É recentissima la notizia del rilascio ufficiale delle prime autovetture alimentate ad idrogeno (link web a caso).
Penso sia un primo importante passo verso qualcosa di alternativo ai carburanti tradizionali, tuttavia non mi convincono del tutto alcuni particolari.
Indubbiamente, una volta a regime, l'aria che respireremo nelle città sarà sicuramente più pulita, in quanto il residuo sarà acqua e non smog.
D'altra parte l'idrogeno non è una fonte di energia, perchè non è disponibile in natura, ma occorre produrlo, utilizando altre fonti di energia, che vi viene quindi immagazzinata e successivamente recuperata ed utilizzata nei motori.
I modi di produzione che mi vengono in mente sono sostanzialmente pochi: direttamente dagli idrocarburi (metano o derivati del petrolio) e/o dal carbone, con conseguente produzione di anidride carbonica, o elettrolisi.
Nel primo caso, il "più pratico", il beneficio dell'aria pulita nelle città è ridotto da un contributo nullo alla diminuzione dell'effetto serra, di cui l'anidride carbonica ne è all'origine e dal permanere del consumo di idrocarburi.
Il secondo caso (elettrolisi) è quanto si auspica, ma richiederebbe un notevole investimento per la realizzazione degli stabilimenti necessari. Investimenti (e conseguente consumo di energia necessaria alla produzione) analogamente notevoli sarebbero richiesti anche per la realizzazione delle infrastrutture per i rifornimenti (come ad esempio indicato nell'articolo linkato) ed a tutte le misure di sicurezza occorrenti per maneggiare questo gas altamente infiammabile.
Superati tutti i se, ritengo che possa essere un possibile investimento per il futuro, ma ce li possiamo permettere questi costi? La resa potrà giustificare gli sforzi necessari? Mi chiedo se ne valga veramente la pena o convenga continuare la ricerca e la promozione di fonti energetiche più naturali.
Cosa ne pensate?
Penso sia un primo importante passo verso qualcosa di alternativo ai carburanti tradizionali, tuttavia non mi convincono del tutto alcuni particolari.
Indubbiamente, una volta a regime, l'aria che respireremo nelle città sarà sicuramente più pulita, in quanto il residuo sarà acqua e non smog.
D'altra parte l'idrogeno non è una fonte di energia, perchè non è disponibile in natura, ma occorre produrlo, utilizando altre fonti di energia, che vi viene quindi immagazzinata e successivamente recuperata ed utilizzata nei motori.
I modi di produzione che mi vengono in mente sono sostanzialmente pochi: direttamente dagli idrocarburi (metano o derivati del petrolio) e/o dal carbone, con conseguente produzione di anidride carbonica, o elettrolisi.
Nel primo caso, il "più pratico", il beneficio dell'aria pulita nelle città è ridotto da un contributo nullo alla diminuzione dell'effetto serra, di cui l'anidride carbonica ne è all'origine e dal permanere del consumo di idrocarburi.
Il secondo caso (elettrolisi) è quanto si auspica, ma richiederebbe un notevole investimento per la realizzazione degli stabilimenti necessari. Investimenti (e conseguente consumo di energia necessaria alla produzione) analogamente notevoli sarebbero richiesti anche per la realizzazione delle infrastrutture per i rifornimenti (come ad esempio indicato nell'articolo linkato) ed a tutte le misure di sicurezza occorrenti per maneggiare questo gas altamente infiammabile.
Superati tutti i se, ritengo che possa essere un possibile investimento per il futuro, ma ce li possiamo permettere questi costi? La resa potrà giustificare gli sforzi necessari? Mi chiedo se ne valga veramente la pena o convenga continuare la ricerca e la promozione di fonti energetiche più naturali.
Cosa ne pensate?