani disoccupati? Beh, se i primi si dimostrano più meritevoli dei secondi sotto molteplici punti di vista, non vedo perchè no.
Molti però sono in condizione di patirla, e nè sono in condizione di andarsene. E in nome di non so quale orgoglio, preferiscono morire di fame piuttosto che sporcarsi le mani con un lavoro "basso" come quello. Quindi chi è causa del suo mal, pianga sè stesso.Il fatto che gli stranieri immigranti (spesso irregolari) siano disperati al punto da accettare 100€ al mese per raccogliere olive alle 5 del mattino, non rende te, datore di lavoro, meno stronzo. Ti approfitti di una condizione di materiale necessità dell'altra persona e la sfrutti per ottenerne un profitto.
E te lo dico da giovane nostrano: non sono in condizione di patire la fame (grazie alla mia famiglia, non, come direbbe qualcuno, grazie a Dio, che dal canto suo mai si è presentato a casa con un piatto caldo) ergo non mi faccio sfruttare. Non ho alcuna intenzione di farlo. Non lo farò mai. Non trovo lavoro in Italia? Bene, me ne vado. Qualcosa troverò nel resto d'Europa.
Allora perché poco sopra ti lamentavi della tratta degli schiavi africani? Guarda che gli davano da mangiare (gli scarti son sempre meglio di nulla), gli davano un posto dove dormire (un posto al chiuso è meglio di un ponte), gli davano un lavoro (che si sa, nobilita l'uomo e lo rende libero, arbeit macht frei docet). Quindi che bello, ristabiliamo l'antica tratta degli schiavi! tra l'altro anche l'economia gioverà del nuovo impulso, e considerandoli come beni, merce di scambio, potremo anche aumentare il pil...Molti però sono in condizione di patirla, e nè sono in condizione di andarsene. E in nome di non so quale orgoglio, preferiscono morire di fame piuttosto che sporcarsi le mani con un lavoro "basso" come quello. Quindi chi è causa del suo mal, pianga sè stesso. Cento da sfruttato è sempre meglio di zero da libero.
Io non li disprezzo e non li ritengo inferiori, sono solo impaurito da loro a causa di fatti successi sia a me che ad altre persone, miei familiari e non.Ti giuro, sei la tenerezza! È anche simpatica la tua definizione tutta personale di razzismo, che però ahimÈ È sbagliata. Per fortuna che esistono tanti dizionari e enciclopedie nel mondo!
"più genericamente, complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori"
Quindi se un italiano ti ammazzasse la famiglia fuggiresti dalla nazione?Io non li disprezzo e non li ritengo inferiori, sono solo impaurito da loro a causa di fatti successi sia a me che ad altre persone, miei familiari e non.
Gandhi che faceva lo sciopero della fame per la libertà del popolo indiano era dunque un piagnucolone. Buono a sapersi...Molti però sono in condizione di patirla, e nè sono in condizione di andarsene. E in nome di non so quale orgoglio, preferiscono morire di fame piuttosto che sporcarsi le mani con un lavoro "basso" come quello. Quindi chi è causa del suo mal, pianga sè stesso.
E' la versione alternativa di "è meglio vivere un giorno da leone che cent'anni da pecora" ?Cento da sfruttato è sempre meglio di zero da libero.
E da me che vuoi? o_OPoche storie Iro, il razzismo vero nasce prima di tutto dalla paura del tipo di soggetto.
=>Forse il suo secondo quote era ironico, Iro...!
Io non li disprezzo e non li ritengo inferiori, sono solo impaurito da loro a causa di fatti successi sia a me che ad altre persone, miei familiari e non.
-.- Di solito si sentono in giro più notizie riguardo agli stranieri fuorilegge che a quelle degli italiani fuorilegge... asp, sto scazzando. Comunque, in quel caso se fossi ancora minorenne mi suiciderei.Quindi se un italiano ti ammazzasse la famiglia fuggiresti dalla nazione?
aspe, bellissimo, e quindi in tal caso avresti anche paura del tuo riflesso nello specchio, essendo anche tu italiano come il criminale?
