Voi e gli stranieri... esperienze a confronto

Carmageddon

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Admin
Copioincollo una discussione nata oggi nel "twitter" del forum, ovvero gli Aggiornamenti, poiché ha raggiunto una lunghezza considerevole e soprattutto affinché anche gli altri utenti possano dire la loro.

Red del Manzo clan


Avete fatto caso al fatto che, se ci sono bambini in un luogo pubblico, quelli che rompono i timpani sono sempre i negri? Detto così sembra strano, ma è una true story
18 Feb

Evolvix 85


Sei razzista ?
18 Feb

gGiova


Razzismo a parte, non è neanche vero °°
18 Feb

Red del Manzo clan


No, non sono razzista, stavo facendo un'osservazione. Almeno, dalle mie parti è così, abito a Varese o.o

gGiova


non vedo come la presenza maggiore o minore di melanina nella pelle dovrebbe influire sui capricci.
18 Feb
#Manuel#


la parola ''negri'' non è un termine razzista? 0.0
18 Feb
BennyDD1998


GIOVA WIN!

gGiova


Non di suo
http://it.wikipedia.org/wiki/Negro
, ma è generalmente usato a scopo razzista
18 Feb
Carmageddon


"Negri di merda" è razzista, semmai.
E comunque, inutile che qualcuno continui a fare le pussy, non è questione di melanina. Gli africani che si sono stabiliti qui in Italia non fanno nulla per farsi amare: se non si vive in un paese fatto di zucchero filato e cioccolata, basta ben poco tempo per constatare quanto male si comportino, in ogni frangente. Naturalmente forniscono del buon materiale di discussione anche i loro coetanei italiani, eh.
18 Feb
gGiova


Magari ne sai di più visto il tuo mestiere, ma credo che non bisognerebbe fare di tutta l'erba un fascio. Poi bisognerebbe pensare se è vero che "Vengono discriminati perché si comportano male" o che "si comportano male perché vengono discriminati"
18 Feb
Carmageddon


Ne ho viste talmente tante che oramai siamo al 99%... quindi se si fa di tutta l'erba un fascio non si va molto lontani dalla realtà. Loro sono molto, molto indietro. Non hanno cultura, pertanto non sviluppano l'intelligenza, pertanto non allargano le vedute, pertanto non fanno uso di confronti, sono totalmente chiusi al dialogo, adoperano i decibel della voce come unico metodo di discussione, e ancora non capiscono che sono in casa d'altri e non possono pretendere di fare le loro...
18 Feb
Carmageddon


...africanate. (sapete bene cosa intendo dire). Non per niente, di quelle poche persone che si comportano in modo educato la gente parla sempre bene volentieri. Gli italiani, a mio avviso, non sono razzisti. Ma giustamente stanno cominciando ad avere le scatole piene e non ci si deve meravigliare se poi quando un branco di bambinetti viene lasciato per strada allo stato brado mettendosi subito a fare casino a qualunque ora, la gente si scocci.
18 Feb
gGiova


Ripeto, è questione d'atteggiamento. Se io vado all'estero e mi guardano tutti male mostrandosi prevenuti nei miei confronti (Italiano = Stupido pizzaiolo o mafioso è ancora presente, con i recenti avvenimenti di Schiettino ancor più)è ovvio che svilupperò una antipatia nei loro confronti e finirò per comportarmi male.
18 Feb
Carmageddon


Riguardo la discriminazione: Si ricordi che l'Italia, a differenza di altri Paese, concede il permesso di soggiorno con molta più facilità. Anche a pluripregiudicati. A scuola gli alunni stanno tutti insieme. Vengono concessi assegni familiari. Ci sono un sacco di associazioni umanitarie. E la sanità pubblica è gratis, a differenza degli USA, per esempio.
No, direi che l'Italia è ben lontano dalla discriminazione. E' che questi qui hanno subito capito che qui si può pisciare fuori dal vaso senza punizioni significative, e loro ne approfittano continuamente.

18 Feb
gGiova


Direi che qui la prima razzista sei proprio te, sorry
18 Feb
Carmageddon


Ma allora non hai capito niente! Si tratta di comportamenti, non di pelle!! Non solo gli africani, ma anche gli altri stranieri non sono dei santarellini, anche se di pelle chiara. Quando entrerei nel mondo reale (lavoro-casa-famiglia) ti accorgerai di molte cose. (e comunque avevo già scritto all'inizio che pure certi bambini italiani non sono dei campioni di educazione).
18 Feb
Carmageddon


(entrerai)
18 Feb
Carmageddon


No, ti dico che è impossibile che tu venga guardato male a priori: nemmeno qui succede, è che ci vuole davvero poco tempo per farsi voler male. Prova a vivere in un condominio con vicini di casa che fanno bordello e lasciano il merdaio in giro. E comunque è strampalatissimo pure il discorso "mi guardano male-->per forza mi comporterò male". Che senso ha?!
18 Feb
gGiova


Qui in pressi Milano la presenza di stranieri è molto alta. Neri, ma anche bianchi. Quasi tutte coloro che ho avuto modo di conoscere al di la della prima vista si sono dimostrate buone persone, anche molto meglio di conoscenti italiani (e qui ti do piena ragione)quindi sarà che tutti i migliori sono venuti qui, che ti devo dire... In ogni caso ripeto che bisognerebbe fermarsi e controllare chi ha iniziato, non dimentichiamo che è nata prima la discriminazione immotivata che la stessa motivat...
18 Feb
gGiova


...motivata, basta vedere la deportazione degli schiavi in America secoli fa. Forse se guardassimo tutti il passato non saremmo così convinti di essere migliori di loro.
18 Feb
Carmageddon


