Religioni

Come ti definisci, a livello di religione?

  • Cristiano

    Voti: 20 42,6%
  • Musulmano

    Voti: 0 0,0%
  • Ebreo

    Voti: 0 0,0%
  • Induista

    Voti: 0 0,0%
  • Buddhista

    Voti: 3 6,4%
  • Altra religione (specificare)

    Voti: 2 4,3%
  • Agnostico

    Voti: 12 25,5%
  • Ateo

    Voti: 10 21,3%

  • Votatori totali
    47

Connacht

:.::
Pyr3s ha scritto:
(peraltro impossibile, ma ho sentito gente dirsi "pagana" e basta. che io sappia, pagana è qualsiasi religione antecedente quella cristiana)
A voler essere pignoli, i "pagani" erano gli abitanti del "pagus", che più o meno sarebbe il villaggio provinciale. Poiché le prime comunità cristiane erano formate principalmente da gente di città, per una serie di motivi che ora non elenco, dalle campagne provenivano quasi esclusivamente seguaci della religione tradizionale, motivo per cui si associava l'essere "pagano" con l'essere seguace della religione romana.

Nei secoli successivi il termine si estese anche alle altre religioni tradizionali, associate di solito a popolazioni viste come barbariche e ancora da "civilizzare" come quelle scandinave, lituane o giù di lì - e attualmente si è esteso il termine anche a vari altri culti animistici o politeisti o quant'altro del resto del mondo, dal Nord America all'Oceania.

Per esempio, devo ancora trovare uno schema su come interpretare il volere divino, su come mantenere la pax deorum...
Mettendo la religione al servizio del bene superiore dello stato, spargendo viscere di agnello su di un altarino per leggervi improbabili disegni divini, consultando gli astri, gettando briciole sul focolare di Vesta per ravvivarlo, pregando sempre uno sputilione di dei che gestiscono ogni minimo aspetto della vita, convincendoti che dal momento in cui nasci contrai un debito unilateralmente vincolante verso gli dèi che puoi saldare solo realizzando le Grandi Imprese e gli Immancabili Destini a cui andrà incontro la Patria (i maiuscoli sono una citazione a Montanelli cmq) ed eventualmente sacrificandoti per essa e per gli stessi dei, mettendo la religione al servizio del bene superiore dello stato, rispettando i dies fasti, portando austerità e timorosa reverenza per le istituzioni civiche e religiose, mettendo la religione al servizio del bene superiore dello stato ecc.

(almeno se vuoi rimanere in epoca repubblicana e pre-ellenizzazione, poi diventa tutto molto più morbido, anche se poi subentra l'eventuale questione della figura dell'imperatore)
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Fatta esclusione per le viscere di agnello, queste cose le conoscevo.. io sapevo solo che l'aruspice doveva analizzare il fegato delle pecore sacrificali e vedere se presentava qualche segno particolare... se ve ne fossero stati, la zona in cui si trovava avrebbe indicato il dio che voleva comunicare qualcosa..
 

Connacht

:.::
Dimentichi anche che un qualsiasi sacerdote romano, giustificando le sue scelte sulla base dell'oscurità del volere divino che solo lui può comprendere e interpretare, poteva benissimo dare responsi non dico sicuramente faziosi ma neanche tanto imparziali, a seconda di chi li richiedeva.

Almeno fino a quando la società romana, istruita o influenzata dal mondo ellenico, ha messo un po' di sale in zucca e iniziato a fare cose un attimo più giuste rispetto a prima (dodici tavole, leggi licinie-seste, abolizione del sacrificio umano ecc.).
 
liuton2005 ha scritto:
Penso che ci sia, almeno in piccola parte, dovuta una spiegazione della tua scelta visto un po' tutti hanno spiegato le proprie scelte.
Non c'é una ragione.

Ho passato anni della mia vita immerso nel mondo cattolico, tra AC, catechismo e una nonna ex-insegnante di religione (oltre che di lettere).

