Vedi, stai mettendo sullo stesso piano due cose totalmente diverse: da un lato il normale segreto di stato, che è tale perché alla gente comune NON interessa e NON deve interessare, altrimenti ci sarebbero ripercussioni generali negative, anche per chi pensa di avere diritto a saperlo; dall'altro l'occultamento di fatti criminosi, delinquere e quant'altro.
Perché sapere per esempio che un Pinco Pallino qualunque alla Casa Bianca pensa che Putin (esempio a caso) sia un emerito coglione non è certo un crimine, ma di certo crea grossi grattacapi nelle relazioni internazionali, e sapere che c'è un piano strategico di intervento in Andocazzostan passando per il Doveminkiastan in caso di avvenimento X (dove "avvenimento X" è qualcosa che potrebbe risultare spiacevole) rischierebbe di pregiudicare l'operazione stessa. E sono tutte cose diverse dal mettere un velo di segretezza su qualcosa per coprire le scappatelle di qualcuno, le bustarelle di un altro o lo sfruttamento minorile in una fabbrica cinese di stereo/palloni da calcio/pistole.
Se a te sta sui coglioni Tizio e pensi che lui abbia una faccia da culo, pensi sia un diritto incontestabile degli altri venirlo a sapere? Anzi, pensi che sarebbe positivo diffondere la notizia? Otterresti solo di rompere i rapporti con lui, generare disagio nei posti dove vi ritrovate, magari litigare inutilmente con i suoi amici e causare grattacapi ai tuoi.
Ti pare una cosa paragonabile dal magari avergli rubato il portafoglio o messo lo zucchero nel serbatoio della macchina di nascosto?
E' un tuo diritto sapere che l'occidente è a conoscenza di possibili scambi di missili intercontinentali fra Iran e Corea del Nord? Forse, ma se loro lo venissero a sapere ci gioverebbe? E raccontare in giro che Israele ha un piano di intervento già preparato caso mai l'Iran si dotasse di armi nucleari, sarebbe una giusta mossa della Crociata per la Libertà oppure un modo per mettere in agitazione e paranoia gli iraniani, magari rendendoli più bellicosi e prepotenti?
Wikileaks è un enorme calderone confuso di vari elementi: pettegolezzi di cui in realtà chiunque abbia un minimo di cervello se ne fregherebbe (a meno che non sia minestra buona da riscaldare per andare contro l'Occidente tanto per), opinioni private che dovrebbero rimanere tali, cose che magari non è correttissimo mantenere segrete ma che comunque hanno una loro motivazione, cose su cui si potrebbe discutere, qualcosa che è stato giusto rivelare (es. il sospetto terrorista omonimo di uno vero), fatti ovvi che si sapevano già e banali stronzate. Tutto però viene ridotto ingenuamente ad un indistinto "Americani cattivi che ci tengono nascoste le cose e quindi fanno porcate", perché la verità è che alla fine quel che è importa non è ogni singolo fatto in sè, ma il poter tirare in ballo gli Stati Uniti e farci la solita tempesta mediatica; perché se fosse successo tutto con il
Patto di Shanghai gran parte di quelli che ora gridano allo scandalo invece starebbero cercando giustificazioni.
Ed è un po' triste che chi ci marcia su si sia preoccupato di generare hype immenso, fare propaganda e gettare benzina sul fuoco per un mucchio di dozzinalità, piuttosto che magari soffermarsi invece su cose un po' più serie come le accuse alla Pfizar, o svelare cose ancora più serie che avrebbero la precedenza su tutto ciò.
Chissà perché però a nessuno importa di puntare il dito contro la Russia, la Cina, il Pakistan o l'India in ambito di loro panni sporchi nell'armadio, forse è per lo stesso motivo per cui ci si indigna pubblicamente se in Texas c'è la pena di morte ma molto meno se lo fa(ceva) Saddam Hussein in Iraq.