Letti entrambi i capitoli... è la prima volta che seguo una nuzlocke story, e devo dire che mi sta piacendo... tra l'altro sono scritti molto bene, brava :)
L'assistente del professore XD
Mi inchino *.* grazie mille!
mmm...bel capitolo...sostituisci acciaioso con futuristico,se vuoi...
Mmm no XD acciaioso era messo lì di proposito, per questo l'ho anche sottolineato con il corsivo. Però grazie lo stesso per il consiglio ^^
E ora come promesso (nonostante il giorno di ritardo XD) ecco il nuovo capitolo *.* fatemi sapere cosa ne pensate!
Mi perdonerete... Vi spiego che cosa sotto, altrimenti spoilero XD
Capitolo 03
<Ma quanti sono?!>, domandai, completamente incredula.
<Tanti... Ma non sono tutti miei: molti si avvicinano perché sanno di trovare sempre del cibo>, rispose il Prof.
Ancora abbagliata a causa del parco non riuscii a spiccicare nient’altro e mi limitai a guardarmi in giro. I pokémon gironzolavano, giocavano, svolazzavano in quello che sembrava il loro paradiso in terra.
<Bene, vediamo... I tre tra cui puoi scegliere sono Totodile, Chikorita e Cyndaquill>, disse il Prof Elm, indicandomeli man mano, poi iniziò la trafila dei loro tipi e delle loro mosse.
Ascoltai solo con metà del cervello. L’altra metà era più interessata al loro modo di essere che al loro modo di combattere. Fu essenzialmente per quel motivo che evitai Totodile, una sorta di spaccone in miniatura impegnato a tiranneggiare i Pidgey al torrente, e Chikorita, il piccolo, tenero, sdolcinato peluche che si rotolava per terra con un Rattata.
Cyndaquill, beato e tranquillo come una pasqua, se ne stava sdraiato a pancia in giù, scaldando l’aria e sollevando ancora più in alto tre Hoppip che gli svolazzavano intorno.
Intelligente..., pensai.
Mi avvicinai cercando di non spaventare il piccolo gruppetto di pokémon, con poco successo: gli Hoppip si allontanarono come fulmini, mentre Cyndaquill mi osservava incuriosito.
<Ciao>, dissi, sedendomi accanto a lui. <Sono Lorelai>.
<Piacere>, mi rispose.
Improvvisamente, mi ritrovai innervosita. Non era la prima volta che sentivo parlare un pokémon, ma mi preoccupava l’idea di non riuscire a convincerlo a venire con me. Anche perché le alternative erano lo sbruffone e il pagliaccio, e nessuno dei due mi andava a genio.
<Ecco, io...>, balbettai.
Cyndaquill continuava a fissarmi, in attesa che concludessi la frase.
<Vedi, io oggi compio diciassette anni e...>.
<Auguri!>, mi interruppe sorridendo con un fervore insolito, dato che non ci conoscevamo.
Lo ringraziai. <Dicevo, oggi dovrei partire per la mia avventura, e mi chiedevo...>.
<Se ero interessato ad accompagnarti?>, concluse, spalancando gli occhi.
<Beh, sì>, annuii, ero in imbarazzo totale e lui era ancora immobile.
Cyndaquill si sollevò da terra e, molto seriamente, cominciò a gironzolarmi intorno.
Ma che accidenti..?
Non smetteva di guardarmi: chissà che cosa si aspettava che facessi.
Mi accorsi che gli altri pokemon ci stavano fissando, incuriositi quanto me dal cerchio che Cyndaquill mi stava disegnando attorno.
Incerta sul da farsi, mi alzai in piedi: perlomeno non avrei dovuto continuare a girare la testa a destra e a sinistra.
<Posso sapere cosa stai facendo?>, domandai alla fine, innervosita e anche un po' seccata.
Cyndaquill si fermò. <Nulla, in realtà>, mi sorrise.
<Ma... Ma..?>, balbettai di nuovo.
<Vedi, per prima cosa mi hai chiesto di venire con te. Altri allenatori che sono venuti prima hanno semplicemente puntato il dito verso di noi e hanno scelto. Questo non mi é mai piaciuto>.
Uh. Questo pokémon sa il fatto suo. Altro punto a suo favore.
<Ma cosa ben più importante, tu non sei una che sta immobile davanti alle stranezze: ti sei alzata>, continuò, indicandomi con la sua zampa gialla. <Non volevo una pappamolla come allenatrice, e quindi ti ho sottoposto a un piccolo innocuo test>.
Rimasi piacevolmente sorpresa.
Gli sorrisi, compiaciuta dal fatto che avrei avuto accanto un pokémon così alto livello.
<Bene>, commentai. <Resta solo una cosa da fare>.
Cyndaquill inclinò la testa verso sinistra.
<Un nome>, spiegai.
Gli occhi del mio pokémon si illuminarono. <Mi è sempre piaciuto Seth>.
Appoggiai la mano sulla sua testolina. <E Seth sia>.
Qualcuno alle mie spalle si avvicinò.
<Questa è la sua pokéball>, si rivelò il professor Elm, che fino a quel momento non si era intromesso, porgendomi la sfera. <Un’ultima cosa. Mi trovo costretto a chiederti un favore>.
<Non si preoccupi, chieda pure>.
Mentre il Prof parlava, osservai Seth salutare gli altri pokémon.
<Un mio vecchio amico, il Professor Pokémon, ha di recente trovato un uovo pokémon con delle strane chiazze sopra. A causa dell’età, però, non può consegnarmelo di persona e io non posso muovermi dal laboratorio, mi capisci...>.
<Vuole che vada io>, conclusi al suo posto.
<Già. Manderei il mio assistente, ma ho come l’impressione che...>.
<Sarò di ritorno entro un paio di ore al massimo>, lo interruppi, non avevo più voglia di perdere tempo.
E soprattutto non volevo sentir parlare di quel verme.
Dicevo, mi perdonerete la descrizione di Totodile e Chikorita. Tenete presente che la protagonista – che in questo si discosta parecchio dalla sua autrice XD - è un po’... spiccia: se ha qualcosa da dire, lo dice senza peli sulla lingua.
Nel caso abbiate o abbiate avuto questi due Pokemon, sappiate che non ero in nessun modo intenzionata a offenderli o sminuirli.