La storia è raccontata su due giorni.
Il primo giorno è tutto di sera. Qui, James è ubriaco all'interno di una caserma. Incontra una ragazza e un ragazzo. Si offre di dare il suo cappotto a questo ragazzo, che aveva palesemente freddo, ma lui rifiuta.
Tutta questa scena è abbastanza normale e accettabile. Anzi, ti fa sembrare di essere davanti ad un film piuttosto serio, dove vi è una pesante incomunicabilità dei figli verso i genitori a causa di un loro rapporto instabile e insano.
Si passa al secondo giorno e tutte le speranze che tu costruisci vengono a mancare.
Sì, perché nell'arco narrativo di una giornata questo ragazzo comincia la scuola in una nuova città, va ad una gita, fa la conoscenza di John (il ragazzo che aveva freddo alla centrale di polizia), viene bullizzato e il bullo, tale Buzz, decide di sfidare al salto del coniglio James la sera stessa.
Qui si ha una scena ancora sensata (vale la pena raccontarle, dato che sono due o tre in due ore di film) in cui James è in dubbio se fare o meno questa prova. Il padre allora gli consiglia di scrivere i pro e i contro su un foglio, e mentre prende carta e penna, lui fugge di casa e raggiunge la scogliera.
Sulla scogliera incontra John.
Prima della prova, però Buzz e James diventano amici, ma la prova la vogliono fare comunque. Si tratta di saltare con una macchina su una rupe. Perde chi salta per primo. Il problema è che il giubbotto di Buzz si infila nella maniglia, lui non riesce ad aprire la portiera e muore. Tutti scappano tranne James, John e Judy.
E con tutti intendo tutti. Nessuno va a vedere se Buzz sia davvero morto, in che stato è il cadavere. NESSUNO.
James, tra le varie cose, a cadavere ancora caldo, ci prova subito con la ragazza che certamente non si rifiuta (mica scema, è pur sempre James Dean).
Tornano a casa. Judy alla fine vicina di casa di James, ma John, non si sa per quale motivo, ha il motorino a casa dell'amico. Ma come, non si erano incontrati direttamente lì?
Qui si ha un diverbio con i genitori che non vogliono che il figlio si costituisca e che sia l'unico a pagare per quello che è successo. Lui se ne frega, va alla centrale di polizia ma non trova l'amico poliziotto, venendo però visto da tre amici di Buzz che decidono di seguirlo per fargliela pagare perché sono sicuri che si sia consegnato e abbia cantato.
James, tornato a casa, incontra Judy sulla strada e decidono quindi di raggiungere un castello diroccato vicino alla scogliera. Poco dopo John li raggiunge e fanno la famigliola felice, con James e Judy nel ruolo della mamma e del papà e John nel ruolo del figlio disadattato. E SI CONOSCONO DA UN GIORNO.
Quando quest'ultimo si addormenta, i due vanno in una camera a sbaciucchiarsi (E SONO PASSATE UN PAIO D'ORE DA QUANDO IL FIDANZATO DI JUDY E' MORTO). I tizi che volevano picchiare James però li trovano e qui incomincia una scena stealth che Assassin's Creed levate, in cui John, armato di una pistola argentata, spara e ferisce uno degli aggressori. La polizia li scova e allora lui scappa e si rintana in un planetario poco distante.
I due piccioncini, pensando di non esser visti da nessuno (in realtà poco ci mancava che fossero in diretta su qualche televisione nazionale) raggiungono l'amico all'interno del planetario. James lo raggiunge in una grande sala. I due parlano e James presta il suo giubbottino rosso all'amico e lui in cambio gli fa tenere in mano la pistola per qualche secondo (nessun doppio senso dai), così ne approfitta per togliere il caricatore, la restituisce all'amico (che la rivoleva assolutamente) e poi lo convince ad uscire. Piccolo problema: non avverte la polizia che l'arma è senza caricatore, eppure un paio di volte aveva comunicato con gli agenti. A real genius. Indovinate cosa succede.
John tira fuori la pistola e la polizia lo arrota.
E' finita qua? No. Perché se fino ad adesso, la trama era surreale a livelli accettabili, qui scadiamo nel livello delle fanfiction degli One Direction.
James si avvinghia su John, gli allaccia il giubbotto gridando «AVEVA SEMPRE FREDDO!».
Poi si alza, abbraccia Judy, guarda i suoi genitori e grida «Lei è Judy, e ci vogliamo bene» facendosi le moine con il naso.
TUTTO QUESTO CON IL CADAVERE DI JOHN AI LORO PIEDI.
Se ne vanno e i genitori di John, che fino a quel momento si detestavano, si abbracciano sorridenti.
TUTTO QUESTO CON IL CADAVERE DI JOHN AI LORO PIEDI.
Inquadratura della tata che piange impotente.
L'ultima riguarda il planetario visto dall'alto con le macchine della polizia che si allontanano.
FINE.