I tempi sono cambiati... tutti vorrebbero vivere bene, con un certo giro di soldi... ma ahimé, siamo troppi, e non c'è lavoro per tutti. In compenso, la spesa pubblica non fa che aumentare (a prescindere dai governi... tanto, politici ladri ci son sempre stati). Quello che maggiormente io contesto è che quelle persone vogliono sempre ricevere e mai dare, e non si impegnano minimamente per cambiare, pur sapendo che sono in torto marcio. Con la scusa "c'è crisi", manco si impegnano a cercare di fare il minimo per tirarsi un po' su, neanche un lavoretto part time. Io le passo al computer ste persone tutti i giorni, e vedo furti e rapine e ricettazioni e tante altre brutte cose nella loro cronologia...
 
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Carmageddon

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Vabbè, ma questo non vuol dire niente... Se fosse stato un italiano, a quest'ora saresti un emigrato?

Comunque io personalmente sono giunta ad un livello di poca tolleranza, a causa della quantità enorme e perennemente in aumento, di esperienze negative, sia vissute in prima persona che apprese da terzi.
 
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Nicky

I have the rinnegan! I'm your one and invincible g
no no... è solo che questo, oltre alle varie cose che ho sentito sul loro riguardo, e i festini che danno nel palazzo vicino, mi hanno dato un'opinione molto brutta.
 

Carmageddon

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eh...queste e mille altre cose... ripeto, ciò che mi fa più contrariare è l'assoluta mancanza di rispetto nei confronti del Paese che li sta ospitando, e dei suoi abitanti.
 

Zago

Sister Radar
Mod
Fin' ora non ho mai avuto cattivi rapporti con stranieri, in genere vado d' accordo con le altre razze e le rispetto... tranne i cinesi, e non voglio neache parlare di loro altrimenti divento hitler 2
 

XMandri

back from hell
Compirò 17 anni a luglio e ho trovato una bella lista di problemi con gli stranieri... dalle piccolezze che in realtà mica tanto (ruttare a tavola è un complimento nel TUO paese) anche a cose serie... sinceramente mi è ancora mancato di trovare una persona nera di pelle che si sia seriamente integrata e non abbia comportamenti e atteggiamenti diversi. Detto questo chiarisco che non è un fatto di melanina o cavolate varie, ho un carissimo amico albanese e conosco una ragazza rumena per cui scalerei l'everest a mani nude... ma se sommo le testimonianze di chi conosco e le mie esperienze... esisterà anche la razza umana ma nazione che vai, persona che trovi, nel bene e nel male.
 

SDR

(ノ´°д°`)ノ
Sì,a volte disguidi con stranieri ne ho avuti,ma nulla di grave,ho amici extra-comunitari che si sono integrati perfettamente.

Inoltre mi salta in mente un video che mi ha colpito molto,visto tempo fa:

 
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no, con gli extracomunitari non ho mai avuto un sentimento di razzismo. o meglio non so se si possa definire razzismo quando vengono da noi in italia e vogliono comandare come molti ragazzi della serie "io vengo dall'africa voi non sapete com'è la sfigatelli italiani perfettini non valete niente!" ok non valiamo niente allora perchè sei ancora qui in italia? questo in irrita molto.ma elementi simili ce ne sono pochi. per il resto ho amici marocchini tunisini e via discorrendo che sono davvero tra i migliori che ho :)
 

Pariston

马 炎 凯
Admin
Nel mio ambiente universitario ad alto tasso di stranieri (lingue e letterature straniere) mi sono sempre trovato più o meno bene con tutti quelli con cui ho stretto rapporti, più o meno significativi, ma temo di non poter estendere questa mia esperienza a tutte le varie dinamiche che possono verificarsi nel resto del territorio.

Anzi, già in treno mi capita di notare comportamenti molto meno esemplari, ma cerco di non scadere nel razzismo. La mia teoria è che siano i mezzi pubblici italiani a tirare fuori il peggio di ognuno, il più delle volte.
 

Steph

Great Teacher
Mod
i cinesi li adoro perché nei loro supermercati si fanno affari d'oro, per quanto riguarda altre "etnie" (non sono sicuro sia giusto il termine) l'unica cosa che non sopporto è l'odore della pelle (troppe spezie che restano addosso agli indumenti del pakistan, troppo aglio in certe bocche del nordest, ...). attenzione, non parlo di igiene: la scarsa igiene c'è anche in molte famiglie italiane (SPECIE nei bambini). poi beh, si vede benissimo una persona che fa fatica ad arrivare a fine mese... di sicuro non si può pretendere che si curi più di tanto come una che invece va dal parrucchiere ogni lunedì perché se lo può permettere. comunque, sul fatto di rompere, la mia esperienza racconta l'esatto opposto di Red del manzo clan, ovvero che i bambini di persone straniere sono solitamente più umili, educati e si comportano generalmente meglio dei viziatissimi bamboccioni (perché non sono PIU' bambini ma anche gente di 20-30 anni) italiani.

comunque, nel mio lavoro ho visto moltissime persone straniere, probabilmente sono secondo solo ad un ufficio immigrazione (vendo telefoni. avete presente la coda di stranieri che c'è ad ogni reparto di telefonia nei centri commerciali?!). la maggior parte di loro cerca solamente di parlare con la famiglia rimasta nel proprio paese a tariffe accettabili (skype, chiamate verso/all'estero, ecc). alcune volte invece sono proprio perfettamente integrati (come diceva Giova) e per restare al passo con "noi" così all'avanguardia per i nostri tempi che ancora vogliamo comprare gli aifon mi fanno passare addirittura qualche finanziamento, cosa che molte volte non riesce nemmeno agli italiani! altro che arretratezza, qui ringraziamo e baciamo le mani di steve jobs. e non posso che ammirare chi s'è fatto un mazzo tanto per mandare la figlia (perfettamente inserita nella società e tra i coetanei) a studiare all'università facendo l'operaio come un mio cliente rumeno. se poi indagassimo sul loro passato come fai tu, Carma, e trovassimo qualche scheletro nell'armadio... li ho anch'io eh, e pure molti: furto, truffa, evasione fiscale... anche quelli stupidi come salire sui mezzi pubblici senza obliterare il biglietto contano eh ;P

e direi che questi sono crimini che potremmo attribuire a TUTTA la popolazione ITALIANA, che abbia origini straniere o meno.

non posso giudicare le mie amicizie perché non ho amici (quindi ho occasione di non passare da ipocrita!), ma un vecchio compagno negro mi ha inculato 110€ ed un ex-socio di yugioh cinese mi ha sputtanato nel mio gruppo come ladro e qualcos'altro che non ricordo. ma quello che mi ha perforato l'ano più volte è un italianissimo vicino di casa, ex migliore amico. tornando ai due di prima comunque, non per questo li impiccherei o metterei al rogo... no aspettate, forse sì, ma di sicuro non con un genocidio. sicuramente a 15 anni sarei stato così poco maturo da odiarli tutti, anzi, lo facevo proprio.
 
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Larm

18 Feb Carmageddon
Ne ho viste talmente tante che oramai siamo al 99%... quindi se si fa di tutta l'erba un fascio non si va molto lontani dalla realtà. Loro sono molto, molto indietro. Non hanno cultura, pertanto non sviluppano l'intelligenza, pertanto non allargano le vedute, pertanto non fanno uso di confronti, sono totalmente chiusi al dialogo, adoperano i decibel della voce come unico metodo di discussione, e ancora non capiscono che sono in casa d'altri e non possono pretendere di fare le loro...
Solo leggendo il resto del topic ho capito che qui parlavi degli Africani e non degli Italiani.

Vorrei che tu mi spieghi, Carma, come ci si può integrare in un paese in cui il solo fatto di essere nero ti impedisce l'accesso a qualsiasi lavoro che ti metta su di un piede di uguaglianza con gli altri cittadini, in cui un deputato nero viene immediatamente additato da tutti come una bestia mostruosa, in cui le persone ti trattano come un animale perché non parli bene la lingua locale e in cui sostanzialmente quello che ti viene detto "puoi stare nel paese, basta che non rompi le palle a nessuno, in particolare a me".

L'Italia, faccio notare, non solo non fa nessuno sforzo per controllare l'immigrazione, ma cerca pure di scaricare l'onere sui paesi vicini (conosco i casi di poliziotti italiani che davano a tutti gli immigrati dei permessi di soggiorno validi in tutta l'Europa e poi dicevano loro "vai in Francia, ché è un bel paese" ; quello che era successo qualche tempo fa dopo le rivolte tunisine era solo un esempio fra i tanti.)

Poiché di fatto la società italiana come molte altre società europee non ha cura della sorte di queste persone e cerca pure di far finta che non esistono, l'unico modo che hanno per non essere del tutto in balia del loro destino è chiaramente quello di ritrovarsi in comunità con i propri simili. Non è una cosa che appartiene solo agli extra-comunitari, poiché gli Italiani, gli Americani, i Tedeschi, i Francesi, gli Spagnoli o i Portoghesi (giusto per restare in Occidente) si comportano nello stesso identico modo e pure all'estero finiscono sempre per ritrovarsi con gente del proprio paese.

Quanto alla disciplina personale, posso dire per esperienza propria che i bambini italiani sono secondi solo agli Americani in quanto ad essere viziati, e gli adulti non sono da meno. Prova a confrontare un dibattito televisivo italiano o americano con un dibattito inglese, tedesco o francese (quest'ultimo un po' meno), e poi dimmi in quali tra di essi vi sono persone che alzano la voce e insultano per sovrastare il proprio interlocutore. Prova a dirmi in quale di questi paesi la corruzione è endemica e il fatto di non pagare le tasse al proprio paese è un oggetto di vanto e di superiorità... la risposta è sempre la stessa.

Laddove non vi è uno Stato, o laddove lo Stato è visto come una minaccia o come una fonte di guadagno, mi pare logico che nessuna integrazione sia possibile : a cosa ci si potrebbe integrare, di preciso ?
 
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Larm

Ok, magari nell'aggiornamento sono sembrato brusco, cerco di esprimermi meglio.

La colpa non è dei marmocchi, ma delle madri che se ne fregano, nonostante sia palese il fatto che stiano dando fastidio.

La cosa si presenta più frequentemente negli autobus, ma qualcuno si trova anche al mcdonald...
Le mamme africane, italiane, americane o spagnole sono anzi quelle che si preoccupano di più dei loro figli, che passano più tempo con loro, che li difendono ad ogni costo e che li viziano ad oltranza. All'opposto, le mamme inglesi, francesi o tedesche cercano di sbarazzarsene il prima possibile affinché possano svolgere una vita autonoma e indipendente.

Si potrebbe del resto obiettare che lasciare il proprio figlio davanti alla TV, al pc o in mezzo ad una marea di giochi non significhi esattamente curarsi dell'educazione del proprio figlio, come del resto volere che il proprio figlio possa cavarsela da solo non sia un modo di disfarsene.
 

