Iro ha scritto:
comunque per l'indie italiano le prime due cose che mi vengono in mente (ministri e i primi baustelle) sono un'altra galassia rispetto ai verdena o cose simili. ma anche i tarm, eh, almeno sono allegri cazzoni che non mi fanno entrare in modalità "dio voglio morire" come possono fare i verdena o gli afterhours.
poi se vogliamo allontanarci dall'indie troviamo un universo infinito..
I tarm sono allegri cazzoni? A me mettono addosso un'angoscia non irrilevante... ma forse sono condizionato dal fatto che conoscevo una tipa a cui facevano impazzire e poi è andata come doveva andare...
A me fanno cagare i Ministri (i loro testi finto impegnati mi fanno ridere), il Teatro degli orrori (i loro testi sono il peggio), i Verdena (l'ultimo disco non l'ho sentito, doppio disco? chi cazzo si credono i Beatles?)... e da relativamente poco ho anche accantonato una volta per tutte Vasco Brondi risvegliandomi dall'illusione del primo disco.
Dente riesco ancora a tollerarlo, ma secondo me non dura ancora assai e già la vedo male per il suo prossimo disco ad ottobre...
Però continuo ad aver fiducia nella musica italiana, semplicemente perché due o tre gruppi più o meno pubblicizzati rispetto alla massa delle band sotterranee non fanno la differenza.
Di gruppi che definirei storici e che continuano ad essere una certezza ce ne sono, Uochi Toki, Massimo Volume... Vanessa Van Basten e Perturbazione (nonostante l'ultimo disco in cui c'erano canzoni belle ma tanto tanto filler).
E poi, regolarmente, spuntano anche gruppetti più o meno cazzoni ed esordienti che fanno sorridere il tempo necessario di un disco: Cosmetic, lo Stato sociale, Ex-otago, Fitness Forever e, di recente, sono spuntati i Cani (che poi dovrebbe essere una one-man-band).
Parlano un gran bene dei Brunori Sas, ma non credo più a quelli di rockit e le uniche cose che ho sentito sono lammerda, quindi...
Insomma, la scena italiana esiste anche oltre le radio e televisioni, basta cercare.
Bonus Track idiota dell'estate: