Al limite, se il water non è pulito, piego le gambe senza appoggiare le chiappe.
Ecco, questo
La sensazione di non farcela più dal trattenere il peto, chiedi alla prof di andare in bagno.
Vedi il piscio per terra, sopra ci sono le palle di carta bagnata tirate da chi non pensava altro che saltare l'ora di greco, sul water sono ancora appostati i peli di chi è passato prima di te.
Ti metti in posizione, stringi il muro che ti sta reggendo come fosse il tuo unico amico, fino a che non senti lo stronzo che esce ed il momento di liberazione successivo.
Quando ti giri noti con soddisfazione la tipica striscia di cacca rimasta e poi lui, che dopo dolori lancinanti, ora sta lì, galleggia e ti osserva.
Inizi a premere più forte che puoi lo scarico, convinto che se si spinge più forte dà più acqua, vedendolo affondare negli abissi.
Ora rimane ancora il pezzo di striscia di cacca ed il rumore dello sciacquone che ti accompagnerà per quei due minuti e ti servirà come il pane per non far sentire eventuali peti post cagata.
Infine, orgoglioso della tua opera, ti guardi attorno cercando insistentemente la carta igenica, inesistente nel bagno dei maschi, perche i geni l'hanno attaccata 15 anni prima sul soffitto o fatta affogare dentro il water, impedendo perciò al bidello di continuare a rifornire il wc.
Così, noncurante della situazione, ti tiri su i pantaloni e ritorni su in classe, viola in faccia dallo sforzo, con i compagni che ti chiedono insistentemente cosa hai fatto quei 10 minuti in bagno e tu cerchi di dimostrarti il più sciolto possibile, mentre il culo ancora ti prude perche non ti sei pulito.
Minchia, mi sto sentento un autore di nonciclopedia