Imprese eroiche ed epiche della vostra vita

XMandri

back from hell
Ma scusa, perchè devi attribuirti meriti che non hai? Un'impresa eroica è un atto di coraggio davanti al pericolo, tu sei sopravvissuto a un'operazione, solo perchè non è stato facile non puoi dargli tutte le qualità positive che trovi.

Sennò oh, fai come vuoi, tanto ho notato che se dalla mia parte c'è la volontà di avere uno scambio di opinioni, tu vuoi semplicemente aver ragione...

Tela metto in questo senso e poi abbandono; sei nel 1400, ti viene la peste e non esistono i farmaci per curarla: riesci a sopravvivere e dopo un tot di tempo guarisci. Sei un eroe?
 

FRANCES488

EVANGELION!
io dopo essere stato bannato molteplici volte son ancora qui a rompere!Vale?

ho preso il premio nobel della stupidita in classe!vale?

ho fatto un flare basso in 1 media senza sapere neanche cosa fosse e adesso non riesco neanche a farlo!Vale?

ho catturato rayquaza con una poke ball!vale?

ho fatto innamorare 2 ragazze nello stesso periodo!Vale?

imito quasi perfettamente la Trollface!Vale?

so parlare!vale?

riesco a seguire i ritmi frenetici di rhtm time paradise!Vale?

e infine sono riuscito a farvi leggere tutto il mio post!E questo vale!
 
L

Lucanik-san

Link, senza nulla togliere alla tua brutta esperienza (per la quale mi dispiace), ma penso che Shika intendesse dire che nell'azione eroica deve esserci una componente volontaria.

Non hai scelto di sopravvivere, è stato un caso. Sei stato fortunato, più che altro.

e infine sono riuscito a farvi leggere tutto il mio post!E questo vale!
Cosa ci sarebbe di speciale? Io non mi perderei i tuoi post per quasi nulla al mondo, sei un lol che cammina.
 
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gGiova

e-ehi.
Nessuno vuole dire che quello che hai passato è stata una leggerezza (per carità, ho vissuto qualcosa del genere qualche anno fa e ti capisco), ma un civile che viene rapito da un organizzazione terrorista, torturato per settimane e liberato solo dopo un grosso pagamento non viene definito eroe, anche se è ovvio che quella esperienza non se la dimenticherà mai.
 

FRANCES488

EVANGELION!
Ho sfondato una porta a scuola adesso tutti i bidelli e i prof immaginano che è chiusa a chiave ma non lo è!quando siamo divisi ci nascondiamo li così nessuno ci trova,teniamo la porta chiusa anche se qualcuno tenta di aprirla e cosi possiamo rimanere in classe soli!
 

Enmaphy

Birb
Ho sfondato una porta a scuola adesso tutti i bidelli e i prof immaginano che è chiusa a chiave ma non lo è!quando siamo divisi ci nascondiamo li così nessuno ci trova,teniamo la porta chiusa anche se qualcuno tenta di aprirla e cosi possiamo rimanere in classe soli!
E poi vi beccate tutti la nota e tu la sospensione, bravi furbi, credevo che almeno uno della tua classe avesse un cervello sano...(Questo si chiama vandalismo, che è una cosa letteralmente diversa da compiere un impresa eroica, io piu che vantarmi me ne vergognerei)
 
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L

Lucanik-san

Ho sfondato una porta a scuola adesso tutti i bidelli e i prof immaginano che è chiusa a chiave ma non lo è!quando siamo divisi ci nascondiamo li così nessuno ci trova,teniamo la porta chiusa anche se qualcuno tenta di aprirla e cosi possiamo rimanere in classe soli!
Ah beh, allora adesso sei il ben il 60% più figo, per dirla alla tua maniera.
 

gGiova

e-ehi.
Ah beh, allora adesso sei il ben il 60% più figo, per dirla alla tua maniera.
In effetti, pure io ho fatto un casotto del genere ieri (con la differenza che ho "solo" sfondato una porta e sopratutto non l'ho fatto apposta e sono subito andato dal vicepreside a diglielo) , ma non vengo qui a farmi figo

edit: ops, l'ho appena fatto :D
 
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FRANCES488

EVANGELION!
ma non l'ho fatto a posta!

quindi dovrei dirlo ai prof?dopo che ub deficiente ci ha urinato dentro?e poi cosa c'è di vandalico mentre correvo ci sono sbattuto sopra e pum aperta!

Comunque è un atto vandalico sfondare una porta o usarla per nascondersi-?
 