AlucarDD

Estatrash (✿◠‿◠)
Io non ho nessunissimo problema.

Adoro gli stranieri, le mie migliori amiche sono 2: una cinese ed una araba. La pelle non mi interessa. Rispetto tutte le religioni anche perchè non ho nessun motivo di sfotterle. Oggi proprio è venuto un mio amico Polacco a giocare con me a Brawl x°°

Per me stranieri e locali sono la stessa cosa.

Non mento.
 
L

Lucanik-san

Non c'è paragone: qui da me a Bari sono gli immigrati che potrebbero dar lezioni di civiltà ai locali, e non viceversa.

Sono così discreti che il più delle volte nemmeno ti rivolgono la parola, aspettando che sia tu a dargli qualche soldo se, quanto, come e quando lo desideri. E quando lo fai, solitamente ti ringraziano con tutto il cuore. Proprio stamattina ho messo 2 euro nel cappello di un uomo africano vicino all'entrata di un negozio, e ci è mancato poco che mi baciasse i piedi, mormorando decine di "Grazie fratello" in stentato italiano: mi sono quasi commosso. Cioè, preferisco dare i miei spiccioli a lui piuttosto che la mancia al garzone delle pizze che neanche ti dice grazie, come se fosse tutto dovuto.

Nel supermercato vicino casa lavora un'altro ragazzo "colored" che praticamente si è inventato un mestiere dal nulla. Aiuta le signore a portare le buste e/o il carrello; aiuta ad imbustare i prodotti alla cassa; aiuta a scaricare le merci quando arrivano; addirittura aiuta me quando mi dimentico le buste vuote in macchina, prendendosi le chiavi, andando a recuperarle (mentre io continuo a girare tra gli scaffali) e portandomele in TOTALE autonomia. Questo per dire quanto sia affidabile e quanta voglia di lavorare abbia, in barba a chi dice che gli stranieri sono scansafatiche.

Potrei proseguire a lungo con gli esempi. La mia anziana zia ha una badante Georgiana che le vuole più bene di una figlia, la coccola, la accontenta, la tiene sempre pulita, non perde mai la pazienza, si accontenta del suo stipendio da fame o poco più. La italianissima badante precedente chiedeva l'aumento quasi ogni mese, ma l'hanno licenziata dopo aver scoperto che nascondeva in camera sua decine e decine di alcolici, beveva da fare schifo e per giunta faceva salire nottetempo di nascosto un amante.

Ho inoltre due amici intimi dalle origini estere, uno Vietnamita ed uno Senegalese, ma integrati al punto tale che a momenti parlano perfino meglio di me il dialetto barese.

Provate a proporre ad un italiano di andare a raccogliere le olive alle 5 del mattino per 100 € al mese, come minimo vi sputerà in faccia; proponete la stessa cosa ad un immigrato, vi salterà al collo riempiendovi di baci. Perchè mai dare posti di lavoro ai forestieri se abbiamo migliaia di giovani nostrani disoccupati? Beh, se i primi si dimostrano più meritevoli dei secondi sotto molteplici punti di vista, non vedo perchè no.

Trovo peraltro patetico chi tenta di mascherare il proprio razzismo con uno o due amicizie "d'importazione" (vere o presunte), per poi gettar merda indistintamente su tutti gli altri connazionali. La tolleranza è un concetto universale, non certo circoscrivibile nella filantropia a "gettone" o, peggio, a convenienza.

Checchè se ne dica, l'Italia resta purtroppo un paese fortemente prevenuto nei confronti del diverso: qui straniero = pericolo. Se c'è un popolo da cui dovremmo guardarci è proprio quello italiano, altrochè.

Sarà un caso, ma le nazionali calcistiche francesi ed inglesi, per dire, sono da decenni puntualmente composte per almeno metà da atleti di colore (senza nemmeno contare numerose altre etnie, vedi il caso Zidane-Algeria). Quella tedesca poi credo sia la più multietnica di tutte: limitandomi solo ai giorni nostri, Gerlad Asamoah (Nigeria), David Odonkor e Jerome Boateng (Ghana), Sami Khedira (Tunisia), Lukasz Podolski e Miroslav Klose (Polonia), Mesut Ozil (Turchia), Mario Gomez (Spagna)...devo continuare? L'italiana, in tutta la sua ultracentenaria storia, ne ha avuti appena due: Angelo Ogbonna e Mario Balotelli, quest'ultimo pure bersagliato da insulti spregevoli (tra cui "scimmia" il meno offensivo, il che è tutto dire) da parte dei suoi stessi tifosi azzurri. Qualcosa vorrà dire.

Anch'io, del resto, da emigrato non mi farei scrupoli a non rispettare gli autoctoni qualora questi ultimi non dovessero rispettare me. Quindi sì, il discorso di gGiova era perfettamente sensato.
 
