Prendendo spunto dalla recente conversazione in chat, racconto anche qui come ho conosciuto i videogames durante tutti questi secoli decenni anni.
Il primo vodeogioco entrato in casa mia è stato un Pong da attaccare alla TV, costituito da un corpo centrale con tanto di altoparlante e di due manettini-controller a rotella. Era stato comperato da mio padre nel 1977, non oso immaginare a quanti soldi. Era una baracchetta ovviamente in bianco e nero, con 4 varianti di gioco (tennis, tennis in doppio, hockey e tennis a muro), ma io, mia sorella e mio padre ci abbiamo giocato un sacco. Ce l'ho ancora, funzionante, solo uno dei due controller è ballerino, ma poverino, ha più di 40 anni di carriera alle spalle.
Negli anni Ottanta ho conosciuto gli arcade da bar sempre tramite mio padre (troppo bello Duck Hunt con tanto di fucile ad infrarossi, ci ho speso i miliardi), ma soprattutto gli LCD portatili, Schiacciapensieri Polistil e Game&Watch in testa. Ma entrambi costavano un tuono di soldi, e quindi quelli che avevo potuto giocare erano stati in prestito. Solo nel 1988 potei avere un tennis tarocco pagandolo 15.000 lire (tuttora funzionante). L'anno successivo mio fratello ebbe il suo primo Game Boy, ma siccome era piccolo, spesso glielo fregavo.
Negli anni Novanta arrivarono SNES (per mio fratello) e PS1 (per tutti), e qui c'è stato proprio uno sfogo di giochi, tutti belli. Io mi presi il GBC. Ma la console regina era la Play.
Anni Duemila: Io comperavo molte riviste di videogames, era davvero l'epoca d'oro per le edicole. Una di queste era Games Republic, la quale da un pezzo parlava di sti Pokémon, e io non ne sapevo ancora niente. Ma siccome Pokémon Blu/Rosso era stato eletto gioco fisso in redazione, mi decido e completamente a scatola chiusa mi comprai Blu, procurandomi anche la santissima guida cartacea che i negozi di giocattoli davano in omaggio alla cassa. Mannaggia a me che non avevo la sfera di cristallo per prevedere il futuro, se no me ne sarei prese una ventina lasciandole incellofanate e facendo poi scannare la gente su Ebay.
Per fortuna avevo quella guida, non sapevo nulla di RPG né avevo Internet. Siccome poi ci presi gusto, mi procurai anche Pokémon Pinball, e quindi arrivò internet e cercando i trucchi mi imbattei in questo PCF. Ho ancora le pagine stampate di quell'Aprile 2001.
Questo decennio per me era stato fantastico perché arrivarono anche altre console portatili: Neo Geo Pocket Color, e Wonderswan, ciascuno con le proprie cartuccine e quindi ora avete saputo come mi sputtanavo i miei primi stipendi.
Il fatto di rilievo di questo decennio è stato questo: Un giorno di Agosto, periodo di feste patronali e quindi di bancarelle, mio cugino tornò con in mano un CD -era la piena epoca in cui i marocchi vendevano cd taroccati sia di album musicali sia di giochi della Play-. Gli chiesi che gioco fosse. Lui: "Pokémon." Io rimasi perplessa perché sapevo che Pokémon era di Nintendo, non di Sony. Ma lui era serissimo, e ciò mi spinse a chiedermi: "Che Sony abbia fatto il colpaccio?". Al che lui mette su il cd.
"Giovà, perché è in bianco e nero?"
"..."
Apparve una specie di palcoscenico con due Pikachu ai lati. E basta. Nessuna possibilità di controllo, nessun movimento.
"Giovà, non funziona!"
"No ma mo' parte"
Niente da fare.
"Giovà, è meglio se riporti il CD e ti fai ridare i soldi!"
Io e mio fratello ci ridiamo ancora adesso.
Arrivarono poi il GBA e GBA-SP e soprattutto Wii, gran bella console. E poi *DS, col più bel parco titoli mai conosciuto in vita mia.
Il resto è storia, con Pokémon che ha dominato la scena videoludica per un sacco di tempo. Fino a quanto? Non so, ora aspetto la prossima sbustata nel GCC!