Dissento solo dall'ultimo esempio: definire l'Unione Europea come schiavitù è assurdo quanto definire il concetto di Stato come forma di schiavitù. Ti vedo legato ad un concetto Hobbesiano di Stato, ma ad oggi le cose son notevolmente cambiate.Gandhi che faceva lo sciopero della fame per la libertà del popolo indiano era dunque un piagnucolone. Buono a sapersi...
Detto questo, credo non troverai un solo Occidentale al giorno d'oggi disposto a rischiare la propria vita per la libertà. Molti di essi anzi preferiscono una schiavitù più o meno confortevole che porta dei nomi quali "capitalismo", "austerità" o "Unione Europea".
Disprezzo o non disprezzo la tua paura è un pregiudizio: è ragionevole avere paura di uno con un'ascia bipenne sulle spalle, ma non di uno con la pelle scura. E come tale, dal momento che è nei confronti di un'altra etnia, il tuo pregiudizio origina razzismo.Io non li disprezzo e non li ritengo inferiori, sono solo impaurito da loro a causa di fatti successi sia a me che ad altre persone, miei familiari e non.
Giusto, se sei maggiorenne ti mandano nel carcere normale, il minorile è meglio XD-.- Di solito si sentono in giro più notizie riguardo agli stranieri fuorilegge che a quelle degli italiani fuorilegge... asp, sto scazzando. Comunque, in quel caso se fossi ancora minorenne mi suiciderei.
Ti sconsiglio di prendere per oro colato quello che dicono i media che veicolano le paure sociali per fare scandalo. Lo sai che nelle società occidentali la maggior parte degli atti violenti si svolgono all'interno delle mura domestiche ? Che gli stupri, per fare un esempio sono per il 90% il fatto di conoscenze intime o familiari di lunga durata ? Queste cose non vengono diffuse dagli strumenti d'informazione perché questi ultimi hanno per scopo di creare un sentimento di unità nazionale e di superiorità nei confronti delle altre culture.-.- Di solito si sentono in giro più notizie riguardo agli stranieri fuorilegge che a quelle degli italiani fuorilegge... asp, sto scazzando. Comunque, in quel caso se fossi ancora minorenne mi suiciderei.
La mia concezione della sovranità è quella di Rousseau, in cui il popolo unito è il solo ad avere il diritto di decidere il proprio destino collettivo. L'Unione Europea e soprattutto l'unione monetaria nella sua forma attuale sono invece degli strumenti che privano i cittadini della loro sovranità per sottometterli a delle regole economiche dettate dai paesi più forti, come da dogma del liberismo. Mi pare evidente al giorno d'oggi che l'UE sia incapace di garantire la libertà, l'uguaglianza e la fraternità tra gli individui e i popoli, mentre invece serve alla perfezione gli interessi delle banche, delle elite industriali e degli investitori privati.Dissento solo dall'ultimo esempio: definire l'Unione Europea come schiavitù è assurdo quanto definire il concetto di Stato come forma di schiavitù. Ti vedo legato ad un concetto Hobbesiano di Stato, ma ad oggi le cose son notevolmente cambiate.
Io personalmente vedo lo stato più conforme alla concezione di Locke (entro certi limiti abbastanza ristretti) dello stesso, e vedo nella tripartizione dei poteri di Montesquieu un meccanismo decente (non perfetto, ma che allo stato continua, nel bene e nel male, a fare il suo sporco lavoro) di bilanciamento delle forze interne allo Stato.
Se ho ben capito, tu vorresti una libertà dallo stato e non nello stato, ma a quel punto mi verrebbe da chiederti: chi garantisce che la tua libertà non venga limitata dalla libertà di un terzo? Homo homini lupus (concezione di Hobbes di assenza del potere forte)! Lo stato moderno assolve al compito dello stato Hobbesiano senza però assumerne i caratteri di assolutezza (lo stesso stato deve sottostare alle sue regole)
Disprezzo o non disprezzo la tua paura è un pregiudizio: è ragionevole avere paura di uno con un'ascia bipenne sulle spalle, ma non di uno con la pelle scura. E come tale, dal momento che è nei confronti di un'altra etnia, il tuo pregiudizio origina razzismo.
