Prima di cominciare una piccola introduzione (saltatela pure, non mi offendo ).
Questa fic non è totalmente nuova, anzi, l'idea originale è di 3-4 anni fa, quando ancora pokemoncentral.it era in piedi. Avevo spedito la prima versione di questa fic a Gika con il nickname di Jeff, ed era stata pubblicata insieme al suo seguito, "Alph Adventures".
Un paio di mesi fa ho deciso di iscrivermi alla Fic Challenge 2005, pensando di partecipare con la riedizione di questa fic. Ho scartato l'idea, ma ho deciso comunque di riadattare notevolmente la prima (orrenda) versione di "The Lightning Match" ed il suo seguito, insieme a una terza fic mai pubblicata, e ho già programmato un ciclo di 5/6 fic per continuare la serie.
Per ora c'è solo il primo capitolo della prima fic. Ed eccolo qua.
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Fiction ideata e scritta da Mens - non pubblicata sotto licenza Creative Commons
Pokémon © Nintendo/Creatures/Game Freak
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THE LIGHTNING MATCH
Capitolo 1 – Greenstar
La foresta di Greenstar era davvero un gran bel posto. Kamon ne aveva sentito parlare molto bene, ma credeva che fossero solo le stesse, banali cose che si dicono sempre sui luoghi incontaminati...ora invece poteva verificare di persona che le descrizioni che conosceva la rispecchiavano perfettamente. Non era detta “la stella verde” solo per la sua forma insolita, un corpo centrale dal quale si diramavano cinque bracci, ma anche perché era una vera perla naturalistica: tranquilla, quasi incontaminata, tagliata da pochi sentieri che ne permettevano una facile traversata, piena di Pokemon selvatici. Il tutto solo pochi chilometri a nord del Lago d'Ira. Ma per gli allenatori il suo aspetto più importante era il fatto che Greenstar era la porta d'accesso alle regioni a nord di Johto e Kanto, dove erano presenti alcune palestre ufficiali della Lega Pokemon. A Kamon non interessava sfidare subito tutti i capipalestra, voleva solo vedere qualche nuova strategia di combattimento in vista del grande evento a cui avrebbe partecipato di lì a un paio di mesi: la Master Challenge, il torneo dei migliori allenatori, che si sarebbe tenuto alla sede ufficiale della Lega Pokemon di Kanto, l'Indigo Plateau.
Ora però Kamon non pensava alla lotta, era troppo preso dal guardarsi intorno e ammirare la natura. Aveva deciso di prendere il sentiero che costeggiava il fiume che alimentava il Lago d'Ira, e camminava tranquillo osservando gli Slowpoke che sonnecchiavano pigri con la coda nell'acqua, i Magikarp che ogni tanto balzavano fuori dall'acqua, i Pidgey che svolazzavano sopra la sua testa, gli Aipom che saltellavano ridacchiando tra i rami degli alberi aggrappandosi con le code prensili, qualche raro Butterfree che attraversava in volo il fiume. Un paio di volte, guardando nel sottobosco, aveva viso anche qualche Absol, e addirittura un Tropius, la cui specie era molto rara al di fuori di Hoenn.
Improvvisamente il ragazzo si riscosse e tornò a pensare a quello che lo aspettava all'uscita della foresta: Sunshine Town, la prima città per chi voleva andare a nord...e la prima palestra di quella regione. Non molti lo sapevano, ma fino a un anno prima quella palestra era retta da Will, uno degli attuali Superquattro della Lega di Kanto...probabilmente ora uno dei suoi apprendisti lo aveva sostituito, e Kamon conosceva la loro specialità: il tipo Psico. Sapeva che i Pokemon psico erano deboli ai tipi Spettro, Coleottero e Buio, ma anche che spesso erano di tipo ibrido...Starmie era in parte di tipo Acqua, Exeggutor di tipo Erba, Xatu di tipo Volante. Poteva trovarsi davanti qualunque cosa...e perciò aveva preparato il meglio possibile la sua squadra...già, la sua squadra.
Kamon non catturava ogni Pokemon selvatico che gli capitava di incontrare. Ora aveva una squadra completa, alla quale era molto affezionato, e non poteva pensare di dover “mettere in panchina” qualcuno dei suoi Pokemon per sostituirlo con uno sconosciuto, non dovendo superare il limite di sei elementi per squadra imposto dalle regole internazionali. Perciò aveva deciso di scegliere sei Pokemon di tipo diverso, in modo da avere una squadra abbastanza equilibrata.