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Larm

Sarà un caso, ma le nazionali calcistiche francesi ed inglesi, per dire, sono da decenni puntualmente composte per almeno metà da atleti di colore (senza nemmeno contare numerose altre etnie, vedi il caso Zidane-Algeria). Quella tedesca poi credo sia la più multietnica di tutte: limitandomi solo ai giorni nostri, Gerlad Asamoah (Nigeria), David Odonkor e Jerome Boateng (Ghana), Sami Khedira (Tunisia), Lukasz Podolski e Miroslav Klose (Polonia), Mesut Ozil (Turchia), Mario Gomez (Spagna)...devo continuare? L'italiana, in tutta la sua ultracentenaria storia, ne ha avuti appena due: Angelo Ogbonna e Mario Balotelli, quest'ultimo pure bersagliato da insulti spregevoli (tra cui "scimmia" il meno offensivo, il che è tutto dire) da parte dei suoi stessi tifosi azzurri. Qualcosa vorrà dire.
Giusto per la precisione, la nazionale tedesca di calcio era però fino a qualche anno fa (si parla di prima del 2010) composta unicamente di biondi teutonici e dagli occhi azzurri con qualche Polacco qui e là. Contrariamente all'Italia, alla Francia o al Regno Unito che per svariati motivi conoscono già da svariato tempo il fenomeno dell'immigrazione, la Germania vi è confrontata solo da molto poco e gli immigrati - soprattutto turchi - continuano comunque ad essere visti come degli esseri strani o bizzarri, o al peggio come delle entità nocive. Del resto, per quanto la Germania rispetti l'esistenza di ogni comunità etnica, gli individui hanno il diritto di esprimersi solo come membri della loro comunità di origine poiché del resto le condizioni per prendere la cittadinanza sono molto rigide (non dico che vi sia ancora interamente lo jus sanguinis ma quasi).

Per quanto riguarda la Francia, la nazionale "tricolore" non è mai stata esente da critiche, e la federazione è stata spesso accusata di favorire i neri e i Maghrebini ai bianchi nei centri di formazione solo per via della loro prestanza fisica. D'altro canto, il successo nel calcio - che non è di certo lo sport nazionale come può esserlo in Italia o in Germania - nasconde la rappresentazione politica quasi assente degli "stranieri" in generale, cosa stupefacente per un paese che è stato un impero coloniale fino a una cinquantina d'anni fa e che ha importato massicciamente la manodopera straniera per ricostruire il paese nel dopoguerra. Non parliamo poi dell'impossibilità di trovare un impiego se il tuo volto ha dei tratti anche solo vagamente arabi.

Gli Inglesi invece sono i più pragmatici di tutti : accettano qualsiasi straniero, basta che gli porti profitto. Ma per il resto, la politica inglese di controllo dell'immigrazione è probabilmente una delle più rigide del continente.
 

Carmageddon

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Solo leggendo il resto del topic ho capito che qui parlavi degli Africani e non degli Italiani.

Vorrei che tu mi spieghi, Carma, come ci si può integrare in un paese in cui il solo fatto di essere nero ti impedisce l'accesso a qualsiasi lavoro che ti metta su di un piede di uguaglianza con gli altri cittadini, in cui un deputato nero viene immediatamente additato da tutti come una bestia mostruosa, in cui le persone ti trattano come un animale perché non parli bene la lingua locale e in cui sostanzialmente quello che ti viene detto "puoi stare nel paese, basta che non rompi le palle a nessuno, in particolare a me".
Larm, la realtà è un'altra cosa! Loro hanno molti problemi, e tutti gravi. Non solo se non lavorano, ma anche se lavorano. Perché non sono puntuali, non sono diligenti, rispondono male ai superiori, non dialogano ma urlano, spaccano tutto (mio marito in fabbrica te ne racconterebbe fino al mese prossimo), lasciano sporco dappertutto, danneggiano ciò che viene dato loro a disposizione (sai come li riducono gli armadietti e i gabinetti?) stanno spesso e volentieri in malattia, si trincerano dietro i loro problemi senza minimamente sforzarsi di affrontarli, con l'effetto di farsi odiare! "Io 4 bambini!!!" Ma dico, porco cazzo, idiota deficiente! Chi te l'ha detto di fare 4 figli se non hai neanche gli occhi per piangere! Queste cose mi fanno incazzare. Gravano sulla società senza dare nulla, solo ulteriori problemi. E queste creature si trovano a crescere (?) già in penuria, già in deficit, e non si tratta dei vestitini firmati, si tratta semplicemente di tutto il resto. Nulla da meravigliarsi se ben presto molti di loro cominciano a rubare, spacciare e quant' altro. Vedono i loro amichetti italiani con l'iphone e vorrebbero altrettanto. Peccato che però non vogliano sentir parlare di fatica! A scuola non ne parliamo neanche. Se volessi maledire qualcuno di voi gli augurerei di diventare professore di ruolo in una scuola elementare o media, e vediamo quanto idilliaco rimarrebbe il rapporto con gli alunni stranieri. Già che i genitori italiani difendono a spada tratta i figli, figuriamoci questi altri.

Vedo che qualcuno ha già avuto a che fare con il loro comportamento sui mezzi pubblici. Questo è solo uno dei tanti aspetti. Non si tratta solo di non pagare il biglietto (quanti italiani lo fanno tuttora?) ma che ogni santa volta si mettono anche a fare casino, zozzare i sedili, rispondere male al capotreno e/o agli altri passeggeri, a rifiutare di dare i documenti (che poi sei coglione... capisco se fossi clandestino, ma se sei in regola non ha senso rifiutarsi... invece così facendo ti becchi la denuncia e il prossimo rinnovo del permesso potrebbe non arrivare più...e allora vedi che ti meriti tutto!), ecco che diventa molto difficile difenderli, dato che loro stessi sono la prima causa dell'odio che ricevono!

Vedi, quindi, che non si tratta di uno stereotipo tipo italiano pezzente pizza mandolino di inizio Novecento, si tratta che nella vita quotidiana lo straniero viene visto male perché si comporta male.

L'Italia' date=' faccio notare, non solo non fa nessuno sforzo per controllare l'immigrazione...[/quote']colpa dei magheggi dei nostri cari politici... tanto poi quelli ce li becchiamo noi, mica entrano in casa loro...
 