Io non voglio essere razzista, semplicemente sono stufo degli stranieri che vengono in Italia e fanno quello che gli pare e piace! E' per quello che ho paura, non perché sono più scuri, più chiari o compagnia. Certo, anche gli italiani possono essere ignoranti, volgari e/o crudeli, però essendo molti di più degli stranieri ce ne sono molti anche socievoli e buoni d'animo che possono essere dei buoni compagni e/o amici.Ti sconsiglio di prendere per oro colato quello che dicono i media che veicolano le paure sociali per fare scandalo. Lo sai che nelle società occidentali la maggior parte degli atti violenti si svolgono all'interno delle mura domestiche ? Che gli stupri, per fare un esempio sono per il 90% il fatto di conoscenze intime o familiari di lunga durata ? Queste cose non vengono diffuse dagli strumenti d'informazione perché questi ultimi hanno per scopo di creare un sentimento di unità nazionale e di superiorità nei confronti delle altre culture.
Che ragionamenti sono ? Se ci sono 1000 Italiani per 10 stranieri, e se il 20% degli uomini sono "ignoranti, volgari e/o crudeli", vuol dire che per 2 stranieri "cattivi" che incontri vi saranno almeno 200 Italiani altrettanto cattivi...Certo, anche gli italiani possono essere ignoranti, volgari e/o crudeli, però essendo molti di più degli stranieri ce ne sono molti anche socievoli e buoni d'animo che possono essere dei buoni compagni e/o amici.
Che ragionamenti sono ? Se ci sono 1000 Italiani per 10 stranieri, e se il 20% degli uomini sono "ignoranti, volgari e/o crudeli", vuol dire che per 2 stranieri "cattivi" che incontri vi saranno almeno 200 Italiani altrettanto cattivi...
Questo si chiama pregiudizio; il fatto che tu sia stufo implica che tu sia intollerante. Trai le dovute conclusioni.Io non voglio essere razzista, semplicemente sono stufo degli stranieri che vengono in Italia e fanno quello che gli pare e piace! E' per quello che ho paura, non perché sono più scuri, più chiari o compagnia. Certo, anche gli italiani possono essere ignoranti, volgari e/o crudeli, però essendo molti di più degli stranieri ce ne sono molti anche socievoli e buoni d'animo che possono essere dei buoni compagni e/o amici.
Pensate quello che vi pare, se vi sembra che io sia razzista lo sarò anche come dite voi e non so, ma "la mia forma di razzismo" non è rivolta ad offendere nessuno. Sono solo una persona difensiva, ecco tutto.
Come ho detto sopra degli albanesi mi hanno quasi rubato il portafogli, a un mio amico uno di colore gli stava per rubare il tè e a mia nonna un moldavo ha rubato il portafogli... è con questo che intendo essere stufo, essere stufo delle rapine e degli atti di bullismo! Non essere stufo della loro persona!Questo si chiama pregiudizio; il fatto che tu sia stufo implica che tu sia intollerante. Trai le dovute conclusioni.
Non ho detto che LE badanti straniere sono un amore (al limite che non sono poi così malvagie come il folklore vuol farci credere).E riguardo il tuo discorso sulle badanti straniere, occhio che succede molto spesso quello che hai riportato da parte di quelle italiane: i giornali, per quanto esagerati siano in generale, raccontano molte volte di anziani lasciati a se stessi mentre le badanti si ubriacano, o peggio ancora di anziani maltrattati o derubati... quindi da qui a dire che le badanti siano un amore ce ne corre.
Schiavi =/= sfruttati. I primi erano privati di qualsiasi dignità umana, considerati alla stregua di oggetti; i secondi si limitano ad essere sottopagati, pur mantenendo il loro status di persone nonchè il diritto alla vita. Ah già, ho dimenticato che i primi neanche conoscevano la parola "stipendio", nè alto nè basso: loro venivano stipendiati a colpi di frusta. Quindi il tuo paragone ha decisamente bisogno di una robusta revisione.Allora perché poco sopra ti lamentavi della tratta degli schiavi africani? Guarda che gli davano da mangiare (gli scarti son sempre meglio di nulla), gli davano un posto dove dormire (un posto al chiuso è meglio di un ponte), gli davano un lavoro (che si sa, nobilita l'uomo e lo rende libero, arbeit macht frei docet). Quindi che bello, ristabiliamo l'antica tratta degli schiavi! tra l'altro anche l'economia gioverà del nuovo impulso, e considerandoli come beni, merce di scambio, potremo anche aumentare il pil...
