Scrivo dall'Irlanda, dove al momento ci sono stati relativamente pochi contagi, seppure gli infetti siano in rapido aumento da circa una settimana.
Ho seguito attentamente le notizie provenienti dall'Italia e mi dispiace constatare che la maggior parte delle persone che mi circondano qui non si rendano del tutto conto del tipo di situazione che si è creata in da voi, come se questa non li riguardasse affatto. Temo infatti misure restrittive adottate qui - che per ora si limitano a consigliare di lavarsi bene le mani ed evitare i luoghi affollati - serviranno ben poco ad evitare ciò che si sta già verificando in Italia. Al massimo qualche discussione è stata sollevata un pajo di giorni fa in seguito alla decisione di molte città Irlandesi di cancellare le varie parate di San Patrizio la settimana prossima, ma nonostante questo qualsiasi attività commerciale continua e continuerà a essere aperta almeno per il momento, (pub inclusi. Non avete idea di quante persone affollino i pub per la giornata di San Patrizio, almeno in condizioni normali) per cui mi aspetto un picco di infetti a breve.
Il mio ufficio open-space pieno di persone rimane drammaticamente aperto nonostante sempre più casi vengano confermati nelle nostre immediate vicinanze, e addirittura oggi hanno confermato l'infezione di un mio collega che lavora in un'altra sede poco lontana, per cui hanno messo in malattia solo lui e le persone che si trovavano a condividere con lui la scrivania. Ma ehi, ci danno il gel sterilizzante gratis quindi tutto a posto. Ormai è solo questione di tempo prima che becchi pure io il COVID-19; a vedere il bicchiere mezzo pieno se non altro mi farò un pajo di settimane pagate per fare quello che per quanto posso sto già facendo di mio, ovvero starmene chiuso in casa.