Crescendo, sono arrivati i dubbi. Poi le discordanze. Mi sono confrontato con moltissime persone e con svariati punti di vista.

Il risultato è ciò che ho cercato di spiegare nel mio primo post all'interno di questo topic.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Connacht ha scritto:
Dimentichi anche che un qualsiasi sacerdote romano, giustificando le sue scelte sulla base dell'oscurità del volere divino che solo lui può comprendere e interpretare, poteva benissimo dare responsi non dico sicuramente faziosi ma neanche tanto imparziali, a seconda di chi li richiedeva.

Almeno fino a quando la società romana, istruita o influenzata dal mondo ellenico, ha messo un po' di sale in zucca e iniziato a fare cose un attimo più giuste rispetto a prima (dodici tavole, leggi licinie-seste, abolizione del sacrificio umano ecc.).
Ma quello ovvio XD

p.s. ma che brazz studi? sei troppo informato... ;P
 
Questa l'ho letta oggi: il mio pensiero è assai simile a quello espresso da Utahraptor nella quinta vignetta.

comic2-1419.png
 

Steve

il magnifico
Larm, sentendosi preso in causa a seguito della dichiarazione di ateismo di Gkx, stava tendando nel modo più sistematico possibile di esporre a Gkx quali potevano essere le ragioni di perdere tempo a pensare, studiare e ragionare intorno alle idee astratte (come quella in questo caso di Dio), portando prove concrete per un profano del logos, con riferimenti al progesso scientifico dell'ultimo secolo.

Dopo il culmine dell'ascesa Larmiana, l'esposizione quasi eraclitea dell'idea di dio come focus immaginarium orientativa alle scienze, Gkx si sentiva un po spiazzato. Iniziò così a tentare di riportare giù Larm dal discorso riflessivo, che era giunto così distante da quello propriamente umano da sembrare alcunchè di diverso da un implacabile Narciso onanista, citando fonti enciclopediche aggiornate ed affidabili.

Arrivo così la sconfitta per Larm, che si vide costretto a rinunciare al suo ozioso passatempo sofista, in favore di un più costruttivo mea culpa.

Larm ha scritto:
scrivo solo cazzate nemmeno degne di essere prese in considerazione.
:P
 

Sangi

Zoidberg
Ateo. Dio non esiste, e se esistesse non crederei in lui perchè mi fa schifo. E poi, ci ha dato il libero arbitrio, sono libero di usarlo a mio piacimento, non vedo perchè dover pregare qualcuno quando io mi comporto bene .-.
 
Non credo si debba vivere per forza per credere in Dio.

Le motivazioni possono anche essere a innalzamento personale, dal mio punto di vista. Io vivo per rendere me stesso migliore ogni giorno di più, e innalzarmi sempre rispetto a quello che sono stato precedentemente, e credo continuerò così finchè potrò.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
kurosaki91 ha scritto:
e innalzarmi sempre rispetto a quello che sono stato precedentemente, e credo continuerò così finchè potrò.
E poi muori.

Lo so che questi discorsi non hanno molto senso perché in fondo sono sempre le esperienze personali che contano. Io semplicemente non potrei vivere senza uno scopo superiore. E infatti sono sempre alla ricerca di questo scopo superiore e non è detto che io lo trovi.
 

Sangi

Zoidberg
liuton2005 ha scritto:
Ma tu perché sei vivo? Per cosa vivi?
Perchè se crepassi le persone a cui voglio bene soffrirebbero, sennò mi sarei già suicidato da un po'.

