L'ho messo per completezza nel sondaggio.Da quando l'ateismo è una religione?
Ho rinunciato a intraprendere discussioni religiose in questa sezione da quando pur di aver ragione qualcuno passa all'offesa. Per stavolta passo.
Now you can.l'agnosticismo è una cosa abbastanza diversa dall'ateismo, quindi per il momento non voto
Allora siamo due strani, quoto quasi tutto (tranne la faccenda del dopo la morte: per me non c'è niente di niente)Nessuna di quelle opzioni e nemmeno agnostico. Non credo in un Dio, ma potrei ammettere che esista. Sono contrario alla Chiesa, su tutti i fronti, lo stesso fatto che predichino l'uguaglianza e che poi non ammettano che le donne svolgano il ruolo del prete mi sembra assurdo. Ogni volta che ascolto una messa sono sempre più convinto che la religione si fondi sulle parole di uomini molto scaltri che in passato hanno saputo convincere milioni di persone riguardo cose del tutto infondate, ma soprattutto sulla superstizione.
Rispetto comunque i credenti, anzi li ammiro, quelli seri si intende.
Riguardo a me, sono convinto che non ci sia il nulla dopo la morte. Voglio credere che esista una realtà in cui tutti i desideri più intensi, in cui si ha creduto una vita intera, si realizzino. Sono arrivato a crederci così intensamente che ne ho fatto una sorta di religione personale. Questo perché dare senso a tanti sogni a cui arrivo così vicino con il pensiero che mi sembra di viverli sul serio.
Lo so che sono strano.
l'agnosticismo è una cosa abbastanza diversa dall'ateismo, quindi per il momento non voto
EDIT: e che cavolo, hai modificato il sondaggio mentre postavo praticamente?
direi che questa risposta è quella perfetta anche per meSono agnostica atea: non posso stabilire con certezza se ci sia o no un'entità divina, ma per quanto mi riguarda non esiste.
Ecco, anche nel dopo morte non credo in nulla.. è triste ma è cosìRazionalmente non riesco a concepire l'esistenza di un qualche essere superiore o sovrannaturale che abbia dato inizio a tutto. Ciononostante nutro un forte interesse nei confronti della spiritualità e col tempo porterò avanti questo campo di interesse... Quanto all'esserci qualche cosa dopo la morte la mia risposta è categorica: il non-essere. Il nulla. Ma mi affascina moltissimo la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche (anche quella la approfondirò con i tempi giusti).
Questo è tipo l'understatement dell'anno, religioni come il Cattolicesimo e il Buddhismo hanno filosofie di vita praticamente agli antipodi. [emoji1274]E comunque anche sulle sottili differenze fra cristiani e islamici si sono combattute guerre… [emoji1276] [emoji1279]Anche se alla fine ritengo che le religioni siano uguali, se vai a vedere dicono a grandi linee le stesse cose, e ritengo non debbano influenzare la propria vita, cioè, se fossi ateo sarei caratterialmente uguale a come sono ora
Ti sembrerà strano ma dal punto di vista della morte ci spero io in un mondo idilliaco, tipo un bel sogno.Nessuna di quelle opzioni e nemmeno agnostico. Non credo in un Dio, ma potrei ammettere che esista. Sono contrario alla Chiesa, su tutti i fronti, lo stesso fatto che predichino l'uguaglianza e che poi non ammettano che le donne svolgano il ruolo del prete mi sembra assurdo. Ogni volta che ascolto una messa sono sempre più convinto che la religione si fondi sulle parole di uomini molto scaltri che in passato hanno saputo convincere milioni di persone riguardo cose del tutto infondate, ma soprattutto sulla superstizione.
Rispetto comunque i credenti, anzi li ammiro, quelli seri si intende.
Riguardo a me, sono convinto che non ci sia il nulla dopo la morte. Voglio credere che esista una realtà in cui tutti i desideri più intensi, in cui si ha creduto una vita intera, si realizzino. Sono arrivato a crederci così intensamente che ne ho fatto una sorta di religione personale. Questo per dare un senso a tanti sogni a cui arrivo così vicino con il pensiero che mi sembra di viverli sul serio.
Lo so che sono strano.
UgualeIo ho fatto questo semplice ragionamento: prima di nascere sentivo qualcosa? No. Altrettanto sarà dopo.
È un punto su cui non ho riflettuto mai più di tanto, cosa ci fosse prima, forse anche per questo non mi sono fatto un'idea. Ma il fatto che prima potessi essere il nulla non mi esclude comunque di pensare che dopo la mia morte debba esserci qualcosa.Ci potrebbe essere una seconda morte dopo la mia vita dopo la morte, ma su quella rifletterò quando saro arrivato alla seconda vita...Io ho fatto questo semplice ragionamento: prima di nascere sentivo qualcosa? No. Altrettanto sarà dopo.
Ogni tanto però penso che magari noi subiamo un reset totale e ci ributtiamo in gioco... e per questo non ricordiamo nulla del "prima".
Boh...
Io penso che non cambi assolutamente nulla più che altro, non mi da fastidio essere stato battezzato, ma lo trovo del tutto inutile.Così per i credenti, a quell'eta non credono un tubo, potrebbero farlo benissimo dopo quando sono convinti, ma non credo che neanche a loro dispiaccia averlo già ricevuto.tra l'altro, solo io trovo dannosa/ingiusta l'usanza di battezzare i figli da neonati?
Non sono sicuro che parliamo della stessa cosa. Dipende cosa intendi per idilliaco. Io non intendevo un mondo dove esiste solo la serenità eterna, che mi ricorda molto il paradiso cristiano (che francamente trovo assai noioso, forse perché non l'ho ancora capito).Anzi, il mio sarebbe un mondo pieno di azione, dove il pericolo sta dietro l'angolo.Ti sembrerà strano ma dal punto di vista della morte ci spero io in un mondo idilliaco, tipo un bel sogno.
Non sono ancora abbastanza preparato per pensare che non ci sia completamente nulla dopo la morte.
Hell noÈ un peccato che il tempo da dedicare alla filosofia sia limitato al liceo… pure dopo il programma di quinta ci sta roba interessante.