Le "scuole di videogiochi" possono aiutare a farti un idea del lavoro, ma sono davvero poche in Italia. Se non hai la possibilità di andarci, vai di Informatico e dai il massimo sulla programmazione, che anche se il linguaggio dei videogiochi è diversissimo comunque la logica resta quella.
Poi ti fai/vi fate (in gruppo è sempre meglio) il tuo/vostro bell'indie, con attenzione che dev'essere originale: gli indie se non hanno qualche idea interessante e diversa dal solito non se li caga nessuno, non pensare che fai il fps o il classic platform e vinci tutto, gli esempi di chi vince sono sotto gli occhi di tutti Super Meat Boy (try and error all'ennesima potenza), Braid (ispirato a Prince of Persia come dice lo stesso creatore in Indie Game: The Movie, ma con un rapporto gameplay/tempo infinitamente più variegato), Fez (2D applicato al 3D, wow), e tanti altri. Hanno tutti i comune una peculiarità che la gente non ha mai visto o vede poco, e questo attira. Devi distinguerti dalla massa, o non ti caga nessuno.
Comunque non credere che stai in Italia e fai molto, come minimo devi impararti l'Inglese perché in Italia siamo messi davvero da cani nel settore (il primo programma televisivo sull'argomento abbastanza serio - abbastanza - è arrivato nel 2012, allucinante), quindi dovrai organizzarti per forza di cose con l'estero, quantomeno nella distribuzione.
Più di tutto ti serve impegno e non stare ad ascoltare Manzo, i videogiochi non è che ti devono piacere, li devi amare