Lo scopo superiore è solo un illusione, niente di più.
 
beh prima o poi moriremo tutti, non è che se si crede in Dio non si muore... nonostante tutto non fraintendetemi. Non dico che Dio non esiste, ma sinceramente essendo un razionale, la fede non mi intacca quindi cerco altre strade per trovare il senso di vivere. Strade che dipendano solo da me, e non da qualcosa di più grande
 
L

Larm

liuton2005 ha scritto:
Lo so che questi discorsi non hanno molto senso perché in fondo sono sempre le esperienze personali che contano. Io semplicemente non potrei vivere senza uno scopo superiore. E infatti sono sempre alla ricerca di questo scopo superiore e non è detto che io lo trovi.
Quando cominci a cercare qualcosa, in realtà hai già trovato quello che cerchi.

kurosaki, una precisione : per i primi filosofi cristiani, la razionalità non era per nulla in contraddizione con la fede in Dio come principio unificatore dell'umanità intera. Per Agostino ad esempio, la ragione e il libero arbitrio ci sono stati dati da Dio per darci la possibilità di ritrovare la buona strada nella nostra vita e ricongiungerci al resto dell'umanità. A questo stadio della riflessione non si era ancora prodotta né la separazione netta tra l'anima e il corpo (dunque l'impossibilità di ritrovare la felicità nella propria vita terrestre), ne il dogmatismo sterile che sarà quello del cristianesimo medievale.

Paradossalmente quindi, se si vuole trovare « Dio » - o il principio di tutto, se questo nome non piace - bisogna dimenticare il nome di Dio, vale a dire smetterla di ripeterlo incessantemente, che sia nella forma della preghiera del credente o nella bestemmia dell'ateo (chi sente la necessità impellente di bestemmiare è un credente che non si vuole riconscere tale, come ben sa chiunque abbia mai vissuto più di qualche mese in Veneto).
 
Sono perfettamente d'accordo con te. Su tutto. Ma mi sa che forse sono stato poco chiaro quando ho parlato di essere un tipo razionale. Il mio razionalismo è qualcosa di Concreto. Faccio molta fatica a vivere nelle cose astratte o a credere in qualcosa che non è tangibile, per così dire. Amo la scienza, le scoperte scientifiche e tutto ciò che mi possa dimostrare che una cosa è così perchè è DIMOSTRATO che è così, non perchè devo crederci a prescindere
 

Sangi

Zoidberg
Larm ha scritto:
chi sente la necessità impellente di bestemmiare è un credente che non si vuole riconscere tale, come ben sa chiunque abbia mai vissuto più di qualche mese in Veneto).
Io la bestemmia la vedo solo come uno sfogo maggiore, un po' come una parolaccia molto volgare, infatti mi sorprendo quando qualcuno si offende per le bestemmie, sono solo parole, niente di più, non conta tanto quello che dici se non lo senti dentro. La bestemmia è una semplice esclamazione, per me, non ha nessun significato simbolico.

kurosaki91 ha scritto:
Sono perfettamente d'accordo con te. Su tutto. Ma mi sa che forse sono stato poco chiaro quando ho parlato di essere un tipo razionale. Il mio razionalismo è qualcosa di Concreto. Faccio molta fatica a vivere nelle cose astratte o a credere in qualcosa che non è tangibile, per così dire. Amo la scienza, le scoperte scientifiche e tutto ciò che mi possa dimostrare che una cosa è così perchè è DIMOSTRATO che è così, non perchè devo crederci a prescindere
La scienza è una delle cose più incerte che esistano. Domani qualcuno potrebbe scoprire che tutte le scoperte fatte (e dimostrate) fino ad ora siano boiate assurde e dimostrarlo. Il fatto stesso che la scienza sia un continuo progredire delle nostre scoperte non fa altro che renderla ancora più incerta dei dogmi della religione.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
Sangi ha scritto:
Io la bestemmia la vedo solo come uno sfogo maggiore, un po' come una parolaccia molto volgare, infatti mi sorprendo quando qualcuno si offende per le bestemmie, sono solo parole, niente di più, non conta tanto quello che dici se non lo senti dentro. La bestemmia è una semplice esclamazione, per me, non ha nessun significato simbolico.
Non siamo tutti uguali e qualsiasi cosa che per uno non abbia un significato, per un altro lo può avere ed è oggettivamente comprensibile che si possa offendere. Ad esempio, se per un rapinatore derubare il prossimo è solo un normale gesto quotidiano e « niente di più », va per questo giustificato?
 

