Ho provato un giro pizza in solitaria. Sono vegetariano.
Quel giorno avevo passato un'esperienza destabilizzante, avevo bisogno di riempirmi di cose belle e che c'è di più bello della pizza? Ho prenotato per una persona, mi sono seduto al tavolo e ho aspettato. Per chi non lo sapesse, il giro pizza è la versione 100% italiana dell'all you can eat, non c'è menù e i camerieri passano accanto a te offrendoti una fetta di pizza ogni volta diversa finché non decidi di fermarti.
Il primo gusto è stato patate, olive e scamorza: ottimo, questa la mangio, già al primo colpo. Poi però ho rifiutato i prossimi 3-4 gusti perché avevano tutti carne o pesce. Finalmente una ortolana, poi di nuovo almeno 5 pizze lasciate agli altri. Sono stato per almeno venti minuti o mezz'ora complessivamente con il piatto vuoto, con le sole briciole delle poche fette accettate. Il giro pizza è il vero banco di prova per chi sceglie un'etica alimentare, vedersi passare davanti una pizza mangiata fino a un anno fa e dire "No, grazie" diventa un atto di coraggio di cui potersi vantare (o per cui farsi prendere in giro per sempre, dipende dagli amici che ti ritrovi). E io me ne vanto! Sono convinto della mia scelta e sono riuscito a portarla avanti anche da solo quando non mi guardava nessuno. Mi è passata davanti la pizza "ananas e prosciutto" e l'ho rifiutata perché c'era il prosciutto. Due volte. Non pensavo mi sarebbe mai successo.
Dopo un po' che mangiavo con gli occhi però ho cambiato strategia e davanti a una pizza incompatibile con la mia dieta non dicevo più "No, grazie" ma "No, grazie, sono vegetariano". Un cameriere è venuto a chiedermi se passavano i suoi colleghi, visto che non mangiavo. Dopo che lui e tutto lo staff ha scoperto che non mangio carne sono iniziate ad arrivare ortolane, margherite con bufala, pesto e stracchino e finalmente è iniziato il gioco. Stavo giocando non solo in modalità difficile ma anche da solo, ma è bastato farsi riconoscere. I camerieri ora non passavano neanche se avevano pizze con carne e quando ne avevano di vegetariane me ne offrivano anche due o tre fette. È passata pure la quattro formaggi, la mia preferita, e ho provato per la prima volta una con uova, grana e tartufo che era la fine del mondo.
Avrò mangiato almeno una quindicina di fette. La panza ha retto finché c'era spazio, poi ho dovuto fermarmi. Aggiungendo anche l'acqua e un sorso di limoncello compreso nel prezzo ho dovuto stare fermo al tavolo altri dieci minuti a riprendermi: la digestione è un processo impegnativo e il corpo fa scorrere più sangue tra stomaco e intestino quando avviene, togliendone in parte al resto degli organi. Ho mangiato davvero "all I can eat", ho raggiunto il mio obiettivo e ho dimostrato a me stesso e al mondo di poter essere insieme amante della pizza, vegetariano e felice. Il prossimo però lo faccio in compagnia e magari bevendo prima di mangiare, non dopo.