Carmageddon ha scritto:
No, ragazzi, qualcosa di fondamentale in comune ci deve essere, altrimenti non si vive in un rapporto sentimentale, si vive da coinquilini.
Ho capito Carma, ma come dici tu stessa QUALCOSA, non necessariamente TUTTO. Già è difficile trovare l'intesa perfetta, e anche qualora la si trovasse, si rischiebbe la noia. Mai una discussione, mai una obiezione, mai un disaccordo: un elettroencefalogramma piatto. A me l'idea non esalta granchè, francamente, poichè sono uno che si nutre del confronto con gli/le altri/e, anche quelli/e molto diversi/e.
Hai addotto l'esempio del fumo: è una dimostrazione di cosa intendo io per reciproca complicità/tolleranza, che C.V.D. è ampiamente possibile se c'è bilaterale buona volontà nonchè affezione autentica.
A me per primo fa ribrezzo il merdaio il porcile la discoteca, tuttavia se la mia lei dovesse frequentarla una tantum con gli amici, se non ci vediamo una sera ogni tanto non crolla il mondo, nè la crocifiggerei per questo... per quella volta mi dedicherò ad altro: se nell'abbondante tempo che ci avanza stiamo bene insieme, perchè mai considerarla a priori una personaccia non meritevole del mio affetto (ovviamente per par condicio, come io la lascerei fare, anche lei non dovrà farmi pesare la mia NERDità) ?
Se è vero che l'eccessivo concessionismo in amore alla lunga può risultare deleterio, è altrettanto vero che esser troppo intolleranti ed ancorati sulle proprie posizioni può spaventare e far fuggire potenziali partner, per paura di sentirsi "prigioneri/e". L'equidistanza tra i due poli, anche qui mi pare la soluzione più auspicabile, per il bene di tutti.
Iro ha scritto:
Io sinceramente sono abbastanza morto dalle risate leggendo che una persona, la quale fino a qualche pagina fa ammetteva di avere scarso successo con le ragazze, critica un'altra persona sui suoi criteri di scelta quando quest'ultima (che io sappia) di questi problemi non ne ha. Mah! Riuscire a chiudere un occhio su incompatibilità e difetti altrui quando non si ha successo col sesso opposto. Ma hai mai provato, per curiosità?
PS: io ho avuto per un po' di tempo una ragazza che non aveva nulla da spartire con me (religiosa, pudica etc). Inutile dire che è stata una delle peggiori esperienze della mia vita
Ragazzo, io non sto criticando, nè tantomeno etichettando (come invece qualcun altro ha fatto) nessuno. Dispensavo semplicemente dei consigli, i quali non necessariamente devono avere una utilità immediata, ma anche futura. Non capisco tra l'altro perche' tu non abbia fatto il mio nome cercando di nascondere chissà cosa e chissà perchè, quando si capisce benissimo che la frecciata e' rivolta a me. Magari la prossima volta prima di trollare la gente a caso, fatti venire il dubbio che in 5 mesi qualcosa possa esser cambiato, (a tanto risale la situazione a cui ti riferisci) possibilmente in meglio.
PS: una ragazza non e' come un'altra. Non puoi fermarti a ragionare su una categoria intera prendendo in esame un solo caso concreto; nulla impedisce che con la prossima eventuale bigotta possa andar meglio, se non bene.
Iro ha scritto:
Ma non è certo il fatto in sé, prendiamo l'esempio politico. Io mi reputo una persona abbastanza intelligente, onesta e rispettosa degli altri: come potrei mai condividere qualcosa con una che si dice fascista?
E piantiamola di equiparare le bigotte alle fasciste, non è certo un paragone da persona intelligente o rispettosa, anzi: sfido qualunque essere raziocinante ad andare d'accordo con le seconde, poichè queste ultime sono mentalmente tarate a non rispettare il prossimo e quindi neppure l'eventuale partner di diversa fede politica, mentre le prime non fanno nessun male ad alcuno e tantomeno mancano di rispetto. O perlomeno io devo ancora sentire un cattolico che vorrebbe vedere al rogo un ateo (del resto il rancore è criticato dalla loro stessa dottrina).