Sangi

Zoidberg
Ombra ha scritto:
Non siamo tutti uguali e qualsiasi cosa che per uno non abbia un significato, per un altro lo può avere ed è oggettivamente comprensibile che si possa offendere. Ad esempio, se per un rapinatore derubare il prossimo è solo un normale gesto quotidiano e « niente di più », va per questo giustificato?
Sono due cose diverse. Il rapinatore indubbiamente danneggia il prossimo con le sue azioni, una persona che sente una bestemmia non viene danneggiata in nessun modo, per essere danneggiata dovrebbe dimostrarmi l'esistenza di Dio e che quindi quello che dico è sbagliato, differente è il discorso sulla sensibilità, dato che una persona può essere infastidita da una bestemmia, ma come io sopporto le cose che mi danno fastidio negli altri, gli altri sopportano le cose che gli danno fastidio in me.
 

liuton2005

sono qui solo di passaggio
Sangi ha scritto:
Lo scopo superiore è solo un illusione, niente di più.
Tutta la vita è un'illusione. La percezione della realtà quotidiana avrà la stessa natura dei sogni. Il massimo che posso fare in questo momento è contemplare. I ragionamenti che ne derivano non sono mai certi. E' come dire che l'unica cosa certa è che non ci sono cose certe.
 
L

Larm

Sangi ha scritto:
Io la bestemmia la vedo solo come uno sfogo maggiore, un po' come una parolaccia molto volgare, infatti mi sorprendo quando qualcuno si offende per le bestemmie, sono solo parole, niente di più, non conta tanto quello che dici se non lo senti dentro. La bestemmia è una semplice esclamazione, per me, non ha nessun significato simbolico.
Che le persone che utilizzano determinate espressioni abbiano perso la coscienza di quello che significano non vuol dire che le espressioni abbiano perso il loro significato per tali persone stesse. Come per ogni abitudine, nel momento in cui la prendi questa ha un valore estremamente forte e necessario per la tua vita che poi tende ad essere dimenticato nella routine della ripetizione.

E la realtà dei fatti vuole che le persone che non danno davvero nessun'importanza alla bestemmia perché non hanno mai vissuto in un ambiente cristiano, beh, non bestemmiano, punto. L'Italia è l'unico paese in cui si fa un utilizzo così intenso dell'imprecazione semplicemente perché la cultura cattolica ha ancora volente o nolente una grande influenza sulla popolazione. Nel momento in cui la gente smetterà spontaneamente di bestemmiare, è probabile che il cattolicesimo si sarà già spento del tutto.
 

Sangi

Zoidberg
Larm ha scritto:
Che le persone che utilizzano determinate espressioni abbiano perso la coscienza di quello che significano non vuol dire che le espressioni abbiano perso il loro significato per tali persone stesse. Come per ogni abitudine, nel momento in cui la prendi questa ha un valore estremamente forte e necessario per la tua vita che poi tende ad essere dimenticato nella routine della ripetizione.
La bestemmia ha il preciso intento di offendere Dio, qualsiasi Dio sia, ma, se Dio non esiste la bestemmia perde il suo significato "reale" e ne assume uno totalmente diverso di sfogo/dimostrazione di disappunto. Il fatto che stiamo crescendo in una realtà sempre più lontana dal dogmatismo religioso ci ha reso in grado di dare un valore sociale, e non morale o religioso, delle azioni. Qual'è, quindi, il valore che si da ad una bestemmia?