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Nel supermercato vicino casa lavora un'altro ragazzo "colored" che praticamente si è inventato un mestiere dal nulla. Aiuta le signore a portare le buste e/o il carrello; aiuta ad imbustare i prodotti alla cassa; aiuta a scaricare le merci quando arrivano; addirittura aiuta me quando mi dimentico le buste vuote in macchina' date=' prendendosi le chiavi, andando a recuperarle (mentre io continuo a girare tra gli scaffali) e portandomele in TOTALE autonomia. Questo per dire quanto sia affidabile e quanta voglia di lavorare abbia, in barba a chi dice che gli stranieri sono scansafatiche.[/quote']Anch'io ho piacere quando vedo qualcuno lavorare regolarmente, ma sono ancora troppo, troppo pochi che si comportano in modo così limpido. Fuori dei supermercati invece io vedo gente che vuole l'euro del carrello ma mai che si sogna di caricare le buste in macchina. Vengono portati coi furgoni la mattina e ripresi di sera, come quelli delle elemosine vicino alle chiese o quelli delle rose ai semafori. È un racket gigantesco, che continua a vivere grazie al finto buonismo degli italiani, che si illudono di lavare la propria coscienza con quell'euro. Lo sai che quelli vogliono da ogni elemosinante almeno 100 euro al giorno, altrimenti sono botte e ricatti e altre punizioni? Lo sai che giro d'affari viene fuori, ovviamente pure esentasse?

E riguardo il tuo discorso sulle badanti straniere, occhio che succede molto spesso quello che hai riportato da parte di quelle italiane: i giornali, per quanto esagerati siano in generale, raccontano molte volte di anziani lasciati a se stessi mentre le badanti si ubriacano, o peggio ancora di anziani maltrattati o derubati... quindi da qui a dire che le badanti siano un amore ce ne corre.
 
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Larm

Larm, la realtà è un'altra cosa! Loro hanno molti problemi, e tutti gravi. Non solo se non lavorano, ma anche se lavorano. Perché non sono puntuali, non sono diligenti, rispondono male ai superiori, non dialogano ma urlano, spaccano tutto (mio marito in fabbrica te ne racconterebbe fino al mese prossimo), lasciano sporco dappertutto, danneggiano ciò che viene dato loro a disposizione (sai come li riducono gli armadietti e i gabinetti?) stanno spesso e volentieri in malattia, si trincerano dietro i loro problemi senza minimamente sforzarsi di affrontarli, con l'effetto di farsi odiare! "Io 4 bambini!!!" Ma dico, porco cazzo, idiota deficiente! Chi te l'ha detto di fare 4 figli se non hai neanche gli occhi per piangere! Queste cose mi fanno incazzare. Gravano sulla società senza dare nulla, solo ulteriori problemi. E queste creature si trovano a crescere (?) già in penuria, già in deficit, e non si tratta dei vestitini firmati, si tratta semplicemente di tutto il resto. Nulla da meravigliarsi se ben presto molti di loro cominciano a rubare, spacciare e quant' altro. Vedono i loro amichetti italiani con l'iphone e vorrebbero altrettanto. Peccato che però non vogliano sentir parlare di fatica! A scuola non ne parliamo neanche. Se volessi maledire qualcuno di voi gli augurerei di diventare professore di ruolo in una scuola elementare o media, e vediamo quanto idilliaco rimarrebbe il rapporto con gli alunni stranieri. Già che i genitori italiani difendono a spada tratta i figli, figuriamoci questi altri.

Vedo che qualcuno ha già avuto a che fare con il loro comportamento sui mezzi pubblici. Questo è solo uno dei tanti aspetti. Non si tratta solo di non pagare il biglietto (quanti italiani lo fanno tuttora?) ma che ogni santa volta si mettono anche a fare casino, zozzare i sedili, rispondere male al capotreno e/o agli altri passeggeri, a rifiutare di dare i documenti (che poi sei coglione... capisco se fossi clandestino, ma se sei in regola non ha senso rifiutarsi... invece così facendo ti becchi la denuncia e il prossimo rinnovo del permesso potrebbe non arrivare più...e allora vedi che ti meriti tutto!), ecco che diventa molto difficile difenderli, dato che loro stessi sono la prima causa dell'odio che ricevono!

Vedi, quindi, che non si tratta di uno stereotipo tipo italiano pezzente pizza mandolino di inizio Novecento, si tratta che nella vita quotidiana lo straniero viene visto male perché si comporta male.
Non vorrei ripeterlo ancora, ma potrai trovare le stesse identiche descrizioni degli Italiani o dei Greci da parte dei Tedeschi nei giornali attuali. E non dico "simili" : identiche. Nel senso che potrei prendere letteralmente tutto quello che hai scritto, associarlo agli Italiani e pubblicarlo sul Bild domani senza alcuna correzione.

Posso dirti con molta sicurezza che gli extracomunitari che abitano in altri paesi dell'Unione Europea non si comportano per nulla così, tranne quando sono costretti a vivere ghettizzati nei loro quartieri per via del rifiuto di qualunque tipo d'integrazione da parte degli autoctoni. Mi sai dire perché ?

Negli occhi di un Europeo del nord, ti posso garantire che la sola differenza tra un Italiano, un Tunisino o un Senegalese è nel colore della pelle.
 
