tl;dr su tutto il topic vista l'ora, mi limito a seminare qualche frammento sparso, sperando di non aver frainteso tutto:
e soprattutto te la fanno vedere Hollywood e la televisione, che hanno un certo interesse a trasmettere questa idea.
Già, è nato tutto dalla California. Prima era l'Età dell'Oro.
Non vedi metodi alternativi al capitalismo? Da quando il mondo si riduce a una serie di teorie, parole e numeri degli ultimi 150 anni?
Il difetto qui è pensare esista solo lo stereotipo del capitalismo sregolato e senza scrupoli che sfrutta molti poveracci per far gozzovigliare pochi stronzi (tralasciando che tutti voi state comunque ampiamente godendone dei frutti). In realtà c'è anche un sistema di previdenza sociale, welfare state, ricerca & sviluppo, diritto e sindacati ecc. che opera per cercare di rendere un po' più vivibile questa società così tecnologica e industrializzata (visto che nessuno vuole tornare al medioevo).
Mi pare già si siano fatti molti passi in avanti rispetto al capitalismo selvaggio e semischiavista dell'800, di sicuro se ne faranno altri, come è sicuro che continueranno ad esserci ancora episodi di disagio sociale dato che per forza di cose non viviamo in un'utopia idealista.
L'uomo, per sua indole,
- tende a vivere pacificamente in comunità ristrette, spesso familiari.
- è poligamo
- lavora circa 3 ore al giorno per procacciarsi il cibo e prendersi cura dei figli
1. diverse ricerche hanno evidenziato come anche nelle piccole comunità di indigeni al di fuori della tecnologia avvengono violenze; anzi, in proporzione pare che siano molte di più di quelle che avvengono annualmente a New York (cit.), e se ti fermi a riflettere capisci anche il perché.
2. in realtà la cosa è un po' più complicata ma a riguardo vi sono più cose teorizzate che certezze, dico solo che comunque v'è stata una differenziazione fra la gerarchia sociale-sessuale dei branchi di scimmie (visibile ancora oggi) e quella degli ominidi; e che la monogamia si è rivelata selettivamente vantaggiosa per certi versi (poi vabbè, l'avanzamento culturale ha modificato le condizioni di partenza che avevano permesso ciò e la liberalizzazione dei costumi ha rimischiato le carte in tavola)
3. stralol, quindi per te gli uomini primitivi si svegliano alle 8 del mattino, fino alle 9.30 vanno a caccia, fino alle 11 svezzano i piccoli, poi non fanno più un cazzo per il resto della giornata?
Questo perchè:
1) sarebbe impensabile immaginare che siamo l'unica specie ad aver sviluppato il linguaggio e la logica, senza pensare anche che siamo una specie che è vissuta a stretto contatto con altri esemplari per tutta la vita per almeno centinaia di migliaia di anni.
Più semplicemente perché la collaborazione è vantaggiosa, altrimenti non si sarebbero sviluppate forme di vita pluricellulari. Ma ciò non elimina la competizione per delle risorse limitate, nè la possibilità di conflitti occasionali dovuti alle circostanze, per questo servono una cultura, un'educazione, uno sviluppo sociale.
2) tutta la natura è dispersiva riguardo al semi. vedi qualunque specie di mammifero, albero, vegetale, insetto, pesce.
Esempio banale a caso, il primo che mi viene in mente:
3) è dimostrato che fuori dal sistema capitalista, in una situazione di abbondanza (ovviamente, come nel caso delle tribù native americane in new mexico), non c'è necessità di lavorare di più per vivere.
Veramente l'abbondanza c'è proprio nel mondo capitalista, o meglio nella società stanziale (basata prima sulla produzione agricola e poi su quella industriale), nella quale per la prima volta nella sua storia l'uomo ha avuto un vero surplus di risorse, permettendosi così un lusso impensabile in natura: lo spreco.
Le popolazioni primitive, non fanno eccezione i nativi americani, bisognano continuamente di fare i conti con le duri legge della natura e con il cibo che non trovi già inscatolato nel discount sotto casa.
Cioè minchia, che un occidentale odierno debba lavorare di più di un indigeno per vivere è una cosa comica, ma come ti è potuta venire in mente.
