Questo topic lo apro dedicandolo a tutti gli scrittori emergenti di talento che però non hanno i soldi per pubblicare i loro lavori e sono costretti a caricarli su e-book al prezzo gratuito.
Scusami, ma quali soldi servono per pubblicare un libro? Se stiamo postando su questo forum, vuol dire che ognuno di noi ha un PC, e generalmente gli editor di testo sono compresi nel sistema operativo, quindi potenzialmente abbiamo i mezzi per scriverlo si direbbe. Pubblicarlo è gratis, l'editoria a pagamento è un'immensa fregatura. Due giorni fa leggevo di una ragazza che è stata fregata da un'"agenzia" di modelle, che le ha proposto di comprare a un prezzo esagerato un proprio book fotografico, senza ovviamente alcuna garanzia di lavorare. Vi sembra assurdo? Beh, è esattamente come comprare la pubblicazione del proprio libro tramite l'editoria a pagamento...
Secondo voi è giusto che questi elementi possano avere contratti di un certo prestigio, mentre i veri scrittori che si spaccano il c*lo ma non hanno i soldi, non possono pubblicare? Oppure, far pubblicare dei libri a questi elementi può far riavvicinare in qualche modo i giovani d'oggi alla lettura?
Scusami #2, ma di nuovo che c'entrano i soldi? Anche caricare i video su youtube è gratis, e i mezzi per produrli sono per lo più alla portata di tutti.
Non vedo che c'è di male con uno youtuber scrive un libro, oppure se uno scrittore pubblica video su youtube? Anzi mi sembra una strategia di "marketing" molto intelligente.
Nel topic (e in generale, sull'argomento letteratura) c'è una grossa confusione. Mi sembra che si affermino due cose, che però sono in palese contraddizione:
a) La scrittura è frutto dell'ispirazione, è un "dono" concesso a pochi ed una grandissima forma d'arte. Se così fosse, mi aspetterei che lo scrittore baciato dalle muse scriva anche se non può mantenersi con questo lavoro: del resto quanti pittori, scultori e musicisti lo fanno, combinando la loro passione con un lavoro vero e proprio?
b) La scrittura è un lavoro, e lo scrittore scrive perché si aspetta di essere ricompensato in denaro per i suoi sforzi. Se non viene premiato, presto o tardi smetterà di scrivere per dedicarsi ad attività più redditizie.
Non voglio dire che scrivere sia una cazzata, anzi. Per scrivere in maniera coerente ci vuole studio, impegno e dedizione. Ce ne vuole
molta. Bisogna studiare le tecniche narrative, e soprattutto bisogna documentarsi: ai tempi in cui era di moda Tolkien (anche a me piaceva molto) ho letto un sacco di libri che volevano essere simili: high fantasy in ambientazione medievale. Alcuni erano Italiani, altri stranieri. Peccato che la maggior parte di loro (vedi topic su Licia Troisi) si fossero totalmente dimenticati di
a) acquisire la benchè minima nozione sulle tecniche narrative. Come per tutte le cose esistono dei manuali, e leggerli non è un optional
b) documentarsi. Se vuoi scrivere un libro di guerra ambientato (o ispirato) al medioevo, mi aspetterei che tu abbia una minima idea sule armi e tecniche militari del periodo... E invece no.
Più di recente ho letto anche alcuni libri pubblicati da piccole case editrici in ebook, oppure distribuiti gratuitamente dall'autore. Alcuni erano meglio di quelli pubblicati. Altri no.
Ci vuole fortuna, e soprattutto per fare un lavoro (qualsiasi lavoro) servono anche altre doti che non hanno a che vedere con il talento. Ti faccio un esempio:
ci sono due avvocati, A e B, bravi uguale e con lo stesso livello di preparazione. Solo che A ha una pagina web, carica video su youtube in cui spiega il codice penale agli studenti di giurisprudenza e scrive articoli per un giornale locale. Ti sembrerebbe tanto strano che A abbia più clienti di B?
Stesso discorso per gli scritto: A scrive un romanzo e apre un blog, un canale youtube e declama i capitoli della sua opera per strada. B spedisce il romanzo a Mondadori e incrocia le dita. Secondo te chi ha più speranze di essere pubblicato, anche supponendo che i romanzi erano buoni uguali?
Cmq, ho letto il tuo post di sfuggita sul treno e pensavo che il tizio youtube avesse scritto un romanzo, invece a quanto ho capito è un libro (non-fiction) sulla sua esperienza... Come ha detto Gkx avrà un target completamente diverso, ma in ogni caso, è assimilabile alle varie "autobiografie" di personaggi dello spettacolo, dello sport ecc. Spesso sono scritte meglio di alcuni romanzi (almeno i nostri vip semianalfabeti sanno di esserlo e si fanno scrivere il libro da giornalisti vari...), se la gente ha interesse a sapere come questo tizio è diventato uno youtuber, che male c'è?
Io ho pensato tante volte di aprire un blog per raccontare la mia esperienza, come sono finita a fare quello che faccio ecc. Non sarebbe la mia priorità, ma se avessi la possibilità di farci soldi (pubblicità sul blog, donazioni di lettori) lo farei. Non vedo che ci sia di poco etico.