Il suo primo Pokemon era stato un Cyndaquil. Lo aveva ottenuto cinque anni prima nella distribuzione annuale di starter della sua città, New Bark Town, effettuata dal professor Elm, una delle massime autorità nel campo della ricerca sui Pokemon. Poteva scegliere anche un Chikorita o un Totodile, ma aveva scelto Cyndaquil perché la fiamma che ardeva sulla schiena del piccolo topo di fuoco gli dava un'idea di potenza...si era fatto l'idea che con un Pokemon del genere sarebbe stato imbattibile, soprattutto pensando alla forza della sua ultima evoluzione, Typhlosion. All'inizio aveva sforzato il povero Cyndaquil all'inverosimile, arrabbiandosi con lui ogni volta che perdeva uno scontro e trattandolo sempre solo come una macchina da combattimento. Ma presto si era reso conto di quello che stava facendo...considerando che Cyndaquil era ancora giovane, era normale che perdesse quasi sempre, e il trattarlo male non era di nessun aiuto, anzi, lo deprimeva sempre di più...cominciò a farlo riposare di più e combattere di meno, a dargli delle vitamine per rinforzarlo, a tenerlo di più fuori dalla Pokeball per fargli respirare aria fresca, e i risultati furono subito evidenti. Cyndaquil divenne sempre più abile e forte, fino a evolversi in uno splendido Quilava e, molto più tardi, in un magnifico Typhlosion. E ora Kamon non poteva più dire di trattare male il suo Pokemon: il suo attacco Ritorno era di una potenza devastante.
Il secondo membro della sua squadra era un Victreebel. Lo aveva incontrato come un piccolo Bellsprout dalle parti di Violet Town, e lo aveva subito affrontato e catturato. Non poteva sperare di vincere tutte le battaglie solo con Cyndaquil, un tipo erba gli sarebbe stato utile per parare efficacemente tutte le debolezze del suo starter: Acqua, Terra e Roccia. E poi le foglie dorate di quel Bellsprout erano insolite, gli sembrava interessante catturare un Pokemon del genere...il professor Elm rimase di stucco quando glielo mostrò: era uno di quei rarissimi Pokemon brillanti, anche detti Shiny Pokemon, di cui Kamon aveva tanto sentito parlare. Lo aveva allenato finché non si era evoluto in Weepinbell, gli aveva fatto imparate attacchi potenti come le Foglielama, e infine, assecondando il suo desiderio di evolversi, aveva usato su di lui una Pietrafoglia, ottenendo un potente Victreebel.
Aveva incontrato il suo terzo Pokemon, un Pikachu, vicino a Olivine City. Aveva sentito spesso parlare del Pikachu del Campione della Lega Ash Ketchum, e gli sarebbe piaciuto averne uno. Si rese presto conto che Pikachu era in realtà un Pokemon poco resistente, e perciò lo allenò per aumentare la sua velocità e quindi riuscire a colpire prima di essere colpito ed evitare gli attacchi degli avversari. Ora Raichu era una delle colonne portanti del suo team.
Non aveva aggiunto altri Pokémon alla sua squadra per un bel pezzo, riuscendo a sconfiggere la maggior parte degli avversari con gli allora Typhlosion, Weepinbell e Pikachu. Aveva raggiunto Monte Argento, e lì aveva catturato un raro Larvitar, poi evolutosi in Pupitar, e uno Sneasel. In seguito aveva deciso di lasciare Jotho, per documentarsi sui Pokémon esclusivi della grande isola di Hoenn. Aveva fatto pratica con i cinque membri della sua squadra, ai quali si era poi aggiunto un Bagon delle Cascate Meteora. Infine, dopo aver sconfitto anche gli otto capipalestra di Hoenn, era ritornato a Jotho. E ora era arrivato a Sunshine, la porta delle regioni settentrionali...
Già, era arrivato. Si era distratto pensando ai combattimenti passati, ai suoi amici Pokémon...ma ora era arrivato alla fine del sentiero, e con essa alla fine della foresta di Greenstar. Qualche centinaio di metri davanti a lui cominciava Sunshine Town, un piccolo paese con al centro la Palestra...
«Sunhine...siamo arrivati...»
E si avviò verso la città.
To be continued...
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In risposta al commento di dav sul vecchio forum (mi fa impressione chiamarlo così...
