aleterla
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C'è un topic, il cui ultimo messaggio è datato 2012, in cui si poteva parlare di tutto il mondo di HP, ma ho pensato di aprire un topic a parte per questo nuovo lavoro.
"La maledizione dell'erede" è uscito oggi in Italia, non so come andranno le vendite (credo bene), ma mi son reso conto solo oggi che effettivamente l'attesa tra i potteriani era alta, mentre io continuavo a vivere in quel bellissimo mondo in cui tutto è finito alla stazione di King's Cross, con la partenza per Hogwarts dei figliocci Potter.
Hype non ho avuto, né tantomeno quindi ho avuto la tentazione di farmi degli spoiler dopo l'uscita della versione in inglese ma stamattina mi sono alzato, mi son ricordato dell'uscita del libro e, dopo qualche minuto di esitazione, mi son vestito e sono uscito di casa direzione libreria (poche sono le cose che mi fanno uscire di casa il sabato mattina). Al consiglio di una ragazza potteriana che, con la morte nel cuore, mentre prendevo il libro dallo scaffale mi ha detto "non comprarlo, fa schifo", ho risposto picche con il comprensibile discorso "li ho tutti, vuoi che non prenda anche questo?" e ho speso questi benedetti sedici euro (mi aspettavo di più anzi). Sono arrivato a casa e, dopo aver mangiato qualcosina, ho iniziato a leggere.
L'ho già finito.
Un giudizio a caldo è un po' difficile, perché vivo una bella emozione dentro. Iniziamo subito col dire che il libro NON fa schifo: forse il fatto che non sia strutturato come romanzo fa scoraggiare, ma la trama ha il suo perché, fonda su basi solide (o quasi) e in alcuni momenti è pure divertente (ho amato Ron in questo libro, quando negli altri... beh, non è che mi facesse tutta questa simpatia, specie nel settimo). Difficile parlarne senza fare spoiler, ma ritrovare vecchi personaggi, riscoprirli (come ho detto di Ron, ma anche Draco Malfoy che adesso mi sta simpatico, incredibile), venire a sapere come il mondo magico sia cambiato e come i rapporti tra i vecchi personaggi dopo la sconfitta di Voldemort... beh, è un sogno che si realizza. Inoltre i due nuovi protagonisti stanno simpatici (meno Albus, ma ho trovato molto ben caratterizzato Scorpius).
Definirlo "ottavo libro della saga" risulta forzato; non si può nemmeno definirlo spin-off perché, seppur i protagonisti siano altri rispetto alla saga principale, la presenza dei predecessori è talmente forte da farli diventare automaticamente coprotagonisti ed immagino che la cosa sia anche voluta. Definiamolo un semplice sequel, allora, non parte integrante dell'opera originaria ma un bonus chapter, che si ritaglia il suo posticino nel mondo di HP senza stravolgerlo.
Impressioni a caldo: mi è piaciuto molto. Magari, rileggendolo con più calma, potrò meglio notare eventuali difetti o errori di sceneggiatura, ma ammetto genuinamente di esserne contento. Voi lo avete comprato? Iniziato? Prime impressioni? Ah, per chi ha già letto, magari la versione inglese:
Solo a me pare stranissimo che Voldemort abbia voluto un figlio? Cioè, in parte lo posso capire, perché alla fine tutto l'odio che prova e ha provato in tutta la sua vita è il semplice risultato di tutto l'amore che gli è stato negato, ma... un figlio? Davvero?
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