Questo paragone riesce ad essere addirittura peggiore del precedente di Pyres...Gandhi che faceva lo sciopero della fame per la libertà del popolo indiano era dunque un piagnucolone. Buono a sapersi...
L'idea è quella.E' la versione alternativa di "è meglio vivere un giorno da leone che cent'anni da pecora" ?
anyone:Io sono razzista solo quando in spiaggia vengo assalita da gente di colore carica di porcherie di plastica che mi toglie il sole e mi inonda di sabbia al passaggio (è vero che ci sono anche ambulanti nostrani, ma da me se ne vedono solo di pelle nera).
In pratica ignori completamente i meccanismi del potere economico della società moderna (concetti quale "lavoro alienato", ad esempio) che fanno sì che gli individui diventino completamente dipendenti dal sistema che finge di dar loro la libertà al fine di non farli più uscire. Secondo tale idea, un bambino thailandese che cuce le scarpe 12 ore al giorno per vivere è comunque libero perché prende uno stipendio di 100€ al mese anziché essere frustato dal padrone... del resto era completamente libero di aprirsi la propria impresa, no ? Bastava chiedere un prestito alle banche, le quali gliel'avrebbero concesso con tassi da usuraio e, nell'impossibilità di rimborsarlo, gli avrebbero pignorato la casa e il poco che gli restava di proprio per vivere...Schiavi =/= sfruttati. I primi erano privati di qualsiasi dignità umana, considerati alla stregua di oggetti; i secondi si limitano ad essere sottopagati, pur mantenendo il loro status di persone nonchè il diritto alla vita. Ah già, ho dimenticato che i primi neanche conoscevano la parola "stipendio", nè alto nè basso: loro venivano stipendiati a colpi di frusta. Quindi il tuo paragone ha decisamente bisogno di una robusta revisione.
Quindi il popolo indiano, che "non poteva permetterselo" (se facevano gli "schizzinosi" morivano di fame o gli Inglesi li fucilavano), avrebbe dovuto semplicemente smetterla di protestare e piegarsi al dovere ? Spero che tu ti renda conto che tale posizione invalida praticamente ogni rivolta di popoli un tempo schiavi che hanno fin da allora ottenuto la loro libertà.Questo paragone riesce ad essere addirittura peggiore del precedente di Pyres...
Mohandas è stato un uomo coerente con i suoi ideali fino all'ultimo istante di vita, e pertanto merita tutto il mio rispetto. A differenza di chi, pur non potendo permetterselo, fa lo schizzinoso per poi lagnarsi della mancanza di lavoro.
Libero tu ovviamente di preferire la schiavitù alla libertà, ma mi sembra un'idea perlomeno poco difendibile per chi ha qualche interesse nella dignità umana.L'idea è quella.
1) Sicuramente più libero rispetto agli schiavi dell'antico Egitto o dell'antica Roma (ciò comunque non implica che se la passi bene, ci mancherebbe). Credo che da qui a gridare alla schiavitù ci sia un abisso: parlarne in questi termini, del resto, implica quantomeno l'ignoranza dell'intera storia antica.1) Secondo tale idea, un bambino thailandese che cuce le scarpe 12 ore al giorno per vivere è comunque libero perché prende uno stipendio di 200€ al mese...?
2) Quindi il popolo indiano, che "non poteva permetterselo" (se facevano gli "schizzinosi" morivano di fame o gli Inglesi li fucilavano), avrebbe dovuto semplicemente smetterla di protestare e piegarsi al dovere ? Spero che tu ti renda conto che tale posizione invalida praticamente ogni rivolta di popoli un tempo schiavi che hanno fin da allora ottenuto la loro libertà.