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P

Paolo Urraci

Mi ricordo di una volta che ho fatto un'impresa grandissima, sicuramente la più grande della mia vita. Non prendetelo come un vanto se la riterrete troppo grossa perché non me ne sto vantando, se non mi credete va benissimo: una volta, dopo una fatica enorme che attualmente non sarei in grado di rifare, per un attimo sono riuscito ad immaginarmi una scena vista da una prospettiva quadridimensionale (intendo dire vista da quattro dimensioni tutte spaziali: non era il tempo, in quel caso, la quarta), poi dopo un secondo circa una zanzara (che in quel periodo mi massacravano, con o senza antizanzare) mi ha punto e distraendomi mi ha fatto perdere l'immagine, facendomi così dimenticare cos'avevo immaginato prima di poterla focalizzare. Mi pare di ricordare anche il giorno: 30 ottobre 2010, ma potrebbe essere stato anche l'indomani.

Non pretendo che mi crediate anche perché non me ne sto minimamente vantando. Certo, son felice di esserci riuscito, ma non la ritengo un'impresa che altri con un po' di impegno ed ispirazione non posano fare. Lo dico solo perché non è una cosa che capita tutti i giorni e ci tengo a far sapere, sperando che qualcuno mi creda, una delle cose che se non ci fosse stata quella maledetta zanzara (animale che peraltro sotto altri aspetti amo) sarebbe stata la mia migliore "performance" da quando sono nato fino ad ora.
 
P

Paolo Urraci

Beh, ti dico quel poco che mi ricordo: si vede una serie infinita di terze dimensioni una sopra l'altra, che non riesci a distinguere singolarmente ma di cui noti solo l'insieme (è come se guardassi un cosa tridimensionale: le linee monodimensionali non le distingui perché hanno dimensioni infinitesime); un'altra cosa che ricordo è che si vedevano le parti tridimensionali nella loro completezza (è come se guardassi una cosa bidimensionale: vedi tutta la parte superiore a meno di essere in una prospettiva tale da esservi perfettamente in parallelo) tranne le cose che per causa della prospettiva sono nascoste. Un'altra cosa che ho dedotto poi, dopo essermi dimenticato ciò che ho immaginato ma prima di perdere del tutto l'ispirazione (e ne sono sicuro solo perché partendo dalle due cose che ho detto, e forse altre che adesso non ricordo, è dimostrabile che sia così, però non ne ho la controprova pratica), è che un oggetto tridimensionale che passa in una determinata terza dimensione e poi ci esce vagando nella quarta dimensione prima ci entra la sua parte bidimensionale più esterna (es.: se è una persona, magari la punta di un dito), poi la parte bidimensionale subito più interna e così via, fino a entrare del tutto se ci passa totalmente, strato bidimensionale dopo strato bidimensionale (a meno che torni indietro, ci deve passare del tutto per forza: è come se un foglio attraversasse un'ipotetica barriera bidimensionale). Poi esce perdendo per prima la prima parte che ci è entrata, quindi il resto.
 
M

Makonik-san

Beh, ti dico quel poco che mi ricordo: si vede una serie infinita di terze dimensioni una sopra l'altra, che non riesci a distinguere singolarmente ma di cui noti solo l'insieme (è come se guardassi un cosa tridimensionale: le linee monodimensionali non le distingui perché hanno dimensioni infinitesime); un'altra cosa che ricordo è che si vedevano le parti tridimensionali nella loro completezza (è come se guardassi una cosa bidimensionale: vedi tutta la parte superiore a meno di essere in una prospettiva tale da esservi perfettamente in parallelo) tranne le cose che per causa della prospettiva sono nascoste. Un'altra cosa che ho dedotto poi, dopo essermi dimenticato ciò che ho immaginato ma prima di perdere del tutto l'ispirazione (e ne sono sicuro solo perché partendo dalle due cose che ho detto, e forse altre che adesso non ricordo, è dimostrabile che sia così, però non ne ho la controprova pratica), è che un oggetto tridimensionale che passa in una determinata terza dimensione e poi ci esce vagando nella quarta dimensione prima ci entra la sua parte bidimensionale più esterna (es.: se è una persona, magari la punta di un dito), poi la parte bidimensionale subito più interna e così via, fino a entrare del tutto se ci passa totalmente, strato bidimensionale dopo strato bidimensionale (a meno che torni indietro, ci deve passare del tutto per forza: è come se un foglio attraversasse un'ipotetica barriera bidimensionale). Poi esce perdendo per prima la prima parte che ci è entrata, quindi il resto.
Non ci ho capito una pippa, gg.

