Apro un nuovo capitolo: quello dei paradossi.
Secondo me nessun paradosso, o almeno nessuno che io abbia mai sentito in vita mia, è davvero un paradosso; sono tutti spiegabili razionalmente.
Per il momento esprimo la mia opinione solo su quello che è forse il (presunto) paradosso più famoso al mondo: "Io sono bugiardo.". Saprete già sicuramente tutti perché è considerato un paradosso quindi vado dritto al punto:
La frase io l'ho detta "a sé": l'ho detta così, senza che sia né vera né falsa.
Se lo dico essendo o sincero o bugiardo:
Se non dico la verità, quindi mento. Secondo l'idea più classica nell'atto di mentire mentirei, quindi sarei bugiardo, quindi sarebbe vero che sono bugiardo. E allora, dov'è il problema? Sono sia sincero sia bugiardo. Sono bugiardo perché non è vero che sono (solo) bugiardo, sono sincero perché è vero che sono (in parte) bugiardo. Ecco. In parte. In parte l'uno e in parte l'altro. Io lo risolvo così.
Se dico la verità: e' vero che sono bugiardo, ma se sono bugiardo sono bugiardo sul fatto di esserlo. Quindi sono sia sincero sia bugiardo. Anche qui non ci vedo nessun paradosso, solo una cosa un po' insolita se proprio volete.
Se lo dico essendo né sincero né bugiardo:
In tal caso è ancora più semplice, perché è una frase a sé, detta senza esserne convinti ma anche senza essere convinto che sia falsa. E' come se fosse una domanda: le domande è falso che siano vere ed è falso che siano false, proprio perché sono domande. Cosa sono? Frasi senza alcun valore di verità. Non ci vedo neanche qui nulla di strano.
In sintesi: o non sono né sincero né bugiardo, o sono sia sincero sia bugiardo. Dal secondo caso, quindi, si evince che non si può dire "io sono bugiardo" essendolo veramente senza che sia vero anche il contrario. Ma i due valori di verità possono benissimo coesistere, l'uno riferito ad alcune cose e l'altro ad altre. E' come se dicessi "Mi piace il salame e il prosciutto cotto". La prima è vera, la seconda, visto che il prosciutto cotto non lo sopporto, è appunto falsa. Sarebbe (FORSE) un paradosso se una cosa non scomponibile fosse sia l'una sia l'altra, ma non una che scomponibile la è. Io sono bugiardo, ripeto il caso in cui io sia sia l'uno sia l'altro per maggior chiarezza, si scompone così:
Sono sincero nell'atto di dire che sono bugiardo, quindi:
-Sono sincero perché è vero che sono bugiardo.
E' vero che sono bugiardo, quindi lo sono: sono ANCHE bugiardo, per cui:
-Sono bugiardo perché sono sincero.
Il paradosso ci sarebbe se le due cose messe in corsivo fossero uguali, a meno che siano scomponibili a loro volta in cose diverse, ma come vedete non sono uguali bensì opposte.
Se ricordo bene, c'era il modo per dimostrare anche che è falso che sono sia sincero sia bugiardo, anche se adesso ragionandoci sopra mi viene il dubbio che non sia così. Se fosse, però, non ci vedrei nulla di strano: sono sincero e bugiardo e né sincero né bugiardo. Io... sinceramente, sarò stupido cretino e non capirò niente, ma secondo me ciò non è un paradosso.