Prometto che non voglio creare problemi anche qui. Solo una domanda: non è la stessa cosa?
No; ti faccio un esempio: se tu fossi islandese, e se tuo padre si chiamasse Jóhann, tu saresti Pálus Jóhansson. E basta. E tuo figlio, se si chiamasse Heinríkur, non sarebbe Heinríkur Jóhansson, perché Jóhann NON è suo padre, è suo nonno... sarebbe Heinríkur Pálusson, vale a dire, tuo figlio. Idem, tua figlia Helga, sarebbe Helga Jóhansdóttir. E così via, così dicendo.
Invece, in Svezia, avresti un cognome ereditario, come qua in Italia, che si trasmette ai tuoi figli. Se tu ti chiami Paolo Urraci, tuo figlio Johan sarà Johan Urraci. Quel che puoi fare è dargli un secondo nome, Johan Paolosson Urraci, ma avrà sempre il tuo cognome. ("-sson" vuol dire "figlio di" e "-sdotter" "figlia di"). Tempo fa, in Islanda, anche le donne diventavano -sbrúðir del marito; per esempio, tua moglie Hedda sarebbe diventata Hedda Paulusbrúðir. Ma nel XIX secolo è diventato facoltativo, perché fu ritenuta una barbaria che dava il senso di "proprietà" della donna all'uomo che sposa, così ora possono scegliere se mantenere il nome del patronimico o matronimico o adattare "moglie di ...", idem gli uomini, possono adottare "marito di ...".
Il motivo per cui si può farlo in Islanda è che sono "solo" 300.000 persone, in Svezia, siamo 9.000.000...