Larm ha scritto:
E la realtà dei fatti vuole che le persone che non danno davvero nessun'importanza alla bestemmia perché non hanno mai vissuto in un ambiente cristiano, beh, non bestemmiano, punto. L'Italia è l'unico paese in cui si fa un utilizzo così intenso dell'imprecazione semplicemente perché la cultura cattolica ha ancora volente o nolente una grande influenza sulla popolazione. Nel momento in cui la gente smetterà spontaneamente di bestemmiare, è probabile che il cattolicesimo si sarà già spento del tutto.
Spiacente, ma io sono vissuto in un ambiente cristiano e praticante fin da bambino
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Non penso che il fattore ambientale abbia una grandissima influenza sulle idee personali quando si arriva alla "maturità". Su tutto il resto sono più o meno d'accordo, la bestemmia più che atto di ribellione a Dio è un atto di ribellione alla presenza (ingombrante) dei valori cristiani dogmatici nelle nostra vita, politica e tasche! Perchè ricordiamoci che la chiesa con l'8xmille, esenzioni dalle tasse e le varie agevolazioni si pippa oltre tre miliardi all'anno :D
liuton2005 ha scritto:
Tutta la vita è un'illusione. La percezione della realtà quotidiana avrà la stessa natura dei sogni. Il massimo che posso fare in questo momento è contemplare. I ragionamenti che ne derivano non sono mai certi. E' come dire che l'unica cosa certa è che non ci sono cose certe.
Sì, è esattamente quello che penso.
 

MC5

n00b ante litteram
Sangi ha scritto:
La scienza è una delle cose più incerte che esistano. Domani qualcuno potrebbe scoprire che tutte le scoperte fatte (e dimostrate) fino ad ora siano boiate assurde e dimostrarlo. Il fatto stesso che la scienza sia un continuo progredire delle nostre scoperte non fa altro che renderla ancora più incerta dei dogmi della religione.
Infatti da quando Einstein ha pubblicato la relatività hanno proprio smesso di insegnare la fisica classica.

Le nuove scoperte non sostituiscono quelle vecchie, ma le completano.

Quei pochi ambiti in cui possono esserci stravolgimenti (infinitamente grande e infinitamente piccolo) sono campi di studio giovanissimi e non ancora dotati della tecnologia adatta al loro studio.

[E infatti non si crede a una sola teoria ma ce n'è più d'una: universo in crescita infinita, big crunch; superstringhe, particelle "classiche"]

Il progresso della scienza dimostra come, man mano, si riesca a spiegare sempre più cose.

E non tutte le cose, caratteristica tipica del cristianesimo (non conosco bene altre religioni). Devi credere che qualcuno ha creato tutto. E' così perchè è così.
 

Sangi

Zoidberg
MC5 ha scritto:
Infatti da quando Einstein ha pubblicato la relatività hanno proprio smesso di insegnare la fisica classica.

Le nuove scoperte non sostituiscono quelle vecchie, ma le completano.

Quei pochi ambiti in cui possono esserci stravolgimenti (infinitamente grande e infinitamente piccolo) sono campi di studio giovanissimi e non ancora dotati della tecnologia adatta al loro studio.

[E infatti non si crede a una sola teoria ma ce n'è più d'una: universo in crescita infinita, big crunch; superstringhe, particelle "classiche"]

Il progresso della scienza dimostra come, man mano, si riesca a spiegare sempre più cose.

E non tutte le cose, caratteristica tipica del cristianesimo (non conosco bene altre religioni). Devi credere che qualcuno ha creato tutto. E' così perchè è così.
Su questo sono d'accordo, ma è praticamente la stessa cosa che penso io, solo che il mio punto di vista è un po' più estremo XD

MC5 ha scritto:
Il progresso della scienza dimostra come, man mano, si riesca a spiegare sempre più cose.

E non tutte le cose, caratteristica tipica del cristianesimo (non conosco bene altre religioni). Devi credere che qualcuno ha creato tutto. E' così perchè è così.
Proprio per questo non sono cristiano :D Ma non me la sento di affidare tutto me stesso in qualcosa che è in continua evoluzione, io cerco stabilità XD
 

MC5

n00b ante litteram
Sangi ha scritto:
Su questo sono d'accordo, ma è praticamente la stessa cosa che penso io, solo che il mio punto di vista è un po' più estremo XD
mmm, spiegati meglio

Sangi ha scritto:
Proprio per questo non sono cristiano :D Ma non me la sento di affidare tutto me stesso in qualcosa che è in continua evoluzione, io cerco stabilità XD
Stabilità? Se non ti interessano questioni cosmologiche o "micromicroscopiche", la scienza è sicura al 100%

Certo, la stabilità la trovi anche con una religione, ma abbiam gia visto quale sia il problema...
 