_;: sì, mi rendo conto che è poco originale come soggetto, ma conta anche che l'idea risale a tre anni fa e non posso riadattarla senza riscrivere da capo anche la trama..cercherò di ridurre al minimo i cliché, comunque (e ciò mi porta a dover riscrivere da capo i capitolo 4 e 5...).
Questa fic non è totalmente nuova, anzi, l'idea originale è di 3-4 anni fa, quando ancora pokemoncentral.it era in piedi. Avevo spedito la prima versione di questa fic a Gika con il nickname di Jeff, ed era stata pubblicata insieme al suo seguito, "Alph Adventures".
Un paio di mesi fa ho deciso di iscrivermi alla Fic Challenge 2005, pensando di partecipare con la riedizione di questa fic. Ho scartato l'idea, ma ho deciso comunque di riadattare notevolmente la prima (orrenda) versione di "The Lightning Match" ed il suo seguito, insieme a una terza fic mai pubblicata, e ho già programmato un ciclo di 5/6 fic per continuare la serie.
Per ora c'è solo il primo capitolo della prima fic. Ed eccolo qua.
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Fiction ideata e scritta da Mens - non pubblicata sotto licenza Creative Commons
Pokémon © Nintendo/Creatures/Game Freak
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THE LIGHTNING MATCH
Capitolo 1 – Greenstar
La foresta di Greenstar era davvero un gran bel posto. Kamon ne aveva sentito parlare molto bene, ma credeva che fossero solo le stesse, banali cose che si dicono sempre sui luoghi incontaminati...ora invece poteva verificare di persona che le descrizioni che conosceva la rispecchiavano perfettamente. Non era detta “la stella verde” solo per la sua forma insolita, un corpo centrale dal quale si diramavano cinque bracci, ma anche perché era una vera perla naturalistica: tranquilla, quasi incontaminata, tagliata da pochi sentieri che ne permettevano una facile traversata, piena di Pokemon selvatici. Il tutto solo pochi chilometri a nord del Lago d'Ira. Ma per gli allenatori il suo aspetto più importante era il fatto che Greenstar era la porta d'accesso alle regioni a nord di Johto e Kanto, dove erano presenti alcune palestre ufficiali della Lega Pokemon. A Kamon non interessava sfidare subito tutti i capipalestra, voleva solo vedere qualche nuova strategia di combattimento in vista del grande evento a cui avrebbe partecipato di lì a un paio di mesi: la Master Challenge, il torneo dei migliori allenatori, che si sarebbe tenuto alla sede ufficiale della Lega Pokemon di Kanto, l'Indigo Plateau.
Ora però Kamon non pensava alla lotta, era troppo preso dal guardarsi intorno e ammirare la natura. Aveva deciso di prendere il sentiero che costeggiava il fiume che alimentava il Lago d'Ira, e camminava tranquillo osservando gli Slowpoke che sonnecchiavano pigri con la coda nell'acqua, i Magikarp che ogni tanto balzavano fuori dall'acqua, i Pidgey che svolazzavano sopra la sua testa, gli Aipom che saltellavano ridacchiando tra i rami degli alberi aggrappandosi con le code prensili, qualche raro Butterfree che attraversava in volo il fiume. Un paio di volte, guardando nel sottobosco, aveva viso anche qualche Absol, e addirittura un Tropius, la cui specie era molto rara al di fuori di Hoenn.
Improvvisamente il ragazzo si riscosse e tornò a pensare a quello che lo aspettava all'uscita della foresta: Sunshine Town, la prima città per chi voleva andare a nord...e la prima palestra di quella regione. Non molti lo sapevano, ma fino a un anno prima quella palestra era retta da Will, uno degli attuali Superquattro della Lega di Kanto...probabilmente ora uno dei suoi apprendisti lo aveva sostituito, e Kamon conosceva la loro specialità: il tipo Psico. Sapeva che i Pokemon psico erano deboli ai tipi Spettro, Coleottero e Buio, ma anche che spesso erano di tipo ibrido...Starmie era in parte di tipo Acqua, Exeggutor di tipo Erba, Xatu di tipo Volante. Poteva trovarsi davanti qualunque cosa...e perciò aveva preparato il meglio possibile la sua squadra...già, la sua squadra.
Kamon non catturava ogni Pokemon selvatico che gli capitava di incontrare. Ora aveva una squadra completa, alla quale era molto affezionato, e non poteva pensare di dover “mettere in panchina” qualcuno dei suoi Pokemon per sostituirlo con uno sconosciuto, non dovendo superare il limite di sei elementi per squadra imposto dalle regole internazionali. Perciò aveva deciso di scegliere sei Pokemon di tipo diverso, in modo da avere una squadra abbastanza equilibrata.