3) Libero tu ovviamente di preferire la schiavitù alla libertà, ma mi sembra un'idea perlomeno poco difendibile per chi ha qualche interesse nella dignità umana.
Questi sono ovviamente i discorsi che fanno i liberali, i capitalisti e i capi delle multinazionali fin dal 19° secolo in risposta a tutti i movimenti di protesta che si sono sollevati contro le condizioni di alienazione della vita moderna, tra cui quello iniziato da un tizio che dovresti conoscere bene visto che sembri farvi riferimento nella tua firma.1) Sicuramente più libero rispetto agli schiavi dell'antico Egitto o dell'antica Roma (ciò comunque non implica che se la passi bene, ci mancherebbe). Credo che da qui a gridare alla schiavitù ci sia un abisso: parlarne in questi termini, del resto, implica quantomeno l'ignoranza dell'intera storia antica.
Comandare ed obbedire sono due parole che non c'entrano nulla con la libertà. Tuo zio non era libero né prima, né ora : non lo era prima, perché come vedi la sua sopravvivenza dipendeva dal successo della sua impresa commerciale, e non lo è ora perché è oramai costretto a vendere il proprio lavoro a qualcun altro per poter vivere. L'orgoglio non ha nulla a che vedere con la dignità umana : l'orgoglio riguarda solo una persona in particolare, mentre la dignità riguarda l'essere umano in quanto tale.2) Basta tirare in ballo gli indiani, per favore, hanno già sofferto troppo: oltre al danno non rifilare loro anche la beffa di essere citati nei tuoi offensivi ed insensati paragoni.Il mio riferimento era all'italiano medio. Mio zio, ad esempio, dopo aver comandato per una vita (titolare d'un negozio di moto, aveva uno yacht) si trova adesso con l'attività quasi fallita; ma cionostante non vuole ammettere che è arrivata l'ora dei sacrifici e di farsi comandare (= lavoro dipendente), tanto più che è da poco diventato padre. Ecco cosa intendevo dire con "non potersi permettere questo orgoglio".
Quindi non si tratta più di schiavismo, se è diventato inutile: ci hai messo un pò, ma era il punto dove volevo farti arrivare. Sarà pure qualcosa di altrettanto subdolo, ma anche di diverso che necessita dunque di una nomenclatura nuova.Questi sono ovviamente i discorsi che fanno i liberali, i capitalisti e i capi delle multinazionali fin dal 19° secolo in risposta a tutti i movimenti di protesta che si sono sollevati contro le condizioni di alienazione della vita moderna, tra cui quello iniziato da un tizio che dovresti conoscere bene visto che sembri farvi riferimento nella tua firma.
"Vi lamentate delle vostre condizioni di vita ? Guardate i Cinesi che stanno molto peggio ! Loro non rispettano nemmeno la libertà degli individui ! Su, adesso accettate di lavorare 2 ore in più al giorno per 200 euro al mese e smettetela di lamentarvi come dei fannulloni !" E' il discorso di Margaret Thatcher, di Ronald Reagan e di tutti gli altri conservatori liberali della storia, spero tu te ne renda conto.
Quello che sembri ignorare è che grazie al regime capitalista lo schiavismo è diventato inutile, poiché si riesce oramai a convincere milioni di lavoratori a vendersi da soli al proprio datore di lavoro facendo credere loro di essere del tutto liberi nella propria scelta. Mi spieghi però come faccio ad essere libero di farmi la propria vita quando le ricchezze e i mezzi di produzione sono già posseduti da qualcun altro ? Come faccio a coltivare il mio orticello se non ho i soldi per comprarmi il terreno ?
Per quanto tempo ancora hai intenzione di risponderti da solo a questioni che non ho mai sollevato?Comandare ed obbedire sono due parole che non c'entrano nulla con la libertà. Tuo zio non era libero né prima, né ora : non lo era prima, perché come vedi la sua sopravvivenza dipendeva dal successo della sua impresa commerciale, e non lo è ora perché è oramai costretto a vendere il proprio lavoro a qualcun altro per poter vivere. L'orgoglio non ha nulla a che vedere con la dignità umana.