Altrimenti se ne sei sicuro, ritirati in un paesaggio sperduto senza riscaldamento, senza luce, senza coperte, senza utensili, senza frigorifero, senza medicine, solo con bastoni, pietre, sassi e la necessità quotidiana di procacciarti il cibo indispensabile a sopravvivere e di trovare un giaciglio al riparo da intemperie e predatori. Voglio vedere per quanto a lungo sopravvivi (se sopravvivi) e quanto ti sembrerà comoda e poco dispendiosa di fatiche questa vita, di sicuro invecchierai molto rapidamente e non ti divertirai troppo.
quindi:1. l'uomo per natura, non lavora otto ore al giorno,
2. non si sposa,
3. non è in conflitto con gli altri,
4. non tende alla ricerca del potere e all'elevamento del proprio status sociale.
Ergo il capitalismo non è costruito sulla natura dell'uomo. Cioè la natura dell'uomo non è quella che il capitalismo suole dipingere.
1. è vero, infatti per sua natura dovrebbe lavorare sedici ore al giorno, se vuole sopravvivere nella savana o nella prateria.
2. vedi sopra.
3. non è sempre così così e ci sono pure testimonianze fossili di centinaia di migliaia di anni di violenze fra esseri umani;il che non vuol dire il contrario, cioè che l'uomo per sua natura sia in conflitto con gli altri. Semplicemente ci sono occasioni che rendono i rapporti amichevoli e altri che le rendono conflittuali, in ogni epoca e in ogni luogo. Progresso significa anche trovare metodi per arginare le occasioni conflittuali.
4. diciamo che tende al successo della propria persona, fattore base che in determinate condizioni si tramuta in successo riproduttivo, in altre si tramuta in affermazione sociale (che però vale anche nelle società primitive, per esempio tutti i vari riti d'iniziazione, le prove di coraggio ecc.) e successo/diffusione/aderenza delel/alle proprie idee. Cambiano le modalità d'espressione ma si muovono su binari simili.
Mi sapresti dire tu qual è la natura dell'uomo (e magari qualche esempio di società realmente libera da tutto)?
Secondo me l'attuale modello occidentale capitalistico è, con tutti i suoi difetti, attualmente la pecetta più consona per la società umana, finché un domani non si sarà evoluta abbastanza da superare i problemi di oggi (che sono molti meno di quelli di ieri). E i suoi principali difetti non sono stati inventati ad hoc, ma sono iperboli e filtrazioni contestualizzate di pulsioni base, che si manifestano in maniera diversa a condizioni diverse. Per fare un esempio, il Rolex d'oro dell'imprenditore sotto certi aspetti è analogo al copricapo con le piume d'aquila.
Eppure i politici al giorno d'oggi non sanno dare nessun'altra risposta alla crisi del debito pubblico in Europa, crisi che ha già probabilmente portato la Grecia al fallimento e che porterà con sé il resto dell'Europa per un effetto domino.
Io sapevo che la crisi della Grecia era imputabile alla politica del cacchio seguita dai greci stessi negli ultimi decenni che volevano fare i conti senza l'oste, ma forse ho saputo male...
Non siamo obbligati a diventare degli schiavi, possiamo trasformarci in uomini liberi. Basta desiderarlo.
Beh nessuno ci costringe a sollevare macigni di granito con la frusta, o a votare Pinko Pallinen sotto la minaccia di fucile, o di vivere nel mondo occidentale sottostando alle sue regole.
Possiamo benissimo trasferirci altrove, se vogliamo, e magari realizzare una società impeccabile là, se pensate sia fattibile.
Io per adesso sto bene qui.
Se è la storia dell'umanità (come continui a ripetere fin dall'inizio), perché tali principi NON sono stati il motore delle società umane per almeno 2,5 dei 3 millenni di storia delle società occidentali ? L'epicureismo e il materialismo sono sempre stati delle filosofie minoritarie perlomeno fino al XVIII° secolo in cui erano l'espressione della sola classe borghese colta.
Veramente la società romana già era profondamente cambiata nel corso dei secoli II e I a.C., da quando cioè l'influenza greca si è fatta preponderante e i valori della Roma stoica di qualche secolo prima erano "passati di moda". La Roma imperiale veniva definita "epicurea", aveva perso gran parte della fede nella vecchia religione (pur mantenendone i caratteri più esteriori e formali) ed aveva moooooolte cose in comune con la società attuale, compresi i difetti. Ed i giochi gladiatorii, in fondo, esistono ancora oggi seppur in maniera meno cruenta.
La morale dominante degli antichi romani al tempo di Giovenale era quella di cui si lamentava Giovenale stesso, altrimenti chiaramente non se ne sarebbe mai lamentato. Lui era una mosca bianca, la sua morale era quella della società antica quanto quella di un predicatore cristiano attuale è quella della società occidentale odierna.