Il suo primo Pokemon era stato un Cyndaquil. Lo aveva ottenuto cinque anni prima nella distribuzione annuale di starter della sua città, New Bark Town, effettuata dal professor Elm, una delle massime autorità nel campo della ricerca sui Pokemon. Poteva scegliere anche un Chikorita o un Totodile, ma aveva scelto Cyndaquil perché la fiamma che ardeva sulla schiena del piccolo topo di fuoco gli dava un'idea di potenza...si era fatto l'idea che con un Pokemon del genere sarebbe stato imbattibile, soprattutto pensando alla forza della sua ultima evoluzione, Typhlosion. All'inizio aveva sforzato il povero Cyndaquil all'inverosimile, arrabbiandosi con lui ogni volta che perdeva uno scontro e trattandolo sempre solo come una macchina da combattimento. Ma presto si era reso conto di quello che stava facendo...considerando che Cyndaquil era ancora giovane, era normale che perdesse quasi sempre, e il trattarlo male non era di nessun aiuto, anzi, lo deprimeva sempre di più...cominciò a farlo riposare di più e combattere di meno, a dargli delle vitamine per rinforzarlo, a tenerlo di più fuori dalla Pokeball per fargli respirare aria fresca, e i risultati furono subito evidenti. Cyndaquil divenne sempre più abile e forte, fino a evolversi in uno splendido Quilava e, molto più tardi, in un magnifico Typhlosion. E ora Kamon non poteva più dire di trattare male il suo Pokemon: il suo attacco Ritorno era di una potenza devastante.
Il secondo membro della sua squadra era un Victreebel. Lo aveva incontrato come un piccolo Bellsprout dalle parti di Violet Town, e lo aveva subito affrontato e catturato. Non poteva sperare di vincere tutte le battaglie solo con Cyndaquil, un tipo erba gli sarebbe stato utile per parare efficacemente tutte le debolezze del suo starter: Acqua, Terra e Roccia. E poi le foglie dorate di quel Bellsprout erano insolite, gli sembrava interessante catturare un Pokemon del genere...il professor Elm rimase di stucco quando glielo mostrò: era uno di quei rarissimi Pokemon brillanti, anche detti Shiny Pokemon, di cui Kamon aveva tanto sentito parlare. Lo aveva allenato finché non si era evoluto in Weepinbell, gli aveva fatto imparate attacchi potenti come le Foglielama, e infine, assecondando il suo desiderio di evolversi, aveva usato su di lui una Pietrafoglia, ottenendo un potente Victreebel.
Aveva incontrato il suo terzo Pokemon, un Pikachu, vicino a Olivine City. Aveva sentito spesso parlare del Pikachu del Campione della Lega Ash Ketchum, e gli sarebbe piaciuto averne uno. Si rese presto conto che Pikachu era in realtà un Pokemon poco resistente, e perciò lo allenò per aumentare la sua velocità e quindi riuscire a colpire prima di essere colpito ed evitare gli attacchi degli avversari. Ora Raichu era una delle colonne portanti del suo team.
Non aveva aggiunto altri Pokémon alla sua squadra per un bel pezzo, riuscendo a sconfiggere la maggior parte degli avversari con gli allora Typhlosion, Weepinbell e Pikachu. Aveva raggiunto Monte Argento, e lì aveva catturato un raro Larvitar, poi evolutosi in Pupitar, e uno Sneasel. In seguito aveva deciso di lasciare Jotho, per documentarsi sui Pokémon esclusivi della grande isola di Hoenn. Aveva fatto pratica con i cinque membri della sua squadra, ai quali si era poi aggiunto un Bagon delle Cascate Meteora. Infine, dopo aver sconfitto anche gli otto capipalestra di Hoenn, era ritornato a Jotho. E ora era arrivato a Sunshine, la porta delle regioni settentrionali...
Già, era arrivato. Si era distratto pensando ai combattimenti passati, ai suoi amici Pokémon...ma ora era arrivato alla fine del sentiero, e con essa alla fine della foresta di Greenstar. Qualche centinaio di metri davanti a lui cominciava Sunshine Town, un piccolo paese con al centro la Palestra...
«Sunhine...siamo arrivati...»
E si avviò verso la città.
To be continued...
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In risposta al commento di dav sul vecchio forum (mi fa impressione chiamarlo così...

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