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1) sì ok, ma un conto è una descrizione,un altro i fatti... mica siam messi così male... poi si sa che tedeschi e austriaci hanno la puzza sotto il naso, e anzi, ne sono contagiati anche i sudtirolesi, come tu saprai meglio di me (però ammetto che gli italiani hanno scarso rispetto degli spazi collettivi: a me dà molto fastidio vedere gente che non rispetta la raccolta differenziata, e che butta cicche per terra o addirittura pacchetti vuoti lanciati dalle auto)

2) eh, non si comportano così altrove perché gli segano le gambe, non sono figli di Maria come gli italiani... e di conseguenza, se vengono ghettizzati la qualità della vita peggiora, perché se la vedono tra loro, con (di nuovo) regole male applicate...

3) non credo che un italiano vada a lavare vetri, o spacciare, o elemosinare fin lassù, mentre invece gli africani vanno quasi ovunque...mi chiedo come facciano i nordici a farsi una cattiva idea degli italiani se hanno poca statistica... mentre io tutti i giorni ne ho un sacco e una sporta, senza la minima tregua...
 
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Maze

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La mia idea è che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio: ci sono persone che hano voglia di lavorare e persone che non ne vogliono sentir parlare e preferiscono campare di espedienti. E ho parlato di persone, non di stranieri, ho esempi da ambo i lati: un italiano a cui mio padre ha trovato ripetutamente lavoro, dal momento che veniva puntualmente licenziato perché non aveva voglia di fare un cazzo, e adesso costringe sua moglie a chiedere 50 € a ogni conoscente mentre lui se ne sta al bar; la ragazzina cinese che veniva in classe con me alle medie che era tra le più brave, e indubbiamente la più studiosa, della classe, e sarebbe stata senza dubbio la migliore se solo avesse saputo l'italiano per bene; la signora, probabilmente dall'Europa dell'Est, che vedo chiedere l'elemosina tutto il giorno sempre nello stessi punto del centro, e che cazzo, invece di stare lì a non fare nulla tutto il giorno vatti a cercare un lavoro; il capo dell'autoscuola, che mi faceva andare a fare una guida lunga la metà (for reasons unknown) senza farsi pagare.

C'è poi da considerare il fattore "sono così povero che non ho nulla da perdere": fortunatamente gli italiani a questi livelli non arrivano quasi mai, ma gli immigrati che arrivano da situazioni in cui patiscono la fame che non hanno nulla, e non trovano lavoro perché non ce n'è per nessuno, e se sei immigrato meno che mai, si abbassano a tutto, ed è comprensibile, non giustificabile ma comprensibile.

E poi avevo in mente altre cose di cui si è persa traccia leggendo tutte le risposte XD
 
L

Larm

1) sì ok, ma un conto è una descrizione,un altro i fatti... mica siam messi così male... poi si sa che tedeschi e austriaci hanno la puzza sotto il naso, e anzi, ne sono contagiati anche i sudtirolesi, come tu saprai meglio di me (però ammetto che gli italiani hanno scarso rispetto degli spazi collettivi: a me dà molto fastidio vedere gente che non rispetta la raccolta differenziata, e che butta cicche per terra o addirittura pacchetti vuoti lanciati dalle auto)
A me sembra che tu possa avere una conferma dei fatti praticamente ovunque nel tuo paese, altrimenti non credo che tu saresti capace di dare una descrizione così precisa di un certo carattere italiano attribuendolo ad un'etnia straniera.

Ti ho parlato della corruzione e dell'evasione fiscale come dei fatti endemici, vale a dire iscritti nel cuore degli usi e dei costumi locali, e possiamo parlare del fatto che gli Italiani parlino sempre fortissimo ovunque se paragonati ad altre culture europee ; del fatto che i bambini italiani siano estremamente viziati e maleducati (conta il numero di parolacce e bestemmie nel loro modo di esprimersi e confrontali con quelli dei bambini di un altro paese) ; del fatto che gli Italiani all'estero s'integrano raramente e "fanno come se fossero a casa loro", per riprendere le tue parole (confronta le capacità linguistiche di un Romeno e di un Italiano dopo 6 mesi di vita in paese straniero e vedrai quale dei due è rimasto a parlare con la gente del luogo) ; e la lista potrebbe estendersi all'infinito, o perlomeno a tutti i punti che hai già elencato.

Il problema è ovviamente che nessun essere umano è capace di prendere coscienza di quello che è da solo : abbiamo sempre bisogno di proiettare la descrizione di noi stessi su di un oggetto esterno alla comunità. Ma come la più semplice esperienza può provarci, accusiamo gli altri per evitare di accusare noi stessi.

2) eh, non si comportano così altrove perché gli segano le gambe, non sono figli di Maria come gli italiani... e di conseguenza, se vengono ghettizzati la qualità della vita peggiora, perché se la vedono tra loro, con (di nuovo) regole male applicate...
No, non si comportano così perché la società si è curata di dargli il minimo indispensabile perché possano integrarsi : conoscenza della lingua locale, accesso all'educazione, ecc... la repressione di cui tu parli ("segar loro le gambe") non ha mai prodotto dell'integrazione in nessuna società esistente, al massimo ha dato un po' di soddisfazione agli autoctoni che hanno potuto sentirsi superiori agli altri.

3) non credo che un italiano vada a lavare vetri, o spacciare, o elemosinare fin lassù, mentre invece gli africani vanno quasi ovunque...mi chiedo come facciano i nordici a farsi una cattiva idea degli italiani se hanno poca statistica... mentre io tutti i giorni ne ho un sacco e una sporta, senza la minima tregua...
Hai idea di quanti ristoranti italiani puoi trovare nelle vie di ogni città tedesca ? I Cinesi o i kebabbari non sono mica i primi ad essersi dati alla "colonizzazione" dei territori stranieri...