Anyway:

nell'azione eroica deve esserci una componente volontaria.
Poichè dubito che tu ti sia alzato una mattina ed abbia deciso "Beh, oggi mi immagino una quarta dimensione", non credo sia impresa nè tantomeno eroica od epica.

Quel giorno avevi semplicemente mangiato pesante a cena, tutto qui.
 
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P

Paolo Urraci

Beh, diciamo che è volontario il fatto di essermi impegnato per averci provato (ci ho provato altre volte visto che l'argomento mi piace ma solo quella mi è riuscita). Poi, se non la ritieni una cosa di grandissimo merito mi sta benissimo, però se è solo perché non ha niente di volontario, allora di volontario non c'è magari l'esserci riuscito ma c'è l'averci provato con così tanto impegno (e ti assicuro che non è stato facile: immedesimarmi, aspettare per forse anche un'ora di trovare l'ispirazione, ragionare faticosamente per capire com'è impostata, o anche solo svuotare la mente dalle conoscenze pregresse per mettermi in condizioni tali da poter tentare di ricavare delle informazioni sull'argomento in questione, aggrappandomi a ipotesi scivolose più dell'olio e molto spesso anche se esatte inutili (e come se non bastasse partendo da zero, senza avere un punto di partenza da cui potermi appoggiare), il tutto cercando disperatamente di non lasciarmi sopraffare dalla noia e dalla terribile paura di non riuscirci o, peggio ancora, di perdere l'ispirazione dalla noia stessa...).
 
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Pino!

Zoidberg
Una volta ho salvato la vita al mio padroncino, lui è scivolato e io ho attutito dietro di lui! altrimenti sai che dolore!
 

Assyd

Amministratore di condominio
L'estate scorsa ero in vacanza al mare e ho "salvato" dei gattini appena partoriti abbandonati dalla madre. "Salvato" perché essendo prematuri ne è morto uno al giorno, la notte piangevano e l'ultimo mi è morto in braccio mentre gli davo da mangiare.

L'eroe è rimasto sotto shock per non so quanto tempo, fine
 
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Hirako Shinji
L'estate scorsa ero in vacanza al mare e ho "salvato" dei gattini appena partoriti abbandonati dalla madre. "Salvato" perché essendo prematuri ne è morto uno al giorno, la notte piangevano e l'ultimo mi è morto in braccio mentre gli davo da mangiare.

L'eroe è rimasto sotto shock per non so quanto tempo, fine
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Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Beh, ti dico quel poco che mi ricordo: si vede una serie infinita di terze dimensioni una sopra l'altra, che non riesci a distinguere singolarmente ma di cui noti solo l'insieme (è come se guardassi un cosa tridimensionale: le linee monodimensionali non le distingui perché hanno dimensioni infinitesime); un'altra cosa che ricordo è che si vedevano le parti tridimensionali nella loro completezza (è come se guardassi una cosa bidimensionale: vedi tutta la parte superiore a meno di essere in una prospettiva tale da esservi perfettamente in parallelo) tranne le cose che per causa della prospettiva sono nascoste. Un'altra cosa che ho dedotto poi, dopo essermi dimenticato ciò che ho immaginato ma prima di perdere del tutto l'ispirazione (e ne sono sicuro solo perché partendo dalle due cose che ho detto, e forse altre che adesso non ricordo, è dimostrabile che sia così, però non ne ho la controprova pratica), è che un oggetto tridimensionale che passa in una determinata terza dimensione e poi ci esce vagando nella quarta dimensione prima ci entra la sua parte bidimensionale più esterna (es.: se è una persona, magari la punta di un dito), poi la parte bidimensionale subito più interna e così via, fino a entrare del tutto se ci passa totalmente, strato bidimensionale dopo strato bidimensionale (a meno che torni indietro, ci deve passare del tutto per forza: è come se un foglio attraversasse un'ipotetica barriera bidimensionale). Poi esce perdendo per prima la prima parte che ci è entrata, quindi il resto.
Il discorso è contorto però non del tutto paradossale visto che in ambito matematico non ci sono particolari limiti alla multidimensionalità e con un poco di esercizio mentale ci si può raffigurare la situazione. Tanto per citare l'esempio più classico, basta considerare la forma e posizione di un oggetto tridimensionale qualsiasi in momenti diversi (il tempo può essere la quarta dimensione).

Tuttavia, non vedo l'epicità dell'impresa; piuttosto io classificherei la cosa come un sogno (ad occhi aperti? chiusi?) strano più che un'impresa.
 
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