E voi? Come avete conosciuto i videogames?
Il primo vodeogioco entrato in casa mia è stato un Pong da attaccare alla TV, costituito da un corpo centrale con tanto di altoparlante e di due manettini-controller a rotella. Era stato comperato da mio padre nel 1977, non oso immaginare a quanti soldi. Era una baracchetta ovviamente in bianco e nero, con 4 varianti di gioco (tennis, tennis in doppio, hockey e tennis a muro), ma io, mia sorella e mio padre ci abbiamo giocato un sacco. Ce l'ho ancora, funzionante, solo uno dei due controller è ballerino, ma poverino, ha più di 40 anni di carriera alle spalle.
Negli anni Ottanta ho conosciuto gli arcade da bar sempre tramite mio padre (troppo bello Duck Hunt con tanto di fucile ad infrarossi, ci ho speso i miliardi), ma soprattutto gli LCD portatili, Schiacciapensieri Polistil e Game&Watch in testa. Ma entrambi costavano un tuono di soldi, e quindi quelli che avevo potuto giocare erano stati in prestito. Solo nel 1988 potei avere un tennis tarocco pagandolo 15.000 lire (tuttora funzionante). L'anno successivo mio fratello ebbe il suo primo Game Boy, ma siccome era piccolo, spesso glielo fregavo.
Negli anni Novanta arrivarono SNES (per mio fratello) e PS1 (per tutti), e qui c'è stato proprio uno sfogo di giochi, tutti belli. Io mi presi il GBC. Ma la console regina era la Play.
Anni Duemila: Io comperavo molte riviste di videogames, era davvero l'epoca d'oro per le edicole. Una di queste era Games Republic, la quale da un pezzo parlava di sti Pokémon, e io non ne sapevo ancora niente. Ma siccome Pokémon Blu/Rosso era stato eletto gioco fisso in redazione, mi decido e completamente a scatola chiusa mi comprai Blu, procurandomi anche la santissima guida cartacea che i negozi di giocattoli davano in omaggio alla cassa. Mannaggia a me che non avevo la sfera di cristallo per prevedere il futuro, se no me ne sarei prese una ventina lasciandole incellofanate e facendo poi scannare la gente su Ebay.
Per fortuna avevo quella guida, non sapevo nulla di RPG né avevo Internet. Siccome poi ci presi gusto, mi procurai anche Pokémon Pinball, e quindi arrivò internet e cercando i trucchi mi imbattei in questo PCF. Ho ancora le pagine stampate di quell'Aprile 2001.
Questo decennio per me era stato fantastico perché arrivarono anche altre console portatili: Neo Geo Pocket Color, e Wonderswan, ciascuno con le proprie cartuccine e quindi ora avete saputo come mi sputtanavo i miei primi stipendi.
Il fatto di rilievo di questo decennio è stato questo: Un giorno di Agosto, periodo di feste patronali e quindi di bancarelle, mio cugino tornò con in mano un CD -era la piena epoca in cui i marocchi vendevano cd taroccati sia di album musicali sia di giochi della Play-. Gli chiesi che gioco fosse. Lui: "Pokémon." Io rimasi perplessa perché sapevo che Pokémon era di Nintendo, non di Sony. Ma lui era serissimo, e ciò mi spinse a chiedermi: "Che Sony abbia fatto il colpaccio?". Al che lui mette su il cd.
"Giovà, perché è in bianco e nero?"
"..."
Apparve una specie di palcoscenico con due Pikachu ai lati. E basta. Nessuna possibilità di controllo, nessun movimento.
"Giovà, non funziona!"
"No ma mo' parte"
Niente da fare.
"Giovà, è meglio se riporti il CD e ti fai ridare i soldi!"
Io e mio fratello ci ridiamo ancora adesso.
Arrivarono poi il GBA e GBA-SP e soprattutto Wii, gran bella console. E poi *DS, col più bel parco titoli mai conosciuto in vita mia.
Il resto è storia, con Pokémon che ha dominato la scena videoludica per un sacco di tempo. Fino a quanto? Non so, ora aspetto la prossima sbustata nel GCC!
E voi? Come avete conosciuto i videogames?
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