Shimanami Tasogare (Oltre le onde) di Yuhki Kamatani. È appena uscito il primo volume in Italia ed è un must have per tutte le persone LGBT e per chi vorrebbe comprenderli ma ha sempre paura di fare le domande sbagliate alle persone sbagliate. C'è anche una preview gratuita del primo capitolo che mi ha passato
@Franky7 grazie a cui ho conosciuto la serie, per chi volesse provare a capire di cosa si tratta. Vengono raccontati tutti i dubbi, le ansie, le discriminazioni che subiscono ragazzi e adulti che non sono eterosessuali o che stanno cercando di comprendere la propria identità. Non è uno yaoi/yuri e non ci sono scene di sesso (forse ci sono un paio di baci di una coppia, ma sicuramente non si va oltre). Attualmente al terzo volume in patria/21° capitolo su rivista, dovrebbe terminare in agosto con un totale di 25 capitoli divisi in 5 volumi.
L'autrice è la stessa di Nabari no Ou, per chi lo conosce, e già lì avevo pensato che la sua capacità a mostrare i drammi interiori delle persone fosse veramente sprecato per uno shonen (in Nabari la storia girava intorno ad un asessuato disconosciuto dai propri genitori che cerca un modo per cancellare la propria esistenza). Qui riesce a toccare tutti i temi legati all'ambiente LGBT con una serie di vicende personali che si intrecciano in una casa aperta al pubblico e diventata naturalmente un ritrovo per i non eterosessuali. Si va dalla scoperta della propria omosessualità da bambini negli spogliatoi al problema del fine vita per coppie omosessuali non riconosciute legalmente, toccando anche cose più piccole, ma non meno importanti, come in che bagno vanno i transessuali. È veramente emozionante in molti passi (era da un po' che non piangevo su un manga): alla prima occasione compro il primo volume, e chi mi conosce sa quanto sia rara questa cosa. Non potrò tenerlo a casa mia, dovrò nasconderlo da mia sorella, perché se i miei vedessero girare per casa una serie simile non so cosa succederebbe, ma ho bisogno di avercelo. Se fosse insegnato nelle scuole come letteratura credo che molti dei problemi di noi LGBT sarebbero estremamente ridotti.