1) è vero, l'inglese non prevede l'uso dell'accento acuto; tuttavia, in giapponese la dieresi indica una parola tronca; come l'accento ciconflesso nella poesia italiana (côr per cuore). In inglese per la E "che si legge" si usa la dieresi; dunque la ë, per esempio, poem in forma corretta andrebbe scritto poëm, poiché in inglese suvvivono i dittonghi latini æ ed œ (esempio: phœnix, che si legge [ˈfiniks] - perché in questo caso il dittongo latino è il dittongo greco, lo so, è un po' un casino per chi non studia lingue) e dunque per leggere la O e la E separata occorre segnalarlo. Laddove la E si debba leggere in una grafia inglese; si usa la dieresi; leggi per esempio i libri di Tolkien.
Ma, dal momento che in giapponese la dieresi segnala contrazione come detto pocanzi, è stato usato l'accento acuto.
2) le parole tronche in italiano si scrivono SENZA la parte tronca, esempio banale "schiaccerem" anziché "schiacceremo", dunque ha ragione lui, le vocali si leggono sempre in italiano. Perciò le si omette dalla scrittura in caso di parola tronca. In caso di troncatura netta, poi, come dicevo prima nel punto (1) per cuore, andrebbe usato l'accento circonflesso; tuttavia nell'ortografia moderna italiana lo si usa solo sulla I per indicare una doppia I; per esempio "principî" anziché "principii".
Spero di essere stato esaustivo...