Sangi

Zoidberg
MC5 ha scritto:
mmm, spiegati meglio
Che la scienza è in continua evoluzione e blabla, io continuo a pensare che 600 anni fa la scienza era totalmente diversa, e che fra 600 anni sarà ancora totalmente stravolta. Per questo non posso dire che quella sia certa, non sappiamo niente del futuro scientifico D:

MC5 ha scritto:
Stabilità? Se non ti interessano questioni cosmologiche o "micromicroscopiche", la scienza è sicura al 100%Certo, la stabilità la trovi anche con una religione, ma abbiam gia visto quale sia il problema...
Appunto, la stabilità dell'interiorità umana è qualcosa che la scienza ancora non riesce a dare. Può dirti cosa sei, ma non chi, ed è un deficit che non è trascurabile D:
 

MC5

n00b ante litteram
Sangi ha scritto:
Che la scienza è in continua evoluzione e blabla, io continuo a pensare che 600 anni fa la scienza era totalmente diversa, e che fra 600 anni sarà ancora totalmente stravolta. Per questo non posso dire che quella sia certa, non sappiamo niente del futuro scientifico
600 anni fa non c'era la scienza, c'erano giusto gli alchimisti forse. Fra 600 anni la scienza sarà diventata qualcosa di mostruosamente profondo.

La scienza è potente.

Invece la religione è ferma da quando è stata creata, 2000 anni fa.

La religione è ferma nelle sue convinzioni, e non potrebbe essere altrimenti, essendo basata su delle rivelazioni.

La scienza è come una persona: crescendo impara e si evolve. Inoltre è molto più credibile.

Sangi ha scritto:
Appunto, la stabilità dell'interiorità umana è qualcosa che la scienza ancora non riesce a dare. Può dirti cosa sei, ma non chi, ed è un deficit che non è trascurabile D:
2000 anni fa c'era un tipo che diceva che in realtà tu "sei la tua anima" (storie del genere) e lo sarai per l'eternità mentre il corpo è una cosa passeggera.

Ora io ti dico che in realtà tu sei una torta di fragole che sta in un'altra dimensione. Però ora sei sbronzo e ti sembra di vivere questa vita.

Chi ha ragione? Anch'io come vedi posso dirti chi sei.

EDIT: forse corro un po troppo con la fantasia senza neanche conoscere bene ciò che dice il cristianesimo.

Comunque la bibbia non dà uno straccio di prova per quello che dice.

Per come la vedo, crederci è da boccaloni.
 

Sangi

Zoidberg
MC5 ha scritto:
600 anni fa non c'era la scienza, c'erano giusto gli alchimisti forse. Fra 600 anni la scienza sarà diventata qualcosa di mostruosamente profondo.

La scienza è potente.

Invece la religione è ferma da quando è stata creata, 2000 anni fa.

La religione è ferma nelle sue convinzioni, e non potrebbe essere altrimenti, essendo basata su delle rivelazioni.

La scienza è come una persona: crescendo impara e si evolve. Inoltre è molto più credibile.

2000 anni fa c'era un tipo che diceva che in realtà tu "sei la tua anima" (storie del genere) e lo sarai per l'eternità mentre il corpo è una cosa passeggera.

Ora io ti dico che in realtà tu sei una torta di fragole che sta in un'altra dimensione. Però ora sei sbronzo e ti sembra di vivere questa vita.

Chi ha ragione? Anch'io come vedi posso dirti chi sei.

EDIT: forse corro un po troppo con la fantasia senza neanche conoscere bene ciò che dice il cristianesimo.

Comunque la bibbia non dà uno straccio di prova per quello che dice.

Per come la vedo, crederci è da boccaloni.
Ma io sono d'accordo con te, stella. Ma il fatto è che ora, in questo momento, la scienza è sterile, priva di ideali che siano diversi dalla "scoperta" a tutto campo.
 
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