Non metto il "citato" perché se no non mi prende il testo.
che poi mi dovrai spiegare maggiore o uguale rispetto a cosa
Rispetto al precedente. L'ho detto solo per evitare che si pensasse una cosa del tipo: 1;1,5;1,75... (in tal caso si arriverebbe all'assurdo che infinito=2).
ammesso che questo sia vero chiamiamo questo numeri infinito I. se I è il il più basso numero che non potrai mai ottenere contando di numero finito in numero finito salendo di una quantità sempre maggiore o uguale, allora I/2 sarà un numero finito. ma questo non è possibile, perché metà di un infinito resta comunque un numero infinito. se invece ammettiamo che I/2 sia infinito cadiamo nuovamente in contraddizione, in quando I non è più il numero più piccolo ottenibile contando di numero finito in numero finito salendo di una quantità sempre maggiore o uguale
Devo dire che tra tutte le obiezioni sui miei post in questo o altri topic del forum questa è forse l'unica intelligente. Me lo sono chiesto molte volte anch'io. La cosa più probabile è che sia un numero né finito né infinito, d'altronde se è il più basso non raggiungibile tramite finiti dovrebbe essere finito. Non ti so rispondere con sicurezza, però sono quasi totalmente certo di una cosa: questo numero ha la stessa proprietà che hanno i numeri che distano una quantità pari almeno a 1/(infinito^2) o a cose del genere, che cioè distano un valore infinitesimo dove il denominatore è il più piccolo valore infinito non ottenibile salendo di numero infinito in numero infinito (anche qua, con la regola di salire di volta in volta di un valore mai minore del precedente). La proprietà in questione sarebbe molto banalmente quella di essere calcolabile e studiabile tramite metodi che, che io sappia, non sono stati ancora scoperti e di cui quindi non saprei dire bene come spiegare l'esistenza se non tramite la desunzione della loro necessità per spiegare paradossi e simili o tramite l'idea dell'esistenza di una scala infinita di numeri illimitata al massimo (e cioè tramite la logica). Detto tutto questo, c'è da dire che quando parlo di infinito ho sempre paura di confondermi tra infinito "infinito" e tra il numero a cavallo tra i due. E' anche però possibile una spiegazione molto plausibile: qualsiasi valore composto dal monomio a*infinito con a<1 e a=!=0 o non esiste o più probabilmente ha peculiarità stranissime che praticamente solo con la matematica grammaticale è possibile trovare. Sì, credo che sia l'ultima opzione quella giusta; non perché pretendo per forza di aver ragione, ma perché so per esperienza che a cose complesse e difficili da trovare come questa a volte mi impegno, mi ci metto e impiego ore per trovare una soluzione, che alla fine però di norma trovo. Adesso non ho voglia di sprecare delle ore per trovarla e poi siccome mi manca la voglia nemmeno ci riuscirei; ti concedo però, senza la minima protesta, che almeno adesso non son riuscito a confutare il tuo discorso con argomentazioni sufficientemente valide. Questo lo riconosco.