Per la cronaca, gli Italiani che immigravano nel Sudamerica all'inizio del secolo scorso erano malvisti dalle società locali proprio per due fattori : 1. restavano sempre tra di loro 2. accettavano solo lavori estremamente umili e si rifiutavano di cercarne di migliori in cui avrebbero dovuto farsi avanti nella società (i Veneti erano campioni in questo). I nostri rivali sono sempre un po' i nostri amici in fondo, no ?
 

Snorlite

Fetta di torta
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Ho avuto a che fare con dei bulli albanesi ahimé (sono stati i 30 minuti più lunghi della mia vita), poi recentemente è capitata la storia dell'uomo di colore e della bibita rubata (http://forum.pokemoncentral.it/index.php?showtopic=11907&hl=imprese%20eroiche&st=0), inoltre ho avuto per tre anni un marocchino in classe odioso e che ne combinava di tutti i colori (http://forum.pokemoncentral.it/index.php?app=members&module=profile&section=status&type=single&status_id=5387) e poi mia nonna è stata rapinata da un moldavo...

insomma, io se vedo uno straniero di passaggio cerco di stare sempre lontano da loro perché non si sa mai cosa potrebbe capitare. Potrebbe essere anche buono, ma io non mi fido tanto :S Se li conosco bene è tutta un'altra storia, per esempio io in classe ho un russo e una ragazza albanese e parlo con loro, ho capito che non farebbero cose del genere che ho citato sopra.

NON sono razzista!
 

The_Biaf

Fight Biaf Fight
Io non ho nulla contro gli stranieri, oltretutto ne ho conosciuti parecchi nella mia vita: peruviani, turchi, africani, rumeni, albanesi e probabilmente qualcun altro di cui non mi ricordo nemmeno.

La maggior parte di queste persone si è rivelata molto umile e gentile, invece gli altri poiché sono cresciuti qui hanno preso la "mentalità italiana" e si comportano come un qualsiasi ragazzo italiano, di quelli cresciuti un po male.

Comunque nel mio paesello c'è una piccola comunità di "negretti" (come dico solitamente io con simpatia), che sono molto bene integrati, vanno al bar e giocano a carte con i vecchietti, vanno a scommettere alla Snai, lavorano (e anche bene) e uno va pure all'università (è anche il più simpatico, fin dai tempi delle elementari, che ancora non mi conosceva, quando mi incontra mi dice "Ciao belooooooo!!!" e si interessa a come mi va la vita).

Comunque non sono mancati i casi più problematici, tipo albanesi ubriaconi che fanno casino la notte e qui si parla proprio dei miei vicini di casa (ho avuto 3 famiglie albanesi come vicini, l'una dopo l'altra). Ora fortunatamente c'è un tizio tranquillo, italiano però.
 

Iro

Amministratore di condominio
nsomma, io se vedo uno straniero di passaggio cerco di stare sempre lontano da loro perché non si sa mai cosa potrebbe capitare. Potrebbe essere anche buono, ma io non mi fido tanto :S Se li conosco bene è tutta un'altra storia, per esempio io in classe ho un russo e una ragazza albanese e parlo con loro, ho capito che non farebbero cose del genere che ho citato sopra.NON sono razzista!
noo, per l'amor di dio! chiaro che non lo sei!come sei tenerello
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The_Biaf

Fight Biaf Fight
Lol, io mi tengo a distanza dagli stranieri ma non li odio, quindi non mi definisco razzista.
Scusa eh, ma tenersi a distanza da qualcuno equivale a non sopportarne la presenza, dunque si prova odio. Tu tenendoti a distanza dagli stranieri vuol dire che li odi, dunque odio per gli stranieri equivale a razzismo e quindi tu sei razzista! XD
 

Snorlite

Fetta di torta
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Scusa eh, ma tenersi a distanza da qualcuno equivale a non sopportarne la presenza, dunque si prova odio. Tu tenendoti a distanza dagli stranieri vuol dire che li odi, dunque odio per gli stranieri equivale a razzismo e quindi tu sei razzista! XD
Io sto lontano da loro perché ho paura D:
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
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Ok Larm, ma infatti se si mettono a lavorare nei ristoranti non c'è alcun problema, al massimo non ci si entra a mangiare e amen; il problema è che, mentre i nostri avi immigrati almeno un lavoro lo cercavano, fosse anche il più umile, molti ma molti stranieri di oggi nella nostra Italia di oggi non si mettono a cercare alcunché, o, peggio ancora, trovano lavoro ma si fanno malvolere da tutti per il loro cattivo approccio con le persone e la disciplina, a prescindere dal loro livello di padroneggiamento della lingua italiana.

In autoscuola dove insegno teoria oramai la maggior parte degli allievi è straniera, ma io tratto tutti alla stessa maniera se stanno buoni e attenti; non è mai successo nulla in aula. Ma loro sono ragazzi, son giovani, più flessibili con la mente e ben consapevoli che se si mettono a dar filo da torcere, ricevono un analogo trattamento.

@ gli altri: Occhio a non confondervi le idee: il razzismo è una discriminazione verso qualcuno per colpa della sua razza in sé. Se io dico che mi stan sulle balle gli stranieri perché molti di loro si comportano male, non lo imputo alla razza in sé, poiché anche molti italiani si comportano ugualmente male, ma a tutta una serie di fattori culturali/sociali/caratteriali che solo marginalmente derivano dalla loro provenienza geografica (esempio: l'urlare è tipico di molte popolazioni africane perché lì si usa fare proprio così e non è considerato sguaiato).

Quindi quando uno dice che non si fida degli stranieri, bisogna sapere perché lo dice, quali argomentazioni porta.
 
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